L'arcano svelato
I Consulenti Esterni sono i villain dei nostri uffici: spesso carismatici, amiamo odiarli perché in fondo in fondo li invidiamo un po'... questo bello straniero abbronzato come un vecchio lupo di mare, la ventiquattrore che sa di fumo e taxi, questo guerriero errante che è sceso in guerra molte volte in terre lontane, e viene a spiegarti come si fa.
Direi che dopo settimane e settimane in cui abbiamo posto mente solo ai videogiochi, a partire da questa, ci siamo meritati una pausa e qualche divagazione.
L'autunno ormai ci circonda come uno stato mentale: fughe prospettiche di viali infiniti di alberi che retrocedono nella nebbia, il loro foliage (ehm!) in gradazioni sempre meno sature, come una scheda video che non ce la fa e deve abbassare il dettaglio in lontananza. È e rimane un ottimo periodo per dedicarsi a smanettare davanti agli schermi, ma dopo un'annata di pausa forzata le uscite audiovisive si fanno più frequenti, e non possiamo più ignorarle.
Se uno quindi volesse mettersi comodo, riposare le mani, e dedicarsi a un consumo passivo di intrattenimento audio/video, ebbene anche in quel caso l'offerta di qualità è vasta.
Ad esempio mi ha molto colpito Arcane, la serie animata di League Of Legends (ah, i videogiochi, non riusciamo proprio a scrollarceli di dosso!). E così torno a parlare di un video ispirato a League Of Legends, sebbene non abbia mai provato il gioco e non abbia alcuna intenzione di farlo perché proprio non fa per me e le mie vecchie ossa. L'altra volta è stata per il video musicale delle K/DA, POP/STAR, che a suo tempo impressionò moltissimo noialtri qui nella tana del coniglio. Poi le nostre quattro idol fintissime ci hanno riprovato con un intero album di pop coreano (?!), ma non hanno riscosso lo stesso successo nei nostri cuori.
Oggi infine è arrivata anche una serie animata, un'ottima idea perché quei video musicali avevano dimostrato che i ragazzi hanno talento, e sanno disegnare ed animare non solo i videogiochi. E non delude! Questa è arte vera, un mischione di tutto dagli acquerelli di Mucha agli anime, altro che quella robetta scialba e pavida di What If... è un capovolgimento di fronte che getta nella vergogna e nell'irrilevanza Disney, Marvel e i loro fantastiliardi.
Finalmente abbiamo sangue fresco nell'arena, giovani talenti con il coltello tra i denti, anche loro con le tasche gonfie di miliardi per realizzare le loro visioni più audaci.
Speriamo che questo sfoggio di talento sconcertante dia una bella scossa agli stanchi e vecchi monopoli holliwoodiani (quanti decenni sono che Disney non prova un nuovo, ehm, chara-design?). L'autunno brucia.
Io sono la porta
Si intende per gatekeeping quella tendenza che hanno certe persone a tenere fuori altri da gruppi di cui fanno parte, arrogandosi il diritto di decidere sulla base della loro appartenenza di lunga data. E' citato persino da Penny Arcade in una strip di non molti giorni fa ed è un fenomeno piuttosto diffuso nei fandom soprattutto quando questi sono abbastanza ampi e abbastanza longevi a vedere dei veri e propri scontri generazionali. E' una pratica che l'internet considera abietta, propria di persone limitate, egoista e arrogante, con alcune derive fasciste.
Ma sapete com'è, FTR è tutto fuorché un posto che la pensa come l'internet. L'unica etica a cui facciamo riferimento noi è la netiquette degli anni novanta: non mandare allegati grandi perché altrimenti ci vuole un sacco di tempo per scaricarli e non fare la firma troppo lunga perché non sono sul newsgroup per scrollare i tuoi messaggi del cavolo.
Cos'è un newsgroup? Ecco, questo intendevo.
Il gatekeeping è un'attività necessaria. Oggi non ho in mente nessun contesto in particolare a cui applicare questa idea, ma in generale è un principio di gerarchia e rispetto. Il vero problema è che quello che si vede usualmente nell'internet di oggi non è tanto gente che cerca di entrare a far parte di un gruppo o che vuole capire le meccaniche di un gruppo, ma gente che pensa di poter dominare il gruppo o quantomeno imporre la sua visione sullo stesso ignorando (quando non deridendo) chi nel gruppo c'era già. Questo ben si sposa col problema generazionale. Quando la gente osannava Star Wars VII (ma si, torniamo ai vecchi cavalli di battaglia) lo faceva perché non era mai stata appassionata agli altri sei e non ne aveva capito nulla. Però voleva spiegare a chi aveva passato venti anni con sei Star Wars (con tutti i problemi del caso, eh) per quale motivo in quei venti anni aveva avuto torto su tutto. Questo, se permettete, è qualcosa che merita una qualche operazione di igiene, direi.
E' il problema dell'ossessione per l'uguaglianza dell'internet, che trasborda da questi concetti e per questo è interessante parlarne. Lo so che la gente potrà venire qui a decantarmi i meriti di Star Trek Discovery anche se non sa distinguere una classe Constitution da una classe Galaxy, ma dirsi trekker perché si è guardato una serie TV non potrà mai essere dirsi trekker come ci si diceva trekker negli anni passati, non è semplicemente la stessa cosa. E' una questione di costo.
La più assurda follia che abbiamo inculcato nelle generazioni presenti nei confronti della Grande Rete (abbiamo perché tutti ci abbiamo creduto in quei ruggenti anni degli inizi) è che in questa la conoscenza sia tutta a portata di mano e che quindi basti desiderarla per acquisirla. Eccomi che divento trekker perché in un pomeriggio di noia mi bingio due stagioni di Discovery e leggo tre articoli di blog scritti da qualcuno che è della mia stessa età e che dice cose che vengono considerate interessanti (attenzione: non che io reputo interessanti, ma che siano considerate tali). No, non funziona così, tu sei diventato quello che sei diventato spendendo quel tempo, ci sono trekker che hanno speso anni nella loro vita dietro la loro passione, buttandoci dentro notti insonni, discussioni accese in luoghi improbabili, anche una certa quota di emarginazione sociale e una dose di sentimento. Hanno pagato di più (ed è pacifico che non stiamo parlando di soldi) e hanno ottenuto di più secondo una regola abbastanza basilare del comportamento umano. Libero di fare altrettanto, nessuno pensa che tu non debba diventare un appassionato di Star Trek (o di qualsiasi altra attività abbia un vasto masteriale), ma devi fare altrettanto, anche perché se sei effettivamente appassionato fare altrettanto dovrebbe essere per te un naturale istinto. Ecco che allora ti scoprirai Vero Nerd. E soprattutto scoprirai che intorno a te di Veri Nerd praticamente non ce ne sono più.
Le cose, però, non andranno così. L'homo interneticus moderno ha costruito un raffinato sistema per difendersi da qualsiasi atteggiamento ne rilevi i suoi difetti, questo sistema prevede sintetizzare una parola singola, possibilmente di origine inglese, con cui etichettare l'attaccante. Gli altri homo interneticus, una volta che la minaccia sarà stata opportunamente marcata con una precisa traccia feromonica gli si avventeranno sopra come un nido di formiche rosse, senza più bisogno di capire quale fosse il cuore della discussione, ma lanciando contro al malcapitato delle affermazioni precotte, irreprensibili, riferite all'etichetta, universalmente riconosciute dallo sciame come giuste. Nessuno può sconfiggere una folla di giusti.
Nel nostro caso, ovviamente, la parola è "gatekeeping" che porta con sé snobismo, elitarietà, arroganza e presunzione. Solo questi malvagi umori possono aver spinto una persona a mettere in dubbio il dogma primo su cui l'homo interneticus basa la sua esistenza: siamo tutti maledettamente uguali.
E' bello parlare di queste cose e usare questi toni altisonanti perché siamo su FTR e si parla di Star Trek. Chi se ne frega se nel mondo non rimarrà più nessuno capace di notare le discrepanze di continuity di un episodio di Enterprise. Chi se ne frega se Kylo Ren verrà considerato nei prossimi decenni come il più grande dei maestri Sith. Che ci crediate o no, anche in questi casi, noi sopravviveremo lo stesso. La nostra sofferenza sarà intellettuale, malinconica, sentimentale, ma non sarà una sofferenza che meriti di essere onorata più di tanto.
Il problema è quando ti accorgi che quello che in piccolo avviene su idiozie come le Serie TV, i film o i cartoni animati in grande viene replicato ugualmente anche per i temi importanti, che non citerò perché mi fa proprio ansia esplicitarli, ma che verranno sicuramente in mente anche a voi. E' nuovamente questo il grande danno di aver dato le chiavi dell'internet all'homo interneticus moderno. Quando negli anni 90 sulla rete c'eravamo solo noi non eravamo, oggettivamente, migliori, non eravamo più svegli, acculturati o propensi al dialogo. Ma almeno ci dedicavamo solo alle cazzate.
Cymon: testi, storia, site admin“And I called your name, / Like an addicted to cocaine / Calls for the stuff he'd rather blame. / And I touched your face, / Narcotic mind from lazed Mary-Jane. / And I called your name, / My cocaine... / I don't mind, / I think so, / I will let you go.”