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436, 07/11/2009 - Pianificare
436
07 . 11 . 2009

Non siete costretti a soffrire

Mi piace pensare che il cecchino dietro il mirino nella strip odierna, colui che tiene tra le mani la vita del povero Gödel, che in fondo voleva solo “lanciare uno script” da bravo ingegnere, possa essere il cecchino australiano di Team Fortress 2. L'evento a tema Halloween della settimana scorsa ha infatti risvegliato il mio interesse per questo titolo, in un modo possibile solo a un gioco multiplayer.
Bene, dopo questa introduzione felice e soddisfatta sono libero di dedicare l'editoriale a denunciare con tutte le mie forze l'orrore che è Dragon Age.

Lo Spirito dei Tempi ci ha giocato un brutto scherzo anche stavolta, riproponendoci a distanza di tre anni lo stesso scontro filosofico di fine 2006... allora infatti uscivano Final Fantasy XII (in Occidente) e Neverwinter Nights 2. Oggi invece si trovano forzatamente a confronto Final Fantasy XIII (in uscita tra un mese) e Dragon Age.
Tre anni fa ho espresso le mie opinioni, insopportabilmente di parte perché dopotutto sono le mie opinioni, e grazie al potere del nostro archivio chi vuole può rileggerle. In questi tre anni non è cambiato nulla. Le due scuole di RPG per eccellenza, quella Occidentale e quella Orientale non hanno ceduto un millimetro sulle loro posizioni: da una parte abbiamo l'ossessione per le “scelte” e la personalizzazione, gli elfi e i nani; dall'altra la cura per l'estetica, la storia e il gameplay hardcore.
Oggi però non pretenderò di convertire nessuno, non vi romperò l'anima con le mie prediche e non spenderò centinaia di parole in un trattato critico sugli RPG per computer. Se volete quella roba eccola qua, e qua.
Ormai ho accettato il fatto che molti apprezzano il genere di giochi a cui appartiene Dragon Age; ma non mi sono ancora rassegnato a vederli soffrire così... ho ancora la speranza che possano aprire gli occhi, e vedere anche loro la vera bellezza. I forum sono pieni di tizi grigi e tristi, che un po' si lamentano perchè i modelli in-game di Dragon Age sono bruttini, perfino se confrontati con il precedente RPG di Bioware, Mass Effect. Altri sono rimasti un pochino perplessi per la campagna di marketing del gioco, che si è concentrata sul mostrarci donne nude sporche di sangue.
Oh, sì: le donne nude rappresentano i contenuti Adulti, i temi Profondi e Maturi che affronta Dragon Age... il sangue invece sta a ricordarci che abbiamo a che fare con un'atmosfera Molto Molto Dark Fantasy (sebbene gli stessi autori poi non sappiano dire se è High o Low Fantasy, tanta è la cura che vi hanno dedicato). È un vero peccato che la censura abbia leggermente ridotto la “Maturità” di certe scene, per cui i personaggi nelle scene di sesso sono interamente vestiti. Certo io sono un povero ossessionato, ma preferisco il velo trasparente che copre l'ombelico di Fran (non necessariamente la versione hentai!), piuttosto che questi robot privi di espressioni facciali che fanno 30 secondi di animazioni scattose, precedute da dialoghi imbarazzanti perfino per un adolescente.
Tutte le speranze che avevano suscitato in me le belle illustrazioni di Jason Chan sono definitivamente morte quando è uscito il trailer di Dragon Age, quello in cui un paio di donne con la faccia da transessuali, vestite come prostitute in mezzo a una bufera di neve in cima a un ghiacciaio, combattono come Superman sbaragliando gli orchetti (oh, scusate, non sono orchetti) meglio di Legolas.
Ognuno si tenga i giochi che si merita.

Lo-Rez: arte, storia, web design
07 . 11 . 2009

Nintendo ha il suo watchmen

Settimana scorsa, grazie alla strip M.it abbiamo affrontato l'argomento MGS Philanthropy, film amatoriale di alta qualità dedicato al mondo di Metal Gear Solid. Oggi vi racconterò di un progetto simile, americano, con tutt'altra radice: There will be brawl.
Questa volta la base di partenza è la serie Super Smash Bros. Brawl e quindi, di riflesso, tutto il mondo Nintendo, visto che, come in altri luoghi, anche questo titolo è stato collettore dei protagonisti delle serie più disparate prodotte dalla grande N.
Nonostante personaggi siano tutti splendenti e tenerose giappoicone el videogioco brillante il tono dell'opera è decadente e malinconico. Come dice il titolo del mio editoriale TWBB è un po' la rilettura di tutti questi grandi eroi in chiave Watchmen, quando cioè la loro stella è tramontata e il mondo intorno a loro li ha dimenticati, relegandoli ai margini della società (il mushroom kingdom) che loro stessi hanno contribuito a creare e difendere. Nonostante sia grande la carica autoironica l'opera scende poco a compromessi, Mario è un alcolizzato, Luigi è costretto al mercato nero di funghetti e al gioco d'azzardo, nonché a insudiciarsi con le attività di Wario, praticamente piccolo boss della mala locale. Peach ha una relazione (si, con anche scene di sesso) con entrambi i fratelli e vede la sua presa sul regno vacillare. Nel frattempo Link, rifugiato nel mondo di Mario dopo la caduta di Hyrule, è ormai un capo della polizia fascistoide, spalleggiato da una Zelda assetata di poteri e da altri comprimari più o meno ottusi. Il peggio, però, è toccato a Kirby, la tenerosa palla di gelatina succhiatutto, infatti, è diventata uno spietato serial killer, vera e propria reinterpretazione di Hannibal Lecter.
Su questo scenario si muove una trama che a sua volta non fa sconti: mentre la criminilità e il cinismo continuano a montare facendo marcire il mondo colorato e pucettoso che Mario ha contribuito a creare, uno spietato assassino si aggira per le strade. Questo assassino non si limita, ci mancherebbe, a uccidere le sue vittime, ma si diverte anche a far scomparire gran parte dei loro corpi, lasciando sul luogo del delitto solo i loro intestini (che, per ragioni che non ci sono note, i personaggi Nintendo sembrano possedere in enorme copia). Questo finisce col far collassare la situazione già difficile portando il mondo sull'orlo di una guerra civile.
La realizzazione di There will be brawl è terribilmente matura, tutti i dialoghi e le scene sono pensate con gran senso drammatico. L'ironia e il divertissement, ovviamente, è lasciato ai costumi dei vari personaggi che cercano di riportare nel mondo reale le fattezze e le forme delle loro controparti digitali, con ovvio effetto comico. Trattandosi di un'opera che ovviamente non è costata milioni di euro un gioco nel gioco è anche vedere come certe cose sono state realizzate. Sostanzialmente potreste vederlo anche solo per la grande parata di cosplay nintendo che rappresenta, considerando che il trucco di diversi personaggi è ottimo (StarFox su tutti), ma non manca la realizzazione tramite ingenui effetti dei protagonisti più particolari: Kirby e Mr. Game&Watch su tutti. Samus è una passera vera (ma vera vera).
Con TWBB si potrebbero riaprire tutti quei discorsi gloriosi su quali prodotti può realizzare la magica alchimia tra internet, videogiochi e nerd avvelenati, ma è un discorso che, per quanto faccia bene, ho già fatto un po' troppo spesso e non voglio annoiarvi ripetendolo. Io intanto ho usato uno dei wallpaper del sito per aggiornare il mi desktop (Code Geass cominciava a essere vecchiotto) e aspetto trepidante il prossimo episodio, il penultimo, in cui qualche nodo dovrebbe cominciare a venire al pettine. La serie, stando a google, sembra essere piuttosto sconosciuta in Italia, motivo in più per parlarne in questa sede, visto che il coniglio è anche mezzo d'informazione e strumento divulgativo di quanto possa essere utile al verbo.
Naturalmente guardando quest'opera mi è subito venuta in mente la nostra interpetazione di Super Smash Bros. Brawl. Ai tempi scoppiò quasi un flame perché, facendo vedere Link che picchiava Zelda, infangavamo il mondo magico e fiabesco dei cavalieri e delle principesse, mi chiedo cosa penserebbero quelle stesse persone dell'opera oggetto di quest'articolo, magari alla scena in cui Luigi torna a casa e sorprende Mario a pomparsi Peach sul divano. Ma sono cattivi pensieri di uomo meschino, quindi non andrò oltre a ragionarvi. Tanto meglio chiudere l'editoriale e rimandarvi a settimana prossima.

“When you call my name, it's like a little Prayer. I'm down on my knees, I wanna take you There. In the midnight hour, I can feel your Power just like a prayer. You know I'll take You there.”

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