Strip
serie
1101, 11/04/2023 - S. Valentino 2023
1101
11 . 02 . 2023

In the mood for love

Perdonami, o Musa, perché ho profanato una delle inquadrature più famose della Storia del Cinema a opera del maestro Kar-Wai...!
Oggi infatti è di nuovo quel singolo giorno all'anno in cui FTR si abbandona senza vergogna al romanticismo più, ehm, rosa. Un'illustrazione rosa all'anno da vent'anni.

Stavolta ho voluto omaggiare contemporaneamente due espressioni di romanticismo che non potrebbero essere più distanti, ma che chissà come trovano entrambe un posto nel mio cuoricino cattivo: la tensione adulta, trattenuta e repressa di In the Mood for Love (2000), e l'attrazione ingenua, goffa e adolescenziale tra Tifa Lockhart e Cloud Strife (di cui ricorreva l'anniversario qualche giorno fa).
Eppure le due protagoniste si assomigliano almeno esteticamente, tanto che noialtri malati di Tifa (!) nelle nostre “fanfiction” ce la immaginiamo da adulta molto simile a quella distinta signora orientale dai capelli corvini avvolta in 46 cheongsam diversi in un'ora e mezza, irrequieta e sgargiante come un uccellino in gabbia, come un pesce paradiso in un acquario troppo piccolo. E se dagli appartamentini claustrofobici, troppo ingombri di roba che sta davanti alla cinepresa, passiamo agli spazi aerei della Montagna e dell'Oceano, possiamo scoprire un'altra distinta signora orientale dai capelli corvini, avvolta in un cappotto blu che sembra verde, in Decision To Leave (2022).
Decision To Leave è un'opera sublime perché ci mostra un modo nuovo di guardare il mondo, ed è di gran lunga il film più bello dell'anno in un'annata già ricca: anche se forse Everything Everywhere All At Once lo ricorderemo con più affetto perché ha anche dei difetti, e tra quarant'anni sarà un capolavoro degli anni '80 ma fatto negli anni '20. Anche questo, ovviamente, provvisto di Signora Orientale dai Capelli Corvini.
Poi vengono due divi immortali ed eternamente giovani del cinema d'Occidente cresciuti a bistecche di bisonte e coca-cola americana: Marilyn, nostra signora della mitezza, e lo smargiasso che pilota gli aerei con gli occhiali a specchio e un ghigno che sembra Marty McFly.

Song Seo-rae, Norma Jean, la sig.ra Chan, e anche Tifa Lockhart sono piccoli atti di ribellione cinematografica in un'epoca triste come la nostra, che si è privata di una vera controcultura: sono “donne vere e reali, deresponsabilizzate da trasfigurazioni ideologiche” per usare un'espressione di Marcella Leonardi.
Ma non staremo diventando, uhm, un tantino intellettuali? Dopotutto noi qui ci occupiamo di giochini, e siamo ancora fanciullini che ricordano i poligoni grossissimi e senza texture di Tifa, altro che i test su oltre venti sfumature di colore per i capelli della nuova Tifa in Alta Definizione!
Basta, non vogliamo più crescere.

Lo-Rez: arte, storia, web design
11 . 02 . 2023

Love interest

Viene questa settimana e come al solito apro l'immagine di Lo-Rez e la guardo grattandomi la testa. Perché un'immagine? Questo perché non so se l'avete capito o no, ma non c'è niente di concordato su FTR, il sistema funziona su dei meccanismi completamente distribuiti di code, io e Lo-Rez riempiano le code e le svuotiamo, semplicemente, senza coordinamento a monte. Ci pensa lo zeitgeist, Gaia e tutto ciò che connette i nerd a fare il resto e a far sembrare questo sito una pubblicazione coerente.
Quindi guardo l'immagine e mi dico perché l'immagine? Poi mi ricordo, ah già, è San Valentino. Poi anche qui non è che Lo-Rez mi aiuti tanto perché il suo tratto è sempre meno rosa e mi ci vuole sempre un po' a cogliere la sfumatura. Passati quindi i primi due scogli dovrei a questo punto capire l'intento di Lo-Rez con l'immagine, ma pure qui la cosa è molto molto FTR-like, nel senso che segue percorsi non nazionalpopolari in cui a volte mi perdo, quindi di solito mi limito di aspettare di vedere il suo editoriale online per capire. E si, ribadisco, io l'editoriale di Lo-Rez lo leggo solo dopo aver scritto questo, sempre per il sistema completamente distribuito.

FTR non può realmente parlare di amore per l'amore, trovo che sia veramente difficile che la gente si incontri, si innamori, si ritrovi grazie a FTR, ma l'amore non è solo questo, l'amore è anche un pilastro delle storie e di storie su FTR parliamo tutti i giorni, sia che siano storie di videogiochi, anime, film o serie TV. In senso lato forse essere nerd è proprio fare quel passo in più per immergersi in una storia, farsene invadere, donargli una parte di sé. E in una storia c'è amore praticamente sempre.

Perché le storie non sono mai quelle che credete voi, guardando lo schermo, non sono la sequenza di fatti visualizzati. Le storie sono la crescita dei personaggi e delle persone che dentro quei fatti sono mischiati. E non esiste crescita più importante di quella in cui si riesce a condividere una parte di sé con qualcun altro, non c'è comunione più misteriosa di quella in cui volontoriamente ci si dichiara vulnerabili.
Eppure è un'arma a doppio taglio, di nuovo, come tutto, perché la narrazione è una bestia vigliacca che sa sempre come tradirti se gli volti le spalle. E così oggi siamo pieni di storie d'amore che storie d'amore non sono, sono solo "ship", ovvero la giustapposizione di due personaggi che rappresentano dei tropes che, a loro volta, messi insieme, rappresentano un trope di coppia. E una volta che il pubblico ha riconosciuto quei riferimenti ecco che la loro "storia" si interrompe, si lascia che sia il pubblico a narrare, il pubblico, il peggior narratore disponibile, tesse il grosso della vicenda, lega dove si aspetta di legare anche quando gli autori nemmeno si sbattono a farlo, evidenzia ciò che gli piace evidenziare anche se magari si tratta di qualcosa che è finito dentro la scena per caso. Poi, finalmente, quando hanno fatto il grosso, l'autore con la sua penna fa partire un limone, così, d'improvviso, che non c'entra niente con la costruzione dei personaggi, ma è autorizzato dall'internet e dalla folla, come in un assurdo Hunger Game sentimentale in cui le persone vengono buttate in un'arena e costrette ad accoppiarsi, mentre le loro vicende vanno da tutt'altra parte.

Proprio oggi, epoca in cui le serie TV con un certo target sono divenute anche veicolo per messaggi di emancipazione sentimentale e sessuale e quindi verrebbero messe a disposizione numerose intersezioni completamente nuove da esplorare manca spesso la persona che si sieda al tavolo e scriva, disegni una struttura che sia una storia d'amore, una grande parabola, un sentimento mancato, un sentimento lento o uno veloce. C'è timidezza, perché il pubblico odierno ha delle assurde pretesi di "o tutto o niente", ma c'è anche pigrizia, perché una storia d'amore significa prendere una direzione e andare testa bassa e acceleratore calato in una direzione e si sa che non sarà la direzione perfetta, si sa che magari non sarà nemmeno la più giusta, ma almeno sarà una direzione. E invece no, i dubbi fanno sempre girare in cerchio.

L'amore è importante. Per la vita e per le storie. Ma viene danneggiato dall'esitazione e quindi è anche qualcosa di difficile e complicato, come tutte le cose che meritano di essere vissute e raccontate. Quindi, se proprio in questo giorno FTR vuole celebrare l'amore (non so nemmeno io perché lo sto facendo, eh) allora celebriamolo dicendo una cosa soltano: prendete una direzione e tenetela finché non arrivate da qualche parte. Non accettate consigli dal navigatore. Non preoccupatevi dei cantieri sulla strada. Pazientate nel traffico. Che l'amore è un bel viaggio solo se avete una destinazione.

“La natura, che non ha avuto l'idea di dotare tutti gli esseri umani di una pelle da pachiderma, disgraziatamente ha avuto l'idea di fornire ai soldati un sistema nervoso. Le rivoluzioni servono a ricordare di tanto in tanto questa doppia svista.”

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