Strip
serie
422, 25/07/2009 - Fingere interesse
422
25 . 07 . 2009

Passionate chocolate girl

Volevate Clara e ve l'abbiamo data. Per la nostra adorabile PR ogni tavolino di ogni bar diventa l'ufficio dal quale organizzare eventi per la stampa di settore.
Ci ho messo anni a rendermene conto, ma alla fine mi sono dovuto convincere: i giornalisti del settore videoludico sono continuamente esposti alla corruzione, al punto che se rifiutano non possono fare il mestiere. Quel che dice Clara nella strip di oggi dunque è senza esagerazioni la pura verità. Così va il mondo.

Ma queste amare considerazioni non sono niente, in confronto all'amarezza del lutto che ci ha colpito questa settimana: è mancata all'affetto dei suoi cari Ellie Frazetta, moglie di Frank.
Mi dispiace sinceramente perché Frank Frazetta è uno dei pittori più grandi che siano mai esistiti, e la sua arte mi ispira ogni giorno. Ellie era la sua musa, e non è difficile immaginare che lui avesse in mente lei quando dipingeva le sue donnine selvagge col perizoma tigrato. Grazie Frank, grazie Ellie.
Parlavo la settimana scorsa di Final Fantasy Gaiden per DS, e stavolta dunque tocca a quello grosso, a Final Fantasy XIII, perché ci sono novità. Una è che il nuovo personaggio rivelato dall'ultimo trailer, il fanciullino coi capelli bianchi, si chiama Hope. L'altra è che Vanille, la fanciullina coi capelli rossi, combatte per mezzo di una canna da pesca. Credo che ci sia qualche problema di traduzione, riguardo a quest'ultimo particolare... però sarebbe bellissimo se fosse vero. Può anche essere il videogioco tecnicamente più curato di tutti i tempi, ma per fortuna non ha perso la sua ingenuità.

Eden Of The East non è l'unico cartone giappo che ho visto in questo periodo (anche se è l'unico che ho visto in comune con Cymon). C'è anche Michiko e Hatchin. Mi giungono voci lontane secondo cui anche questo sarebbe andato in onda su MTV. Comincio a preoccuparmi.
Michiko e Hatchin è un altro anime fatto dai tizi di Cowboy Bebop e Samurai Champloo, e anche qui c'è una struttura a episodi molto slegati tra loro, coi personaggi in viaggio e una colonna sonora eccezionale. Il genere musicale, dopo il jazz e il rap, è la musica latinoamericana, perché la storia è ambientata in un paese quasi uguale al Brasile.
Ci sono alti e bassi, ma l'arte è sempre molto bella, e la protagonista Michiko, topa allucinante, cambia look e abiti ad ogni puntata. L'idea di seguire le avventure parallele di una bimba e di una donna adulta è molto carina, e permette di mescolare certe scene di violenza criminale molto cruda con una certa leggerezza. Molte puntate sono malinconiche, ma sempre con un po' di ironia.

Lo-Rez: arte, storia, web design
25 . 07 . 2009

Il libbbbbro

Quando entro in libreria perdo completamente il senso delle cose, il tempo non ha più importanza, nessun pensiero negativo mi sfiora, mi avvicino al mio nirvana. Ho passato metà della mia vita universitaria in libreria e anche ora mi ritaglio delle vere e proprie gite in quelle particolarmente grosse, almeno un paio di volte l'anno, con dietro la carta de li cinquanta euro (più di una carta de li cinquanta euro).
Oggi in pausa pranzo stavo facendomi un giretto defaticante in una libreria piuttosto carina (ok, non hanno il mio libro, ma capiranno, aspetta solo che diventi terribilmente famoso) e ovviamente stavo bazzicando per l'esigua ala fantascienza/fantasy. Inutile raccontarvi delle due dozzine di scaffali pieni di vampiretti adolescenti di cui ormai non se ne può più, ma accanto a loro ho trovato praticamente un mezzo scaffale buono pieno di libri riconducibili a videogiochi di successo. C'era un volume dedicato a Dawn of War che era praticamente la novelization del primo videogioco (trama carina, ma niente di epocale), poi c'erano diversi volumi che facevano riferimento a World of Warcraft, qualcosa basato su Warhammer Online e cose così. Al novero di queste opere potremmo aggiungere i libri dedicati ad Halo di M.it e tante altre iniziative editoriali di varia natura.
Potremmo parlare male a prescindere di questi progetti, per partito preso e senza nemmeno assaggiarli. Palese la loro natura commerciale, prevedibile il loro contenuto, necessariamente limitata la caratura artistica dei loro autori, roba per fanboy, avvelenati, esaltati o semplici sprovveduti che non riescono a distinguere il prodotto industriale dalla vera opera fantastica di classe (che comunque è sempre più rara). Eppure mantenere questo atteggiamento più che legittimo non mi sembra giusto perchè ci sono storie, nel mondo dei videogiochi, che hanno meritato di essere raccontate e forse si possono raccontare ancora. Perché se è anche vero che i colori di un videogioco sono spesso troppo puri, pastosi, per essere credibili chiusi nella parola scritta è anche vero che la parola scritta, nelle giuste mani, fa miracoli.
Ci si lasci poi anche questa considerazione per cui in un mondo di videogiocatori che sembra essere fatto di cerebrolesi asociali chiusi in uno stanzino buio (oltre che di vecchie con il Wii...) fa piacere vedere che invece il mercato ci considera un popolo che legge, un popolo che si affeziona alle storie che vive e si sente trascinato in libreria a continuare a viverle in un libro. E, pensandola al contrario, è bello anche vedere come luoghi lontanissimi dall'intrattenimento videoludico come le librerie, ora ci dedichino uno scaffale, magari non nella zona più snob, poetica o alta disponibile, ma comunque dentro le loro mura.
Questo editoriale cade a fagiuolo perché volevo spendere due righe anche sui Libry O'Reilly perché la strip che gli abbiamo dedicato è abbastanza per iniziati. Sostanzialmente la O'Reilly sembra essersi presa il dovere morale di raccontare nei propri tomi tutto il mondo dell'informatica così praticamente per ogni aspetto della Disciplina esiste un loro volume, corredato di un animale più o meno pittoresco. I libri O'Reilly non sono, ovviamente, assoluta garanzia di successo, dipende sempre da chi li scrive, ma è ben vero che trovarseli davanti mette soggezione, con quelle immagini schizzate e le loro dimensioni mostruose. Acquistarne non ne ho acquistati mai, però come feticcio o come totem accarezzo sempre l'idea di recuperare quelli che potrebbero interessarmi di più, tanto per celebrare nella carta la mia passione. Peccato che sian cari come il fuoco,
L'editoriale letterario chiude, fa caldo da far schifo e andare al mare, ma non è ancora giunto il tempo. Verrà, nell'attesa seguiteci. Intanto vi segnalo che presto Mechwarrior 4 sarà distribuito free. E' una serie che ha detto qualcosa, in passato.

“Don't you forget about me / I'll be alone, dancing you know it baby / Going to take you apart / I'll put us back together at heart, baby”

Cymon: testi, storia, site admin