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1024, 10/07/2021 - Monitorare efficienza
1024
10 . 07 . 2021

Hathaway Hotels & Resorts

Il sole che batte implacabile contro i vetri ha alzato la temperatura della stanza al punto che non mi stupirei di veder entrare Frodo a buttare l'Unico Anello, con tanto di Gollum mezzo sciolto al seguito. Un solleone così va affrontato di petto, è inutile fuggire: bisogna uscire a sostenere il suo sguardo abbacinante e fargli vedere chi comanda, come dice il capitano Acab nei suoi deliri furiosi...
Clara lo sa e in pausa pranzo si è messa nei tavolini vicino alla vetrata, quasi all'aria aperta: e Gödel l'ha seguita perché ormai è il suo cagnolino fedele.

A parte il sole, croce e delizia di queste settimane, non sta succedendo un gran che: sì, continuano gli “eventi” in diretta streaming di questo e quello, ma nulla di serio.
Ne approfitterò per dedicare finalmente qualche riga a Guilty Gear Strive: non può infatti passare sotto silenzio quell'arte incredibile. Non qui. L'arte in movimento di Guilty Gear Strive è la migliore che sia mai vista nel genere, personaggi e sfondi e animazioni ed effetti compongono una sinfonia maestosa di colori e linee in cel shading. ARC System Works ha affinato la sua tecnica fino a raggiungere vette eccelse: vorrei dire che “sembra un cartone animato giapponese”, ma non è nemmeno più vero, perché il 3D c'è e si vede benissimo.
Peccato che il chara-design sia un po' troppo bizzarro per me, che sono un uomo semplice e senza fantasia. Certo, Ramlethal Valentine col soprabito svolazzante è un gran spettacolo, e Giovanna (!!!) col suo cagnolone è brava brava, e il nuovo samurai/vampiro/robot è una degna aggiunta (la sua mossa “Afro State” che cambia la pettinatura di tutti i personaggi mi ricorda il Midnight Bliss di Vampire Saviour cent'anni fa), e Chipp è un ninja fighissimo sebbene atipico... ma sono un povero vecchio, ridatemi le mie Cammy e i miei Terry che almeno capisco cosa sono.

Inebriati come siamo dalla bella animazione 3D, potremmo avventurarci qui nel territorio che compete a Cymon qui a fianco, perché mi è capitato di quasi-vedere di sfuggita con l'avanti veloce 4x il nuovo film di Gundam, il cui titolo è un po' troppo complicato per me ma credo che si possa riassumere in Gundam Hathaway.
Non ho mai visto nulla di Gundam a parte il Gundam gigante di Odaiba, e questo è il motivo della visione a 4x di questo film (è la prima volta nella mia vita che faccio una cosa del genere, prometto di non profanare mai più la Visione Del Film che ritengo sacra e inviolabile, ma infatti non mi sognerei mai di dire che ho “visto” questo film). Non lo volevo davvero vedere perché sapevo che non ci si capisce nulla senza una conoscenza enciclopedica dell'universo di Gundam: lo accetto, però ero incuriosito a un livello puramente estetico.
Vent'anni fa per vedere questo film avrei dovuto farmi spedire una VHS dal Giappone, e invece oggi ho approfittato dell'era post-scarsità dello streaming universale, e ho guardato qualche scena, ok? Uccidetemi!
Quel poco che ho visto mi ha colpito profondamente perché tutto mi sarei aspettato da un cartone animato di robottoni giganti e alabarde spaziali, tranne queste situazioni di una maturità sconcertante.
I nostri protagonisti giovani e belli e in carriera arrivano tutti eleganti con un volo in prima classe, fanno una colazione di lavoro in aeroporto, si trasferiscono in hotel nella suite all'ultimo piano con piscina a sfioro, si cambiano d'abito rimanendo però sempre perfetti modelli d'alta moda, giocano un pochino alla seduzione e un po' fanno telefonate e riunioni di lavoro, vanno all'aperitivo, tornano e vanno a letto nelle loro suite separate, poi arrivano i robot giganti che distruggono i palazzi con le alabarde spaziali, e infine i nostri prendono un taxi e ritornano all'aeroporto per ripartire, conclusa la loro breve trasferta di lavoro.
Nel mio piccolo mi ricorda certi episodi lontanissimi della mia vita, quando si poteva ancora viaggiare e io ero viaggiatore di mestiere. Meno certi dettagli glamour, ahimé. E meno i robot giganti, ma onestamente direi che potevano toglierli anche dal film.
Disegni e sfondi al top assoluto, un'unica scene d'azione per giunta insignificante e confusa, una colonna sonora elettronica da film d'azione intellettuale di Cristopher Nolan... e insomma, non posso dare un giudizio ma quello che ho visto mi è rimasto dentro, sia pure a un livello puramente superficiale.
Non ho intenzione di iniziare a guardare Gundam, comunque, grazie per averlo chiesto.

Lo-Rez: arte, storia, web design
10 . 07 . 2021

Per dispetto

Nintendo, cinica Zaibatsu giapponese impegnata a fare soldi sfruttando le povere coscienze di noi videogiocatori, ma così bizzarra, nelle sue strategie, da riuscire, ogni tanto, a vendicarli (nel senso degli avengers) facendo arrabbiare il tronfio jet-set del mass-market, facendo quello che nessuno si aspetta. Quello che nessuno si aspetta. Ma sul serio. Non se lo aspettava nessuno. Ma voi del bel mondo degli analisti del settore in qualche bizzarro universo siete vissuti fino a oggi?.

In breve: Nintendo annuncia la sua nuova versione della Switch, Nintendo Switch OLED e tutto il mondo si scandalizza perché in pratica è... una Switch, tale e quale quell'altra, con alcuni miglioramenti di usabilità quali uno schermo (OLED) più grande e un piedino regolabile. Tutti scandalizzati perché, una volta noto che l'azienda stava per uscire con un'altra macchina, si erano tutti autoconvinti che sarebbe stata una console più potente, una console che andasse un po' a colmare il divario con le altre due partecipanti della Console War e che, a suo modo, seguisse quella che è già dichiarata la strategia delle concorrenti, ovvero diversificare il mercato offrendo macchine a diverse prestazioni.

La realtà dei fatti è che basta conoscere un pochino Nintendo per capire che sarebbe andata esattamente come è andata. Innanzitutto la rincorsa alla potenza non è mai stata nelle corde della grande N dai tempi della vittoria della console war della Wii, anzi, con Switch la casa di Mario sembra aver esplicitamente dichiarato che il suo non è il mercato dei miliardi di poligoni cinematografici, il suo mercato si basa su una diversa usabilità, un diverso approccio al gioco e la continuazione di certe IP che, anche per lo stile sempre mostrato, si basano più sulla capacità realizzativa che sul numero di livelli di shading effettivamente applicabili. Switch è una console ibrida, è sia la nuova console da casa di Nintendo che il suo nuovo handheld. Che cosa serve per una buona handheld? Una batteria dalla lunga vita. Che cosa uccide la batteria? I processori pompati. Nintendo vuole che giochiate in casa, ma anche in terrazza, anche a casa del vostro vicino invitandovi da soli da lui, anche in posti scomodissimi (stando ai suoi trailer). A quello tiene, non che abbiate immagini fotorealistiche con alberi superdettagliati.

Non vi bastasse questo a spiegare la strategia di Nintendo avreste potuto rifarvi alla sua storia. Tenete presente che Switch è tutt'oggi una macchina che fa quantità vergognose di soldi esattamente con l'offerta che ha. La prima mossa strategica di N, a valle della sua presentazione, è stato farne uscire una versione castrata, la lite, che a sua volta ha incamerato vagonate di denaro e neanche lì era stato fatto niente all'architettura della macchina in sé, si era soltanto andati a pescare un altro target. Questo modo di agire è vincente per Nintendo da anni. Vorrei ricordarvi che Nintendo è l'azienda che ha avuto il coraggio, a fine vita della console, di produrre una Wii Rossa semplicemente perché i nonni e nipotini quello volevano e poco gli interessava che si fosse passati alla generazione dopo. E' l'azienda che dopo aver pubblicato il 3DS e averne esaltato il 3D è riuscita a fare mercato con un oggetto in plasticone chiamato 2DS che era il 3DS senza 3D. E' l'azienda che ha chiuso un raspberry pi dentro una chassis vagamente somigliante al NES e ha fatto collassare le vendite online.

Nintendo non è mai stata interessata a produrre la migliore console sul mercato, il suo obiettivo è sempre stato quello di essere la console presente in ogni casa di ogni videogiocatore (giapponese, perché gli altri sono un hobby). Questo significa che se la Switch è nelle case ormai del 92% dei videogiocatori quello che interessa a Nintendo non è tanto andare a dare a questi qualcosa di meglio, ma scoprire perché il 8% esita ancora. Di fronte a un utenza che oggi è abituata a maneggiare tablet che ormai mediamente fanno 10 pollici di schermo ha una sua logica offrire un prodotto che raggiunge almeno il minimo dei 7. Certo, anche quello influisce sulla batteria (e secondo voi perché in prima battuta si erano tenuti sotto?) ma la user experience che ne deriva è molto più interessante, pensando al giocatore casual e al mercato, di offrire una risoluzione più accurata, che oltretutto ancora una volta ha senso quando parliamo della console sullo stand collegata a una televisione con gli attributi. Ma noi, ripeto, stiamo parlando di qualcosa che è anche endemicamente handheld.

In conclusione, certo, la mossa di Nintendo non sposta di una virgola i valori della console war attuale, ma in fondo Nintendo da questa console war si è chiamata fuori da subito. Personalmente non sono più così dentro i videogiochi da poter valutare se vorrei questa Switch OLED più o meno della Switch precedente o se magari tutt'oggi il mio prodotto è una lite. Quello che probabilmente accadrà è che questa nuova console, tempo un paio d'anni, soppianterà completamente la prima versione, consolidando un mercato e una posizione che però era già largamente acquisita.
Esternamente, però, è stato divertente vedere come la notizia sia stata presa dall'opinione pubblica, è stata una sonora pernacchia a chi crede di poter giudicare i videogiochi tutti con lo stesso metro, uno sberleffo guascone al Sistema. Da parte di uno dei pilastri del Sistema stesso, naturalmente.

“Sgrava questo miracolo, Giovanna!”

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