L'Età della Pietra
È l'anno 202X. Dopo il collasso della civiltà, l'umanità frammentata sopravvive in tribù senza legge sparse in un deserto tossico e arido.
Un morbo letale dilaga tra la popolazione ormai decimata. La vita è aspra e selvaggia, follia e violenza sono all'ordine del giorno, e il forte schiaccia il debole senza pietà.
Per tutte le lande desolate, sconvolte da fenomeni climatici estremi, scorrazzano gang di ragionieri pieni di stress, vestiti come cosplayer giapponesi dei Duran Duran. Orde di Infetti mascherati spargono il panico con il loro soffio velenoso, mettono fratello contro fratello e madre contro figlia.
Ciarlatani lucrano sulla sofferenza dei molti, indottrinano gli ignoranti, esibiscono la loro inettitudine come un vanto e trasformano il no in sì e il sì in no, senza pudore; sono forti con i deboli e deboli con i forti.
Sette di fanatici idrofobi mettono al rogo libri e persone mentre intonano litanie demenziali e, pitturati da pagliacci, diffondono il loro culto con la violenza e instaurano Tribunali del Terrore. Ronde di vigilanti maniaci, senza nemmeno la scusa dei superpoteri, seminano terrore e distruzione tra le genti.
Dai sopravvissuti si leva un grido: “Chi mai ci salverà?”
Ed ecco all'alba sorgere la silhouette di un Guerriero Errante: una figura senza volto, di poche parole, dal cuore puro e indomito, consolatore degli oppressi, difensore degli orfani, salvatore di principesse biondocrinite per professione, pilota di robot giganti per diletto, addestrato fin dalla tenera età nella crudele Tana dei Conigli, temprato nel corpo e nello spirito da anni di sacrifici, ultimo erede di una scuola millenaria di arti marziali segrete... pagherà a caro prezzo la nostra salvezza, e il suo cammino sarà sempre solitario.
Quell'uomo... è Il Coniglio!
Fa caldo, e il caldo si sa ha strani effetti sulla psiche umana. Soprattutto se al caldo si aggiunge una valanga di tante altre piccole apocalissi, ciascuna troppo debole di per sé per estinguerci tutti, ma che sommate insieme stanno portando come per accumulazione alla disfatta della civiltà... Un'altra volta!
Forse non accadrà oggi e nemmeno domani, ma personalmente non vedo l'ora, se significherà scambiare completo e cravatta con un perizoma di pelliccia di tigre dai denti a sciabola, e lo stress della compilazione delle Matrici di Tracciabilità con la lotta a mani nude contro i dinosauri.
Saremo Re e Regine di una Nuova Età della Pietra, i nostri corpi pienamente sviluppati come Natura comanda, nutriti con la dieta che Natura comanda, degni finalmente di essere ritratti dal pennello di Frank Frazetta, sereni e innocenti come le bestie a cui contenderemo la cena...
Forse sono solo suggestionato dalla visione di Dr. Stone, che mi sta fomentando tantissimo perché appunto risveglia in me tutto l'immaginario del Buon Selvaggio che è tanto caro ai miei ricordi, fatti delle suddette copertine di Frazetta e dei mini-fumetti inclusi nei giocattoli di He-Man e i Dominatori dell'Universo (i primi, quelli con Teela bionda).
Sono solo fantasie sciocche, ma non so che farci: ho una strana idea di vacanza.
Onorerò anche stavolta, come innumerevoli volte prima di oggi, la tradizione dell'editoriale pre-vacanziero che mi impone di elargire consigli letterari non richiesti.
Potrei naturalmente sponsorizzare l'intera bibliografia di E. R. Burroughs con la sua glorificazione del mondo preistorico, ma sono francamente opere datate e oltretutto voglio parlare di qualcosa di nuovo, almeno per me. Sto leggendo i libri della saga di Terramare di Ursula LeGuin, che sono un fantasy più vicino all'Età del Bronzo che a quella medievale, e mi basta questo per restare in tema. Ho un rapporto d'odio profondo con il fantasy, perché è il mio genere preferito ma al tempo stesso non riesco a trovare quasi nessun libro che non mi faccia impazzire di rabbia: sono un amante esigente. Diciamo che questi sono promossi tra alti e bassi, soprattutto perché lo stile resta sempre sobrio e umile.
In questo mi ricordano un po' il Ciclo del Nuovo Sole di Gene Wolfe, che però è un'opera davvero monumentale, al cui confronto questa Terramare è superficiale come una pozzanghera.
Contro ogni previsione FTR è riuscito ad arrivare anche quest'anno alle sue ferie. A un certo punto apparirà/è apparsa l'illustrazione estiva destinata ad intrattenervi ed ispirarvi (?) fino al nostro ritorno tra qualche settimana.
Fino ad allora cercheremo di sopravvivere con tutte le nostre forze, a meno che non troviamo qualcosa di più importante per cui lottare.
Sotto il sole
Difficilmente ci capiterà di andare in ferie in un'estate più strana di questa, dopo una metà di anno passata in maniera decisamente non convenzionale, probabilmente con un po' troppe scosse, probababilmente con abbastanza scosse da farci venire nostalgia di quando ci annoiavamo. Ogni anno nella mia testa si svolge il sempre appassionante dibattito tra la fazione che vorrebbe effettivamente sfruttare anche questo editoriale e quella che invece pensa vada bene solo per fare qualche auguro di relax e per raccontarvi che saremo belli e grintosi al nostro ritorno.
Oggi questa seconda fazione ha decisamente vinto. E' stata un'estate, rispetto a tante altre, in cui sono stato realmente fedele all'indirizzo base di questo sito, mettendomi a videogiocare come poche altre volte avevo fatto prima. Persino adesso figuratevi che ho rirpreso in mano Civilization V dando fondo al mio vecchio pallino per la strategia che non si è mai spento, ma che mi fa comunque sempre molto soffrire, considerando la mia inettitudine.
Fatta la somma di tutto questo, però, credo di essermi decisamente meritato che ora non faccia nulla, non vi proponga temi, non apra dibattiti. Voi avete le vostre valige da fare, io ho il mio sole in balcone da prendere, tutti per un po' di tempo vogliamo ritagliarci un momento lontani da quello che siamo di consueto, lontano dalla nostra routine, lontano anche da quella vita un po' strizzata che abbiamo dovuto vivere.
Buone vacanze, allora, popolo del coniglio, la tana chiude per ferie, ci rivedremo quando sarà già settembre, quando riprenderanno le scuole (eh...), quando il mondo riprenderà piano piano a muoversi e le sue ruote ricominceranno a trascinarci avanti. Fino a quel momento, come di consueto, sforzatevi un pochino di fare i bravi.