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serie
1049, 22/01/2022 - Pinguini
1049
22 . 01 . 2022

Cleopatra

Anche gli Ingegneri delle Tenebre ora vanno poco in ufficio: la rinnovata Situazione li ha trasformati tutti in Guerrieri Erranti, Nomadi Digitali, Vagabondi Ovunque Stranieri, Fantasmi Nelle Macchine fatti solo di pixel e voci disincarnate... ma le rare volte che riescono a trascinare le loro misere spoglie mortali lì, dove un tempo andavano tutti i giorni, vengono assaliti e soffocati da mascherine come alieni Facehugger.
Gli uffici desertificati sono diventati una landa desolata ricoperta dai ghiacci, percorsa solo da qualche buffo pinguino cicciotto che scivola sulla pancia. E da Clara, a quanto pare, che peraltro non voleva proprio rinunciare alla veste smanicata, e il pellicciotto in (finta? vera?) volpe che si è arrotolata sulle spalle non basta a scaldarla.

Meno male che c'è Gödel.

Ma basta parlare di noi e dei nostri cuori troppo umani. In questi giorni i piccoli umani sono stati spinti in disparte, come le comparse microscopiche e insignificanti che formicolano tra i palazzi di cartapesta in un film di Godzilla.
Il mondo intero è stato reclamato da forze titaniche al di là dell'umana comprensione.
I Kaiju della Terra Cava si sono risvegliati arrabbiati, e si azzuffano noncuranti delle nostre città.
Omega-Microsoft ha usato per la seconda volta in breve tempo il suo soffio radioattivo chiamato “Acquisizione”. E pare che questa non sia nemmeno la sua forma finale...!
Ma in fondo che ci importa? Non più dei maestosi movimenti di una galassia lontana. Colossali e incomprensibili. Lasciamoli là.
Tutto ciò che avevo da dire in proposito, nella mia IMMENSA SAGGEZZA, lo dissi già oltre un anno fa: Microsoft esiste su un piano astrale diverso da Sony e Nintendo, che a confronto sono giocattolai nelle loro botteghe a conduzione familiare. Naturalmente, a noialtri i giocattolai stanno simpatici e ci farebbe male al cuore se facessero una brutta fine: ma finché faranno bei giocattoli non c'è da preoccuparsi.

In quell'editoriale citavo anche Cleopatra (1963), e mi fa sempre impressione pensare che Cleopatra (quella vera) ha vissuto più prossima a Elizabeth Taylor che alla costruzione delle Piramidi. E dunque possiamo immaginarci una regina Cleopatra sconvolta e impaurita, nei suoi sandaletti d'oro e veste di perline, che si aggira per i bui corridoi in rovina di questa tomba antichissima e misteriosa (anche per lei!), prima di togliersi la vita.
Perché Cleopatra come noi era solo una piccola umana, impotente di fronte alle architetture colossali, alle forze millenarie e alle ere geologiche. Queste Megacorporazioni sono altrettanto sovrumane, ma sono pur sempre state costruite dall'uomo, e ne hanno ereditato tutti i difetti. Sono cieche e stupide, e si muovono solo per inerzia: non sono degne della nostra adorazione.

“No will of god /
No moral code /
No men alive /
We're beasts tonight”

Lo-Rez: arte, storia, web design
22 . 01 . 2022

Invettiva contro il capitalismo

Settimana scorsa è successa di nuovo la cosa creepy. Io lo so che voi lettori non ci credete che sia così creepy, sicuramente avete quelle vostre belle spiegazioni che vi ha suggerito il CICAP per far rientrare tutto nella normalità. Siete lì che pensate che, ovviamente, io e Lo-Rez abbiamo discusso tutta settimana di quello che stavamo facendo e allora chiacchiera qua e chiacchiera là ci siamo raccontati delle nostre rispettive esperienze a Tomb Raider e, anche inconsciamente, magari sai, alla fine ci siamo vicendevolmente spinti a fare un editoriale sull'argomento. Ecco una logica, razionale spiegazione per quello che alcuni chiamano coincidenza e che i ciarlatani veri considerano una confluenza psichica passata per il piano metafisico.
Quello che vorrei voi aveste chiaro (ma non mi crederete mai) è che non c'è tutto questo scambio di informazione tra me e Lo-Rez da portare in queste condizioni, possiamo dire che gli editoriali vengono scritti in condizioni di laboratorio perfette, sono uno splendido esempio di esperimento doppio cieco con le orecchie tappate in camera vuota. E anche con tutte queste precauzioni questa cosa succede e succede e basta.
Probabilmente pure Lo-Rez, quando lo vede accadere, crede che sia tutta colpa mia. Dopotutto di solito lui carica sul server l'editoriale prima di me, quindi non c'è niente che non gli dica che io vado a leggermi il suo editoriale prima di scrivere e poiché sono senza idee decido di accodarmi. Beh, io lo so, lo so con precisione che non accade nemmeno questo.
Per questi precisi motivi è tutto così creepy.

Quindi, a distanza di tre anni dall'uscita dell'ultimo capitolo, in occasione di un regalo fatto da una piattaforma che nemmeno sapevo Lo-Rez avesse, con una tempistica casuale e pescando in ogni caso tra quindici giochi regalati durante tutto il periodo natalizio, FTR ha deciso di parlare in coro di Tomb Raider (ha fatto due titoli di editoriale che sembrano quasi completarsi) e il bello è che a questa concordanza di intenti ha corrisposto opposte conclusioni, perché noi siamo così, non potete certo dire che questo sito detti una linea editoriale che quindi ci permetta di arrivare su posizioni comuni. Noi non abbiamo paura di confondere il pubblico, sinceramente non sappiamo nemmeno perché sia ancora qui, il pubblico.
In ogni caso Lo-Rez parlava del terzo titolo della saga, io del primo. Già nel secondo vedo già un pochino più evidente quello di cui lui si lamenta: Lara deve continuare a vagare per queste valli russe raccogliendo cose neanche fosse la piccola Heidi e ogni tanto tutto questo raccattare bacche spezza la tensione. Nel primo capitolo tutto questo non c'era, c'erano dei generici materiali da recuperare e un sistema di crafting molto più snello. In generale il primo capitolo godeva di questa atmosfera-trappola in cui t'importava solo sopravvivere e nella storia non eri manco entrato perché lo volevi davvero, una carica emotiva (di nuovo) importante che i capitoli successivi non possono vantare. In ogni caso non è che Rise mi stia dispiacendo, mi spiace solo che lo abbiano reso un po' meno giocabile sulla mia sfiatata macchina con un miglioramento grafico che non mi sembra sia così eccezionale. Rimane Lara Croft come bellissimo personaggio (badass ormai) e un contorno di una trama deliziosamente alla Indiana Jones, con tutti i crismi del caso. Insomma, io personalmente amo ancora l'archeologa, di questo rinnovato amore maturo che ha circa venticinque anni di ritardo.

ovviamente però voi non siete qui per queste beghe interne, voi siete qui per la notizia del giorno: Microsoft si è comprata Activision Blizzard.
Siamo già passati da qui non molto tempo fa, quando sempre Redmond si era ingoiata Bethesda. Anche allora la notizia arrivò un po' d'improvviso e suscitò un po' di sorrisetti di circostanza e un po' di nervosismo. Adesso si sta ripendendo la stessa onda di psicologico sbigottimento con in più la recidivia che fa pensare che Microsoft stia facendo sul serio nell'acquisire grandi firme e mettele sotto il suo cappello. Insomma, quella di Bethesda poteva sembrare una mossa un po' clamorosa per mettere fuoco nella console war, a questo punto invece si deve cominciare a parlare di prospettive un po' più lunghe.

XBOX sembra quel borghesotto arricchito che, arrivato nella bella società, continua a essere disprezzato dal resto dei presenti che sono nobili di nascita (ovvero giapponesi) e visto che non può cambiare il suo sangue per essere pari a loro spende e spande fino ad acquisire abbastanza potere per farsi rispettare. E' inutile che cerchiamo di metterla giù diversamente, qualsiasi sia la vostra fede potete tranquillamente ammettere che XBOX, proprio perché nasce in occidente, è e sarà sempre altra cosa rispetto Nintendo e SONY, non fosse altro che queste ultime possono godere di un mercato interno al limite dell'idolatria e oggi, in senso esteso, anche più appeal per un mercato asiatico in espansione.
Non importa la qualità di XBOX e non importa nemmeno la qualità dei suoi videogiochi. Falliti tutti i tentativi di mettere la X verde in sinergia con il PC, Microsoft deve rassegnarsi, in questo mercato non potrà mai essere altro che l'eterno secondo. Che poi, se vogiamo, Microsoft per filosofia non punta mai a diventare il prodotto migliore, ma a essere l'unico disponibile, come abbiamo visto nella guerra dei sistemi operativi e in tanti altri scherzetti che ha tirato a software suoi concorrenti. Le partite a scacchi che ha giocato nel sistema delle aziende e delle acquisizioni hanno sempre contato più di quanto abbia fatto il suo reparto di ricerca e sviluppo.

In questo caso specifico, però, come ci dicevamo, non funzionerà. Non bastano queste acquisizioni a ribaltare il rapporto di forza, non bastano per ribaltarli su questo mercato, un mercato che probabilmente però, è al suo crepuscolo.
Paradossalmente, se oggi XBOX si mettesse semplicemente a fare il publisher di videogame, avendo sotto il suo cappello Bethesda e Activision Blizzard e quindi alcune delle più potenti proprietà intellettuali del pianeta, è probabile che potrebbe arrivare a fare più soldi che a rincorrere il mercato delle console casalinghe con una console sua. Molti meno rischi, molti meno competitor troppo grossi, molti meno mal di testa. Non è quello che sta facendo, però. E' mio parere che stia facendo qualcosa di molto più sottile, ovvero stia preparandosi a essere un publisher forte perché è quello che gli servirà nella prossima generazione.
Lasciate stare PS5 e XBOX Serie X, sappiamo che queste console sono qui per restare e avranno il controllo per altri cinque anni. Poi cosa accadrà? In prospettiva il fenomeno che esploderà nel frattempo sarà quello del gioco in streaming su cui c'è già Stadia, forse arriverà Netflix e chissà chi altro ci si metterà. In questo scenario il vantaggio competitivo di Sony si azzera perché la macchina di gioco diventa irrilevante. XBOX quindi arriverà a quel punto con una console thin che sarà composta di un controller e uno spinotto per attaccarsi alla sua piattaforma di streaming e, dentro quella piattaforma, prodotti esclusivi delle migliori firme del settore, fin qui acquisite. Avere una console e essere un publisher, in quel momento, sarà quasi la stessa cosa. Tempo cinque anni e Microsoft chiederà a Blizzard di intercettare il sentire della gente per realizzare il suo Fortnite o il suo Lol, ovviamente secondo i gusti del mercato tra cinque anni, nel tentativo preciso di rinverdire quello che fu il monopolio di World of Warcraft. Da distribuire in streaming nell'ecosistema XBOX, per un controller con una X verde. Questo è quello che ci aspetta.
Vi sembra impossibile che giù a Redmond abbiamo fatto una mossa così lungimirante? Beh, quando sei eterno secondo cominci ad avere prospettive temporali diverse perché sai che non si tratta più di aspettare di giocare la prossima partita, si tratta di ribaltare il tavolo.

Nel breve, quello che spero sinceramente è che questa acquisizione metta fine alla tetra ordalia che Activision Blizzard sta attraversando per i suoi problemi legali relativi alle molestie. Considerando il modo in cui questa vicenda continua a trascinarsi apparentemente senza una fine la speranza è che la nuova proprietà smembri quello che era il vecchio organigramma, ormai perso nell'imbarazzo, conservando il buono e riorganizzando i team di sviluppo perché tutte le proprietà intellettuali siano ben gestite. E' un'altra cosa di cui si sente il bisogno.

Editoriale concluso. Abbiamo parlato di magia, telepatia e del Game of Thrones che agita l'industry del videoludo, un mondo che credevamo statico nel suo contare soldi, ma che come vedete anche ai piani alti non fa stare nessuno tranquillo.

“You're gone, gone, gone away / I watched you disappear / All that's left is a ghost of you / Now we're torn, torn, torn apart / There's nothing we can do / Just let me go, we'll meet again soon / Now wait, wait, wait for me, please hang around / I'll see you when I fall asleep / Don't listen to a word I say / The screams all sound the same ”

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