Strip
serie
1147, 20/01/2024 - Giocare troppo
1147
20 . 01 . 2024

Un sito internet nel 2024

Già il fatto che questo “FTR” sia un sito internet può farvi intuire quanto è vecchio.
Un sito internet? Ma chi li fa più, i siti internet?! Chi si prende la briga di costruirselo da solo, un sito internet nel 2024? Sarebbe come costruirsi una capanna nei boschi in stile Walden, lontano dalle città, dalle strade, dalla rete idrica ed elettrica... Sarebbe come coltivarsi il proprio orticello e vivere di quello, in completa autarchia.
Chi si fa il suo sito nel 2024? È l'equivalente moderno di ritirarsi in eremitaggio su una stele in mezzo al deserto.
Lontano dai Social.
Lontano dai feed, dai like, dalle raccomandazioni “virali”.
A parte la fatica di assemblarsi i pezzi con le proprie mani, volete mettere l'isolamento? La solitudine? Ma chi caspita te lo viene a cercare, il tuo sitarello del cappero, nel 2024?
Se siete nati ieri magari oggi ne ridete, ma noialtri abbiamo conosciuto un mondo in cui internet era questa roba qui. Che meraviglia.

E dunque di grazia che noi il nostro sito ce lo siamo fatto nel 2001, ventitre anni fa, e adesso ce lo teniamo stretto come un cimelio dei bei tempi andati.
Una cara anticaglia.
Perché se io e Cymon qua di fianco ci affacciassimo oggi al panorama internettiano, freschi di maggiore età, non lo so se avremmo l'ardimento e la follia di costruirci un nostro sito. L'ho già confessato in passato: io temo che avremmo ceduto allo spirito dei tempi, e saremmo diventati... che so, Youtuber? O avremmo aperto un canale Twitch.
Ma no, ma chi prendiamo in giro? Piuttosto che farci vedere in video e farci sentire in audio, ce ne saremmo stati rintanati nella nostra comoda tana da conigli, nell'anonimato per sempre.
Abbiamo avuto la grandissima fortuna di capitare proprio in quel breve momento in cui ruggivano i leoni da tastiera, e per essere carismatici bastava saper scrivere.
Fare i soldi? Bleah! Non sia mai!

Tutto questo per dire che li capiamo molto bene, i nostri Cloud & Link in questa strip: del resto sono alle prese con i dilemmi morali di Twitch e quegli altri servizi di streaming innominabili da molte settimane ormai.
Ma basta internet: fa freddo, e non resta allora che rifugiarmi nella lettura, conciliata da caminetti accesi e tisane regalate per natale e mezzi panettoni ancora da finire (!), e sacchetti pieni di quei cioccolatini che sembrano caccole di coniglio.
Avevo grandi speranze per il nostrano Ferrovie del Messico, già citato nell'unico altro editoriale dell'anno che per tradizione dedico alla letteratura. E invece va a finire che la sua unica qualità è l'esser scritto in italiano da un italiano e ambientato in Italia.
È stato così stroncato sul nascere il mio sogno delirante di veder sorgere dall'italico grembo l'avvento di un novello Infinite Jest, Arcobaleno della Gravità, Ada O Ardore... resta soltanto un libro che ci ha provato fortissimo.
Ottocento pagine che trascorrono nell'attesa che, magari, più avanti diventerà un capolavoro... e però poi è finito, e di capolavoro non v'è traccia. Solo molte frasette retoriche.

Del resto, il panorama letterario italiano “è pieno di gente che vive al di sopra delle proprie possibilità intellettuali”.

Lo-Rez: arte, storia, web design
20 . 01 . 2024

Il buon videogiocare

Esiste il buon videogiocare che fa bene e che non stroppia, non ti riduce a un maniaco omicida, non ti fa venire l'epilessia e non ti aliena dal mondo? Chi lo sa. Ci sono stati anni in cui bisognava trovare un modo per far accettare i videogiochi al mondo in cui si cercava di dimostrare le loro mirabili capacità, tipo quelle per migliorare la coordinazione oculo-manuale o per risolvere il problema dell'occhio pigro. Non possiamo però aggrapparci a queste cose, naturalmente. La domanda è sempre una: videogiocare vi diverte? Se si è una buona cosa, se no allora non videogiocate e trovare altro. Non videogiocate, ma guardare i twitch di quelli che giocano? Vi diverte? Quelli che giocano in realtà sono ragazze in bikini? Io non vengo mica a sindacare come usate il vostro tempo libero, anch'io lo butto via in maniere ignominiose (dovreste vedere il conteggio ore di Shadowverse che ho su Steam.

Palworld è il gioco del momento, il Pokemon con le pistole, lo chiamano, la più perfetta e violenta violazione di copyright ai danni della Fort Knox delle proprietà intellettuali, traboccante di oro e successo, lo dicono. Di cosa stiamo parlando? Palworld è un mondo selvaggio popolato di creature pucettose e allo stesso tempo letali. Per non saper né leggere né scrivere, però, il giocatore lo attraversa armato di un fucile e invece di cercare di convincere tal creature del suo buon cuore GLI SPARA e magari poi LI CATTURA e poi infine li mette a lavorare nelle sue fabbriche oppure li manda in guerra al posto suo.

Sapete perfettamente che io sono abbastanza aperto per quello che riguarda la tematica del plagio. L'approccio orientale al plagio è che quando una cosa è bella, ma vuoi dargli un punto di vista diverso, tu la sfrutti, perché alla fine arricchisci anche il prodotto iniziale. Quando hai Madoka Magica e qualcun altro mette una maghetta rosa buonissima che però viene sfruttata da una creatura cucciolosa che vuole tutti morti, non è che fai un torto a Madoka Magica, che è sempre lì, ma ti prendi lì a dire la tua su Madoka Magica e magari aggiungere un pezzettino in una direzione diversa da quella in cui Madoka Magica è andata.
Con Palworld però... ecco... che diamine, alcune copie mi sembrano abbastanza spudorate e mettono un po' in imbarazzo. In generale gli autori si sono proprio infilati nel vicolo cieco di riproporre lo stile Pokemon in modo molto pedissequo, col risultato che ci sono certi dei loro mostriciattoli che sembrano proprio Pokemon esistenti e altri che, anche se non lo sono, sono Pokemon possibili, che magari non conosciamo, ma magari ci sono.
Sicuramente il primo e più violento tentativo, storicamente, di andare in scia ai Pokemon è stato quello dei Digimon. Però l'operazione dei Digimon era degna di rispetto, a parte l'approccio completamente diverso della storia anche i personaggi avevano un'impronta diversa. Qui sembra invece un saccheggio fatto da un'Intelligenza Artificiale guidata da qualcuno di quei tizi che credono sul serio che sia un loro diritto rubare i diritti agli altri.

Tolto questo, parlando solo delle immagini che girano sulla rete, c'è però qualcosa di catartico in Palworld, in cui finalmente vediamo tutto quello che la distopia dei Pokemon non ci ha mai mostrato. Finalmente vediamo imbracciare delle armi, finalmente vediamo queste creature essere realmente feroci in una lotta per la sopravvivenza che non è solo il gioco di bambini con le mani pacioccose. Persino i vari personaggi che si intravedono nel trailer hanno un qualche carisma, come se avessero qualcosa da fare in questo mondo che non sia andare in giro in cerca di spillette da agganciarsi allo zaino.
Dal punto di vista del ritorno mediatico direi che il messaggio più potente che ci consegna Palword è questo: possiamo sparare ai Pokemon, possiamo dotarli di armi. Poi, quando gli avremo dato un fucile, loro appariranno come creature grottesche, con i loro colori caramella e il sorriso stampato in volto e questo AK47 imbracciato come un qualsiasi bambino soldato, in un certo senso ci sentiremo sporchi ad aver pervertito così il loro design, ma ci sentiremo anche un po' bene, perché l'illogica esistenza dei Pokemon originali, nel loro mondo dove alla fine, scava scava, sono tutti fottutamente buoni e stanno tutti fottutamente bene, a un senso narrativo anche solo un pochino sviluppato gli ha rotto assai le balle.

Palworld sembra stia avendo un grande successo. I giornaletti online ufficiali, mica sto sito qui, parlano di successo clamoroso. Noi siamo un pochino più vecchi e sappiamo che i risultati delle prime settimane, soprattutto per un gioco del genere non vogliono dire niente. La gente ci partecipa per curiosità, spesso, o magari solo per poter fare un TikTok in cui rimarga le violazioni di copyright perpetrate. Se Palworld tra qualche mese avrà ancora un buon numero di giocatori presenti allora cominceremo a tenerlo in considerazione, faremo discorsi un po' più avanzati sull'argomento, ma cercare di farli adesso è una beneamata ingenuità (o clickbaiting, a seconda di quale sia il vostro lavoro).

Saluti ragazzi, ho deciso di dedicarmi all'attualità oggi, mica capita sempre. Sapete che anche in questo senso sono più appassionato alle onde lunghe. In questo senso mi piacerebbe effettivamente dirvi qualche altra cosa che mi sono appuntato, ma lo faremo settimana prossima. Tanto, una cosa è certa, a noi non ci copierà mai nessuno. Non perché siamo inimitabili, come dicono le grandi aziende, ma perché oggettivamente non c'è tutto sto guadagno.

- The wind is 30 knots! 15 knots is considered unsafe.
- War is fucking unsafe! ”

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