Strip
serie
190, 25/12/2004 - GTR: December 1993 (2)
190
25 . 12 . 2004

Arcade '93

Siamo solo alla seconda tavola di Grand Theft Rabbit, e già vola il piombo incandescente. Spero che questa serie accontenti i fanatici dell'azione, anche se quando io e Cymon l'abbiamo immaginata il nostro sentimento dominante era la Nostalgia.
Quando Cymon ha scelto il 1993 per l'ambientazione di questa miniserie sono andato a recuperare un pacco di riviste dell'epoca (perchè allora compravo ancora le riviste cartacee, bei tempi quelli), e mi sono subito reso conto che fu un'annata d'oro per i giochi arcade da bar.
Come forse sapete adoro i coin-op fino alla noia, e ho colto l'occasione per farcire questa serie di riferimenti alla Scena arcade che fioriva nel 1993. Super Street Fighter 2, Mortal Kombat 2, Outrunners, Fatal Fury 2, Cadillac And Dinosaurs, NBA Jam, la serie dei D&D di Capcom... sono solo alcuni dei titoli che facevano furore nei cabinati dell'epoca: anche se, come presto vi accorgerete, questa storia ruota attorno a tutt'altro prodotto videoludico, i coin-op sono determinanti per l'atmosfera che volevamo ricostruire.
Sulla storia in sè non aggiungerò altro, la gioventù bruciata di un coniglio senza scrupoli e il team di Koniglietti Kommando che gli dà la caccia sono un soggetto epico che affonda le sue radici nella mitologia più profonda di Follow The Rabbit. Siamo messi proprio male.
Riguardando le le riviste del '93 ho rimpianto quell'entusiasmo giovanile che col tempo si è perso. Oggi quei redattori saranno diventati adulti, ma ho nostalgia di quell'atteggiamento scanzonato che riempiva le recensioni di box sulle armi, didascalie scritte senza aver mai visto il gioco, recensioni di versioni alpha, battute a raffica sui colleghi di redazione. Vorrei una rivista con il coraggio di uscire senza DVD allegato, così si vedrebbe davvero quanto vale.

E' ancora Quel Periodo dell'anno, ma per i bilanci dovrete aspettare la settimana prossima. Ora mi preme distribuire gioia e serenità a tutti, elogiando alcuni dei nostri colleghi webcomic. Penny Arcade ha uno speciale natalizio piuttosto particolare, su un soggetto che normalmente non si associa alla festività invernale... i Miti di Cthulhu del venerabile H.P. Lovecraft. Megatokyo si merita una citazione (sebbene non abbia cambiato opinione rispetto a quanto detto sul forum), perchè ogni tanto è capace di produrre strip brillanti che mi ricordano perchè continuo a seguirlo, nonostante tutto. La strip sul "bouncing" è carina, così come quest'altra sul codice d'onore l33t. Piro non è l33t, lo era il suo collega che poi si è ritirato e a cui è ispirato il personaggio di Largo, ma riesce ancora a tirar fuori qualche ottima battuta su questo atteggiamento.
Dragon Tails purtroppo è assente da quest'adunanza di fine anno perchè ha smesso da un pò, ma dopo 2000 giorni di strip effettivamente si meritava un pò di riposo.
La nuova entrata è Copper, un fumetto che ho notato grazie all'asta benefica di Penny Arcade. Normalmente non mi interessano i fumetti surreali, ma questo è supportato da un'arte molto semplice ma molto professionaaale, e mi è piaciuto. Peccato che esca una volta al mese.

Ed eccoci all'appuntamento annuale dedicato ai consigli per gli acquisti assolutamente improponibili. Stavolta mi piacerebbe orientare il vostro interesse verso la Letteratura, in particolare la Letteratura di Fantascienza. Russa. Cercando eBook per il mio palmare mi sono interessato a questo sottogenere molto valido ma quasi sconosciuto fuori dalle fredde steppe russe. Sembra che le cose stiano cambiando proprio di questi tempi, per coincidenza: ci sono ben due videogiochi in produzione ispirati alle opere dei fratelli Strugatsky, Hard To Be A God e STALKER. I loro libri comunque sono rari in lingua italiana, sia in formato elettronico che cartaceo, ma siccome si tratta di roba buona sul serio credo che valga la pena di procurarseli anche tradotti in inglese (sempre che non sappiate leggere gli scarabocchi cirillici), ad esempio da qua.

Qui a FTR abbiamo l'abitudine di non augurare mai nulla a nessuno, così, tanto per dispetto. Siamo meschini e ossessionati, concentrati solo sul nostro piccolo abietto mondo videoludico.

“I wish I had your angel /
tonight /”

Lo-Rez: arte, storia, web design
25 . 12 . 2004

Buon Natale

Come si deduce dal titolo di questo editoriale, sono qui in veste ufficiale per portare un allarme grave dal cybermondo. Sembra che la stagione dell'amore dei virus si sia riaperta e che quest'anno l'oscido codice clandestino vaghi per le caselle di posta marchiato dall'assurdo oggetto lì sopra citato, "Buon Natale", appunto. E' piuttosto difficile stabilire perchè se ne giri con una locuzione tanto bizzarra per la rete pensando così (folle) di passare inosservato, ma si sa, i creatori di virus sono gente poco avezza ai formalismi della gente normale. Questo nuovo virus, che magari non avrà il successo del mitico Happy99, ma di cui ho già ricevuto 3-4 copie, è un po' più inquietante della media perchè è redatto rigorosamente in italiano. Una delle protezioni naturali che la nostra terra ha sempre avuto dagli attacchi hacker meno smaliziati è sempre stata il fatto che ricevere mail dall'oggetto anglofono da noi non è esattamente la consuetudine e quindi subito certe missive puzzano di infezione lontano un miglio (quelle con oggetto fsfjsrdhgkjhfsr non sto neanche a citarle...). Ora, invece, qualcuno, non so se di lingua inglese ma poliglotta oppure semplicemente italiano, si è messo a fabbricare virus che parlano il nostro idioma e possono quindi far breccia nel ventre molle dato dalla nostra incondizionata fiducia in tutto ciò che è made in Italy (e quindi, per tradizione, lontano da qualsiasi raffinatezza elettronica...). E' il segno del nuovo che avanza? E' la prova di come il mercato globale cerca di adattarsi alle province dell'impero meno adoranti e succubi? Sono io che mi sto tirando troppe menate? Impossibile stabilirlo sul finire di questo grande ciclo sancito secondo il metro ossuto del gregoriano (power by Zingarelli featuring LSD or something of very good instead).
Essendo noi un sito piuttosto lontano dall'iconografia del periodo non vi sbatteremo in faccia nulla di natalizio ed eccessivamente melenso (come, ad esempio, abbiamo fatto l'anno scorso). In verità credo che GTR sia quanto di meno natalizio si possa pensare (anche se ambientata a dicembre), ma se non altro nella strip odierna abbiamo un bimbello. Non sarà proprio buono per un presepe, non sarà uno di quelli che si ingozzano come cavallette di pandori nelle pubblicità, ma voi capirete che è un bimbello a cui teniamo particolarmente, un bimbello che si farà, anche se ha le spalle strette, per quest'anno giocherà con la maglia numero 7.(erano anni che non rispolveravo la mia vena citatoria...) Il bambino pacioccoso da sala giochi, poi, è di fatto un capisaldo della mitologia da cabinato e, a causa dell'era gretta e arida in cui viviamo noi, non aveva avuto ancora spazio in nessuna delle nostre iniziative. Fortuna che Grand Theft Rabbit è la nostra piccola macchina del tempo. A proposito di GTR, comunque, sul forum è aperto un quiz per Veri Videogiocatori a cui nessuno ha ancora dato risposta, il che mi sembra strano, perchè voi, dall'altra parte del video, siete sempre stati arguti e avidi di gloria abbastanza da avventarvi sui nostri ambiti trofei come cernie allegre farcite di anfetamina.
L'hobby in cui mi sono gettato questa settimana è stato esplorare un pochino il mondo dei giochi di guerra con miniature. Voglia di scoprire qualcosa di più su questo ambiente me l'hanno fatta venire una capatina accidentale ai Giochi Sforzeschi di quest'anno e la visita di Arima, interessante sito dedicato alla vendita di giochi in pdf, dove ho recuperato le regole di Mechwarrior. I giochi di guerra con miniature (esistera un termine molto più snello e molto più tecnico, ma non lo conosco) mi affascinano perchè sono profondamente incastrati nel mondo reale anche durante il loro svolgimento e per questo possiedono dei gradi di libertà che, anche solo la presenza di una semplice scacchiera, nega. Al di là del fascino che le miniature hanno sempre avuto su di me (per non parlare del fascino dei mech) è l'idea di muoverle per uno spazio fisico (anche se creato con un pizzico di fantasia) calcolando le distanze effettive e valutando morfologie e questioni non standard che ha su di me magnetismo particolare. Mancano, come negli RPG, limiti stringenti a quello che puoi e non puoi fare, con la differenza che qui i calcoli necessari sono un po' più snelli e la fantasia ha dei solidi punti di riferimento su cui fare affidamento. Non so fin dove mi spingerà questa passione (investire nelle statuine non è nel mio immediato futuro), ma c'è da dire che di modi per divertirsi a questo mondo ce n'è realmente tanti.
Naturalmente impossibile dimenticare, oltretutto, la fortunata serie di Mechwarrior che ha imperversato per anni su PC, probabilmente uno dei pochi simulatori di oggetto non reale (o realistico) e non spaziale di successo.
Non credo che, per quanto voi siate refrattari alle tradizioni, questa pagina vi appaia comunque più appetibile di una fetta di panettone, quindi non ho intenzione di tenervi legati a me più del necessario. Vi inchino e vi saluto, una carrettata di neve sulla vostra capoccia (ma si, così, tanto per far festa).

"Killin' is nature's way of sayin' "DINNER"

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