Pasqua fredda
Spesso la Pasqua è più fredda di quel che ci immaginiamo.
Il sole splende ma non scalda. Se guardiamo il cielo blu riusciamo quasi a intravedere in trasparenza il triplice velo sul volto della Mater Tenebrarum. Ma no, non è ancora il momento.
Però abbiamo anche pensieri da conigli, sentiamo l'attrazione dei prati fioriti e della carne grigliata e del cioccolato nero decorato con ghirigori di zucchero giallo e rosa. Forse abbiamo solo bisogno di tornare a casa, metaforicamente, da Celes Chere o da Terra Branford, e farci consolare dai loro temi musicali immortali.
Li possiamo ascoltare, e in un certo senso suonare, nell'ennesima riedizione fatta stavolta nel titolo finale (?) di Theatrhythm Final Bar Line... posseggo ancora la cartuccia del primo per Nintendo 3DS, e è stupefacente quanto poco sia migliorato questo nuovo gioco per Switch: ma forse non c'era gran che da migliorare, in effetti.
In compenso, il volto orrido di Mammona si rivela anche in questa operazione commerciale sciagurata, che segrega i brani più straordinari di tutti i tempi (To Zanarkand, Eyes On Me...) dietro le sbarre di un pagamento aggiuntivo. È questo il progresso. Mai una gioia.
Ma basta fare il gatto imbronciato: abbiamo iniziato criticando le manovre commerciali dell'industria del divertimento elettronico, che forse non è un tema adatto al momento, e tanto vale proseguire su questa strada.
È uscito infatti il nuovo (facciamo un respiro): Asus ROG FLOW Z13-ACRNM RMT02.
Certo che oggi ci sono capitati dei nomi sfidanti!
Il lettore affezionato ricorderà che avevamo già parlato di una collaborazione tra Asus e ACRONYM per produrre un portatile da (ehm!) “gaming”, che all'epoca ci aveva sorpreso per il design divisivo e la genialità di applicare il design di una casa d'alta moda di abbigliamento techwear a un computer portatile. Roba così ci avvicina di un passo al mondo Cyberpunk che sarà il nostro inevitabile futuro: è un pensiero agghiacciante ma almeno speriamo che ci vestiremo con stile.
Questa nuova revisione, presentata in pompa magna dal buon Errolson in persona a un evento con DJ e luci stroboscopiche e muri di schermi LED che sembrava una location di Cyberpunk 2077, appunto, è davvero bella.
Il design è estremo e aggressivo come deve essere questa roba, con uno chassis fatto del metallo liquido del T1000 di Terminator 2, e cinghie militari che permettono un'infinità di configurazioni diverse.
Utilissimo e inutile insieme. Un po' come tutto.
La musica è finita
L'E3 del 2023 è stata ufficialmente cancellata.. La fiera non si era mai realmente ripresa dalla pandemia, ma il suo stato moribondo era iniziato ben prima, quando i player avevano cominciato a convincersi di non aver bisogno di una fiera per portare avanti la loro propaganda e che un terreno neutrale di incontro portasse più problemi che vantaggi.
Ricordo ancora quando nacque, l'E3, prendendo piano piano il ruolo che fino a quel momento era stato dell'ECTS di Londra. L'ECTS era una fiera di settore che sembrava più che altro un gruppo di amici con un hobby buffo che si trovano assieme per sentirsi importanti. Quando arrivò l'E3 si capì che l'industria dei videogame stava passando dall'infanzia all'adolescenza e, in un certo senso, la fiera di Los Angeles è sempre stata come una compagnia di adolescenti, personaggi goffi e ancora confusi su cosa fare nella vita che non sono necessariamente felici di stare tutti in compagnia, ma non hanno ancora il coraggio di andare in giro da soli.
La morte dell'E3 è il raggiungimento dell'età adulta del settore, ovvero quell'epoca in cui i sogni non sono poi così importanti e tutti dobbiamo correre dietro i big money, la carriera e al massimo la famiglia. A nessuno dei player interessa una fiera dove confrontarsi o incontrare il pubblico, ognuno ha benissimo i mezzi per incontrare il pubblico da sé oppure crede che incontrare il pubblico non sia poi così importante visto che deve solo recepire il messaggio nei tempi e nei modi che l'industria comanda.
Sono triste per questo fatto? Decisamente no. Un po' di malinconia c'è perché se guardare FTR vedrete molte volte citata l'E3 in diversi termini. Quando ancora eri giovane e sognavi uno dei tuoi sogni era quello di diventare giornalista di videogiochi e volare a Los Angeles a vedere la conferenza, quando dovevano uscire i big games uscivano all'E3, quando volevi vedere qualcuno degli sviluppatori mitologici fare un po' il pazzo dal vivo lo faceva all'E3.
L'articolo di Multiplayer che ho linkato è eccessivamente duro. I problemi che pone riguardo l'E3, i trailer fake, la console war e tutto il resto non sono problemi dell'E3, sono problemi degli sviluppatori e di un'informazione videoludica che non riesce mai a prendersi sul serio. Se un'azienda da miliardi di dollari non riesce a rispettare la deadline per presentare qualcosa a una fiera è un problema suo. Se decide che non ha il coraggio di mostrare il vero avanzamento e deve far vedere qualcosa che non esiste è sempre un problema suo. L'idea che le fiere si "vincano" è una follia, una grande azienda del settore deve portare avanti la sua strategia e lasciare che la gente la giudichi, ma di certo non può credere che ci sia una gara di qualche genere.
Tutti i settori dell'industria hanno una qualche fiera di settore importante a livello mondiale. E' un luogo di confronto, dialogo e pubblicità. Perché i videogiochi no? Secondo multiplayer questo è dovuto al fatto che non c'è intermediazione tra pubblico e industry, ma mi sembra una spiegazione parziale, ci possono essere infinite ragioni perché la gente di SONY voglia incontrare la gente di Nintendo o scambiare quattro chiacchiere con quelli di Ubisoft. Almeno una volta all'anno dico. Il fatto che loro, istituzionalmente, non ne sentano il bisogno secondo me è una stortura. In un certo senso è la dimostrazione che questa industria non è realmente diventata adulta, è solo cresciuta di età, è invecchiata, ma si è ancora tenuta stretta tutte le sue paure adolescenziali. Adesso si sente autorizzata a non fare più gruppo come prima, ma il modo in cui cammina da sola è ancora incerto.
Non sono però triste perché questo annuncio sanciva qualcosa che era già in essere da tempo e non ha senso tenere in piedi delle cattedrali in cui nessuno vuole più andare. Non sono triste perché tanto l'annuncio dei TriplaA da un sacco di tempo non mi emoziona più. Non sono triste, insomma, perché l'E3 era già morta molto prima di oggi, assieme a tutto un sistema di industry che forse aveva in sé del buono, ma non è risultato conveniente.
Passiamo oltre, il mondo va avanti, anzi no, torna indietro con nostalgia. L'altro giorno giravo per Mediaworld e mi sono trovato davanti questo e ovviamente ho fatto uno zompo. Qui non stiamo parlando dell'impresa di bricolage di andare a recuperare un vecchio cabinato, rimetterlo in sesto e metterselo in un angolo della casa, qui stiamo proprio parlando di spendere 450 euro per avere un mobiletto in compensatino con dentro un computer triste e dei giochi molto vecchi sempre per poter arredarci casa. Il look and feel dell'oggetto montato, devo dire, è notevole, l'impressione di solidità e trovarsi davanti a un vecchio cabinato c'è tutta. Quello che, come al solito, lascia perplessi, è il groviglio di licenze e strategie che costringono questi oggetti a erogare uno spettro limitato di opportunità. Spieghiamoci: io ho speso 450 euro e quello che possono fare sono una dozzina di giochi, per lo più molto simili tra loro? E' un'assurdità, capisco che un prodotto del genere valga più come oggetto d'arredamento che come vera console, ma una volta che ce l'ho in un angolo e posso effettivamente sbizzarrirmi a smanettarci voglio farlo avendo a disposizione un certo ventaglio di prodotti, Street Fighter, a quel prezzo, dopo un po' stufa.
Eppure, anche con tutti questi limiti, questo è un oggetto che capiso. E' uno sfizio da semiricchi, ovviamente, quell'oggetto da mettere in un angolo quando compri casa nuova e sei in vena di follie, quella cosa che vedresti bene nelle sit-come nell'ambiente di scena principale. L'idea di restaurare un cabinato l'abbiamo accarezzata tutti, ma tutti conosciamo i limiti di un'impresa del genere. Questo invece è qualcosa che puoi avere solo con degli sporchi soldi, non dite che non esercita su voi un certo fascino.
Cymon: testi, storia, site admin“Ma perché, dunque, la calunnia politica è così povera e monotona? Perché la psiche sociale è economa e conservatrice. Si limita a fare gli sforzi strettamente necessari. Preferisce prendere a prestito il vecchio quando non è costretta a costruire il nuovo: e anche in quest'ultimo caso si avvale di elementi vecchi. Ogni nuova religione, invece di ricostruire una mitologia completamente nuova, ha semplicemente ripreso le superstizioni del passato.”