Il suono della neve
Non ti vogliamo, Risorsa Tecnica estroversa ed espansiva! Solo freddi automi per noi, esseri umani con la vita sociale di un singolo pesce rosso nella boccia, che passano i weekend come piante d'appartamento!
Solo così, a prezzo di questa disciplina rigorosa, si forgia un Ingegnere delle Tenebre...! O almeno è così che sembrano pensarla Gödel e il Direttore in questa strip.
Ma l'estate che esplode appena oltre il vetro rende molto difficile apprezzare una tale disciplina, e molto facile compatire chi la subisce suo malgrado.
Se avete un momento da dedicare a uno schermo retroilluminato, in una pausa dalle vostre attività estive super-intense e dinamiche, magari uno schermino buttato su un tavolo di legno appiccicoso di resina di pino, accanto a un bicchiere di gin mare, con una bici elettrica appoggiata al tavolo, e il profumo di una limonaia di lago appena fuori vista... ehm, potreste leggere Follow The Rabbit.
La settimana scorsa l'editoriale non bastava a contenere tutto quello che ci ha buttato addosso la fiera dell'E3, o meglio un pulviscolo di eventi distribuiti, tutti in videoconferenza, che si sono tenuti al posto della fiera tradizionale.
E così mi è rimasto fuori il gioco provvisoriamente conosciuto come Il Seguito di Zelda: Breath of the Wild. Ma c'è poco da dire, il primo ha raccolto consensi unanimi e viene spesso citato a buon diritto come uno dei videogiochi più belli di sempre: posso comprendere dunque che Nintendo voglia farne un seguito diretto, rimaneggiandolo quel tanto che basta a rinnovare l'interesse, ma senza rischiare troppo.
E il mio interesse lo ha catturato, questo Link-o-forse-no con la bionda capigliatura fluente e una veste verde smeraldo drappeggiata sul petto nudo, coi sandali da selvaggio e un braccio artificiale, in una Hyrule di diecimila anni fa (!) dove secondo la leggenda “la gente viveva in cielo” (come accenna una bimba a caso in un dialogo a caso nel primo titolo).
Nintendo mi ha tirato un altro colpo basso annunciando la riedizione di Advance Wars 1+2, i giochini di strategia piccini picciò per il Game Boy Advance, quelli con dei chara-design favolosi (e anche il gioco era ottimo).
Tornando invece allo show di Microsoft, l'unico vero show di questa stagione di annunci, ammetto che io come tutti sono rimasto impressionato dalla potenza tecnica sfoggiata da Forza Horizon: peccato sia un gioco di guida. Ma no, dai, sono troppo cattivo: io stesso, videogiocatore ossessionato insospettabile, custodisco alcuni dei miei ricordi videoludici più cari proprio al volante di veicoli vari, dalle Micromachines di Codemasters per Megadrive ai poligoni dell'italiano Screamer 2 per PC.
Per il resto non c'è molto da dire, tante vaghe promesse e una sola solida realtà: che i giochi in abbonamento mensile per Microsoft sono il futuro dell'industria videoludica. Fa troppo caldo per commentare, *sbadiglio*.
Mi limito invece a una considerazione allettante per la sua frescura: perso tra mille contenuti video c'era una intervista agli sviluppatori di Hellblade 2, che una volta erano quattro gatti ma ora sono foraggiati dalle risorse illimitate della megacorporazione, in cui questi quattro tizi si trovavano aggrappati a un precipizio in Islanda con enormi microfoni per registrare il suono della neve che si scioglie.
Ecco, quando puoi permetterti per il tuo gioco di spedire quattro persone in Islanda a registrare il suono della neve che si scioglie... be', life goals.
Stiamo rubando troppi minuti preziosi alle vostre estati super-dinamiche? (O alle nostre?) E allora lasciamoci così, come sempre, senza un saluto.
Lo-Rez: arte, storia, web designHo preso il sole
Una volta c'era solo linkedin che non veniva considerato nemmeno un social network, ma una specie di confraternita con strette di mano segrete e robe del genere ed era l'unico sprazzo di vita internet di una persona che poteva filtrare, in certi contesti, al momento della tua assunzione.
L'attuale ipetrofia digitale degli ultimi anni, invece, fa sì che nel momento in cui tu arrivi a un colloquio qualsiasi tuo profilo riconoscibile (e non) possa essere scandagliato e così ecco che trovano le tue foto di facebook col cagnolino buffo, i tuoi rage thread di Twitter e quella carta da parati rosa antico che hai salvato su Pinterest. Potrebbe bastare, ma non sappiamo quando un HR decida realmente di fermarsi. Probabilmente potresti presentarti a un colloquio, giacca-cravatta-taglio di capelli appena fatto, pronto a sfoggitare la tua PNL e i due dieci anni di esperienza e dall'altra parte hai qualcuno che sa perfettamente del tuo profilo OnlyFans e di quanto twitchi dalla vasca da bagno.
Noi del coniglio siamo piuttosto tutelati, anche se usiamo i nomi veri, un HR per sopravvivere alla lettura dei nostri deliranti e lunghissimi editoriali dovrebbe come minimo prendersi una settimana in un tempio zen. Più probabile si arrendano e si limitato agli altri social che abbiamo (brrrr, si ne abbiamo). Anche lì ci sono cose imbarazzanti, ma non sono così vicine all'abisso.
Come accennavo settimana scorsa questa settimana sono stato al MystFest di Cattolica, importante manifestazione dedicata al giallo e al mystery. Anche essere appassionati di giallo è una declinazione della nerditudine, solo che noi fan, per esempio, della fantascienza, guardiamo a essa sempre con sospetto, per un motivo semplice che poi è sempre quello: è considerato normale essere appassionati di gialli e sulla scorta di questo i giallisti vendono sul serio e libri, senza limitarsi a foraggiare la loro nicchia. Su FTR noi abbiamo una specie di feticismo nei confronti dell'elitarietà e questo quindi ci disturba.
Personalmente mi sono avvicinato al giallo piuttosto di recente. Il giallo può sembrare un genere sempre tutto uguale, quasi meccanico, ma in realtà, a mio parere, è un genere che ha bisogno di essere affrontato con una grandissima capacità tecnica. Il giallo, molto spesso, è fondato su un meccanismo che deve girare alla perfezione e in cui tutti i pezzi devono trovare la loro posizione per cui non è qualcosa che si possa improvvisare. Il giallo, poi, è molto spesso un veicolo, tramite cui si possono aprire squarci di racconto del mondo che è, del mondo che è stato, dell'interno dell'animo umano o della complessità dei rapporti sociali. La Christie ha detto sulla natura umana molto più di quanto hanno fatto scrittori a detta dei critici profondissimi perché i suoi enigmi erano bisturi che sezionavano un mondo che era assolutamente, crudelmente reale.
Il MystFest è stato un evento corposo, articolato praticamente su sette serate, hanno parlato un sacco di autori e io amo molto sentir parlare gli autori, ma ha avuto anche momenti di musica e momenti comici. E' stato, insomma, molto interessante. Poi c'era quel dettaglio per cui mi ci avevano invitato, ma di quello abbiamo parlato già abbastanza, riserviamo le parole per quando uscirà qualche libbra di carta.
Ovviamente Cattolica ha significato sole e mare, quelle cose che funzionano come kryptonite per i nerd, a cui si aggiunge il fatto che, fisicamente, mi sono potuto mettere a scrivere questo editoriale solo al termine del viaggio di ritorno, nella serata di domenica. E' questa forse una exusatio non petita per un editoriale più breve del solito? Chi lo sa, se l'editoriale non fosse finito approfondirei la questione.
Cymon: testi, storia, site admin“Dimmi se tu come me giochi con gli angeli / Oppure anche tu sei in fondo un'assassina / Con gli occhi impauriti e ingenuità bambina che non sa / Io vorrei proprio che tu mi assomigliassi un po' / In questo grande e immenso bisogno d'amore che ho”