La fiera del tempo che fu
Ci sono alcuni test semplici ma infallibili per determinare se qualcuno è Uno di Noi. L'angioletto Bob, qui ritratto spaparanzato su un gommone al sole dei tropici, nella strip di oggi ha fallito uno di questi test.
Sul perché poi Bob si trovi a gestire un server pirata su un'isola, vi rimando all'archivio, e ai 2000 anni di storia di FTR in esso custoditi.
Sono stato allo SMAU 2010 a Milano. Non è più il posto in cui si tenne tanti anni fa uno dei rarissimi eventi sociali di Follow The Rabbit... quell'allegra Convention privata di Multiplayer.it di cui trovate un resoconto qui. Però almeno c'era il Microsoft Kinect, provabile da chiunque passasse dallo stand. I giochi erano il solito bowling, il solito tennis, la stessa roba che accompagnava il Wii al suo esordio: ma la tecnologia funziona. L'inquietante occhio senziente è davvero in grado di identificare testa e braccia umane... speriamo che nel suo cervello digitale non sorgano mai pensieri sanguinari, saremmo tutti facili bersagli!
A proposito, pare che stia uscendo Fable III, che doveva supportare Kinect ma poi invece no. Non subito, almeno. Ad ogni modo, il trailer “It's a revolution” è una chiamata alle armi molto esaltante. Il gioco promette bene, oltretutto è anche l'unico RPG occidentale a non farmi piangere di orrore per la sua direzione artistica.
Un paio di settimane fa parlavo di Inception, che ci piace ma non ai livelli ossessivi che avevamo sperato. Ad altri è piaciuto davvero tanto, e questa recensione in particolare fa delle considerazioni abbastanza profonde, vale la pena di meditarla. Sempre sullo stesso sito trovate anche le prime impressioni su Redline, un film d'animazione nippo-giappo in uscita tra un po'... sembra notevole, un'opera indipendente curatissima e nostalgica, che il Mondo ignorerà. Proprio come piace a noi, eh?
Non ho gadget da riportarvi quest'anno. Almeno rimediamo con la notizia di un gingillo nuovo fiammante, che non abbiamo ancora in mano ma che accende parecchio il nostro desiderio: il R.A.T. 7. Indizio: è un mouse.
Lo-Rez: arte, storia, web design“E invece son qui seduto /
Davanti a uno schermo piatto /
E il mondo mi scorre accanto /
Nemmeno lo guardo più”
Conigli androidi e elfe nude
E' ormai consuetudine che un titolo d'editoriale licenzioso e buono per attirare liceali in preda a tempeste ormonali sia sintomo di un receditoriale di stampo anime. E' così, ma i conigli androidi che c'entrano? Una lieta sorpresa di cui parliamo dopo.
E' curioso e un po' paradossale come Elfen Lied sia allo stesso tempo simile a quel Sora no Otoshimono di cui parlammo tempo fa e praticamente opposto.
Anche in quest'opera abbiamo il famoso "triangolo" che avevamo già avuto modo di evidenziare allora: un ragazzo segnato da un trauma infantile che non ricorda e che torna per motivi di studio nella città dove passava le vacanze da piccolo, una ragazza che, da quel periodo d'infanzia, è segretamente innamorata di lui e il consueto elemento soprannaturale, questa volta rappresentato da Lucy/Nyu, un diclonius, ovvero una ragazza con delle corna ossee che le spuntano dal capo e capace di comandare col pensiero delle vere e proprie braccia invisibili aggiuntive, dotate di forza straordinaria.
Sora no Otoshimono, però, sviluppava questo triangolo in un giocoso andirivieni di equivoci e gag di natura sessuale, tratteggiando i suoi personaggi in maniera piuttosto solare. Elfen Lied invece è un anime profondamente cupo e horror, senza sconti. La sequenza iniziale, con Lucy completamente nuda che vaga per il centro di ricerche da cui cerca di fuggire smembrando (letteralmente) chiunque le si pari davanti, è sufficiente a applicare tutti i bollini di divieto noti al nostro emisfero come a quello giappo. Il proseguo della vicenda, con pedofili, maltrattamento di minori, braccia e gambe che volavo e veri e propri inferni lolicon è se possibile anche peggiore.
EL non è, insomma, una serie facile. E se anche vogliamo accettare come standard l'ultraviolenza delle situazioni in cui i diclonius entrano in azione, è un po' più difficile digerire la violenza "morale" che è profusa in abbondanza in cui i personaggi, a volte adulti, ma spesso e volentieri vere e proprie bambine, subiscono di tutto e di più andando un po' al di là di quello a cui siamo solitamente abituati e forse anche di quello che sarebbe effettivamente funzionale alla trama.
Trama che, in verità, si scosta pochissimo dalle consuete situazioni standard del genere, non mostra granché colpi di scena e incappa spesso e volentieri in contraddizioni e sfilacciamenti che la rendono tutt'altro che solida.
Insomma, magari si sarà capito tra le righe, ma ammetto di non esserne rimasto soddisfattissimo. Credo che l'atmosfera di disperazione e angoscia che Elfen Lied trasmette sia, a suo modo, un prezzo da pagare per la visione, ma, di contro, non è che l'anime restituisca più di tanto rispetto a una qualsiasi altra serie. A questo, punto, veramente, tanto meglio Sora no Otoshimono, che permetteva quantomeno di passare il tempo in maniera leggera. Se cercate fantascienza, horror, mistero, quindi, ci sono forse diversi altri lidi dove potrete trovarne in abbondanza e di buona qualità, se cercate ragazze nude, bhe... non so voi, ma meglio cercarne in contesti meno morbosi. Forse sono io che non sono proprio adatto al "e;vero" horror giapponese anime e quindi posso digerirne i meccanismi solo quando non sono portati all'estremo, ma comunque per me Elfen Lied rimane comunque una serie bocciata.
Bene, archiviate le elfe nude non rimane che parlare dei conigli androidi. Sono ormai diverse settimane che mi faccio promotore della rivoluzione android, quella marcia verso gli smartphone del futuro targata Google, Opensource (nonostante quello che dice Jobs..) e Java. Quale modo migliore per fare proselitismo se non consegnare al mondo la FTRApp? Si tratta di una semplicissima e comoda applicazione per smartphone android che vi permetterà di leggere le nostre strip (e per ora solo le strip) direttamente dal cellulare, con aggiornamenti assolutamente allineati con quelli del sito. Ha forse qualche difetto, è limitata, ma d'altronde è usanza, soprattutto qui in Italia, rilasciare app relative a siti importanti che sono in realtà molto brutte, non ci vedo niente di male. Sarei felicissimo, ovviamente, di qualsiasi feedback vogliate darmi.
Se, invece, vi chiedete dove sia la app iPhone... bhe, trovatevi uno sviluppatore iPhone che ve la faccia e poi ne parliamo!
Bene, l'editoriale finisce qui, ora potete rismandrupparvi tutte le strip di FTR nel superAMOLED del Galaxy S, quindi per questa settimana avrete abbastanza da fare. Ci vedremo settimana prossima, anche se tipo sarete in treno... basta che vi siate fatti un piano dati decente.
Cymon: testi, storia, site admin“Get the f*** up, this Mac is real! / F*** a Zune, I'm on a Mac, motherf***a! / F*** right click, multi-touch, motherf***a! / I'm on iChat with my boys, motherf***a! / These turtlenecks ain't cheap, motherf***a!” Soliti tesori recuperati nel forum...