Strip
serie
245, 11/02/2006 - Grosse ruspe
245
11 . 02 . 2006

Il solito tema

Dopo un lungo e variopinto intermezzo torna la serie Jobs. Durante questo intermezzo sulla scena di FTR si sono esibiti conigli gangster e Videogiocatori Giapponesi Autentici, paguri gelosi e casalinghe ninja. Ora però è il momento di far rientrare sul palco i protagonisti incontrastati, gli Ingegneri (delle Tenebre) Neo e Gödel. Per l'occasione ricompare anche il diabolico Direttore, che abbiamo conosciuto in questa strip.
Io e Cymon, come si è detto già più volte, non siamo mai d'accordo su niente, eppure, quando si tratta di prendere una decisione su Follow The Rabbit, immancabilmente convergiamo esattamente nella stessa idea. Nessuna sorpresa quindi che a un certo punto, nei nostri discorsi, sia saltata fuori la faccenda del profondo legame che unisce le sedi delle Facoltà di Ingegneria e i cantieri stradali. E' un'idea bizzarra, ma sia io che lui ne abbiamo fatto esperienza, e quindi una strip era inevitabile.
Dopotutto, questa cosa dei fumetti la facciamo per noi stessi e se qualcun altro capisce le strip siamo felici, ma in fondo ci importa poco. Comunque tranquilli, la prossima settimana concluderemo l'episodio iniziato oggi con un dialogo che probabilmente chiarirà qualcosa.

Si avvicina la detestabile festività di S.V., e chissà per quale motivo bizzarro, qui a FTR abbiamo la tradizione di festeggiare con un'illustrazione ogni anno. L'arte che ho preparato per questo 2006 ha sorpreso perfino me stesso, una volta finita, ma la pubblicheremo solo nei prossimi giorni. Posso anticiparvi che, naturalmente, sarà rosa. Ora però è il momento della famigerata Idea Regalo. Altre volte vi ho proposto gioielli e argenteria varia (griffata Final Fantasy, ovviamente), ma stavolta vogliamo arricchire la cultura personale della vostra fiancè (sempre che una cosa del genere sia concepibile).
Tanto non ce l'avete, la fiancè, quindi male non può fare.
Che ne dite insomma di questo voluminoso manuale, con la trattazione completa ed esauriente di 500 (cinquecento) diverse macchine da gioco elettroniche? Console, e computer dalla notte dei tempi fino ai giorni nostri, una vera enciclopedia completa di fotografie e dati tecnici.Un titolo che non può mancare nella biblioteca di ogni videogicatore! Il modo migliore per iniziare la vostra dolce metà ai segreti occulti del Divertimento Elettronico... In breve tempo vi stupirà recitando con scioltezza l'intero parco titoli del Turbo GraFx!
Ma passiamo alle notizie dal mondo. Anche queste in tema... sempre che il tema sia la perversione.
Ho provato a ignorarlo per mesi, ma ora non posso più: sto parlando del seguito di WWX Rumble Roses. Non so se avete presente, il simulatore di wrestling/lotta nel fango tra avvenenti fanciulle. La volta scorsa Cymon citava la difficoltà di Xbox 360 a sfondare sul mercato giapponese, e difatti gli unici titoli in grado di suscitare l'interesse dei giappi sono stati proprio questo Rumble Roses e Dead Or Alive 4. Ora, se riflettete su cosa questi due giochi hanno in comune, capirete qual è il genere di argomenti a cui sono sensibili i giappi. Nessuna meraviglia quindi che la strategia di mercato vada proprio in quella direzione... senza vergogna.
Mentre Dead Or Alive 4 è un gioco dignitoso (ma ne parlerò più avanti), se possedete Rumble Roses, amici roditori, non potete certo difendervi con argomenti del tipo "il sistema di combattimento è molto sofisticato" o "ha un buon gameplay"... il massimo che potete dire, per cercare di nascondere l'imbarazzo, è che "il chara-design è di Hiroshi Kobayashi, il grande Artista". Ma non suona molto convincente, lo ammetto.
Ad ogni modo il seguito del gioco, che raddoppia le X nel titolo tanto per mettere le cose in chiaro, riprende fedelmente i punti di forza dell'originale, potenziandoli ulteriormente. Pare che verrà inserita l'ormai immancabile modalità di personalizzazione delle lottatrici, con la possibilità di configurare nei minimi dettagli ogni parametro delle lottatrici suddette. Va da sè quali siano questi fantomatici parametri, ovviamente, ma il fatto interessante è che gli attributi fisici andranno a influenzare anche lo stile di combattimento, l'agilità e la forza del personaggio. Un pò come in una simulazione di corse in macchina bisogna bilanciare il carico anteriore e posteriore della, ehm, vettura.
Mi sembra il caso di chiudere qui, ma non prima di avervi offerto la solita perla da videogiocatori ossessionati: la copertina e il manuale della conversione per PS2 di Langrisser III, RPG nipponico vecchia scuola, sono stati ritoccati dalla censura imposta da Sony. Nella pagina potete esaminare in cosa consistano i ritocchi: ciascuno si faccia il suo giudizio personale, su come i destini dell'umanità ignara vengano spesso manipolati da poteri occulti!

“La guarda, ogni uomo, e pavido trema
Cercando scampo al Suo iliaco poema”

Lo-Rez: arte, storia, web design
11 . 02 . 2006

Bianco e nero

La strip odierna si basa sull'esperienza personale (fosse l'unica...), gli ingegneri subiscono il fascino delle grosse ruspe come lo subiscono i bambini, perchè l'ingegneria è solo una deformazione del bambino che è in noi. I cantieri, con quelle grosse macchine all'apparenza inarrestabili, mostrano la forza della tecnica dell'uomo, la sublimazione del potere ingegneristico applicato all'opra reale, impossibile negare quanto tutto ciò sia seducente. Questa strip dà anche una dimensione nuova al nostro direttore, che comincia a mostrarsi per quello che è, ovvero una vittima dell'infantilismo dei suoi sottoposti.
Sto giocando a Splinter Cell, il gioco di TGM del mese, è Pandora Tomorrow, ma immagino soddisferà la mia curiosità intorno all'intera serie. E' incredibile quanto sia in realtà vasto l'apporto di Luca Ward all'esperienza ludica. Sam Fisher, al di là del fisique du role, ha nella sua voce un elemento di indiscusso fascino, quel valore aggiunto che aiuta più che a creare l'atmosfera (a quello pensano sicuramente altri aspetti del prodotto) a creare un legame tra personaggio e giocatore, qualcosa di fondamentale per l'immedesimazione. In un gioco stealth, che è sempre a metà tra una partita a scacchi e un puzzle game, poi, l'immedesimazione ha un'importanza mostruosa, perchè serve a fornire quella sospensione d'incredulità necessaria a credere che veramente un tizio tornerebbe a fare il suo giro di ronda tranquillamente, dopo che gli hai sparato, solo perchè è passato il giusto lasso di tempo.
Mi piacerebbe però impostare questo editoriale su qualcosa di più geek, tipo la polemica che sta dividendo il mondo del software libero tra Torvalds e Stallman persone che, ognuna a suo modo, ha sicuramente contribuito a gettarne le fondamenta. Sinceramente penso di potermi schierare tranquillamente dalla parte di Linus, perchè in generale ho sempre mal digerito l'attegiamento moraleggiante e profetico che ogni tanto assumono Stallman ed epigoni vari riguardo le loro attività e credo che le obiezioni del papà del pinguino non siano assolutamente sbagliate. Intanto c'è da dire che la storia del Trusted Computing e dei DRM sta venendo gestita malissimo dalla controcultura, in un modo che fa capire quanto anche lei si sia imborghesita dopo anni passati ad agire nell'ombra e con passione genuina. Lo so, sarà un'idea impopolare, ma penso che anche questo filmato, arcinoto, sia un clamoroso autogol. Dentro la campagna contro il trusted computing c'è una quantità spropositata di retorica e allarmismo svuotata di qualunque desiderio di documentazione seria. Ormai, più che la critica a un sistema iniquo e contrario a qualsiasi ragione tecnica (come effettivamente è), sembra che la lotta al trusted computing sia diventato un treno su cui conviene salire se non si è già della combriccola dei più forti, tanto per riuscire a tirare acqua al proprio mulino. Con questo approccio mi sembra sia uscita la nuova licenza GPL, decisa a scacciare i mercanti dal tempio, proteggere noi poveri tapini ed eccetera eccetera dal male incombente e compagnia bella. C'è, in essa, un intento catechizzante che mi fa piuttosto rabbrividire, visto che stiamo parlando di una licenza di software e non certo delle 95 tesi di Lutero e che quindi dovrebbe semplicemente tutelare il codice e il suo sviluppo piuttosto che porre principi etici. Questo considerando anche che applicazioni OpenSource possono mostrare i lati positivi di DRM e Trusted computing o almeno permettere di esplorare queste tecnologie per mostrare se ne hanno, e rifiutarle in partenza mi sembra piuttosto miope. Per questo credo che Torvalds, con una posizione meno integralista, abbia fatto la scelta giusta, la comunità dei geek e degli appassionati di software è storicamente pignola, precisa e sospettosa, cerchiamo di non contaminarla con i concetti di bene e male tagliati con l'accetta che sono tanto di moda in quasi tutti gli altri ambienti. Naturalmente, se non la pensate come me, liberissimi di venirmelo a dire.
Parliamo di qualcosa di più frivolo, l'opera di questo pazzoide mi ha intrippato a livello irrazionale. Non sono un patito del modding, anche perchè non ho granché voglia di riaprire il case del mio PC ora che funziona tutto, però l'idea di avere un server dentro una bottiglia di Whisky ha un sapore cyberpunk di indubbio richiamo. Ti dà l'idea di come la tecnologia stia perdendo sempre più una sua forma standard e stia sempre più intrufolandosi in ogni anfratto le si dia accesso. Qualunque forma da cui spunti il giusto set di prese può essere un server e questo per me è vicino all'atteggiamento nei confronti dell'hardware che si vede nei libri di Gibson, in cui ogni apparecchiatura elettronica viene venduta, scambiata, manipolata come se fosse materia informe, senza la rigida spigolosità dei computer che noi intendiamo come reali. Probabilmente è un percorso cerebrale personalissimo che non vi toccherà, ma la vedo così e credo che mi piacerebbe, in fondo, avere un magnum di spumantino a gestire il traffico della mia rete locale e l'unica cosa che mi trattenga dal realizzarlo sia non conoscere un buon taglitore di vetro (nonchè la totale assenza di una rete locale in casa mia).
Bene, direi che posso lasciarvi andare. Ultimamente il mondo è scosso da un gran can can provocato da certe vignette. Visto che questo è un sito di strip comiche ho voluto riflettere un attimo se fosse il caso di parlare dell'argomento qui. Bhe, secondo me no.

"Un giorno un cinghiale impazzito si è lanciato contro Chuck Norris: lui lo ha preso e ci ha pitturato una parete grande." Da qui, ma non penso di dovervelo dire, visto che sembra diventato lo sport nazionale.

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