Champagne problems
La luce estiva non è mai stata tanto sprecata come in queste giornate pigre.
È un vero scempio di luce estiva, quello che si consuma in queste stanze in penombra rischiarate dalla vampa atomica che arde come un Monte Fato appena oltre le persiane. Niente vitamina D: almeno abbiamo la vitamina F per consolarci, ma anche quella da oggi ci abbandonerà per qualche settimana di pausa.
Potremmo farne un uso migliore, di tutta questa radiazione solare nelle frequenze giuste per il genere umano (o almeno non letali in piccole dosi)? Ma sì, potremmo, consacrando questo tempo estivo a tutte le attività ricreative all'aperto che in altri anni ci hanno entusiasmato. E in effetti le abbiamo già fatte anche quest'anno, soprattutto quelle con la bici hi-tech preferita di Gödel e raffigurata in quell'illustrazione estiva.
Ma non oggi: oggi le vastità dei cieli azzurri ci sono precluse, in quanto sarebbero per noi letali come per un nosferatu qualsiasi. Non durerà a lungo, questo status di vampirismo: abbiamo in inventario degli oggetti per ridurlo. E poi Loop Hero insegna (e tanti prima di esso): un po' di vampirismo alla fine fa sempre comodo.
E allora forse sono solo champagne problems, nelle parole della Poetessa dei nostri tempi. Non sono problemi seri, quelli effimeri come bollicine.
Per questo l'illustrazione estiva 2024, che da tradizione ultraventennale accompagna queste settimane di pausa da FTR, ha subito un pesante filtro CRT, da tubo catodico bombato di una volta, di quelli che si usavano quando la grafica era fatta a pixel per forza. Uno schermo interposto tra noi e la realtà: anche se la realtà in questo caso è a sua volta un paesaggio alpino ad acquerello, da cartone giapponese degli anni '70 (e da Little Goody Two Shoes, che sì, un pochino mi è rimasto nel cuore).
Il risultato finale è molto al di sotto delle mie speranze iniziali: succede, quando prendi in mano il pennino sì e no due volte l'anno. Oramai sono pensionato non solo dal videogiocare, ma anche dal disegnare: di questo passo non so cosa mi rimarrà, né se quello che mi rimarrà vale davvero quello che si è perso.
Sì, a noi le vacanze ci mettono addosso la malinconia e i pensieri tetri, siamo fatti così... però non cercheremo consolazione nei videogiochi, o meglio la cercheremo ma nelle nostre vite private, non qui sul sacro Editoriale Vacanziero di FTR, che da tempo immemore abbiamo scelto di dedicare alle letture. Perché se non ora quando? La Letteratura è sempre la meno scelta tra le offerte del bordello delle arti, e perfino su queste pagine dobbiamo dedicarle una specie di riserva protetta. E pensare che l'altro autore di FTR sarebbe pure uno scrittore vero, pubblicato sulla carta a spese altrui!
Non ho ancora parlato dell'ultimo libro di Cymon, uscito qualche mesetto fa. Ma che devo dire, non sono addentro all'ambiente editoriale di Segretissimo ma sospetto che Cymon sia un agente sotto copertura, un infiltrato con la missione di iniettare un po' di cultura videoludica in un sottogenere fossilizzato dagli anni '50. Tipo con il personaggio di una cecchina levato di peso da Metal Gear Solid. O gli effetti di luce anime: possono essere dettagli più o meno consci, ma siamo la cultura che consumiamo.
Dicevamo scherzando all'uscita del libro precedente che la carriera di uno scrittore nella scuderia di Segretissimo si misura in unità di Donne Nude In Copertina™ (DNIC). E in base a questo la carriera di Cymon procede con una progressione inarrestabile, che al terzo libro gli ha fatto guadagnare finalmente le ambite stellette: non una ma ben due donne nude in copertina (2 DNIC). Di questo passo, la copertina del quarto libro sarà copiata direttamente da un DVD vintage dello scaffale erotico dell'autogrill.
Non posso che rispettare il coraggio ostinato di un editore che con una copertina dopo l'altra manda in fumo cinquant'anni di battaglie femministe. Mi è capitato di recente di vedere un Segretissimo degli anni '60 su una bancarella di libri usati, e da allora l'unica concessione alla modernità è stato sostituire le illustrazioni con fotografie. Questa è l'unica vera controcultura di oggi: e la roba davvero punk non è mai stata simpatica a molti in nessuna epoca, ma è sempre stata di importanza vitale.
Ma voglio arricchire questa mini rassegna letteraria con un altro titolo almeno: Tomorrow, And Tomorrow, And Tomorrow (lo possiamo accettare in lingua originale perché è un verso di Shakespeare).
Una storia sentimentale, ma non romantica, che ha per protagonisti degli sviluppatori di videogiochi tra gli anni '90 e i 2000. C'è qualche anacronismo nella storia videoludica, e mi dà ancor più fastidio sapere che l'autrice ne fosse consapevole e li abbia inseriti perché “suonavano meglio”: si sarebbe tentati di giudicare da questo l'autrice come una presuntuosa piccola imbecille (ehm!), ma dall'opera traspare un buon livello di rispetto per la materia ludica, e l'emozione di chi ha vissuto davvero certi momenti.
Il libro è pienamente immerso nella cultura contemporanea, l'esatto opposto di un Segretissimo, e contiene certe anacronistiche dissertazioni sulle Questioni Culturali™ che appaiono piuttsto forzate... un parafulmine per gli strali dei Social Network: un libro di oggi deve esserne equipaggiato se vuole navigare con profitto i mari letterari.
E insomma mi è piaciuto ma non così tanto come avrei sperato: c'è un capitolo tutto dentro un MMO alla Animal Crossing che spicca un po', ma per il resto la scrittura è troppo piatta.
Le vallate e le cime montuose e gli specchi d'acqua luccicanti sono già un ricordo lontano, ma non dovrebbe essere così: per molti le vacanze devono ancora iniziare, compreso questo FTR che non è che lavori nel resto dell'anno, ma insomma ha bisogno di una pausa per ricaricarsi.
Il dolore è una costante ma quanto soffrite è una variabile che dipende in certa misura da voi, e da voi soltanto. Vale nei soulslike quanto nella vita. Facciamoci schermo e avanziamo di un passo sotto il sole.
Lo-Rez: arte, storia, web design“Sul punto di sparire, Sadie si voltò e corse di nuovo verso di lui. «Sam!» esclamò. «Giochi ancora ai videogiochi?» «Sì», le rispose, con un entusiasmo eccessivo. «Ovvio. Gioco sempre.»”
Estaté
Inevitabilmente anche quest'anno è arrivato agosto e con lui la pausa estiva. Anche FTR si sta sciogliendo dal caldo e per dare un po' di sollievo alle ventole dei nostri PC, udite, udite, ogni tanto ci toccherà spegnerli e allora è meglio se in quel periodo non ci mettiamo a fare editoriali, a prendercela col mondo o, peggio, far girare videogiochi al di sopra delle nostre possibilità.
Come capita da un po' non credo che tornerò da queste vacanza carico di avventure da raccontarvi, però può essere che in questo tempo di pausa aggiunga nuovi anime alla lista dei cartoni che devo recensire (che non si è ancora esaurita, sappiatelo) oltre a qualche serie TV e qualche film. Di solito la pausa è anche il tempo in cui gioco un pochino sul serio per cui chissà che non arrivi anche a parlarvi di qualche clamoroso titolo (magari non qualcosa di recente, eh, magari qualcosa di gratis, ma comunque qualcosa).
E voi? Esistono veramente i buoni propositi per le vacanze o sono più che altro propositi di cose che cominceremo dopo le vacanze perché non avevamo voglia di farle ora? Io in realtà ho una pila di progetti così, uno più storto dell'altro, spero rappresenteranno buoni racconti per le notti più buie di questo inverno quando voi avrete più tempo da leggere e, soprattutto, io non avrò altro da scrivere.
Come capita spesso l'editoriale delle ferie non è un editoriale in cui voglio realmente intrattenervi, mi bastano poche righe giusto per non lasciarvi andare senza un saluto. Saremo ancora qui, a settembre, potete giurarci, ma per ora no, per ora lasciamoci vicendevolmente un po' in pace. Ognuno prenda vacanza dal posto da cui si sente più stressato, ci si rivede qui per raccontarci se ha funzionato davvero.
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