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1173, 20/07/2024 - Si impegna
1173
20 . 07 . 2024

Riverenza

Forse avete un fungo nel cranio che sta crescendo lentamente e potrebbe arrivare ad uccidervi.
Forse state provando varie procedure per togliervelo, nella speranza che siano meno pasticciate e drammatiche della Scena madre di Alien (1979).

Ma non siamo qui oggi per parlare dei misteri che si nascondono nelle cavità craniche. Siamo stati nei famosi cosiddetti “Luoghi di Villeggiatura”, un po' per viaggio e un po' per vacanza, e ne siamo forse tornati.
Ma la nostra proiezione astrale sta tuttora esplorando ben altri luoghi di villeggiatura all'ombra dell'Albero Ombra. Non parlerò ancora del design di un gioco difficile come Shadow of the Erdtree, come ho fatto per settimane, ma voglio evidenziare uno dei suoi tanti momenti altissimi: ecco cosa vuol dire combattere un vero drago. Cioé, almeno credo. La sensazione è quella. Vette emotive simili si toccano soltanto se la sfida appare sovrumana. Un open-world coi segnalini sulla mappa, che ti tiene la manina e ti fa andare in bici solo con le rotelline? Darà solo sensazioni puerili, per definizione.

Si va in vacanza anche immergendosi in culture aliene, e dunque capita a proposito questo Kunitsu-Gami: la tradizione mistica giapponese nella sua forma più antica, realizzata dai maestri di CAPCOM. Un titolo indescrivibile nelle sue meccaniche, impossibile da ingabbiare in un genere: capita talmente di rado che bisogna celebrarlo, anche facesse schifo... Ma questo non fa schifo! CAPCOM è riuscita ancora una volta a sorprenderci con una piccola perla.
Come fanno? Forse la chiave ci viene rivelata da questa mostra che espone l'arte originale CAPCOM dal 1987 al 2023. Non c'è bisogno di visitare Nippolandia, basta scorrere l'elenco degli artisti: sono in gran parte sempre gli stessi. Da Kinu Nishimura a Daigo Ikeno ad Akiman, questi antichi maestri ormai vecchiarelli canuti hanno trascorso in CAPCOM la loro intera carriera!

Quaranta anni di esperienza, coltivata in casa, attinta copiosamente e con riverenza. Ecco la differenza.

Capite che differenza rispetto a un team sparso tra Polonia e Corea, assemblato in fretta da qualche contabile coi soldi degli arabi, per produrre un Game As A Service nella speranza che uno su cento diventi popolare e faccia i soldi di Fortnite? E poi subito smantellato per recuperare qualche vantaggio fiscale?
Ma cosa volete che vi produca, uno studio del genere, messo in condizioni del genere, se non le eminenti porcate che infatti vediamo tutti i giorni?
Ecco perché la CAPCOM di oggi, o Nintendo, riescono a fare quel che fanno: serve pazienza, rispetto, e passione per un lavoro ben fatto. Questo è un lavoro ben fatto, a proposito di quel Monster Hunter che citavamo la volta scorsa come un campione di quei famosi titoli “profondi un chilometro”. E anche questo gameplay di Dragon's Dogma 2, sempre loro, non salta fuori all'improvviso ma è il risultato di quarant'anni di esperienza coltivata come un tesoro.

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20 . 07 . 2024

Non facciamoci illusioni

Ci sarebbe stata bene qui l'ennesima filippica sull'intelligenza artificiale e sul fatto che, nel 2024, grossomodo a ottant'anni dalla nascita della disciplina informatica, siamo riusciti a produrre dei software che sbagliano clamorosamente, ma lo fanno in modo così simpatico che in fin dei conti possiamo dare per buoni i loro risultati e investirci miliardi di dollari, una fetta della carbon footprint globale della razza e il probabile futuro della conoscenza umana.

Oggi invece viene più voglia di parlare di altro, perché l'informatica di una volta, quella che è lì da anni, quella dell'installa e riavvia e andrà tutto bene, ci ha portato sull'orlo dell'armageddon..
E' una cosa incredibile quella che è successa? Assolutamente no, se andrete a spulciare i miei editoriali vedrete che ci sono accenni di scenari del genere da me descritti anche anni fa. Il fatto è che l'informatica è costruita, oggi, di strati su strati su strati di oggetti e tendiamo a dare per scontati alcuni strati rispetto ad altri. Non li diamo per scontati perché sono consolidati, abbiamo sempre cambiato troppe cose per poter dare oggi per consolidato qualcosa, li diamo per scontati perché per molte aziende costa troppo tenerli d'occhio e visto che il rischio che vi accada qualcosa è minimo, abbiamo deciso di toglierci le tutele anche contro quel rischio. E' un po' come quando il vostro negozio di fiducia mette una pila di casse davanti alla porta anti-incendio perché tanto che incendio vuoi mai che scoppi in questo negozio qua.
Poi scoppia l'incendio.

La tecnicalità stretta di quanto è successa è talmente noiosa che la sorvoleremo. Sta di fatto che un software di un'azienda ragionevolmente piccola, installato in molti, molti luoghi, si è messo a fare a pugni con Windows, mandandolo in crisi. E visto che i Windows mandati in crisi erano in certe posizioni per svolgere azioni molto importanti, cose molto molto importanti nel mondo (intendo in tutto il maledetto mondo) sono andate a gambe all'aria per una giornata buona.
Verrebbe voglia, se fossimo degli scrittori di Segretissimo, di chiederci quanto ci vorrebbe per fare un'azione del genere intenzionalmente, invece che per sbaglio, o magari fare qualcosa di intenzionalmente peggio, nel momento opportuno. Dopotutto Cloudstrike, l'azienda al centro della vicenda, non è esattamente un asset considerato critico per la sicurezza nazionale di qualche nazione, non è un contractor militare del governo americano, per dire. Cloudstrike è un'azienda che, se qualche governo straniero, sotto le spoglie di qualche azienda straniera, volesse acquisire in parte o completamente, probabilmente cambierebbe bandiera al semplice raggiungimento della ragionevole quantità di soldi. E poi, un giorno, si potrebbe scoprire che un suo ufficietto, invece di gestire quello che fanno le aziende IT come business, ha installato il "pulsante della fine del mondo per quando gli amici miei avranno problemi" e non gli costa niente premerlo.
Certo, verrete a dirmi che da oggi staremo attenti bene che a Cloudstrike non succeda niente del genere e staremo attenti bene a quello che Cloudstrike rilascerà nei prossimi anni. Ne sono convinto. Ma di quante altre aziende dovremmo preoccuparci? Non state a contarle: non ce ne preoccuperemo. Continueremo a darle per scontate. Sapete perché? Perché costa troppo tenerle d'occhio.

Però, oh, se chiedete a Gemini la ricetta della carbonara vi risponderà in modo affabile e sintatticamente corretto con qualcosa di completamente sbagliato.

Verrebbe voglia di tornare a volgere lo sguardo allo spazio, se non fosse che buona parte della conquista spaziale è in mano oggi a megalomani con grossi problemi di contatto con la realtà che non hanno superato le turbe che avevano al liceo. Spiace, perché siamo pieni di oggetti bellissimi che fanno cose meravigliose, la stessa SpaceX è un'azienda che ha raggiunto risultati incredibili, ma dobbiamo sempre parlarne a bassa voce per paura che il megalomane (lui o un'altro di quelli che girano nel mondo) se ne accorga e invece di lasciarci a contemplare la scienza, quella sana, quella cristallina, cerchi di sbatterci in faccia il suo ego.

Se fossi uno scrittore di fantascienza (e comunque ammettiamolo, con la fantascienza mi è comunque andata peggio che con Segretissimo) vi racconterei che il problema oggi non è che non abbiamo le macchine voltanti e non è nemmeno che non abbiamo più i sogni con cui è cresciuto il genere negli anni '60/'70. Il problema è che i nostri sogni hanno cominciato ad avversarsi, solo nella maniera sbagliata.
(Quando sono irritato uso un sacco di corsivo, avete notato?)

Parliamo di mestizie di più piccolo cabotaggio, quelle che ci rendono tristi, ma in fin dei conti possiamo pure ignorare, quando è ora di andare a dormire. Per esempio la serie di Halo è stata cancellata.. Ne abbiamo parlato a più riprese in questa sede: la prima stagione della serie di Halo era brutta, la seconda invece aveva molto senso. Se l'avessero accoppata subito non avrei versato una lacrima, ora che l'hanno ammazzata dopo averle permesso di maturare sono innervosito. E' vero quello che ho letto in giro, è una serie che promette sempre di diventare figa in futuro, senza mai realmente mollare qualcosa nel presente. La prima stagione è stata uno spreco di tempo, la seconda, seppur bella, è stata praticamente un setup per la reale vicenda. La reale vicenda sembra non l'avremo mai. In realtà tutti i personaggi coinvolti, soprattutto Microsoft che tiene tanto al marchio Halo, forse ora vagheranno in cerca di qualcuno che gli permetta di continuare l'opera. Un'Amazon potrebbe vederci la possibilità di bissare il successo di Fallout con annessi e connessi, ma sappiamo che queste strategie sono sempre faticose a realizzarsi, quindi non tratteniamo il respiro.

Per chiudere torniamo un attimino su Zerozizzozizzona. Può anche essere che il gioco lo avrei giocato, ma non è possibile che quando trovo quei dieci minuti in cui vorrei fare una partita sistematicamente ne debba aspettare otto tra download aggionramenti e compilazione shader e altre pantomime tecniche assurde. Non è plausibile che un videogioco abbia bisogno ogni giorno di un aggiornamento di 150MB che inevitabilmente si prende tutto il tempo che volevo usare per giocare. Ok che in ragazzini lo aprono la mattina e lo chiudono la sera, ma per il prodotto che è direi che siamo un pochino fuori dalla grazia del signore.

“I could burn your motherfuckin' village to the ground / I do not roll over like a motherfuckin' hound / I could crack your skull between these motherfuckin' thighs / I could doom your lineage with one look from these eyes / I could name the date in which they'll put you in the ground / You're the one who said it's justice watchin' witches drown”

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