Strip
serie
81, 23/11/2002 - Nintendo Borg
81
23 . 11 . 2002

Maturita'

Da trekkie fanatico com'è (...), Cymon ci teneva a comunicarvi con questa strip che la replica di Star Trek: TNG si e' esaurita questa settimana. E non e' stato l'unico telefilm a finire. Venerdì scorso e' finita la prima serie di CSI: Scena del crimine (o perlomeno cosi' ci viene fatto credere). Oltre ad essere l'unico appuntamento fisso settimanale che avevo davanti alla TV (insieme a Le Situazioni di Lui e di Lei e Ranma su MTV), questo e' anche il primo telefilm che seguo dove non c'e' la minima traccia di alieni e mostriciattoli. Mi e' piaciuto molto, perche' e' girato con lo stile del nostro tempo, ci sono un sacco di gadget tecno-scientifici, e le storie sono tragicamente terribili. Quando la realtà e cosi' non c'e' bisogno di effetti speciali per fare un horror. Lo vedo come una versione fiction del telegiornale quotidiano, che pur trattando le stesse tematiche, non riesce ad essere uno spettacolo di intrattenimento per via dello scomodo particolare che le cose sono successe davvero.
Non è importante se la scientifica di Las Vegas lavora davvero così; non c'e' dubbio che la percentuale di successi reale e' più bassa (purtroppo), e che in fondo questo particolare reparto del corpo di polizia non e' cosi' preponderante rispetto agli altri. Chissenefrega, per uno che viene da storie di tartarughe mutanti ninja contro cervelli parlanti radioattivi e' comunque un bel progresso...
Ci sarebbe lo spunto per un discorsetto sulla trattazione di certi temi "maturi" nei videogiochi, ma non so se ne ho voglia... credo di avervi già rotto abbastanza con editoriali pseudo-filosofici. Sul momento mi viene in mente Max Payne, dove si spara in faccia ai drogati seduti su cessi fatiscenti con giornali porno in mano; oppure GTA3 (dove si sta dall'altra parte, commettendo ogni genere di nefandezze in allegria e scioltezza); oppure Mafia. Il confine che delimita le tematiche "mature" è uno steccato che ciascuno sposta un po' dove vuole, ad esempio mi fa sorridere oggi pensare che Final Fantasy 6 suscitò scalpore perche' nella storia c'era una minorenne che restava incinta in un orfanotrofio...
Se per caso volete parlarne, il forum è lì per quello.

Sul forum tra l'altro si sta parlando di "continuity", la bestia nera degli autori di fumetti. Noi abbiamo sempre professato la totale estraneità a questa piaga che affligge molte serie famose... ma potremmo anche aver raccontato una grossa bugia. In effetti può darsi che in futuro noialtri si faccia pesantemente ricorso alla maledetta continuity, per Progetti ancora non meglio specificati. Ma puo' darsi anche di no.

Tra le notizie spicciole di questa settimana, non posso sorvolare su due dei giochi più importanti dell'anno. GTA3 Vice City e Metroid Prime mi hanno stupito: tutte le recensioni che ho visto e tutti i commenti che ho sentito li esaltano oltre ogni piu' rosea aspettativa, le lodi si sprecano, cori di cherubini danno fiato alle loro trombe d'argento. Che dire, non resta che inchinarsi davanti a una tale magnificenza... Certo, gli utenti PC si stanno godendo Age Of Mythology, UT2003 e NOLF2, ma è davvero rarissimo che un titolo per computer riscuota un successo totale su tutta la linea. La Specializzazione ha i suoi vantaggi, inutile negarlo.
E ora due parole sulla pubblicità a tutta pagina che precede il caricamento di M.it: per chi ha una connessione fiacca è un po' come una sosta obbligata in purgatorio, d'altra parte se giganti come GameSpot e GameSpy hanno dovuto ricorrere alla stessa cura, come biasimare il nostro piccolo network nostrano? Quando si comincia a chiedere qualcosa all'utente, anche se e' solo qualche secondo del suo tempo, si acquistano delle responsabilita': ma mi pare che l'offerta sia sempre stata all'altezza.

“Non c'è bisogno di proibire ciò che nessuno desidera.” (S. Freud)

Lo-Rez: arte, storia, web design
23 . 11 . 2002

Trekkianamente

Una ristrettissima cerchia di indefessi fans è consapevole del fatto che venerdì (oggi per chi scrive) l'ennesima riproposizione integrale ad orario inumano della serie Star Trek TNG è giunta al capolinea col bellissimo doppio episodio "Ieri, oggi, domani" (in britanno: All good things), ultimo capitolo della guerra psicologica tra il capitano più pelato e francese della storia dell'Enterprise e Q, in un frangente molto gustoso definito "una lettera dell'alfabeto".
Ho già avuto modo in altri editoriali di confessare la mia fede trekkesca e persino il mio attuale avatar è lì a testimoniarla, come se non bastassero le dozzine di post che ho speso nel thread dedicato alla serie (il più lungo di sempre del suo forum, dico con orgoglio), ma non mi ero mai spinto a chiedere a Lo-Rez di dipingere una vignetta che desse una visione conigliesca di almeno una fettina dell'universo Roddenberryano. Non esiste un motivo poi così clamoroso che mi ha portato a farlo, in verità avrei potuto scegliere magari un momento più topico come l'uscita di Nemesis nei cinema o la pubblicazione di uno qualsiasi dei vari videogiochi trekkie che le software house stanno sfornando in questo periodo e invece ho deciso che era giusto che uscisse in concomitanza con la chiusura di ST:TNG su La7, tanto per celebrare i piccoli grandi eroi in pigiamino colorato che hanno avuto per l'ennesima volta il coraggio di sfidare le ore piccole e piccolissime per seguire il proprio serial preferito. Essere un trekkie in Italia è poco meno che un'avventura, con canali che stuprano sadicamente i telefilm spalmandoli nelle fasce orarie più ardite, maltrattandoli e ostacolandone spesso la visione, ovviamente se non si contano le possibilità offerte dalla parabolica digitale di cui orgogliosamente mi fregio che permettono di vedere le cose come tubo catodico comanda.
Torniamo nel nostro orticello, i videogiochi attendono ed è giusto che ne parli. Sembra una domanda scema e invece è solo banale: cosa aspettate per Natale? E' un rito che si ripete tutti gli anni, anche se secondo me ultimamente si sta perdendo in una marea di eventi, lanci a bassa stagione, pompaggi di hype al di là dell'immaginabile e campagne di marketing degne di Napoleone in Russia. Prendete Splinter Cell, volevate appendervi al soffitto di qualche base supersegreta a S. Stefano? Niente da fare, il gioco va più in là. Di solito però quando i giochi fanno così promettono bene, un altro titolo che in passato disertò il pancione in rosso fu Starcraft, scusate se ho detto solo Starcraft. Io non so se ho qualche titolo che metterei nella letterina al bambin Gesù, l'unico giochino su cui ho messo gli occhi è Pretorians dei Pyros che dovrebbe trasbordare nei primi mesi del 2003. Altro non vedo all'orizzonte che mi stuzzichi abbastanza da rizzare le mie antenne, complice anche l'hardware sopra cui sono seduto, che inizia a perdere colpi di fronte alle grafiche di nuova generazione.
Mmmmmh, mi dispiace tanto, è il secondo editoriale di fila che chiudo senza sentirmene particolarmente soddisfatto, probabilmente è il gelo che inizia a calare sulla città e mi spinge al letargo o magari è solo un periodo così. Nell'attesa che passi vi saluto tutti, belli e brutti. Ci ribecchiamo la prossima settimana.

Cymon: testi, storia, site admin