Final Fantasy Turbo Intercooler
Ehm. E che, solo Nomura può fare i titoli idioti?
Quando ho letto che la nuova riedizione del remake (!) di Final Fantasy VII si chiamerà “Intergrade”, la mia prima reazione è stata: fiuuuuu, non c'è male, poteva andare peggio! Perlomeno questo è pronunciabile, che è più di quanto non si possa dire per la maggior parte dei titoli nella serie di Kingdom Hearts, dove il biondino cotonato dalla capigliatura senziente ha sfogato le sue perversioni onomastiche senza alcun freno.
Basta sciocchezzuole: ma il fatto è che questo annuncio mi ha messo di buonumore... SquareEnix è una severa padrona e lo sappiamo, ci elargisce minuscoli gesti affettuosi insieme a un uragano di schiaffi in faccia, ma “amor a nullo amato amar perdona”, almeno qualche volta. Stendiamo un velo pietoso sugli annunci della fuffa a marchio FF7 per cellulari, e concentriamoci sulle carezze: la prima, inaspettata, è la sincera gratuità dell'aggiornamento del gioco per Nuova Generazione; la seconda, quella che interessa me, è la nuova avventura di Yuffie.
Yuffie in cosplay da moogle-ninja è un regalo meraviglioso: chi non la accoglie con gioia è un'animo grigio, chissenefrega se nell'originale in quei momenti Yuffie stava facendo altro, questo gioco ha già messo in chiaro che si vuol prendere le sue libertà. Il gioco originale resterà sempre lassù nella sua gloria eterna, ma intanto che siam qui ben vengano queste piccole sorprese.
Anche il chara-design di questi nuovi comprimari mi ha riscaldato il cuore: il Tizio Qualunque, gracilino e con una pettinatura un pelo ardita, ma non più di un cantante K-pop o un influencer, è meraviglioso.
Sono questi tocchi di classe a ricordarmi che sì, è un Videogioco Giapponese, e quanto mi mancano i Grandi Capolavori Giapponesi! Non i giochini, che ci son sempre, ma i titoli ad altissimo valore di produzione... SquareEnix e Capcom, confidiamo in voi.
I giochini non mancano, appunto: dicevamo la volta scorsa di Project Triangle Strategy (ecco...), e in questi giorni c'è stato il gran ritorno di Bravely Default 2. Il primo gioco su 3DS lo ricordo come un'amore travolgente, poi la passione si è raffreddata, e questo seguito lo sentiamo necessario per placare la nostra sete di RPG... ma è un'acqua che non disseta veramente.
E intanto la primavera si leva dalla sua sepoltura invernale, i fiori di zafferano si aprono nei parchi, l'abbigliamento tecnico non è più indispensabile per avventurarsi all'aperto. Sì Neo, le giornate si stanno allungando. Questo almeno accadrà di sicuro.
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Sembra incredibile che Neo si accorga del fatto che si sono allungate le giornate, ma evidentemente anche lui in ufficio (o nella casa in smartworking) ogni tanto alza le tapparelle. Questa strip ci rivela un'altra grande verità. Ci sono due motivi per cui si rilascia qualcosa in un ambiente di produzione: perché lo sviluppatore ha messo da qualche parte qualche nuovo tasto colorato da cliccare o perché qualcuno ha migliorato il sistema sottostante perché non metta KO le macchine. Nel primo caso lo sviluppatore passerà tutto il giorno a cliccare il nuovo tasto, a fargli le fotine, a chiedere agli altri di cliccarlo anche mediante i suoi social, nel secondo caso invece si dimenticherà che la cosa è avvenuta il secondo dopo averlo fatto. Perché se le macchine stanno meglio è contento solo il sysadmin e per lo sviluppatore la felicità del sysadmin è irrilevante. Piuttosto che far felice il sysadmin meglio aggiungere più RAM.
DISCLAIMER: questo è un editoriale dedicato a me come persona. Potrei sorvolare, ma non lo farò. Se questa cosa così egoriferita vi disturba o non credete che sia meritevole dei minuti che impiegate usualmente su FTR andate pure da un'altra parte e amici come prima. Non Lo Facciamo Per Voi quando scriviamo dei massimi sistemi, figurati se lo faccio per voi oggi che parliamo dei fatti miei.
I crudi fatti: il vostro nerd anziano inacidito preferito (beh, uno dei due) ha vinto il Premio Altieri 2021. Noto ora che quando arrivai in finale dell'edizione 2018 lo dissi in un editoriale quindi potrei legittimamente non considerarvi completamente vergini riguardo l'argomento, ma immagino non vi siate segnati la data sul calendarietto delle vostre cose più care. Ai tempi fu già una bella emozione eh (bissai il risultato nel 2019, volendo), ma una finale è solo una finale un po' come vincere è... beh, vincere.
Immagino di tutto questo mondo sappiate poco o niente. Il premio Altieri è il premio con cui, ogni anno, si premia un romanzo per poi andarlo a pubblicare nella collana Segretissimo edita in edicola da Mondadori. Segretissimo, a suo modo, è una nicchia nerd a sé stante. La collana esiste dal 1960 e si dedica allo spionaggio con quel taglio un po' muscolare (e licenzioso) che se vogliamo è quello di 007, sebbene la costellazione di autori che vi lavorano è tanto vasta, ormai, che le sfumature e le declinazioni abbondano. Le collane da edicola di Mondadori hanno in qualche modo formato la cultura del lettore popolare italiano. Noi chiamiamo i gialli "gialli" proprio perché Mondadori sotto quel colore pubblicava i libri dedicati ai delitti. Gli "Harmony" per anni sono stati l'emblema del romanzo rosa così come Urania, la collana ovviamente a me più cara, ha avuto un ruolo importante nell'alfabetizzazione nazionale in merito a quello che riguarda la fantascienza. Segretissimo ha la stessa dignità di tutte queste altre collane, ma, stranamente, ho notato che è meno entrata nel parlare comune e quindi molto spesso devo spiegare cosa è.
Segretissimo è divertente, credo che divertente sia la parola che lo rappresenta meglio. Ha quell'amore per l'ipertrofia, per l'avventura, ma anche per i dettagli che probabilmente non è alla base della letteratura, ma fa sì che le sue storie siano un gioco a sé che appassiona. I libri amano giocare sulla loro continuity interna (un po' come fanno i supereroi) con personaggi che corrono e ricorrono avanti indietro (senza morire mai, anche quando sembra che hanno tirato le cuoia), le storie sono volutamente ambientate ai quattro angoli del globo così da permettere anche di viaggiare in "mondi" che spesso sono rappresentati come altro quasi fossero pianeti alieni. Di contro, l'amore per le tecnologie impiegate, per le armi, ma anche per gli scenari geopolitici affrontati è spesso particolarmente accurato, a dimostrazione di una notevole passione anche per il world building.
Parlando di me, il mio "Pozzo dei Soldati" è una storia ambientata in Colombia, con il mio protagonista, Clausewitz, che con la sua squadra deve recuperare la classica valigetta misteriosa infiltrandosi nei Narcos. Dopo numerosi intrighi BANG BOOM BANG BANG BOOM e (spoiler) BANG CRASH!. Credo che delle quattro storie che ho scritto finora sia quelle con lo scenario più classico, in cui si vede meno la mia estrazione, diciamo, culturale, anche se non ho mancato di aggiungere alcuni elementi blandamente fantascientifici. La cosa che più mi lascia stranito è che, a suo modo, è anche la storia in cui, all'inizio, credevo meno proprio perché mancava di quel quid maestoso che ero andato a rincorrere nelle altre. Come sempre però il punto di vista di chi scrive è il peggiore per giudicare ciò che è stato scritto e devo ammettere che si, alla fine è una storia a cui mi sono affezionato molto, soprattutto grazie ad alcuni passaggi.
Ma basta parlare di me. Un editoriale dedicato tutto a me è già troppo, figurarsi se poi finisce con l'essere pure un editoriale lungo. Il libro uscirà ad Agosto in tutte le edicole (o solo nelle migliori, come si dice in pubblicità) e credo che per allora tornerò pure a segnalarvelo, quindi un'altra cosa che potete anche non segnarvi sul calendario. Io invece ce l'ho segnata già.
Cymon: testi, storia, site admin“Papà, nessuno può lavorare con i poveri senza inciampare di tanto in tanto in Karl Marx, o nella Bibbia”