Strip
serie
246, 18/02/2006 - I muratori
246
18 . 02 . 2006

Strofina-conigli

La strip di oggi si richiama al bizzarro episodio della volta scorsa, fitto di riferimenti oscuri ed enigmatici. Non per nulla gli Ingegneri delle Tenebre™ costituiscono una setta occulta, con i loro codici e la loro mitologia... Sono le solite strip che io e Cymon facciamo per noi stessi, ma durante la settimana sono arrivate conferme che altri ingegneri o allievi ingegneri hanno fatto esperienza di questo legame mistico con i Cantieri Stradali: a quanto pare è un sentimento abbastanza diffuso.
Martedì era una ricorrenza totalmente estranea al mondo di FTR, eppure abbiamo la tradizione di addobbare la nostra tana del bianconiglio a tema. Le radici di questa tradizione si perdono nella notte dei tempi, e ormai nessuno ricorda più perchè lo facciamo... ad ogni modo ecco l'illustrazione di S. Val., già presentata sul nostro Forum, covo di ogni vizio! Quest'anno si tratta di un wallpaper, naturalmente rosa, e sfoggia una Clara che mi sembra particolarmente attraente, tutta contenta per il suo regalo.

Per l'occasione la settimana scorsa ho dedicato l'editoriale a Rumble Roses XX, non senza vergogna: mi sembra giusto proseguire fino in fondo all'argomento, già che ci siamo, e stavolta tocca a Dead Or Alive 4. Del gameplay, delle modalità, delle prestazioni tecniche, del gioco insomma ci importa poco o nulla, ovviamente: tutto ciò che si chiede a un prodotto simile è una scusa per inserire il disco nell'Xbox 360.
E' quello che hanno compreso appieno i soliti nippo-maniaci, chiaramente con troppo tempo libero a disposizione (oppure, ed è un'ipotesi ancora più inquietante, si tratta di impiegati di mezza età che lavorano 60 ore a settimana e accendono la console nel tempo che resta): il link che segue, inutile dirlo, va aperto con cautela. E' una immensa galleria di screenshot di Kasumi e colleghe, in tutta la loro gloria ad alta definizione, riprese in pose equivoche, imbarazzanti, o comunque sconcie per un motivo o per l'altro. E nel gioco non mancano le occasioni per pose del genere, anzi.
Quel che più colpisce è la tecnica utilizzata dall'ignoto maniaco, descritta in questo how-to (fitto di ideogrammi): per ottenere ciascuna di queste miracolose immagini a figura completa sono stati accostati vari screenshot presi in momenti diversi. Non è nulla di particolare, ma se avete mai provato a fare una cosa del genere (magari anche solo con giochi 2D) sapete quanta pazienza serve.
L'intero sito del resto è un enorme archivio di screenshot tratti da vari giochi vecchi e nuovi, tutti accomunati dal soggetto. Non credevo che Kasumi avesse un guardaroba di biancheria intima così vasto. Quando si dice "costumi alternativi"...
A proposito di Kasumi, nelle mie ricerche di modellini di robot giapponesi che mi servono per un progetto di modding che ho in mente, mi sono imbattuto casualmente in questa statuetta, che a quanto pare sta facendo grande scalpore nell'ambiente del collezionismo.

Proprio in questi giorni, e non è un caso, è uscito per Nintendo DS The Rub Rabbits: il nome non può lasciarci indifferenti. Si tratta del seguito di Feel The Magic XY/XX, anche noto come I Would Die For You, e questo gioco è a sua volta conosciuto in Oriente come Where Do Babies Come From?. Titoli del genere non potevano sfuggire al nostro radar, e ne ho già parlato ad esempio qui. Uno dei designer ha presentato il gameplay oltremodo bizzarro di The Rub Rabbits, ma a sorpresa è stato molto convincente. Un party-game da giocare in coppia, o in più coppie, soffiando nel microfono e strofinando il touchscreen, in due sulla stessa macchina o in wireless a distanza... ha senso, eccome! Giochi del genere rappresentano nuove forme di divertimento elettronico, meno videogioco e più giocattolo.
Del resto da un designer di Sega che fa un gioco su Nintendo DS non potevamo aspettarci altro che un titolo fuori da tutti gli schemi... però non credo che un purista del videoludo dovrebbe scandalizzarsi, anzi: roba come Feel The Magic, Dance Dance Revolution, Nintendogs, Guitar Hero ecc. contribuisce ad infiltrare il videogioco in stili di vita che altrimenti ne sarebbero molto lontani. Ben vengano le periferiche buffe e i party game per i giocatori occasionali, basta che poi questi se ne restino lontani dai generi preferiti dai videogiocatori di lunga data.

“Women and Compilers... miss a period and they go wild.”

Lo-Rez: arte, storia, web design
18 . 02 . 2006

Il paradosso della coerenza

La strip odierna completa in qualche modo la strip di settimana scorsa che ha riscosso un discreto successo, soprattutto tra chi è affetto da quella malattia mentale nota anche come ingegneria. Questa strip, in verità, è un po' più sottile e restringerà probabilmente ancora di più il campo di quelli che la potranno apprezzare, ma poco ce ne cale, in fondo non... si vabbè, lo sapete, ormai.
Settimana scorsa c'è stato S. Valentino (nonché tutto un corollario di feste derivate patetiche ancor più del S. Valentino stesso come il-giorno-prima e il-giorno-dopo) e naturalmente qua s'è prodotto degno corollario, ovvero il mitico disegno rosa. Probabilmente sarebbe ora di riflettere su come mai noi, che siamo refrattari a qualsiasi festività comandata, celebriamo ogni anno proprio questa che è tra le più bistrattate e dolciastre. Probabilmente a questa domanda non esiste, in realtà, risposta, è una di quelle cose nate dalla congiunzione incredibile e rarissima di più cause e poi sedimentata nella storia e in essa saldamente piantata. Probabilmente la verità è che, semplicemente, Lo-Rez per il S. Valentino di cinque anni fa non aveva niente da fare e aveva voglia di disegnare. Non ci vedrei niente di strano in una cosa del genere, anzi, prendete me, io per S. Valentino non ho MAI niente da fare, trovo normale che ogni tanto anche le altre persone se lo ritrovino libero.
Scriviamo? E' tanto che non lo facciamo. E' tanto, per la precisione, che non ci indossiamo la divisa censoria dell'osservatorio per la violenza contro i videogiochi, e questo nonostante non è che la situazione sia particolarmente migliorata. In Australia, ad esempio, sono convinti che Marc Ecko's Getting Up: Contens under pressure sia da vietare assolutamente e da allontanare dalle menti influenzabili dei giovini, questo per evitare di avere le strade piene di unti e ripugnanti graffitari. Ora, la questione è talmente attaccabile e si regge su principi talmente fragile che semplicemente parlarne renderebbe me per primo ridicolo, a titolo d'esempio si può citare come un giudizio del genere sembri rivolgersi, anche se indirettamente, verso Ecko stesso, che è titolare di un marchio piuttosto poliedrico (e di cui non sapevo nemmeno l'esistenza prima che facesse il gioco, in verità) e che, a mio parere, avrebbe tutto il diritto di sentirsi messo alla berlina con buona pace dei suo (eventuali) meriti di designer. Se questo non interessasse (in fondo siamo mica tutti parenti di Ecko...) si potrebbe considerare che il graffitismo a certi livelli è un'espressione artistica prima che vandalismo e che il giudizio quindi risulterebbe più che tagliato con l'accetta. Infine, la più facile delle critiche, non possiamo cassare un gioco con personaggi con in mano una bomboletta di vernice e sdoganarne centinaia con personaggi armati fino ai denti. Direi che, anche dando una veloce occhiata alle meccaniche della vicenda, ormai possiamo vedere l'attuale tendenza della censura dei VG che ha smesso di essere semplicemente l'espressione di isteria collettiva, ma è diventata un campo di gioco politico in cui ci si può confrontare con colpi più o meno bassi senza, grosso modo, fare danni gravi. Da questo punto di vista, in fondo, meglio così, fa meno male vedere dei politici che litigano su dei videogiochi piuttosto che vederli mentre si azzuffano su questioni realmente importanti, però il distacco dalla realtà che gli organi censori avevano già dimostrato in passato in un contesto del genere non può che accentursi. Si può solo sperare che andando avanti questa situazione finisca col deteriorare gli organi censori stessi, indebolendoli fino a renderli vuoti di senso. E allora si, naturalmente, che arriveranno sul mercato giochi degni di censura, ma non potremo farci niente.
Parliamo adesso di un fenomeno a cui non mi sarei mai interessato, ma a cui mi sono avvicinato... ehm... andando al lavoro. Avrete notato che c'è un grande proliferare di videgiochi in Flash in giro per la rete, giochi gratuiti, liberamente distribuiti, giocabili online senza ritegno. Ora, dal punto di vista strettamente ingegneristico il Flash è il male perché è un linguaggio difficile da trattare, molto più vicino ai voleri di un designer che a quelli di un programmatore vero, ma è anche vero che le sue potenzialità sono vaste e che con la grafica 2D può ottenere davvero dei risultati notevoli. Sicuramente è piuttosto pesante e non si può pensare di usarlo per progetti vasti, ma questo è anche il suo bello perchè spinge gli autori a buttarsi sulle meccaniche di una volta, quelle in cui contava il punteggio e in cui l'ultimo livello era uguale al primo, solo un po' più veloce. I videogiochi "veri" si stanno allontanando sempre più dagli scacciapensieri, ma il mondo ha bisogno di giochi così (tipo, ehm... appunto... sul lavoro) quindi ben vengano tutti questi truccoli che riescono a tenere impegnati anche per qualche giorno senza pretese (e senza esborso a meno di versioni deluxe). Personalmente mi sono preso una notevole malattia per Hellbound che è un platform con quattro regole, ma proprio perchè ha quattro regole è molto sfidante, non devi impararlo, devi solo impegnarti per sfondare un record dopo l'altro. Peccato che la classifica non sembri funzionare, ma personalmente ho superato gli 11000 punti e voglio fare di più!
Siamo arrivati alle pillole contro l'insonnia (e se non vi siete addormentati fino adesso ne avete bisogno). Hanno dedicato un francobollo ai Sims, in Francia, tanto per dimostrare che ormai non stiamo più parlando di un videogioco, ma di un vero e proprio fenomeno sociale (o psicosi di massa, scegliete un po' voi) e che quasi possiamo sentirci dispensati dal trattarlo qui. Non sarebbe una tragedia, ma la mia preoccupazione è che vada così anche per WoW e allora sì che sarebbe doloroso smettere di parlarne per lasciare la parola a... chessò... sorrisi e canzoni. Sempre più rapidi, il film della settimana è questo, un classicone fantascientifico visto da poco, stra-consigliato e attualissimo, anche se meno noto di altre opere della stessa epoca. Il linguaggio della settimana è il Perl, ci sto spendendo un po' di tempo (parecchio) e lo trovo sempre più affascinante, anche se utilizzabile solo per scopi ben precisi (soprattutto se ormai hai la tara del programmatore JAVA). La canzone della settimana... bhe... è un po' difficile da spiegare, ma ho trovato in internet nientemeno che la colonna sonora di Warhammer40k: Chaos Gate, un vecchio strategico a turni alla UFO, una canzoncina gregoriana-apocalittica come piacciono a me e la cosa mi ha messo allegrezza.

"un giorno sulla Prospettiva Nevsky / per caso vi incontrai Igor Strawinsky"

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