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Grand Theft Rabbit è una miniserie ad alta densità, almeno per i nostri standard, e la tavola di oggi contiene tutta la trama che ci serve per arrivare al gran finale. Cose come Kunoichi Clara richiedono una dozzina di episodi per entrare nel vivo, ma si sa, le donne sono fatte così... qui stiamo parlando di conigli criminali contro conigli anti-crimine, e del capostipite degli sparatutto veloci e violenti. Non c'è tempo per le chiacchiere, insomma.
Dopo aver insistito sui coin-op nelle strip precedenti (e averne ambientata una dentro una sala giochi), qualcuno potrebbe essere sorpreso che il gioco su cui si concentra GTR sia DooM, che è l'essenza stessa dei giochi per PC. D'altra parte ci siamo detti: se la nostra storia si svolge nel 1993, tanto vale infilarci tutta la storia videoludica dell'epoca. Non escludiamo di realizzare altre miniserie di GTR ambientate in altre coordinate spazio-temporali... anzi, a dire il vero ci stiamo già lavorando.
Per la strip di oggi all'inizio avrei voluto tagliare fuori le figure umane da tutte le inquadrature, in modo che non si vedessero le teste, come nei cartoni animati Hanna & Barbera, ma poi avrei dovuto sacrificare un personaggio come Jeremy Quake... questo tizio è lo stereotipo del fan di Doom, che va ai LAN-party vestito come un cantante heavy metal, e pur abitando in Texas è pallido come un morto.
Queste colonne sono un'occasione per rivelare i retroscena delle strip come se fossero contenuti extra in un DVD, e a proposito di contenuti extra mi sembra giusto ricordare che ho tenuto fede al mio impegno solenne e ho acquisito Il Ritorno Del Re SEE. I contenuti speciali delle edizioni normali dei primi due film mi avevano lasciato un pò di amarezza per il loro stile un pò superficiale. Le interviste agli attori e i documentari delle reti TV sono carini, ma è roba fatta per gli illetterati che hanno visto un elfo per la prima volta sulla copertina di Io Donna... invece l'edizione Estesa si rivolge a un pubblico più hardcore, con approfondimenti quasi ossessivi e continue citazioni dal libro e dalle sue Appendici. La galleria con 2000 foto e disegni è particolarmente significativa: gli scenografi commentano sottovoce le loro bozze, e dicono cose riguardo al processo di disegno in cui mi sono riconosciuto.
La cosa che mi ha sempre sorpreso è quanto lavoro viene scartato prima di comparire nella versione finale del film: decine di progetti per l'ariete Grond, modellini ultradettagliati che poi restano inutilizzati, intere scene che sono addirittura girate e poi eliminate all'ultimo momento (come lo scontro tra Aragorn e Sauron). Le aggiunte migliori sono la scena della morte di Saruman e la Bocca Di Sauron, le altre servono per accontentare i fanatici o per spiegare meglio la trama a chi non la conosce a memoria.
La volta scorsa si è fatta un'antologia delle uscite videoludiche del 2004. Per oggi avevo in mente qualcosa di meno scontato, un'antologia della migliore arte promozionale che ha accompagnato i videogiochi di quest'anno. Avrei dovuto riguardare la mia collezione e scegliere i pezzi migliori, ma per la maggior parte delle illustrazioni non ricordo più i siti in cui le ho recuperate. Una buona fonte per questo genere di materiale è questa, e l'ho sfruttata parecchio. In particolare è notevole l'archivio dell'arte di Disgaea e Phantom Brave. Poi c'è Kim Hyung Tae, artista incommensurabile che ha fatto il chara design per Magna Carta CS: c'è un sito dedicato, e direi che il primo premio per il 2004 va proprio a lui. A parimerito con Final Fantasy XII, naturalmente, anche se sono solo anteprime... quest'anno sono uscite molte illustrazioni CG ad alta risoluzione su FF12, e potete trovarle un pò dappertutto in rete. Può darsi che ci siano anche qua. Proprio negli ultimi giorni sono uscite delle immagini complete per i protagonisti di Devil May Cry 3, e anche quelle meritano (sono sul sito ufficiale).
E' di pochissimi giorni fa anche il calendario di Death By Degrees, il gioco d'azione di Nina Williams (quella di Tekken). Fiondatevi qui senza pensare, perchè con quel disegno Nina Williams si candida come Fanciulla dell'anno. Sono davvero senza parole. Lo stile mi sembra quello usato anche per i personaggi di Soul Calibur 2, sempre di Namco: devono avere un artista di gran classe.
Passando ai giochi PC, il materiale scarseggia come al solito, ma l'arte di Half-life 2 è davvero di alto livello. Anche Hitman: Contracts ha un wallpaper molto carismatico, e uno dei pochi gratuiti su Gamewallpapers. Concludiamo la rassegna PC con l'arte di World Of Warcraft, preziosa e imperdibile come al solito. Anzi, più del solito.
La Befana vien di notte...
(Certo, con un titolo del genere i miei lettori non faranno fatica a capire che sono nel pieno di una tempesta con ispirazione zero...)
Le feste, finalmente, sono passate lasciandoci, come di consueto, quell'alone di malinconia agrodolce che ci gratta in fondo al cuore, quel panettone che bisogna attaccare (anche contro voglia) per non trovarselo posso al natale prossimo, quel videogioco fattosi regalare dai propri genitori o parenti che finalmente si può giocare con calma senza l'onere di dover sbaciucchiare ogni tre per quattro uno zio venuto da chissà dove giusto giusto per Natale che da domani non rivedrai per altri 365 giorni. Per un humile sceneggiatore di fumetti in cerca di ispirazione, ovvero in cerca di notizie clamorose, botti e tappi di champagne lanciati a velocità supersonica, questo è un periodo semplicemente terribile. Le uniche notizie importanti che riportano i siti di riferimento riguardano la messa in cantiere di titoli che, guarda caso, vedranno luce natale prossimo. Ci si interroga ossessivamente su quello che sarà, su quello che verrà, su quello che si dirà come se l'oggi valesse meno di niente, come se volutamente facessimo di tutto per farcelo scorrere tra le dita senza tentare nemmeno una volta di stringere la mano per afferrarlo. E' anche vero che quest'oggi è l'oggi delle vacanze di natale, l'oggi dell'avvio della nuova sessione di esami (NON PER ME!), l'oggi del ritorno a scuola (NON PER ME!) o al lavoro (NON PER ME!), un oggi che forse non ha bisogno di essere squarciato e rivitalizzato dal mondo videoludico che spesso usiamo per arricchire la nostra routine. In un momento così grigio, quindi, parliamo dei miei interessi personali.
Innanzitutto ho giocato e finito finalmente il primo Max Payne. Si tratta di un gioco che ha ormai almeno due almanacchi sulle spalle quindi non ha senso parlarne, però lasciatemi dire, è veramente cinematograficamente eccezionale. E' incredibile come la seconda visione di Matrix:Reloaded mi sia apparsa meno spettacolare di quanto mi apparve il giorno che lo vidi la prima volta anche (se non soprattutto) per l'orgia di bullett time e posizioni ganassa ingoiate grazie al nostro eroe. Lui, poi, l'uomo, è semplicemente un mito. Ogni riga di dialogo è stata studiata con una cura eccezionale e ogni battuta profferita da Max merita di essere mandata a memoria per i momenti in cui hai necessità di fare il figo. Mi dispiace poi che nel secondo capitolo il personaggio non abbia più la faccia da disgraziato che lo contraddistingue nel primo. Max Payne non è certo una bellezza, però aveva carattere, aveva stile, era solo lui, mentre il suo nuovo volto è piuttosto anonimo. Non so, invece, se avere nostalgia del gilet leopardato...
Come se non bastassero i videogiochi a riempire il mio (eccessivo) tempo libero ho poi deciso di avviare l'acquisto di un nuovo manga dopo la già segnalata lettura dell'intera saga dei Cavalieri dello Zodiaco e il vil scrocco dell'intera serie di Holly&Benji passata dalle mie mani in prestito. Stavolta ho deciso di buttarmi su 3x3 Occhi, serie vecchiotta, ma mai stampata serenamente nel bel paese. Credo che la cosa che mi abbia attratto verso questo manga sia l'idea del servo immortale. Il protagonista della serie, infatti, è stato accidentalmente scelto da una ragazzina-spirito quale suo difensore e paladino e in cambio ne ha ricevuto l'immortalità. Ma non dico l'immortalità degli Highlander a cui basta fargli saltare la testa per eliminarli o l'immortalità che siamo soliti vedere in giro (?). Parlo invece di un'immortalità di brutto per cui anche se il nostro tizio viene preso, bruciato vivo, fatto a pezzettini, frullato e passato per un accelleratore di particelle dopo un tempo ragionevole se ne torna di nuovo intero. Al di là di questa nota di folklore 3x3 Occhi ha una trama complessa che, nei suoi primi sei volumi, non credo abbia espresso ancora tutto il suo potenziale e possiede personaggi di indubbio carisma (come Benares) che si prodigano a tener viva l'attenzione. Simpatico anche il sistema di magie (uhm...bhe, no, non è un GdR, ma suonava bene dirlo) basato più che altro sull'evocazione di demoni più o meno devastanti. Che dire, i manga hanno sempre avuto un certo ascendente su di me e questa serie mi stuzzica, anche perchè è zeppa di materiale sulla demonologia orientale che mi ha sempre attratto e che, in un modo o nell'altro, potrei in futuro riutilizzare in Kunoichi Clara (nessuno ha idea di dove io abbia intenzione di spingere la serie...nessuno...).
Nè un videogioco come Max Payne né un fumetto come 3x3 Occhi spaventano il mio psichiatra, non adesso, almeno che sono stato coinvolto da una nuova droga....
Ho sempre avuto feroci pregiudizi nei confronti di Yu-Gi-Oh perchè mi sembra (ancor oggi) un'idea fondamentalmente stupida che la gente si combatta usando un gioco di carte collezionabili che fa magie reali. Un gioco di carte collezionabili dovrebbe essere semplicemente un surrogato di qualcos'altro, uno stimolo per la fantasia dei giocatori a credersi qualcosa di diverso da quello che sono. Per questo Magic è un gioco in cui si interpretano dei maghi che evocano creature o pokémon è un gioco per allenatori di pokémon. Nonostante questa mia reticenza ad accettare un soggetto come Yu-Gi-Oh appunto, però, ad un certo punto ho dovuto fare i conti col fascino che esercitano su di me i giochi di carte collezionabili in genere. A me piacciono questo tipo di giochi, non posso dire di no, e l'unico motivo per cui non mi imbarco in uno di essi è dovuto al fatto che non ho assolutamente voglia di correre dietro alle carte rare o spendere euro su euro per avere un buon arsenale. Nonostante questo però mi piace ogni tanto sbirciarne le regole, scoprirne i meccanismi, guardarne il funzionamento. La visione di un paio (solo un paio, non di più, giuro!) di episodi di Yu-Gi-Oh mi ha perciò convinto a procurarmi quantomeno uno degli innumerevoli giochi che sono stati prodotti su di lui per GameBoyAdvance e così sono entrato in un nuovo tunnel oscuro di cui non vedo l'uscita. Perchè anche se il videogame è in verità scarno, piatto, poco appagante, il gioco di carte su cui si basa è maledettamente divertente. Le meccaniche sono allo stesso tempo più semplici e più complesse di quelle di Magic, ogni carta ha diverse sfaccettature e poi esistono mosse o sistemi per ribaltare rapidamente le sorti di una gara nata male. Non si ha l'impressione che la sorte sia segnata fin dall'inizio e ogni volta che si mette mano al mazzo si sa di poter tirare fuori la carta adatta a suscitare un buon colpo di scena. Sfortunatamente Yu-Gi-Oh non ha il contatore delle ore di gioco come lo avevano i pokémon quindi non so bene quanto gli ho già buttato dietro, ma ora sono nella fase calda della febbre quindi vi assicuro che ci getto dentro ogni angolino di tempo morto che mi ritrovo per le mani. Anzi...bhe...se l'editoriale vi è piaciuto...se cioè lo avete trovato abbastanza lungo...non che abbia da fare...però..ecco...se non c'è niente da dire...io andrei!
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