Strip
serie
16/11/2k24 - Vera satira sociale: La vera satira non interessa più a nessuno
1187
16 . 11 . 2024

Accademie da incubo

Un uggioso autunno inoltrato crea le condizioni ideali per la lettura, soprattutto se siete meteopatici, e riuscirà persino a spingermi a parlare di libri su queste pagine sacre.

Non ho scuse, o adesso o mai più: in questi giorni il settore del Divertimento Elettronico è assorbito da polemiche odiose, e noialtri abbiamo Scelto Di Vedere La Bellezza™ già da tempo; ma se dunque orientassi il mio sguardo alla bellezza, dovrei solo struggermi d'amore per Monster Hunter Wilds, a cui mancano ancora infiniti mesi, e non sono pronto.
Di Arcane ho già detto: avrei poi una lunga coda di film e forse persino qualche serie di cui parlare, ma oggi invece no, oggi farò i capricci e parlerò di libri.

Vita Nostra, di Marina e Sergej Djačenko.
Autori russi (il titolo è un antico inno universitario): e per di più uno dei due è deceduto, per cui le probabilità che la serie continui sono risicate. Non è necessariamente un male, considerando che il secondo della serie, Vita Nostra - Tentativi ed Errori, non è stato apprezzato quanto il primo... ma su questo sospendo il giudizio perché non l'ho letto e fidarsi di sconosciuti su internet è quantomai folle e pericoloso.
Ma sì, ho detto serie. M-ma come, e la Vera Letteratura? Ci siamo ordunque abbassati anche qui a leggere i romanzacci commerciali per adolescenti in fregola?!
Calma, ragioniamo. Innanzitutto la serie pare stroncata sul nascere (diciamo anche da cause di forza maggiore), e poi io ho letto solo il primo e non ho avvertito affatto il bisogno di una serie, a parte che certi personaggi minori si son persi per strada, e il finale è apertissimo, e... ma cosa siamo, booktoker tredicenni? Ci sono opere inarrivabili nella storia della Letteratura che sono piene di personaggi che spariscono nel nulla e finali-non-finali... alcuni la chiamano avanguardia post-moderna. Non sono sicuro che sia questo il caso.

Ma insomma, si vede che non sono abituato a scrivere di libri qui: libri, bleah, questi sconosciuti! Non ho nemmeno contestualizzato per benino l'opera e i suoi temi principali, fatto un riassunto della trama... tutta roba che può sputarvi fuori benissimo un ChatGPT qualsiasi, e con la stessa attendibilità di uno sconosciuto su internet.
Anzi, in effetti credo proprio che quella roba la lascerò al vostro assistente IA preferito. Da parte mia direi così: si comincia in una ridente località balneare sul Mar Nero, dove la nostra normalissima eroina sedicenne fa un incontro inquietantissimo con un Uomo Tenebroso che la introduce a certe pratiche, come dire... innaturali. A seguito di questi bizzarri abusi psicologici arriva l'iscrizione inaspettata ad un'università misteriosissima, in una cittadina sperduta nella più remota campagna russa. Seguono altri abusi, fuori e dentro le aule delle lezioni. Abusi in mensa, abusi nei dormitori, abusi per le strade, abusi agli esami, abusi anche in treno di ritorno per le vacanze estive. Ah, e alle lezioni si studia Pratica, che sarebbe, uhm, LA MAGIA?!

Questo libro è un Harry Potter russo, che già di per sé sarebbe una sciagura; ma in più, invece dei bimbetti ci sono degli adolescenti / Giovani Adulti™ terribili. Credo, perché non ho mai letto Harry Potter e vado per sentito dire.
Ad ogni modo, gli autorevoli booktoker di cui sopra mi assicurano che il libro appartiene a un intero sottogenere floridissimo, il, ehm, Dark Academia.
Ora, noialtri qui siamo vecchissimi, va bene, ma a me questo proliferare di etichette dà sui nervi tantissimo. Già categorizzare l'arte mi sembra un'inutile violenza (discorso lungo, su cui si dibatte da un paio di millenni), ma poi ostinarsi a frammentare i libri in sotto-sotto-generi ultra-specifici mi sembra di una povertà culturale avvilente.
Cozy Tavern Fantasy? Romantasy? Davvero? Che poi io in linea di principio il romantasy lo amerei tantissimo, se ne trovassi uno ben scritto: credo che sia proprio quel che ci voleva per far uscire la letteratura fantastica dal vicolo cieco in cui s'era cacciata, incastrata tra i fantasy in tre volumi che narrano l'Epico Scontro tra Bene e Male, e i fantasy ultraviolenti dove tutti sono persone orribili.

Ma dicevamo: Dark Academia. Uff, se parlassi più spesso delle mie esperienze letterarie non dovrei cacciare tutti questi pensieri sconclusionati in un unico editoriale.
Vita Nostra è la storia di una ragazza che va all'università della magia, e scopre che la magia esiste e si può imparare, però è strana e astrusa e inconoscibile e aliena, e mostruosamente pericolosa sia per sé che per gli altri. Magari è un percorso di studi che non fa per lei? Ahahah, ma la costringono a continuare: e giù abusi dalla prima all'ultima pagina (la penultima pagina, ad esser precisi). Non è un libro allegro. Non diventa mai un horror, ma non è allegro.

Non so quanti punti di contatto ci siano tra questa storia e le Maghette Giapponesi Tristi™ di cui Cymon qui di fianco è il sommo conoscitore a livello italiano se non internazionale... bisognerebbe chiederlo a lui.
Per quanto mi riguarda, mi ha affascinato moltissimo la rappresentazione della magia. La scrittura scorre consapevole dei propri mezzi senza mai strafare. Però diciamo che, dopo questo, uno sente proprio il bisogno di un bel romantasy super-zuccheroso.

Lo-Rez: arte, storia, web design
16 . 11 . 2024

Passagioco

E' un periodo che Phil Spenser è in giro con un sacco di interviste. Nel mondo moderno della comunicazione mondiale importa poco se le cose vanno bene o male, quello che importa è che ribadisci il più spesso possibile che va tutto bene. Qual è lo stato dell'ultima console war? Sembra di poter dire, ancora una volta, che Playstation ha battuto XBOX, c'è proprio poco da fare, LA console per videogiocare rimane la Playstation (considerando Nintendo campionato a sé). Espandendo un po' la visione però sono in molti a vedere il GamePass Microsoft come un prodotto migliore del PlayStation Plus, non fosse altro per il suo essere cross-piattaforma rispetto al PC e quindi donare una migliore elasticità nell'uso. Abbiamo già detto molto tempo che fa che questa potrebbe essere l'ultima console war "fisica" della storia. In questo senso l'atteggiamento di Spenser è sibillino. Da una parte Microsoft non ha intenzione di rincorrere la Playstation5Pro rilasciando una console di "mezza generazione" che effettivamente suona strano per il mercato, ma allo stesso tempo racconta di voler creare non solo nuove console, ma anche nuovi "device". La mente, in questo caso, va subito agli handheldelloni che sono in giro oggi e che permettono di portarsi in giro il gioco PC. Da una parte si tratta, per XBOX, di entrare in un mercato tutto nuovo, ma ancora acerbo e senza un effettivo leader, dall'altra si tratta forse di arrendersi a quella che è la vera natura dell'azienda oggi, ovvero un'azienda che gestisce un corposo e importante bouquet di giochi PC che girano anche su degli hardware buffi e dalla chassis un po' stilosa. Nessuno dice che il marchio XBOX deve morire, ma dopo aver preso l'ennesima legnata sui denti nel tentativo di vincere la corsa architetturale hardware con SONY forse è ora che qualcuno si decida semplicemente a fare dei PC neri e verdi, naturale supporto del vero cuore sano della strategia MSN, ovvero il Gamepass.
Un pochino più, diciamolo, paracula, la questione relativa alle espansioni. A nessuno piace dire di truffare gli utenti, qui, naturalmente, si sottintende che qualcun'altro lo fa. Il mondo delle espansioni è variegato, anche dal punto di vista etico. In un certo senso è un mercato che funziona esattamente come quello delle serie TV della moderna età oscura: non importa che un'espansione è importante o utile, quello che conta è che nel momento in cui esce i social ne parlano e diventa il centro delle interazioni. A questo punto gli utenti vengono incentivati a "esserci" e allora sborsano soldi non tanto per avere di più da un videogioco, quanto perché è il momento di fare quello per partecipare alla grande orgia comunicativa globale.
E' pacifico che un videogiocatore come me, che finisce i giochi per miracolo con centinaia di ore spalmate su mesi, non capisce nemmeno a cosa servano le espansioni. Quando io ho finito un gioco di solito ho lasciato indietro la metà dei contenuti disponibili e mi è rimasto sul groppone così a lungo che ormai ce l'ho fuori dagli occhi, figuratevi se mi verrebbe voglia di spendergli dietro altri soldi. E' evidente però che sono croce e delizia degli appassionati più appassionati, ma qui, con un occhio certamente più cinico di quello che usualmente ha Lo-Rez, mi vien da dire che la domanda e l'offerta, mediate dalla comunicazione, hanno tutto il diritto di dettare legge. Una piccola cazzatina superflua costa venti euro se ci sono persone pronte a spendere venti euro e quei venti euro comunque sono soldi spesi per fare guadagno su un gioco elefantiaco che è costato otto anni di lavoro e di certo non sta rientrando dell'investimento solo con la sua versione base. Si può arrivare a far avere successo a una cosa del genere anche solo per buona comunicazione, senza sviluppare realmente del software, ma a me ciò non fa né caldo né freddo. Comunque, se mi appassionassi al gioco, l'espansione uscirebbe con me che sono ancora a metà della storia principale.

Per chiudere un'altra notizia legata a suo modo alla galassia MSN, ma che è qui unicamente per scaldare il cuore. E' stata annunciata la remastered della trilogia Warcraft. Tutti e tre i titoli Warcraft hanno significato molto per me, tanto che ne possiedo due nella scatola originale. E' incredibile, tutt'oggi, rivedere il livello della "confezione" dei giochi Blizzard di un tempo, come fossero giochi che, al di là della tecnica pura impiegata per realizzarli, avessero addosso un lore talmente potenti da farteli brillare sugli harddisk. La visione di questo trailer mi ha quasi fatto venire voglia di tornare a giocare ai titoli originali, anche i primi due, nonostante i loro limiti. Come il recupero del trailer di Red Alert 3 mi ha fatto notare come per le cutscene di quel videogioco (una galleria di personaggi vestiti da imbecilli davanti a bluescreen improbabili) avevano un cast superiore a quello di molte serie tv moderne. ED ERANO ANCHE REALIZZATE MEGLIO.
Che dite? Sto scivolando di nuovo nella vecchiaia acida che continua a lodare i tempi andati? Forse si, forse è quello. Ma mi piace l'idea di instillarvi sempre il dubbio che forse no.

- Questa tragedia a breve finirà.
- Finirà?
- Si, moriremo tutti, noi e gli umani. - Ah... Non dirlo a Kadode, ok?

Cymon: testi, storia, site admin