Strip
serie
1193, 28/12/2024 - Clementoni
1193
28 . 12 . 2024

A Lot Going On At The Moment

Il capodanno è attesa e accettazione, non aspettativa.
Mentre ci predisponiamo dunque ad accettare... [BZZZT!] il nuovo anno, auguriamo a tutti voi un 2025 ricco di soddisfazioni e di successi, di salute e di serenità, di amore e di amicizi-... No, no, ma che succede?! Ehm, ormai non si può più scrivere in un editor qualsiasi che uno stramaledetto Continua con Copilot™ cerca di prendere il sopravvento...!

Dannati chatbot invadenti, voi e il vostro autocompletamento analfabetizzante! Dovremo forse costruire una Muraglia Nera come accade nella lore di Cyberpunk (2077, ma anche il gioco da tavolo) per tener lontane le IA impazzite, con il risultato di frantumare il sogno di un'Internet globale in tante enclavi fortificate? L'ultima battaglia per l'umanità si sta combattendo infine nel nostro spazio più intimo, quello tra una tastiera e uno schermo, un cursore lampeggiante a cui da decenni affidiamo il compito di trasferire i nostri pensieri come un messaggero fedele... non come un consigliere Vermilinguo infido, che ci mette sulle labbra parole velenose.
Pensate a chi ha ponderato lo stato attuale dell'alfabetizzazione su Internet e si è detto: - Sai cosa ci vorrebbe? Meno personalità, meno emozione, meno stile. Facciamo che non scriviamo neanche più, ma ci limitiamo a premere il tasto dell'autocompletamento e lasciamo che il computer scelga per noi la parola più probabile che viene dopo, la più comune e la più usata da tutti e la più decerebrata possibile. -
Che villain! Che genio del male! Un antagonista degno di una moderna epopea cyberpunk. (Anzi, quest'epopea esiste già, e l'ha scritta il maestro Kojima nel 2001 in Metal Gear Solid 2, con la consueta prescienza.)

Ehm... dicevo: mentre ci predisponiamo dunque ad accettare il nuovo anno, teniamo basse le aspettative.
Prendiamo questa “IA”: forse domani inaugurerà una nuova era di prosperità e pace universale, e l'umanità trascenderà a un piano di esistenza superiore come in un Third Impact ma fatto bene, mica come quell'idiota di Shinji. Intanto, però, dobbiamo tenerci quel che ci meritiamo: chatbot inani che mentono con sfacciataggine. Prendiamoli per quel che sono: scimmiette addestrate a ballare per intrattenerci.
E allora usiamo pure la tecnologia più avanzata mai realizzata dal genere umano, che consuma l'energia estratta dal pianeta come una Shinra Electric Company malefica e avida, per parlare con Asuka Soryu Langley.
O il suo, ehm, fantasma in una macchina.

Il lettore che nel 2024 ha girato il mondo per non perdersi nemmeno un concerto di, ehm, Taylor Swift (so che esisti!) avrà notato che anche questo editoriale ha un titolo che cita la sua beniamina planetaria.
L'abbiamo fatto un po' di volte, nel corso dell'anno, e volevo concludere così questa tradizione estemporanea. Lo stesso slogan era stampigliato sulla felpa giallo canarino di Clara nell'illustrazione natalizia di settimana scorsa: che vorrà dire? Forse anche Clara è una fan? Non mi stupirebbe. (Ma pensate le risate se si volesse trascinare dietro Gödel a un concerto.)
Per il resto, anche noialtri ci troviamo in un momento della vita in cui stanno accadendo tante cose... non necessariamente a causa nostra, beninteso: siamo solo spettatori della vita più spesso che no. Soprattutto quando la nostra vita si consuma per buona parte della giornata dietro un schermo. E a proposito di schermi, sto provando la mirabolante tecnologia dello Streaming, come dichiaravo settimana scorsa: funziona! Incredibile, ma funziona. Funziona e basta: senza artefatti di compressione visibili, con un lag impercettibile per un vecchio rimbambito come me, e senza bisogno di una connessione al fulmicotone.
Un PC da gioco potentissimo sparato direttamente nel cervello, senza obsolete Periferiche. Non c'è altro da dire: quando una tecnologia diventa noiosa, è allora che inizia a cambiare la vita.

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28 . 12 . 2024

Ricorrenze ricorrenti

Settimana scorsa era probabilmente il momento migliore per farvi gli auguri. Visto che FTR (deogratias) non esce tutti i giorni, ma solo una volta a settimana, bisogna sempre decidere se parlare del Natale prima o dopo, un problema da nulla, direte voi che non siete ingegneri. Io mi ritrovo quindi a fare gli auguri dopo, ma solo perché settimana scorsa, per pigrizia, ho deciso di attenermi al mio calendario.

Non so quanto sia bello arrivare al Natale e, invece di essere più buoni, mettersi a fare una strip cattiva su Windows. Ci sono stati anni in cui essere cattivi con Windows era un proforma, una specie di esame d'ammissione per entrare nei nerd. Non era difficile, Windows faceva proprio arrabbiare in un sacco di situazioni, ma faceva anche delle cose che forse non era semplice fare altrimenti. Noi che cominciavamo a giocare con Linux ci convincevamo di avere una stessa macchina e però Linux, invece per arrivare a una certa utilizzabilità dovevamo scendere a compromessi che, semplicemente, non ci pesavano. Oggi le macchine Linux e le macchine Windows sono più o meno equivalenti, nel senso che sono stabili in modo equivalenti, addirittura devo dire di aver visto forse più problemi ad aggiornare le Ubuntu che a aggiornale Windows11, un processo che, non lo dico troppo forte, mi sembra al giorno d'oggi proprio indolore.
Essere cattivi con Windows quindi forse oggi è un po' vintage anche se ha ancora le sue belle fisime, tipo la gestione della memoria. I giochi Clementoni, però, mi ricordano anche il Natale vero. Quando ero bimbo mi feci regalare il Grillo Fonillo, che era l'educational Clementoni per imparare la musica. Questa storia sembra l'inizio di una qualche grande epifania, invece la verità è che sono arrivato a oggi e, nonostante quell'imbeccata, musicalmente sono tutt'oggi un becero ignorante. Non mi pento di niente, da bimbo col Grillo Fonillo mi divertii proprio un sacco e se tutt'oggi riesco ancora a suonare Fra Martino su una pianola lo devo decisamente a lui.

E' inutile che qui su FTR buttiamo via tempo a raccontare di buoni propositi per essere più buoni, noi siamo già più buoni, rispetto agli anni passati. Più che altro intorno a noi si vedono un mucchio di cose che nei tempi che furono ci avrebbero proprio mandato in bestia e invece ora affrontiamo tutto con una scrollata di spalle e un sorrisino. E' un sacco di tempo che non faccio a pezzi serie TV perché ho smesso di andare dietro quello che segue la folla e mi sono impegnato di più a guardare se, nelle zone d'ombra, si trovava qualcosa di più interessante. Ho avuto fortuna, ogni tanto, in altri casi invece sono comunque incappato in dei prodotti brutti, ma almeno accetto che un prodotto brutto sia semplicemente brutto, non sia il seme che corromperà irrimediabilmente i giovani. I giovani, ormai, sono già irrimediabilmente corrotti anche senza.

Buoni propositi, dicevamo, forse ne abbiamo ancora bisogno, anche se siamo riusciti quasi a giustificare tutte le scelte dei Game Awards, dobbiamo cercare di guardare avanti senza provare a usare la lente dell'indietro per giudicare gli avvenimenti. Forse stiamo andando veramente da qualche parte, inteso come qualche parte bella, e certe asperità che vediamo sono solo degli intoppi di percorso, noi dei dirupi da cui inesorabilmente siamo condannati a precipitare. Ci sono delle opportunità persino nelle AI, persino nei giochi massivi mangiasoldi, persino nei giochi per telefonini, ci sono opportunità perché è nostra natura trovare infiniti modi di sfruttare il momento e se i modi sono infiniti da qualche parte deve essercene anche uno buono.
Devono esserci anche opportunità nelle storie. Ultimamente via YouTube mi è arrivata un'infilata clamorosa di trailer strani o interessanti, tanto che ne farò un editoriale a breve. Al di là dei capolavori cinematografici intesi come tali, magari tra tutte quelle cose bizzarre che vedo intorno a me ce n'è pure qualcuna realmente intelligente. Non possiamo escluderlo anche quando i trailer sono fatti male o le idee arrivano dalla parte sbagliata. Come ho detto, ciò che conta è dare una possibilità, almeno ogni tanto.

Su questo finire di 2024, momento buono per gli auguri, ma anche per parlare del 2025, decidiamo quindi di non essere più buoni, anche perché il titolo di buoni è di solito già preso da personaggi improbabili che mi inquietano un po'. Diciamo che quello che vogliamo è essere un po' più possibilisti che vuol dire continuare a far calare dall'alto i nostri giudizi tranchante come ira divina inappellabile, ok, ma magari aggiungere, in coda, anche a mezza voce, un è vero, però che chissà ogni tanto non faccia il suo e ci porti da qualche stupenda magia.
Viviamo un brutto mondo conigli, ci sono stati alti e bassi, ma oggi si vedono un po' troppi bassi, anche un po' fuori dal nostro giardino, per cui non c'è di che stare allegri. E questo è certamente vero.
Però...

“Humanity's greatest weapon is the lie.”

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