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serie
82, 30/11/2002 - Call center
82
30 . 11 . 2002

509 Bandwidth Limit Exceeded

Tre settimane fa ho raccontato una storia di vita vissuta, autentica, ambientata al Campus Universitario; non l'ho fatto perchè in questo periodo le fiction familiari/quotidiane vanno di moda (così sento dire), ma piuttosto perche', volenti o nolenti, e' il luogo nel quale noialtri si spende gran parte delle nostre giornate (più nolenti che volenti, inutile dirlo). Siccome le statistiche rivelano che molti di voi sono studenti, e studenti di Ingegneria, magari a qualcuno interessa conoscere il seguito della vicenda...
Siamo messi male. Sul Campus è calata l'ombra minacciosa del Generale Inverno, e ha portato stenti e miseria. La mitica Sorgente della Banda Gratuita & Illimitata, rinvenuta da poco, si e' improvvisamente disseccata. C'e' chi parla di Aumento dell'Utenza, chi e' pronto ad accusare i tecnici di laboratorio di eccessiva avidità: sta di fatto che da trecento kilobyte al secondo siamo precipitati a 50-100 (e quando c'e' affollamento perfino 10!). Come se non bastasse i server proxy funzionano a singhiozzo, e trovare i numeri di porta e' diventata più dura che recuperare i codici di Zion per evadere da Matrix.
Ma al destino non manca l'ironia: mentre noi allievi ingegneri soffriamo l'indigenza, tutte le altre facoltà possono pascersi nei leggendari pascoli dove la Larghezza di Banda scorre come latte e miele. Fisica, Biotecnologie, Architettura, perfino Farmacia accidenti! tutti i laboratori hanno libero accesso alla rete tranne i nostri.
La spiegazione ancora una volta risiede probabilmente nella nostra proverbiale fame di banda: è stato dimostrato che, quando avevamo accesso libero, durante le pause pranzo il traffico internet dell'intera regione aumentava di diversi ordini di grandezza. Succhiamo tanta banda da causare black-out a macchia d'olio in tutta la provincia. Possiamo mandare in Denial of Service i server di Intel.com, se ci mettiamo d'accordo. Non so se ho reso l'idea.
La morale di questa storia è che chi troppo vuole nulla stringe, tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino, e non basta una rondine per far primavera.

Se seguite Megatokyo, Penny-Arcade e PvP oltre a noi, avrete apprezzato il recente scambio di pesanti insulti intercorso tra i tre maggiori webcomic. Spero che lo abbiate apprezzato, almeno, perchè altrimenti significherebbe che siete ottenebrati da squallidi sentimenti buonisti e dovreste farvi un serio esame di coscienza, secondo me. Vedere quei tre che mettono in scena rivalità aperte in stile gangsta-rapper e' divertente, e mi ha fatto pensare a come sarebbe avere della concorrenza anche qui in Italia... spero che qualcuno prima o poi si stanchera' del nostro monopolio, ma spero che provi a cambiare la situazione con mezzi diversi da quelli che vengono usati di solito in queste questioni (il riferimento a fatti reali e' fortissimamente voluto).

Tra gli aggiornamenti di questa settimana ci sono un paio di sketch della nostra odiosa mascotte (TheRabbit e il particolare della testa), e un nuovo webcomic segnalato tra i link: MacHall. Lo conoscevo da un po', ma solo di recente è tornato ad essere una delle tappe fisse nel mio tour settimanale nel Meraviglioso Mondo dei fumetti online. Ottima arte, umorismo molto fine, un sacco di riferimenti oscuri a giochi, anime, altri webcomic... e in più e' centrato sulla vita nel dormitorio di un college artistico (vita vera quindi, piu' o meno come Reallife).

Per L'Angolo-Settimanale-Di-FF:
Sarò paranoico, ma ho il sospetto che questa sezione mi renda quotidianamente oggetto del vostro dileggio. So che siete tutti lì a sghignazzare malignamente pensando a quanto sono messo male, fregandovi le mani pensando che voi, uomini forti devoti al PC, non vi ridurrete mai cosi'. Credo che abbiate ragione. La mia fede in Square è incrollabile, ma da qualche tempo pare che i nostri amici dagli occhi a mandorla si stiano mettendo d'impegno per farsi beffe in ogni maniera possibile dei loro fan.
Annunciate un nuovo Final Fantasy per Nintendo dopo anni di assenza? Stupendo, ma perchè caspita deve essere un action invece di un RPG, e richiedere per giunta il collegamento al GBA?
Annunciate un FFX-2, il primo seguito diretto nella storia della serie? Siamo tutti eccitatissimi, ma poi ci dite che sarà centrato "sulla vicenda psicologica di due giovani donne, impegnate in un viaggio per l'emancipazione e la scoperta della loro interiorita'"?! Ma cosa diamine è? Un film di Pedro Almodovar?
Il colpo di grazia è arrivato quando sono stati rivelati nuovi particolari sul gioco: pare che l'abbigliamento delle nostre eroine (oltre ad essere notevolmente ridotto) avrà un'importanza centrale, influendo sulle prestazioni in combattimento e sulle altre abilita', e che inoltre le ragazze faranno parte di una sorta di club di collezionismo. Cosa dobbiamo aspettarci ancora? Final Fantasy XII puntera' al target delle adolescenti coreane dai 12 ai 16 anni?
(Cymon sarà sussultato a queste parole... ammetto che è stato un azzardo: quando su queste pagine compaiono termini come "adolescenti coreane", puntualmente la settimana successiva siamo tempestati di email pubblicitarie quasi inintellegibili, che probabilmente reclamizzano qualche servizio che in qualche modo coinvolge i soggetti suddetti.)

“- Are the pilots neurotic teenagers?
- Surprisingly no! While this was our initial assumption, trained military personnel consistently outperformed frightened children in both simulated and live round field tests.”

Lo-Rez: arte, storia, web design
30 . 11 . 2002

Mi sono innamorato di Konoko

Se siete videogiocatori attenti ad ogni mezzo di comunicazione parli del vostro hobby e soprattutto se avete a cuore la salute del vostro portafogli vi sarete accorti che ormai da più di un anno le riviste cartacee del settore hanno la buona e giusta abitudine di infilare nel loro sempre più voluminoso cellophane videogiochi originali completi magari un po' vecchiotti, che le software house ormai capiscono di non poter più dare in giro se non in questo modo o con prezzi budget. Io ho da tanti anni caro TGM (caro assai, sono 7 evri e settanta alla mesata!) quindi ogni mese mi trovo tra le manacce qualche gioco del passato che installo e spremo per trarne un po' di sollazzo. Solitamente non mi va di parlare di questi quasi-remainders in questa sede perchè mi sembra inutile recensire prodotti che hanno già il loro tempo sulle spalle, ma nel caso odierno sono rimasto così colpito che due righe voglio proprio buttarle via.
Il gioco che tanto ha destato il mio interesse è Oni della Bungie (Software House che i più ricorderanno soprattutto per i "macellosi" Mith), un action-adventure-terza-persona-con-topa, il genere di Tomb Raider insomma, e il motivo per cui mi ha fatto tanto riflettere è la sua essenzialità e, in una parola, il suo gameplay.
Oni non da a disposizione del giocatore arsenali immensi, non da nemmeno un inventario per mettere dentro oggetti. Le proprie armi si riducono a pugni e calci, coadiuvati da qualche arma da fuoco in rari casi mentre gli oggetti che possiamo al massimo portarci a dietro sono i tipici bonus curativi, un po' di munizioni e qualche saltuario campo di forza. Gli enigmi sono ridotti al classico trova la chiave che apre la porta e non vanno mai oltre, anche se ogni tanto li si trova camuffati da qualcos'altro. I livelli, immensi e abbastanza realistici sono alla minima interattività. Allora perchè un gioco così asciutto dovrebbe piacere? Come si fa a stimolare la gente senza ammenicoli, carabattole, cianfrusaglie e cose simili? Risposta ovvia: Oni è maledettamente divertente.
Prendiamo in esame la modalità stealth: dai giochi propriamente stealth (Thief) a quelli con possibilità di stealth (RtCW, Deus Ex, SoF II...) questa modalità mi è sempre sembrata un gioco nel gioco, una specie di sistema di regole parallelo su cui basare certi enigmi. Ci sono le zone d'ombra dove non vieni visto se premi così e così e hai le capacità così, se usi quest'arma non si accorgono di te, ma se colpisci questa cosa può darsi che la telecamera ecc.ecc. Insomma, mi ha sempre dato l'idea di essere qualcosa di aggiunto piuttosto che una realistica implementazione dei concetti di sotterfugio e attenzione. In Oni lo stealth si riduce alla possibilità di camminare in punta di piedi, non si hanno zone d'ombra o metodi di occultamento, tocca calcolarsi i coni visuali ad occhio eppure mi ha dato molte più soddisfazioni di tante altre esperienze, perchè tutto armonizza con la possibilità di attaccare frontalmente e buttarsi in rissa (sono cose difficili da spiegare, spero che le afferrino almeno chi a Oni ha giocato o giocherà...gli altri pazientino). Se un nemico è di spalle potete valutare la possibilità di strisciargli vicino e spezzargli la schiena (soddisfazione e carisma!), ma potete anche optare per scelte più raffinate.
Ovviamente non è tutto qui, anche in tutte le altre situazioni i nemici si comportano in modo realistico e convincente, cercando di recuperare armi cadute a terra, arroccandosi in posizioni di vantaggio quando armati, indietreggiando quando la situazione lo richiede. Insomma, il sistema di gioco di Oni, pur riducendosi a pochi tasti e poche scelte fattibili è così raffinato da affascinare e acchiappa di brutto.
Il discorso secondo me si può facilmente estendere: a volte vediamo giochi che, cercando di superare un concept lucido e raffinato cominciano a montargli addosso sovrastrutture, ammenicoli, pignolerie che magari sotto un certo punto di vista possono risultare affascinanti, ma che a conti fatti appesantiscono il divertimento. Cos'è in fondo videogiocare? Un quadratino che rimbalza tra due bastoncini. E' cominciato tutto così e l'evoluzione tecnica ce lo sta facendo perdere di vista. Le software house a volte scavano particolari insignificanti e ingolfano i loro prodotti di capacità e possibilità che arrivano ai limiti trattabili da un giocatore, ci si trova con le mani e i piedi sulla tastiera nel tentativo di mirare, caricare l'arma, telefonare alla mamma e controllare le previsioni del tempo...Certo, più facile implementare opzioni cretine che cercare il nocciolo, il quid che porta veramente al divertimento. Difficile trattare l'insostenibile leggerezza del gameplay (la frase è pomposa ma mi piace...), difficile accettare che per fare un gran gioco basti quello. Ci riescono solo i geni che, oltretutto, non hanno da una decina d'anni ricambio generazionale...Se non si considerano ovviamente i due baldi giovani che stanno mettendo in piedi l'RPG di Follow the Rabbit, naturalmente.
Dopo tanto sparlare credo di potermi prendere una sana pausa di una settimana, ma non voglio lasciarvi soli. Il mio amico Luca Antignano (collabora qui e ha il suo sito qui) mi ha inviato un po' di tempo fa un simpatico giocattolino in flash che riguarda direttamente la tana. Dopo eoni mi sono ricordato di averlo in saccoccia da proporvelo: acchiappate!

Cymon: testi, storia, site admin