...Tutto assieme
Quando si comincia a sentire la necessità di un lenzuolo, e poi di un secondo strato sopra il lenzuolo... è allora che finisce l'estate. Ci sono ragionevoli probabilità che possa accadere anche quest'anno.
Ma intanto bravo Gödel, sei tutti noi! Questa strip appartiene al filone “Gli Ingegneri si Ribellano!” (da interpretare nello stile dei filmacci anni '50), come ad esempio questa che cavalcava l'onda del fomento per il Trono di Spade... il fomento degli altri, s'intende, perché noialtri qui siamo palati raffinati, che difficilmente apprezzano piatti cucinati per le masse del volgo.
Potrei quindi riprendere il discorso che facevo settimana scorsa, quando con l'arroganza che da sempre ci contraddistingue schifavo l'attuale offerta di intrattenimento generalista ad alto budget, e ci esortavo a cercare nei vicoli meno frequentati del mondo, e scovare quel fiorellino cresciuto nel deserto che sembra fatto apposta per noi, e per noi soli.
Ho citato l'esempio di Everything Everywhere All At Once (2022), ma naturalmente ognuno deve trovarsi il suo, è un viaggio che dura tutta la vita.
Epperò no, oggi non posso proseguire su questa linea, e portare all'attenzione qualche bella storia dimenticata. Lo farò senz'altro più avanti, anzi si può dire che questo intero sito da vent'anni faccia solo questo. Ma oggi bisogna parlare dell'attualità videoludica, perchè ci assedia da tutti i lati e non possiamo proprio ignorarla.
C'è il Tokyo Game Show 2022, e poi attorno c'è un sacco di altra roba, conferenze indipendenti perché sì, viva l'anarchia, e perché siamo troppo grossi e importanti e non ci abbasseremo a mischiarci agli altri stand in un capannone soffocato nell'afa settembrina della baia di Tokyo... così ragionano ormai quasi tutte le aziende maggiori, e anche singoli marchi videoludici che sono cresciuti al punto da acquisire una loro identità di richiamo: nella preistoria c'era la QuakeCon, oggi abbiamo parvenu come Assassin's Creed e Call of Duty.
Non mi interessa fotografare l'Industria e le sue dinamiche, sai che noia! Però l'impressione che resta dopo quest'abbuffata di annunci è la pura e semplice abbondanza. Un'abbondanza di offerte per tutti, una pletora di videogiochi capace di soddisfare le perversioni più rare così come i gusti semplici della gente semplice.
Volete, che ne so, degli RPG strategici a turni isometrici con una bella direzione artistica? C'è Triangle Strategy (ora anche per PC), The DioField Chronicle (l'infelice onomastica nipponica colpisce ancora), le riedizioni di Suikoden e il suo discendente ideale Eiyuden Chronicles, la remaster di Tactics Ogre... potrei andare avanti, ma già il cuore trabocca di gioia (io ho la stellina dorata ancora appuntata sul petto, ricordate?).
Preferite il, ehm, lato B? I coreani vi capiscono, e stanno portando avanti questo ex-Project E.V.E., ora diventato Stellar Blade (!). Lo seguiamo fin dal primo annuncio, anche se abbiamo la certezza che non sarà un gran che.
O magari vi baloccate con Mario, la sua coda di procione e tante monetine d'oro? Anche Nintendo ha spiattellato tutto quello che aveva da qui all'anno prossimo: voglio TUTTO. Forse magari non proprio tutto tutto, ma la percentuale di quello che voglio è comunque altissima: Nintendo, dopo centoventi anni, ancora è capace di leggermi nel cuore. In particolare voglio Zelda, naturalmente, come mille milioni di altre persone, anche le più insospettabili.
E insomma i cieli si sono aperti ancora una volta sopra l'isola di Nippon, rovesciando una cascata di giochi a profusione. Basta aprire le braccia, aprire la bocca, e immergerci nella fantasia che preferiamo. L'unica altra considerazione che farò è molto ovvia: il PC è la macchina da gioco che raccoglie la quasi totalità dell'offerta. Scegliere qualunque altro gingillo significa limitarsi fortemente nella scelta.
L'abbondanza di videogiochi nell'anno 2022 è tale che forse, se siete persone normali con una vita normale, avere qualcuno che sceglie per voi potrebbe perfino essere una cosa buona. Se non prendete questa roba troppo sul serio, ovviamente.
La guerra dell'energia
Abbiamo passato tutta la nostra giovinezza fantascientifica post-apocalittica (gli anni '90) a trastullarci con l'idea della guerra per l'energia, che ai tempi, però, era il conflitto che sarebbe dovuto scoppiare all'esaurirsi del petrolio. Oggi siamo all'incirca in quegli anni che suddetta fantascienza riportava per parlare di futuro e il petrolio non se lo fila più nessuno, ma la guerra dell'energia è arrivata lo stesso tramite il gas e, in senso più esteso, tramite la corsa al cambiare il nostro modo di alimentare la grande macchina che è la nostra società.
Ovviamente FTR non è qui per parlarvi del plaid che useremo questo inverno quando il riscaldamento ci verrà limitato, però ci sono altre guerre che invece osserviamo da vicino e che hanno osato procedere mentre eravamo in ferie, costringendoci ora a recuperare un po' di informazioni.
Si, stiamo ovviamente parlando dell'aumento del prezzo di Playstation 5, notizia che è arrivata un po' di tempo fa e che ha stranito un po' tutti. Sappiamo benissimo che la logica del mercato delle console vuole che i prezzi delle macchine diminuisca con l'andare avanti del tempo, sia grazie a un sistema produttivo che si affina sia anche perché il prestigio di una macchina da gioco è anche funzione della sua diffusione. Playstation 5 sta avendo, dalla nascita, un'esistenza piuttosto curiosa. E' tutt'ora introvabile nei negozi o comunque distribuita in maniera diciamo scrupolosa e, in un certo senso supini alle regole del mercato, in SONY sembrano aver pensato che un oggetto così introvabile deve essere piuttosto prezioso e se è prezioso deve anche costare di più.
La realtà dei fatti non ci è nota, ma diciamo che la filiera produttiva Playstation ha una certa fama di non essere proprio un fulmine di guerra, questo non ha mai realmente danneggiato la console, ma è piuttosto buffo che l'azienda leader del settore sia sempre in affanno quando si tratta di assemblare la plastica. Non ci aspettiamo che questo stop un po' bizzarro modifichi l'andamento del settore, eh, anzi magari è la SONY in sé che prova a monetizzare non tanto per beneficio del suo settore videogiochi, ma in senso più generale. Non parliamo però di una mossa fisiologica, l'azienda ha addotto ragioni di crisi globali ed eccetera eccetera (tutti fenomeni che ci sono purtroppo noti), ma la sua scelta non sembra essere stata condivisa da molti altri nel suo come in altri settori. Sono tutt'ora perplesso. Ho già scritto molto tempo fa che questa generazione è la fine di un modo di concepire le console e che quando avrà esaurito la sua storia (tra anni) sarà ora di giocare in modo diverso. Non vorrei che certi cambiamenti vengano accelerati dalle contingenze.
Se vi fanno paura i cambiamenti dovreste invece andare in casa Nintendo dove loro, da bravi sacerdoti del tempio dell'intrattenimento dei ciliegi sempre in fiore (o qualcosa del genere) sono sempre fermamente convinti di dover cambiare rimanendo però sempre uguali. L'ultimo Direct è stato un evento corposo che ha proprio schierato l'intero esercito id titoli con cui Switch cercherà di combattere quest'anno. Non ho molto da dire a riguardo, ovviamente tutte le volte che vedo un Fire Emblem un po' mi emoziono, ma so che tutto il Fire Emblem che ho vissuto è tutto quello che posso concedermi per questa vita quindi non credo mai di arrivare a giocarci, prima o poi. Front Mission invece è un gioco che ho provato ad affrontare nella mia parentesi emulatoria con la PsClassic, purtroppo la ROM era viziata da un fastidioso bug che lo rendeva troppo instabile perchè potessi dedicarmici. Anche qui parliamo di strategi a turni, non ci discostiamo quindi tantissimo dal discorso Fire Emblem e sapete che quando Nintendo fa questi remake secondo la mia filosofia fa poco più che rubare soldi alla povera gente, però una segnalazione volevo farla.
Mi piace però notare come anche un Direct sia, nel suo modo particolare, una gioia per gli occhi. Sappiamo che per filosofia Nintendo ha deciso di non competere più per la macchina più potente in commercio e questo la porta a privilegiare un certo taglio grafico rispetto a certi altri, però bisogna dire che quando si affida a grand artisti il taglio grafico è sfruttato così bene che non si ha esattamente la sensazione di essere un figlio di un dio minore.
Sempre andando a recuperare quello che è accaduto in Agosto, Switch è stata impiastricciata da non molto dal terzo capitolo di Splatoon. Splatoon, se ci pensate, è il solito paradosso della grande N. A suo modo si trova esattamente al centro del mercato dei soldi veri, ovvero il mercato degli spara-spara massivi multiplayer, il regno di Fortnite, insomma, e se venisse sfruttato in questi termini potrebbe fare sfracelli. I walled garden Nintendo e la sua filosofia sostanzialmente asociale invece ne fa "semplicemente" un grandissimo successo Switch, ma non qualcosa che possa spostare gli equilibri. La mia sensazione è che questa volta più che le altre N ci stia provando a farne "il fenomeno nazionalpopolare che convincerà della gente a comprare la Switch", ma per riuscirci dovrebbe andare proprio contro la sua natura quindi non credo che andrà oltre al successo comunque enorme che il gioco usualmente ha.
Per equilibrio e per rispettare il potere del trio dovrei ora riportare anche qualcosa che è successo nel mondo XBOX, ma non informazioni a riguardo. XBOX, sempre come ho già scritto, si sta vaporizzando nella grande rete, la sua strategia appare più sottile e di lunga realizzazione quindi questo periodo di silenzio (dove silenzio si intende non aver titillato i miei distratti sensi) potrebbe avere un senso.
Fare il punto sul mondo dei videogiochi è da sempre un'attività che mi da soddisfazione perché FTR nasce come sito di videogiochi e non ha smesso di esserlo, sotto certi punti di vista. Di certo, di tutti i media che tratto, è quello su cui sono oggi purtroppo più ignorante, ma qualche battuta riesco a farla comunque. Siamo ancora anche nel graceful period post-feste, dove si possono sfruttare gli argomenti accumulati durante le vacanze e non si rischia di rimanere davanti a una pagina bianca senza sapere cosa scrivere. Quando questo periodo finirà speriamo di essere entrati in un periodo di notizie grosse che varrà la pena commentare in presa diretta.
Cymon: testi, storia, site admin“All the lonely people / Where do they all come from? / All the lonely people / Where do they all belong? ”