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serie
978, 01/08/2020 - Venti giorni uomo
978
01 . 08 . 2020

L'Età della Pietra

È l'anno 202X. Dopo il collasso della civiltà, l'umanità frammentata sopravvive in tribù senza legge sparse in un deserto tossico e arido.
Un morbo letale dilaga tra la popolazione ormai decimata. La vita è aspra e selvaggia, follia e violenza sono all'ordine del giorno, e il forte schiaccia il debole senza pietà.
Per tutte le lande desolate, sconvolte da fenomeni climatici estremi, scorrazzano gang di ragionieri pieni di stress, vestiti come cosplayer giapponesi dei Duran Duran. Orde di Infetti mascherati spargono il panico con il loro soffio velenoso, mettono fratello contro fratello e madre contro figlia.
Ciarlatani lucrano sulla sofferenza dei molti, indottrinano gli ignoranti, esibiscono la loro inettitudine come un vanto e trasformano il no in sì e il sì in no, senza pudore; sono forti con i deboli e deboli con i forti.
Sette di fanatici idrofobi mettono al rogo libri e persone mentre intonano litanie demenziali e, pitturati da pagliacci, diffondono il loro culto con la violenza e instaurano Tribunali del Terrore. Ronde di vigilanti maniaci, senza nemmeno la scusa dei superpoteri, seminano terrore e distruzione tra le genti.

Dai sopravvissuti si leva un grido: “Chi mai ci salverà?”

Ed ecco all'alba sorgere la silhouette di un Guerriero Errante: una figura senza volto, di poche parole, dal cuore puro e indomito, consolatore degli oppressi, difensore degli orfani, salvatore di principesse biondocrinite per professione, pilota di robot giganti per diletto, addestrato fin dalla tenera età nella crudele Tana dei Conigli, temprato nel corpo e nello spirito da anni di sacrifici, ultimo erede di una scuola millenaria di arti marziali segrete... pagherà a caro prezzo la nostra salvezza, e il suo cammino sarà sempre solitario.

Quell'uomo... è Il Coniglio!
Fa caldo, e il caldo si sa ha strani effetti sulla psiche umana. Soprattutto se al caldo si aggiunge una valanga di tante altre piccole apocalissi, ciascuna troppo debole di per sé per estinguerci tutti, ma che sommate insieme stanno portando come per accumulazione alla disfatta della civiltà... Un'altra volta!
Forse non accadrà oggi e nemmeno domani, ma personalmente non vedo l'ora, se significherà scambiare completo e cravatta con un perizoma di pelliccia di tigre dai denti a sciabola, e lo stress della compilazione delle Matrici di Tracciabilità con la lotta a mani nude contro i dinosauri.
Saremo Re e Regine di una Nuova Età della Pietra, i nostri corpi pienamente sviluppati come Natura comanda, nutriti con la dieta che Natura comanda, degni finalmente di essere ritratti dal pennello di Frank Frazetta, sereni e innocenti come le bestie a cui contenderemo la cena...
Forse sono solo suggestionato dalla visione di Dr. Stone, che mi sta fomentando tantissimo perché appunto risveglia in me tutto l'immaginario del Buon Selvaggio che è tanto caro ai miei ricordi, fatti delle suddette copertine di Frazetta e dei mini-fumetti inclusi nei giocattoli di He-Man e i Dominatori dell'Universo (i primi, quelli con Teela bionda).
Sono solo fantasie sciocche, ma non so che farci: ho una strana idea di vacanza.

Onorerò anche stavolta, come innumerevoli volte prima di oggi, la tradizione dell'editoriale pre-vacanziero che mi impone di elargire consigli letterari non richiesti.
Potrei naturalmente sponsorizzare l'intera bibliografia di E. R. Burroughs con la sua glorificazione del mondo preistorico, ma sono francamente opere datate e oltretutto voglio parlare di qualcosa di nuovo, almeno per me. Sto leggendo i libri della saga di Terramare di Ursula LeGuin, che sono un fantasy più vicino all'Età del Bronzo che a quella medievale, e mi basta questo per restare in tema. Ho un rapporto d'odio profondo con il fantasy, perché è il mio genere preferito ma al tempo stesso non riesco a trovare quasi nessun libro che non mi faccia impazzire di rabbia: sono un amante esigente. Diciamo che questi sono promossi tra alti e bassi, soprattutto perché lo stile resta sempre sobrio e umile.
In questo mi ricordano un po' il Ciclo del Nuovo Sole di Gene Wolfe, che però è un'opera davvero monumentale, al cui confronto questa Terramare è superficiale come una pozzanghera.

Contro ogni previsione FTR è riuscito ad arrivare anche quest'anno alle sue ferie. A un certo punto apparirà/è apparsa l'illustrazione estiva destinata ad intrattenervi ed ispirarvi (?) fino al nostro ritorno tra qualche settimana.
Fino ad allora cercheremo di sopravvivere con tutte le nostre forze, a meno che non troviamo qualcosa di più importante per cui lottare.

Lo-Rez: arte, storia, web design
01 . 08 . 2020

Aggrosto!

Finalmente, dopo tante settimane a parlare di futili videogiochi possiamo prenderci un momento per lamentarci del caldo. Dopo che in questo anno ne sono successe di ogni ecco che Agosto decide di partire roventissimo, così da cercare di attirare l'attenzione su di sé (e su climate change e sulla terribile battura del titolo dell'editoriale).
La settimana che è seguita l'XBOX Showcase sembra aver confermato le perplessità che avevamo espresso proprio su queste colonne. Inutile dirci che illazioni a questo punto lasciano il tempo che trovano, il gioco delle parti ci impone di elucubrare sui dati a nostra disposizione. L'ultima considerazione prima di chiudere l'argomento e riaprirlo, probabilmente, intorno a Natale riguarda il terzo incomodo di questa partita a due. Che fine a fatto Stadia? Ricordo benissimo i grandi discorsi in cui mi sono avventurato quando il progetto di Google è uscito. Come dice bene Lo-Rez una delle mosse che potrebbe ridare vantaggio a XBOX su PS5 è proprio il Game Pass, che é un progetto molto vicino a quello. Vogliamo considerare la piattaforma Google come partecipante alla Console War o solo come rumore di fondo? Probabilmente il motivo per cui non riusciamo a vedere questo gioco a due come un gioco a tre è una questione di identità. Stadia non ce l'ha "il gioco per Stadia", non ha una comunità che aspetta qualcosa da lui, per ora si tratta solo di un collettore di creatività che non cerca veramente di guidare il mercato, ma raccogliere quello che il mercato dà. Anche Netflix ci ha messo un po' ad avere i Netflix Original (non che abbia accolto la cosa con grande entusiasmo) anche se in quel caso l'offerta era già abbastanza particolare per attirare l'attenzione. A me piacerebbe un mercato un po' diverso da quello attuale, non ne faccio mistero. Più che altro credo che ormai tra i triplaA e gli indie si sia scavata una profonda valle di nulla in cui mi piacerebbe vedere qualcosa, ovvero una produzione che abbia la cura del prodotto industriale e la spinta creativa dell'indie, calmierando le problematiche di entrambi i mondi. Non credo che nuovi modi di fruizione del videogame possano permettere di arrivare a tanto, ma sicuramente una scossa, in qualche direzione, è ben accetta.

In other news, visto che stiamo per andare in ferie e lo so che a lasciarvi soli vi intristite, voglio consigliarvi la serie TV che non ti aspetti, che probabilmente non arriverà in Italia prima del 2022 nella terza serata di RAI4 doppiata male, ma che secondo me ha del potenziale. Si chiama Motherland: Fort Salem. E' un'ucronia in cui le streghe si sono rivelate al mondo e, per evitare di essere massacrate, sono diventate il braccio armato degli Stati Uniti. La serie è ambientata negli (alternativi) giorni nostri, in cui ormai la magia è irregimentata in un vero e proprio esercito, sotto lo sguardo ormai secolare del generale Alder. Tutte le ragazzine sono chiamate a fare il loro dovere sotto le armi, soprattutto per combattere The Spree, un'organizzazione per lo più terroristica che, sempre grazie alla magia, ammonticchia morti a centinaia.
Parliamo di una serie rivolta agli adolescenti con dei buchi di trama grossi così, ma roba che potete perdonare se non fate i nerd troppo arcigni e, oltretutto, con delle lesbian vibes talmente violente che, a guardarlo da maschietto, ogni tanto ti fa sentire un po' fuori posto. E' però un progetto fresco, con un taglio che ricorda quasi gli anime giapponesi, dei personaggi interessanti e interessanti dinamiche. C'è poi un approccio al sesso genuinamente entusiasta, come ci si aspetta in una comunità di streghe, non come in quella mezza bigottata di Sabrina, per cui le ragazze sono invitate a godere dei piaceri carnali in promiscuità e con generosità, tanto che i matrimoni sono rapporti che vanno di cinque anni in cinque anni e il tradimento non è poi così malvisto (sembra un dettaglio pruriginoso, ma più che altro è proprio il confronto con la resa in Sabrina che lo fa risaltare ai miei occhi).
Di Motherland: Fort Salem esiste una sola stagione, "recuperabile", per dodici episodi. La serie sembra abbastanza in salute e la seconda stagione è già confermata. Nel suo essere un progetto leggero è uno di quelli che ho goduto di più ultimamente (anche perché non di solo CW vive l'uomo) e questo anche senza soffermarmi sulle tematiche riguardo la comunità LGBT e la condizione della donna che pure sono abbastanza centrali. Consigliato.

“I don't want to hear you say / I will go another way / Should I go or should I stay? / If I have to go away / Least we'll go another way / Can I plan to slip away? / Hypnodancer (hey, hey) / Hypnodancer (hey, hey) / Hypnodancer (hey, hey) / Go hypnodancer / Dancer (hey, hey) / Hypnodancer (hey, hey) / Hypnodancer (hey, hey) / Go hypnodancer”

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