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Come certamente saprete se non siete rimasti chiusi dentro una cassaforte sigillata nella stiva di un sottomarino affondato a 11.000 m di profondità nel bel mezzo dell'Oceano Pacifico, in questi giorni a Los Angeles c'è stato l'avvenimento mondano di gran lunga più importante dell'anno per noi, il Popolo dei Videogiocatori.
L'E3 è il posto dove l'umile passatempo del pigiare tasti e guardare che succede su uno schermo viene esaltato all'ennesima potenza, al rango di grande Business a livello mondiale; e' il posto dove tutta la gente che ci ha fatto vivere i momenti più entusiasmanti della nostra carriera videoludica profondono assurde masse di denaro per cercare di impressionarci profondamente, ogni anno di piu', piu' di quanto abbiano mai fatto, piu' dei concorrenti altrettanto agguerriti.
Per fare colpo ogni mezzo è lecito, da schermi grandi come tendoni da circo a eserciti di ragazze vestite come in Dead Or Alive Hardcore, e perfettamente adatte a quell'abbigliamento, se mi capite...
No, non ci siamo stati. Sì, avremmo voluto andarci. Chissà che prima o poi qualcuno non sia tanto folle da darci un magico "pass"... :)
Ad ogni modo sono riuscito ugualmente a sbirciare qualcosina da buco della serratura, per così dire, e ho potuto cosi' compilare la mia lista dei regalini di Natale. Cioè, sarebbe la lista dei regali di Natale se non fosse tutto destinato a me solo, se Natale capitasse 365 giorni all'anno, e se quei dannati sviluppatori si decidessero a far uscire i loro dannati giochi in un tempo decente.
NeverwinterNights tra l'altro forse arriverà giusto in tempo per permettermi di proseguire senza interruzioni le mie scorribande nei Forgotten Realms dopo BG2 (vedi sotto), ma al magico E3 sono state servite altre pietanze che hanno deliziato il mio fine palato. Finalmente si è visto qualcosa per PS2 che potrebbe perlomeno rivelarsi degno di essere giocato, a differenza della quasi totalita' di quello che e' uscito finora (questo sì che e' uno scoop!); e poi ci sono dei seguiti illustri, tra cui spiccano Alien vs Predator 2 (sembra stavolta siano stati tanto gentili da aggiungere un pulsantino "save" nel menu, grazie!), e Return To Castle Wolfenstein, sperando che non rimanga schiacciato dalla pesantissima eredita' legata al suo nome... far rivivere i vecchi tempi, gli anni ruggenti del finto-3d, quando il Videogioco era ancora adolescente, sara' difficile.
PS: pare che ci sia un po' di trambusto in casa TheRabbit... chissà, forse la prossima volta che tornerete sarete accolti da GROSSE novita'.
Stay tuned for more... Follow The Rabbit!
Lo-Rez: arte, storia, web design“I don't think that people really respect the entertainment industry. For the most part, its because they have a tendency to not respect their audience.” (Piro, Megatokyo)
Alice guarda i gatti...
...e i gatti guardano nel sole, lo so. Però lasciate stare i felini, penso che di bestie in questo sito ce ne siano già troppe (me compreso), mi interessa Alice in questo momento. Credo che ormai anche i sassi abbiano capito che la frase "Follow the rabbit" sia proprio da ricercarsi nel romanzo di Carrol (questo anche grazie al primo editoriale di Lo_Rez, guardate in fondo). Io in verità non l'avevo bene inteso nei primi tempi, fortunatamente mi sono fatto spiegare la situazione da un ciottolo di fiume e adesso mi sono convinto.
Sebbene esista una seconda fonte per il nome del nostro sito, una fonte molto più videoludica e che sfido i più ad indovinare (in palio un bradipo di marzapane vivo) mi sembrava bello dedicare quattro righe a questo romanzo che tanto ci ha dato e che tanto ha dato al cyberame in generale.
Innanzitutto non vedo perchè tutti voi in ascolto non vi pigliate la briga di scaricarvelo da internet, magari dal sito Liber Liber dove oltretutto ce n'è una lussurreggiante versione RTF. Io così feci un po' di tempo fa quando ebbi voglia di leggerlo, un po' per curiosità, un po' per il fascino che una figura come quella di Carrol trasmette.
Già, perchè è inquietante pensare a quello che una mente matematica come quella del buon Lewis (leggibile Luìs, alla meneghina) potrebbe aver nascosto dietro l'apparente linearità di una favola per bambini, sfruttando la capacità tanto cara ai teorici puri di anticipare il futuro senza farsi capire da nessuno. E se...? E se...? E se...? Provate a divertirvi a costruire una Mulderiana teoria su quello che mr. Dodgson potrebbe averci detto per metafore, stai a vedere cosa potreste concludere!
Il mio primo incontro con la Realtà Virtuale raccontata, un po' precedente al Tagliaerbe che la ha fatta entrare di diritto ad Hollywood, è stato fatto in un ormai antiquo albo di Nathan Never, "Cybermaster", dove già la favola aveva un importanza centrale nella vicenda. Tralasciando che ritengo quel Nathan Never il migliore dei 2 che ho letto (wow! che espertone sono!) devo dire che mi fa molto piacere quando tendenze ultramoderne come la cultura degli hacker d'oggi abbracciano una letteratura di più di un secolo fa. Mi sembra che una cosa del genere dia un certo spessore alle idee che si cerca di trasmettere, dimostri una passione per una particolare visione del mondo che va oltre il semplice seguire una moda.
Oggi come oggi i riferimenti ad Alice nel Paese delle meraviglie fioccano giù da ogni parte. Tolti quelli presenti in Matrix se ne potrebbero citare parecchi (frase messa qui perchè l'autore della stessa non se ne ricorda nessuno...mannaggia a me), dai più velati ai più espliciti. Senza contare come l'allucinazione Carroliana della bimbetta possa ancor oggi essere spunto per opere come quella di American McGee: oltre a trovare nel suo gioco uno sfruttamento del motore di Quake3 molto più intelligente che in Quake3 stesso penso che l'idea di della ragazzina finita fuori di testa e del suo intero universo "in acido" sia estremamente stimolante. Un tempo mi pareva di aver sentito che si voleva far finire pure quest'Alice nei cinema (probabilmente non ad opera della Dismey...), credo che sarebbe una sfida molto interessante.
Bene, per questa settimana ci siamo cimentati nientepopodimenochè nel promozionare la lettura di un libro che magari i più hanno sempre considerato stupidotto. Mi sembra quasi di essere diventato un servizio sociale, mi sembra! Ma dove andremo a finire? Ma in un sito di videogiochi non dovrei istigare alla violenza, alla delinquenza, all'omicidio? Bha, cerchiamo di riprendere le redini della situazione e di dare un'immagine di me più coerente: dunque, leggetevi Alice nel paese delle meraviglie dopodiché cospargetelo di benzina, dategli fuoco e lanciatelo giù per strada (tanto immagino che l'abbiate già fatto col vostro libro di latino, quindi non devo dirvi io come si fa) urlando canzoni tribali di dubbio gusto e dubbia lingua. Fatto ciò tatuatevi uno stregatto sul petto e vagate a torso nudo canticchiando la sigla dell'A-Team. Come minimo, se la polizia vi becca, daranno la colpa a me, verrò messo in galera e, da dietro le sbarre, potrò fare uno sciopero della fame che porterà enorme pubblicità a questo sito...non posso dire che l'idea sia allettante, ma accarezzarla...
Vabbè, ma Lily Marlene? sorride e non ti dice la sua età! Ma tutto questo Alice non lo sa...