Non oggi
E vedete che anche se abbiamo compiuto 18 anni e non siamo più fanciullini riusciamo lo stesso a fare le battute giuste per i giovani d'oggi!
Il nostro dito inumidito è puntato a saggiare lo Spirito del Tempo, ora come nel 2001; la nostra mano è salda al timone, gli occhi sono fissi sulla stella verde in fondo alla baia; forse ci sporgiamo a babordo per vomitare un po' più spesso, disgustati dallo spettacolo del Mondo, ma siamo ancora qui, e andiamo avanti così.
Qualcuno si è chiesto quando la faremo finita con FTR, e dopo 18 anni potrebbe sembrare una domanda lecita, ma la nostra risposta, come la nostra strip, è tutta nelle immortali parole di Arya Stark: “Non oggi”.
L'anniversario esatto è stato alcuni giorni fa, ma io ero troppo preso a non parlare di quello di cui non volevo parlare per commemorare la ricorrenza. Ha parlato Cymon per entrambi. Da parte mia mi sento soltanto di aggiungere che quello che ci spinge a perseverare in un'anomalia statistica incredibile data la longevità media dei conigli, abbandonata ormai da un decennio e più qualsiasi velleità di successo che potevamo coltivare quando abbiamo iniziato, è la consapevolezza che forse FTR è la possibilità su 14 milioni che ci è stata data per lasciare una traccia di noi. FTR, ti amo 3000.
Ehm.
Lo-Rez: arte, storia, web designLatent image
Bene, anche noi di FTR siamo riusciti a fare la citazione di GOT, come fanno tutti i siti cool moderni. Il nostro pubblico finirà col darci per venduti, se non fosse che il nostro pubblico è esattamente come noi, ovvero non ha poi tutto questo tempo da perdere sulle polemiche veramente inutili. Vi immagino, piccoli nerd medievali, a dissezionare e soffrire per ogni immagine della battaglia di Grande Inverno in cui tutto accade esattamente nel modo sbagliato. Questo sicuramente vi toglierà la voglia di questionare su quanto questo piccolo sito sia morale.
Naturalmente questa settimana non ho potuto fare a meno di vedere il trailer del remake di Final Fantasy VII. Per oggi terremo da parte la solita polemica sui remake e sulla mancanza di idee della nostra epoca perché FFVII è un po' più di un gioco sia per noi che per il mondo dei videogiochi in generale e poi perché io mi trovo in una particolarissima condizione. Poiché sto giocando al gioco esattamente in questo periodo sulla PS Classic non solo ho vivissimi ricordi degli originali di alcune scene che si sono viste nei trailer, ma le mie sensazioni attraversano tre precisi punti storici: quello di chi ha assistito al suo successo negli anni 90, quello di chi oggi può parlarne retrospettivamente dopo anni in cui il titolo ha influenzato il genere e si è evoluto nei suoi capitoli successivi e infine quello che ne vedrà la seconda giovinezza. C'è sicuramente un filo conduttore tra queste tre immagini, una specie di impronta che per qualcuno può suonare semplicemente come le note dei temi della serie, che riecheggiano di versione in versione, ma che più profondamente sono quello che è il vero potere di FFVII, ovvero quel nocciolo, assolutamente impossibile da descrivere o circoscrivere, che permette a un titolo di arrivare sul mercato a vent'anni di distanza dalla sua uscita e imporsi ignorando tutto quello che è successo nel frattempo. Ovviamente è difficile, per quelli della nostra razza, pensare che c'è chi vedrà il gioco in questa forma come una novità o come qualcosa che non rievoca nulla del passato, ma la verità è che possiamo individuare diverse generazioni che potrebbero avvicinarsi a questo titolo proprio con quello spirito, sostanzialmente vergini (soprattutto se non sono passati in luoghi pieni di roba vetusta come qui). Sarebbe prezioso e insegnerebbe molto soprattutto a noi poter essere nelle loro teste e vedere quello che loro vedranno. Potrebbe mettere in prospettiva molte cose che ci riguardano.
E' freschissima, praticamente di ieri, la notizia che l'avventura sarà spezzata in episodi. Non che ci voglia realmente molto, a dire il vero, perché in effetti di cut-scene in cut-scene è abbastanza evidente vedere dove siano le cesure e, anzi, effettivamente in certi tratti il cambio di mood è abbastanza brusco, tanto da ben adattarsi a un tipo di azione spezzata. Questo, ovviamente non può perdonare il fatto che dietro un fatto del genere c'è di certo una strategia commerciale, una strategia che, di fronte a un'operazione che porterà a casa probabilmente una quantità imbarazzante di soldi, riesce a trovare modi per fare ancora più soldi. Questo, forse, non ce lo meritavamo.
Comunque, lo so che ci tenevate a saperlo, io intanto ho appena schiantato, invano, il missile contro la meteor. Per recuperare la huge materia che si trovava al suo interno, lo ammetto, ho sbirciato online, ma mi spiaceva proprio lasciarla là. Adesso la nostra prossima avventura in cerca della white materia comincia a delinearsi all'orizzonte. Il contatore segna 36 ore di gioco, il che significa che di strada ne ho fatta tanta, anche se evidentemente non ancora tutta. Vi darò altri aggiornamenti strada facendo!
Cymon: testi, storia, site admin“Lo diceva Neruda / che di giorno si suda / (ma la notte no!) / rispondeva Picasso / io di giorno mi scasso / (ma la notte no!)”