Strip
serie
778, 06/08/2016 - Redrum
778
06 . 08 . 2016

Quel che resta dell'estate

L'Occhio di Sauron non ha distolto il suo sguardo fiammeggiante: brucia ancora, rosso come il Vecchio Sole, che sarà anche consunto da interminabili eoni ma conserva una vampa più che sufficiente a portare l'estate su questa nostra povera Urth alla deriva nel cosmo.
E noialtre anime accaldate ci aggiriamo con lo smartphone ardente in mano, in questa specie di deserto postatomico anni '80 ma dal gusto nella moda un po' più scialbo, confidando che arrivi presto un Nuovo Sole a far rifiorire la vita e — magari, perché no — far proliferare ogni specie di Pokémon: Squirtle a profusione, un tripudio di Bulbasaur sparsi a piene mani nelle città e nelle campagne... una pioggia equa e democratica di Pokémon, perché ogni persona ovunque si trovi ne possa attingere in libertà.

Anche questa estate continuerò a combattere Draghi, senza l'obiettivo di salvare Principesse biondocrinite, ma sarà una lotta futile come l'arpione scagliato contro Moby Dick. Anche per me avverrà come per Arnold Schwarzenegger in uno dei suoi primissimi ruoli, all'incirca mio coetaneo (e ancora senza Red Sonja): i posteri non ricorderanno le cause per cui abbiamo combattuto, né se eravamo nel giusto o nel torto, né chi erano i nostri nemici.
Ma ricorderanno che eravamo soli a combattere contro molti.

Ma ora la temperatura del colore si fa fredda, i rumori del mondo si smorzano per far posto al dolce sussurro della risacca e noi, come Sonny in uno dei momenti di regia più magistrali della storia del Cinema, lasciamo vagare lo sguardo sull'oceano di Miami, in una pausa dall'azione che precede e segue.
Ora ci troviamo proprio in quel momento di pausa contemplativa, e dobbiamo sfoggiare il nostro miglior sguardo da tenebrosi divi del cinema prima di rituffarci nel caos di un'altra annata, a settembre, quando torneremo belli carichi e a pezzi dentro, come al solito.
Parliamo quindi di libri, come ormai è consuetudine durante questo iato estivo nella pubblicazione settimanale di questo fumetto.
Quest'anno ho le idee chiare, non come l'altra volta: dopotutto Cymon qui di fianco ha scritto un altro libro, Marieke.

Lo stesso autore non rinnega il paragone tra questo Marieke e la serie bestseller per Giovani Adulti (?) The Hunger Games, ma farei un torto alla cultura di Cymon e a Te, lettore medio di questo sito, se mi limitassi a paragonare quest'opera alla roba che va di moda adesso: tutti noi che siamo geek da trent'anni sappiamo che il filone a base di “Fanciulle Minorenni e Attraenti Che Menano e Sparano” ha radici ben più profonde.
Roba da far impazzire gli psicologi.
E dunque Marieke si rifà a una tradizione soprattutto nipponica di innumerevoli protagoniste di anime e manga molto giovani, molto femmine, molto brave a uccidere: tipo Ghost in the Shell, Alita l'Angelo della Battaglia o le rielaborazioni occidentali come Dark Angel (2000) con Jessica Alba. Ma al tempo stesso Cymon, il vecchio volpone, non è certo al di sopra dello sfruttamento di un genere oggi popolarissimo per guadagnare qualche lettore in più!
Anche l'ambientazione post-apocalittica, cyberpunk, resta nel solco di questa gloriosa tradizione (di pervertiti).

Soltanto al nostro ritorno sapremo se saremo riusciti a sconfiggere anche quest'estate, pronti a riconsegnarci al freddo e alle nebbie per un altro anno.
Lasciamoci ora, con una conversazione in sospeso, come nello straordinario finale di Prima del Tramonto (2004), mentre la scena sfuma in nero, consegnando quel che ci resta dell'estate e le nostre vite alla Tua libera interpretazione, o lettore.

Lo-Rez: arte, storia, web design
06 . 08 . 2016

Holimpiadi

Un buon nerd è anche un nerd che recupera classici quando nessuno in giro ne parla più. Devo ammettere di non aver ancora affrontato in modo razionale e adulto lo Shining-film, ma ho deciso di intraprendere la lettura dello Shining-libro. Non deve insegnare niente ai fan di King a riguardo, quindi non voglio parlarvene con passione, ma almeno vi potrebbe essere un pochino più chiara la provenienza della strip qua sopra (e le relative citazioni).

Con questa settimana sono cominciate le Olimpiadi. Si sa che "gli anni pari" offrono sempre dei momenti sportivi impegnativi per i più prosaici di noi e l'anno delle olimpiadi (che accidentalmente è anche quello divisibile per quattro) e abbastanza pregno, visto che il grande evento ci arriva tra capo e collo dopo che siamo sopravvissuti (a stento) agli europei.
E' naturale che i nerd non siano soliti interessarsi a questo tipo di competizioni, ma sicuri di non trovare fascino nemmeno nelle pratiche più oscure? Sicuri di non voler sbirciare come è fatto veramente un arco professionale, magari potreste vedere la sua effettiva potenza contro il paglione. Non volete perdere qualche minuto a seguire la scherma? Certo, tutta quell'elettronica e qui fili sono meno efficaci di primo e ultimo sangue, ma sono sempre lame che roteano come in Game of Thrones. Ormai le olimpiadi comprendo un bacino talmente vasto di discipline che probabilmente troverete qualcosa che fa per voi. Per Lo-Rez, invece, magari dovremo attendere che siano compresi anche i picchiaduro 1vs1. Non sarà nei prossimi anni, ma un giorno chissà.

Intanto finalmente il rilascio di No man's Sky è riuscito a farsi strada tra le notizie relative a Pokémon Go e montare il suo hype. Non ho mai parlato di questo titolo in questa sede, ma gli elite-like mi stuzzicano da molto tempo, tant'è vero che è uno dei generi che, nel mio sgabuzzino, ho più volte cercato di replicare, con alterne fortune.
No man's sky ovviamente propone tutto enorme, come spazi e possibilità, e illimitate combinazioni di cose. Purtroppo i numeri poco valgono quando ci si trova davanti a titoli del genere, di solito bisogna capire come tutto questo proceduralmente generato sia credibile e ci faccia venire voglia di interagirvi. Purtroppo questi giochi devono, giocoforza, fare a meno della capacità narrante dei loro autori, e la narrativa rimane, a vari livelli, tutt'oggi, uno dei principali motori di seduzione dei videogiochi. Personalmente secondo me siamo ancora molto lontani dai tipi di ambiente che effettivamente sogno per la mia esperienza virtuale definitiva. Quello che io voglio dal mio ambizioso gioco ultimo è che una persona possa, deliberatamente, decidere di insediarsi su un certo pianeta e godersi il gioco con pieno divertimento senza spostarsi mai da lì. Rimanere in un punto, rinunciare a tutti gli altri, facendo crescere il proprio alter-ego e l'ambiente intorno lentamente, ma inesorabilmente. Poi, ovvio, un giorno si potrà ben decidere di vedere qualcos'altro, ma questo deve essere sempre visto come un evento, come un muoversi da qualcosa dove si sono messe radici. Quando finalmente qualcosa farà provare una sensazione del genere (in ambiente single-player come massivo, eh) allora avremo finalmente l'universo vivibile che tanti spacciano.

Ci troviamo di fronte all'ultimo editoriale completo dell'anno. Il prossimo si porterà dietro il cartellone delle ferie e quindi sarà probabilmente di poche righe. L'estate si è fatta ormai caldissima, anche se gli acquazzoni hanno comunque buone possibilità di riportare le temperature a livelli autunnali. Avendo i Pokémon l'invito a uscire nonostante il caldo è superfluo, ma uscire non deve bastarvi. Visto che, si spera, vi sarete ritagliati grosse fette di tempo libero in queste settimane (complice anche l'assenza di FTR) andate da qualche parte e scoprite pezzi di mondo che a oggi non conoscete. Lo so che, fuori dal mondo ingenuo di FTR, ci sono diversi venti che sembrano spingervi a non viaggiare, ma ignorateli e mettete il piede dai vostri consueti confini. Non ne trarrete puro sollazzo, gioia e imprevedibilità (non che tutto ciò faccia schifo), ma anche un punto di vista diverso da quello che avete incontro. Con i mezzi di comunicazione che si fanno sempre più massificati e con le folle sempre più propense ad avere un'idea comune, unitaria e dogmatica, un punto di vista diverso dal vostro è quanto più prezioso potrete trovare in giro.

“La battaglia macinava come un immenso e terribile meccanismo. La sua complessità e potenza, le sue feroci operazioni lo affascinavano. Doveva andare a vedere come si fabbricavano i cadaveri”

Cymon: testi, storia, site admin