Strip
serie
141, 10/01/2004 - Pratiche di programmazione
141
10 . 01 . 2004

Sono fuori dal tunnel del Divertimento

La strip di oggi (che probabilmente non farà ridere chi è privo di qualsiasi concetto informatico, ma pazienza) non e' così lontana dalla realta' come si potrebbe ragionevolmente pensare, tra le feature pubblicizzate per la Playstation 3 c'e' qualcosa del genere.
Non so quanto mi farebbe piacere una tecnologia che sonda l'umore dell'utente... succede già per i video-telefoni: solo perchè una certa cosa e' tecnicamente possibile, non e' detto che faccia sempre piacere usarla. Nel mio caso, per come e' ridotto di solito il mio umore, non oso immaginare che razza di giochi potrebbe propormi la mia console.

Sarà anche per questo che mi sento sempre più fuori dal Tunnel del Divertimento, tanto per citare la canzoncina del momento. Mi è successo ancora di non sentirmi in sintonia con i gusti della gente, ne' con le tendenze del Settore. Da un lato sono appunto immune dalla frenetica corsa alle novita' videoludiche, dall'altro non mi piacciono i giochi di calcio, ne' i simulatori di volo ultra-realistici, ne' i giochi di caccia al cervo ne' Barbie Crea la Moda...
Se date un'occhiata alle classifiche di vendita per queste feste, le trovate piene di questa roba: basta dire che su 10 posizioni, 4 sono occupate da The Sims, e un altro paio non sono neppure videogiochi in senso stretto.
Ci sono dei casi in cui io e il Mondo siamo in sintonia (Final Fantasy, Warcraft...), ma sono le eccezioni. In realtà mi trovo d'accordo con la maggior parte dei siti specializzati, che in questo periodo fanno le loro classifiche... è nel pubblico, nelle vendite reali, che non mi riconosco.
E meno male, altrimenti mi preoccupavo.
Una delle ultime tendenze assurde sembra essere quella di scoprire le date di uscita dei giochi andando nei grandi negozi (online e non) che offrono le prenotazioni... Un giochetto semisconosciuto come il nuovo Pokèmon potrebbe uscire già il 27 gennaio prossimo venturo, o almeno è quello che Nintendo, in gran segreto, avrebbe comunicato alle catene di distribuzione. Grand Theft Auto Sin City, altro titolo che nessuno sta aspettando, e' comparso in prenotazione su alcuni siti, senza che ci sia neppure l'annuncio ufficiale che il prossimo GTA e' in sviluppo.
A me piaceva di più quando era la stampa videoludica ad avere le notizie in anteprima... d'accordo che il giornalismo in questo settore è ancora ridicolo e infantile, però scavalcarlo completamente e buttare i giochi direttamente nei negozi non mi pare una grande idea.

Al momento la mia attenzione videoludica è concentrata su King Of Fighters 2003: se lo trovate, in qualche parte d'Italia, nei prossimi 2 anni... sarà un segno del destino, da celebrare con feste e canti. Ci restera' sempre la conversione per console, ma ovviamente non e' la stessa cosa dell'originale.
A volte penso che mi interessano i coin-op arcade solo perchè sono rari e introvabili. Ma e' anche l'arte di contorno al gioco che mi interessa molto, l'evoluzione dei personaggi da un gioco all'altro, da un disegnatore all'altro... E poi ogni tanto c'e' un colpo di scena clamoroso, come in KOF2003. Pochi giorni fa si e' scoperto (dai racconti di quei pochi che hanno effettivamente finito il gioco) che il nuovo eroe protagonista introdotto quest'anno, Ash Crimson, alla fine tradisce tutti e diventa il cattivo della storia. Kyo e Iori, i due amici/rivali storici, si riprendono il loro ruolo di protagonisti "buoni" (si fa per dire) della serie e in KOF2004 probabilmente si scontreranno con Ash.
Per essere un gioco da bar fatto solo per distrarti mentre aspetti che sia pronta la tua piadina alla porchetta, mi sembra una trama ben più originale e piu' interessante di quella di tanti presunti capolavori (*ehm* Unreal 2 *ehm*) per PC.

KOF è bello per questo, esce un nuovo capitolo ogni anno dal 1994, puntualmente, ed e' come seguire un anime come DragonBall una puntata all'anno (ma un po' più dense di contenuto, per fortuna). Con oltre 40 personaggi e nuovi che si aggiungono ogni anno, ciascuno dei quali magari appare in altri giochi per conto suo, ovviamente tenere insieme la trama e' una casino pazzesco e di coerenza ce n'e' poca. Però a modo suo e' un universo molto compatto, e poi e' praticamente in tempo reale: anno dopo anno c'e' un'evoluzione nel look dei personaggi (anche se nessuno invecchia), e potete trovare perfino i grafici con le variazioni di peso delle varie ragazze da un gioco all'altro.
Ciascuno si diverte come può...

“They were waiting for me to fall, and my bloodline to break... so the seal would eventually be broken. But I still have some power left... THIS POWER...!”

Lo-Rez: arte, storia, web design
10 . 01 . 2004

Il timido e il bavoso

Un po' di giorni fa stavo vagando da bravo fighetto per i miei MMMILLE canali satellitari e, come di consueto, mi sono soffermato lungamente su Coming Soon per vedere un po' cosa ha da venì nei ccinema e così mi sono beccato il primo pre-pre-pre-pre-teaser-del-trailer di Alien Vs. Predator, ovvero quel tipico filmato che potrebbe anche non esserci poichè non mostra niente, non spiega niente, non dice niente ed è già tanto se segnala in modo chiaro di che film tratta (nel frangente in effetti si è limitato a far apparire il logo AVP). Si parla di un film del genere da anni, ma io non sono stato mai pronto a donare un rene per la sua realizzazione. Sono uno che si sa divertire con i mischiotti, ma, appunto, non ho mai pensato che possano essere nulla più che divertenti poichè di base hanno un gioco, un artificio di sceneggiatura , un'idea carina, ma, sostanzialmente, molto ingenua. Pur avendo alle spalle un fumetto, in partenza non credevo che questo Alien VS Predator possa essere molto più di quanto detto sopra, ma ultimamente mi sto convincendo che un duello del genere abbia un potenziale e che forse, con un po' di fortuna, potremmo pure vederlo realizzato su celluloide.
Intanto ricordiamo che il regista di Alien VS Predator è Poul "Ho fatto Mortal Kombat e quindi posso già ritirarmi convinto di aver dato qualcosa di buono al mondo" Andersonn, non che la cosa sia una garanzia, ma credo che sia un regista adatto. Ho visto Resident Evil ed è un film che orbita intorno alla sufficienza, ma che ha un'ottima prima mezz'ora, molto cupa e ben fatta...svacca solo all'apparizione degli zombie, insommma. Secondo me Andersonn ha la possibilità di realizzare qualcosa di ottimo, anche senza abbandonarsi al trash (perchè Mortal Kombat è un capolavoro, ma è anche trash), basta dargliene la libertà e una buona storia.
Per quello che riguarda la buona storia sono giunto alla conclusione che Alien VS Predator potrebbe avercela ultimamente, giocando ad Alien VS Predator 2. Sebbene abbia sempre riconosciuto tutti i meriti di questo mondo ad Alien e ad Aliens mi sono accorto solo tramite l'esperienza videoludica di quale universo solido e funzionante questi due film abbiano definito intorno alla figura dello xenofobo. Un universo non certo dotato di sconvolgente originalità, appoggiato abbondantemente su diversi stereotipi cyberpunk e distopici propri della fantascienza, ma comunque con i suoi tocchi personali di rilievo come i sintetici dal sangue bianco latte e un disegno dei personaggi a capo della corporazione ancora pervaso dello yuppismo anni ottanta, cosa che a mio parere li rende ancora più inquietanti, proprio perchè più vicini a noi. Ecco, prendete quindi questo scenario che già funziona e infilategli dentro il predatore. Predator non è un film del calibro di Alien, è al massimo un buon film d'azione, ma l'alieno trattato è qualcosa di gigantesco, è un archetipo, è IL cacciatore, non si può negarlo. Con una creatura del genere ci si può fare quello che si vuole, persino Predator 2 raggiunge la soglia di guardabilità praticamente solo per la sua presenza. Come ho potuto notare nel videogioco citato sopra, poi, a mio parere "il timido" si inserisce benissimo nell'universo del "bavoso" trovando il suo posto nella catena alimentare. I personaggi di Alien vivono mossi dalla presunzione di potere nei confronti dell'alieno e vengono distrutti quando questo si rivela superiore a loro, ma solo a livello istintivo. Il predator si trova all'altro capo dello spettro, è una creatura esplicitamente superiore all'umano, non c'è bisogno che qualcuno commetta un errore o una distrazione per permettergli di scatenare il caos (come capita nelle pellicole di Scott, Cameron e compagnia), è lui stesso il chiavistello che può scardinare l'impianto di fittizia sicurezza messo in piedi dai nostri. Allo stesso tempo però è cacciatore e vede la sua nemesi nella preda perfetta, l'Alien, che con la semplice biologia riesce a pareggiare la sua tecnologia superiore. Un triangolo interessante...
Insomma, non sto dicendo che Alien VS Predator sia un film da andare a vedere strisciando sulle ginocchia fino in sala e godendosene tre spettacoli a fila a scatola chiusa, non lo direi mai con così poche informazioni a mia disposizione. E' però una pellicola con del potenziale e anche il potenziale oggi è merce rara.
E poi in fondo lo sapete, è dai tempi di Emando che sono affezionato a queste due tenere bestioline...

"Perchè in realtà alla gente non interessa una lotta fra buoni e cattivi se non sa come si chiama l'eroe" Quino

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