Quel che resta dell'estate
L'Occhio di Sauron non ha distolto il suo sguardo fiammeggiante: brucia ancora, rosso come il Vecchio Sole, che sarà anche consunto da interminabili eoni ma conserva una vampa più che sufficiente a portare l'estate su questa nostra povera Urth alla deriva nel cosmo.
E noialtre anime accaldate ci aggiriamo con lo smartphone ardente in mano, in questa specie di deserto postatomico anni '80 ma dal gusto nella moda un po' più scialbo, confidando che arrivi presto un Nuovo Sole a far rifiorire la vita e — magari, perché no — far proliferare ogni specie di Pokémon: Squirtle a profusione, un tripudio di Bulbasaur sparsi a piene mani nelle città e nelle campagne... una pioggia equa e democratica di Pokémon, perché ogni persona ovunque si trovi ne possa attingere in libertà.
Anche questa estate continuerò a combattere Draghi, senza l'obiettivo di salvare Principesse biondocrinite, ma sarà una lotta futile come l'arpione scagliato contro Moby Dick. Anche per me avverrà come per Arnold Schwarzenegger in uno dei suoi primissimi ruoli, all'incirca mio coetaneo (e ancora senza Red Sonja): i posteri non ricorderanno le cause per cui abbiamo combattuto, né se eravamo nel giusto o nel torto, né chi erano i nostri nemici.
Ma ricorderanno che eravamo soli a combattere contro molti.
Ma ora la temperatura del colore si fa fredda, i rumori del mondo si smorzano per far posto al dolce sussurro della risacca e noi, come Sonny in uno dei momenti di regia più magistrali della storia del Cinema, lasciamo vagare lo sguardo sull'oceano di Miami, in una pausa dall'azione che precede e segue.
Ora ci troviamo proprio in quel momento di pausa contemplativa, e dobbiamo sfoggiare il nostro miglior sguardo da tenebrosi divi del cinema prima di rituffarci nel caos di un'altra annata, a settembre, quando torneremo belli carichi e a pezzi dentro, come al solito.
Parliamo quindi di libri, come ormai è consuetudine durante questo iato estivo nella pubblicazione settimanale di questo fumetto.
Quest'anno ho le idee chiare, non come l'altra volta: dopotutto Cymon qui di fianco ha scritto un altro libro, Marieke.
Lo stesso autore non rinnega il paragone tra questo Marieke e la serie bestseller per Giovani Adulti (?) The Hunger Games, ma farei un torto alla cultura di Cymon e a Te, lettore medio di questo sito, se mi limitassi a paragonare quest'opera alla roba che va di moda adesso: tutti noi che siamo geek da trent'anni sappiamo che il filone a base di “Fanciulle Minorenni e Attraenti Che Menano e Sparano” ha radici ben più profonde.
Roba da far impazzire gli psicologi.
E dunque Marieke si rifà a una tradizione soprattutto nipponica di innumerevoli protagoniste di anime e manga molto giovani, molto femmine, molto brave a uccidere: tipo Ghost in the Shell, Alita l'Angelo della Battaglia o le rielaborazioni occidentali come Dark Angel (2000) con Jessica Alba. Ma al tempo stesso Cymon, il vecchio volpone, non è certo al di sopra dello sfruttamento di un genere oggi popolarissimo per guadagnare qualche lettore in più!
Anche l'ambientazione post-apocalittica, cyberpunk, resta nel solco di questa gloriosa tradizione (di pervertiti).
Soltanto al nostro ritorno sapremo se saremo riusciti a sconfiggere anche quest'estate, pronti a riconsegnarci al freddo e alle nebbie per un altro anno.
Lasciamoci ora, con una conversazione in sospeso, come nello straordinario finale di Prima del Tramonto (2004), mentre la scena sfuma in nero, consegnando quel che ci resta dell'estate e le nostre vite alla Tua libera interpretazione, o lettore.
Che le ferie siano con voi
C'è qualcosa di disturbante nel Pikarabbit di questa strip. No, non so spiegarvelo, lo stesso termine disturbante implica che non riesco a sviscerare quale sia il suo problema. Mi da l'impressione di una fantasia in cui tutte le persone che ti stanno sulle balle si trasformano in Pokémon e tu poi passare l'estate a tormentarli dandogli la caccia e tirandogli delle palle.
Non che gli allenatori di Pokémon tormentino i Pokémon, eh, non sia mai. I Pokémon sono felicissimi di tutte le sevizie subite. O almeno questo è quello che ci raccontano i loro autori, con degli arzigogoli intellettuali che fanno impallidire tutte le nostre giustificazioni per non passare a uno sviluppo più sostenibile.
Ovviamente tiriamo giù la claire delle ferie e subito mi vengono alla mente argomenti per dozzine di editoriali. Ve li beccherete tutti al ritorno, non temete, la minaccia è così concreta che me li segno qui:
- Un pallosissimo editoriale storiografico sul genere degli elite-like, tanto per affrontare come si deve il tema No man's Sky
- Una recensione cinematografica che vi sarà facile intuire. Il film dovrei vederlo a giorni e tengo molto a sviscerarlo
- Una recensione videoludica di un prodotto di cui vi ho già provato a anticipare qualcosa ai tempi dell'uscita e che ora, sul mio 3DS, comincia a contare più di 10 ore di uso
- Se vado avanti con questi ritmi pure un receditoriale anime, ma niente di esaltante
- Sempre se i ritmi mi sostengono sarà la volta di finirla con clone wars, magari prima della terza di Rebels
Vi lascio quindi andare a prendere il sole, portandovi dietro l'angoscia di tutte queste croci che, a settembre, col ritorno della routine, vi prenderanno dietro il coppino, nello stesso punto dove si colpisce per ammazzare i conigli.
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