Strip
serie
1197, 25/01/2025 - Versione a tre cifre
1197
25 . 01 . 2025

Questione di fede

Corriamo disperati come la bimba nella celebre scena ripresa a ritroso in Contact (1997), una delle esibizioni di regia più magistrali della storia del cinema.
Stiamo correndo via dalla Polemica del Giorno™, che che incombe coi suoi tentacoli mostruosi perfino qui, in questo sito-santuario Patrimonio dell'Umanità sin dal 2001. La Polemica ha rizzato la sua orribile testa sul mio editoriale di settimana scorsa: errore mio. Ma il guaio è che, una volta evocata, la Bestia non se ne va tanto facilmente!
E dunque stiamo correndo via con un'espressione di angoscia sul nostro volto di innocenti ottenni. Corriamo corriamo, ci avviciniamo sempre più all'osservatore e poi... orrore! Scopriamo che stavamo guardando in uno specchio, e stavamo correndo verso il nostro stesso riflesso.
Anche noi come la bimba di Contact forse troveremo una medicina in questo armadietto, ma si rivelerà altrettanto inutile...

...Facciamo un altro Editoriale dell'Odio? Ma sì, dai!

Questa volta il nostro arcinemico sarà, tanto per cambiare, Ubisoft. No, anzi, uno specifico gioco di Ubisoft: l'archivio ci è testimone, ora che è diventato di moda spalare letame sulla ditta francese, noialtri invece abbiamo provato a difenderla cercando col lanternino qualcosina di buono.
Quel gioco è Assassin's Creed 2025 (ex 2024).
Le parole sono come lame, ma ti critichiamo solo perché teniamo a te, Ubisoft maledetta, e vorremmo tanto che con i tuoi potenti mezzi facessi dei giochi belli e non brutti!
Assassin's Creed In Nippolandia invece è un gioco brutto. Il sentore di Eau de Ubisòft si avvertiva fin dalla prima uscita pubblica di questo titolo, e ora che la gente lo ha potuto provare per ore il tanfo si è fatto soffocante.

(L'esperienza di volare a Toronto a spese del marketing Ubisoft per provare il gioco possiamo immaginarcela come gli alieni di Contact che ci fanno costruire una sofisticatissima macchina ciclopica per un solo occupante, il quale viene sparato attraverso mille buchi neri nello Spazio-Tempo per poi ritrovarsi in un posto all'apparenza molto bello, ma chiaramente illusorio, per parlare cinque minuti con qualcuno che sta seguendo un copione ben preciso (e lo segue “da miliardi di anni”), e poi essere rispediti subito indietro attraverso il varco extra-dimensionale.
Al ritorno il miserabile viaggiatore non ha che la sua testimonianza da offrire, e viene dileggiato da tutti e accusato di mentire, o di essere un corrotto al soldo di poteri oscuri.)

Peraltro il fatto che quasi all'unanimità, da coloro che sono stati trasportati in Ubisoft da Ubisoft per provare il gioco, si sia levato un coro di critiche e pareri negativi, è la dimostrazione che il Conflitto d'Interessi che tirano sempre in ballo certi tristi figuri tra i, ehm, “creatori di contenuti”, non si manifesta in questa forma.
Ma insomma questo nuovissimo Assassin's Creed si è rivelato in quattro ore di gameplay atroce, che concretizzano i peggiori presentimenti. Chiunque può visionarle e farsi la sua idea, oppure prendere la scorciatoia e affidarsi all'idea di altri: ma la putrefazione di un titolo nato vecchio di quindici anni non si può nascondere facilmente, neppure dietro paraventi in carta di riso meravigliosamente dipinti da Hokkusai.
L'uso alternato di due protagonsti completamente diversi, che poteva rappresentare un guizzo di personalità (pur se già visto in altri giochi), è stato implementato con una rozzezza disarmante: premi un bottone, schermata nera di caricamento e BAM! sei l'altro personaggio, senza che nessuno attorno a te si accorga minimamente di stare parlando con un'altra persona. Quando le missioni narrative ci costringono ad alternare per forza, lo fanno con pretesti risibili che non starebbero in piedi nemmeno nei cartoni animati per bimbi fino a 6 anni. Per non dire che una scelta vera non c'è, visto che uno dei due è capace di combattere e l'altro no, e dunque chissà mai chi dovrai usare nei frequenti scontri obbligatori?

E dunque pare proprio che come in Contact gli alieni ci abbiano trasportato attraverso 26 anni luce, sfruttando le risorse congiunte di tutte le nazioni del mondo, per darci infine una rivelazione piuttosto blanda e, sì, deludente (simile ma pur sempre molto migliore di quella di Interstellar).
Ma mentre Contact è un film eccezionale e il vero culmine della sua storia è dopo questa scena, quando la protagonista sperimenta il dilemma tra fede e ragione, qui c'è ben poco di trascendentale: Ubisoft continua a fare la stessa cosa da quindici anni, senza evolversi in alcun modo, e questa cosa comincia a non piacere più alla gente.
Spiace.

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25 . 01 . 2025

Lo scontato seguito

Negli anni 90 i seguiti dei film erano una specie di male necessario. Quando un film aveva molto successo sapevi che ne sarebbe stato fatto un 2, ma sapevi anche che sarebbe stato fatto con la metà dell'impegno messo nel primo film e nonostante questo lo saresti andato a vedere perché il primo film ti era piaciuto proprio tanto, in una continua catena di soddisfazione-insoddisfazione e pentimento.

Oggi invece ti dicono che faranno comunque più film già prima di farti vedere il primo film e che la qualità dei film sarà beh... una media... un costante così così. Non si capisce bene perché secondo loro questo meccanismo funzioni e infatti poi rimangono indispettiti quando il ritorno economico non è quello atteso, ma perché non riesco proprio a non credersi molto intelligenti, danno la colpa a te del pubblico.

L'altra sera su non ricordo che canale davano Die Hard 3. E' ancora un film molto bello.

La Switch2 finalmente è arrivata tra noi, dopo che gli analisti "che ne sanno" ne hanno previsto l'annuncio per circa un anno e mezzo. Ci do che ci do finalmente la Nintendo li ha accontentati e l'ha mostrata in un breve filmato. Switch 2 assomiglia proprio allo scontato seguito degli anni 90, visto che il primo capitolo ha avuto molto successo se ne è fatto un secondo e, sostanzialmente, lo si è fatto uguale, solo un po' più grosso, con più buchi e un paio di cambi di colore. Adesso Switch2 starà in piedi con un po' più di manovrabilità dei suoi fratelli, avrà i joy neri che forse possono diventare topi o forse no, avrà gli attacchi magnetici. Sarà più potente della Switch1, ma questo lo voglio ben sperare, anche se comunque non farà granché per raggiungere gli standard dei top gamma delle altre case. Questo video mostrato non è stato esattamente un tech demo, visto che le poche immagini di gioco che sono state mostrate sono state mostrate in piccolo e da lontano, non per far vedere di quali meraviglie è capace la console. La cosa forse più interessante è la retrocompatibilità che sembra essere presente per quasi ogni titolo, dove speriamo che quel quasi escluda solo i giochi con periferiche bizzarre o usi strani delle possibilità della Switch 1.

E' difficile dire che questo annuncio sia stato emozionante, ma in realtà non doveva esserlo. Nintendo, con un'abilità strategica eccezionale, negli ultimi anni si è tirata fuori dalla console war e si è creata un bacino di utenza esclusivo che non ha niente a che fare con XBOX e PS. Ha costruito questo giardino cinto da mura dai colori caramellosi sfruttando le sue devastanti IP che potete giocare solo qui e questo suo sistema di controllo che piace ai nonni e ai bambini e che fa di tutto per non farti sentire un vero videogiocatore, ma è maledettamente divertente.
La guerra è la condizione che stimola l'uomo all'innovazione, la pace è fatta solo per essere mantenuta. Sicuramente era arrivato per Switch il momento di un rinnovo hardware, ma non aveva senso in questo caso portare la sua utenza verso terre misteriose, anzi. Il fatto che la casa garantisca retrocompatibilità renderà il passaggio ancor più naturale perché significherà conservare tutta la propria collezione di giochi anche aggiornando l'hardware, senza aver bisogno di tenere due oggetti per casa. Significherà anche dare continuità a quegli sviluppatori che stanno ancora lavorando a progetti Switch1 che potrebbero essere fruiti sia dalla vecchia utenza che dalla nuova. (scordiamoci invece un crollo dei prezzi di Switch1, perché questo con Nintendo sappiamo che non succede mai).

Secondo una strategia consolidata negli anni, intanto, Switch 2 significherà una nuova lineup aggiornata delle IP ammiraglie, che serviranno a spingere a forti calcioni l'utenza all'upgrade. Per ora quello che si è visto è un nuovo Mario Kart, ma sappiamo bene che in questo la grande N riesce a metterci anche un pizzico di fantasia, di solito, pubblicando nuovi capitoli dei soliti noti, ma magari anche recuperando storie che sono state apparentemente dimenticate.

In sintesi il rilascio di Switch2 sarà più una pratica da svolgere che un evento, lo è stato questo annuncio, lo sarà probabilmente il rilascio a marzo. Lentamente ci abitueremo ad avere un 2 nella console e tutto continuerà a procedere come prima. Che è esattamente quello che vuole Nintendo, visto che le cose procedono già egregiamente ora e quello che le interessa è mantenere lo status quo.

Bene, altro editoriale diciamo doveroso che nuovamente ha fatto slittare il receanime. Non parleremo di questo settimana prossima, ma ho completato la seconda cur di SHY. Direi che conferma quanto detto nella recensione della prima, un anime divertente, simpatico, ma con un mucchio di potenziale sprecato. Non ho capito se godrà di una seconda stagione, ne avrebbe tutto il potenziale, ma vedremo. Per sapere invece quale bizzarra proposta ho effettivamente qui in canna per i vostri pomeriggi di animazione dovrete invece proprio aspettare altri sette giorni!

“Im weißen Sand der alte Mann / zitternd seine Pfeife raucht / nur das Wasser und ich wissen / wozu er diesen Fächer braucht”

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