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18/01/2k25 - Piano licenziamenti: Tempo di ristrettezze per tutti
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18 . 01 . 2025

Sul conflitto d'interessi

La neve può uccidere in molti modi, e uno dei più diretti è gettarsi da una montagna con degli sci ai piedi.
Ma dopo questa considerazione assolutamente estemporanea e non dettata da vicende concrete e recentissime della Vita Reale™ dell'autore, veniamo ai videogiochini.

Va di moda oggi fare Contenuti Impegnati: va di moda perché il giornalismo ha in parte abdicato alla sua funzione di fare la cronaca della realtà, e ha deciso invece che il momento storico è tanto pericoloso che bisogna sacrificare l'equilibrata esposizione dei fatti per indirizzare l'opinione pubblica in un certo verso piuttosto che un altro... il verso Giusto, naturalmente.
Questa presa di posizione da parte di blasonate testate giornalistiche internazionali, proprio perché poco saggia, è stata anticipata e si è diffusa molto anche sui loro nipotini social network. E siccome internet oggi è composta quasi solo da social network, ecco che fare Contenuti Impegnati è molto in voga.
Ma ancora una volta, la voga del momento non fa per noi (faccina triste?). FTR è sempre stato sbagliato in ogni momento della sua lunghissima esistenza: forse è anche per questo che siamo ancora qui, mentre tante iniziative a noi coeve sono finite a mangiare la polvere da un sacco di tempo ormai.

Uff! Sarà uno di quegli editoriali faticosissimi da scrivere e molto di più da leggere? Noioso proprio come suggerisce il titolo?
Bé, sì. Il fatto è che c'è questo Grande Tema che da molte settimane ormai sta scuotendo la sfera informativa videoludica, con ondate e maremoti. (La Sfera informativa videoludica possiamo immaginarcela come un campo da Blitzball di Final Fantasy X, ovvero una grande palla d'acqua magicamente sospesa nell'aria nella quale sguazzano squadre di atleti in violenta competizione.)
Questo tema è: il Conflitto D'Interessi™©

Puah, che schifo! Negli anni d'oro mai mi sarei abbassato a sporcare queste sacre pagine con argomenti tanto bassi e disgustosi! Forse questo Coniglio nella sua corsa si è infine fatto raggiungere dallo spregevole Spirito dei Tempi? Ed è diventato stufato di coniglio (vecchio)?
Proprio quando credevamo di esser diventati troppo grandi e saggi per impelagarci nelle paludi della polemica (più infide delle pozze di catrame di Death Stranding), ecco che cado nella trappola e voglio dire la mia come un qualunque tiktoker egomaniaco.
Meno male che noialtri qui siamo voce di uno che grida nel deserto, e queste parole scritte qui hanno la stessa diffusione tra il pubblico di un messaggio in bottiglia person nell'oceano.

Ma no, davvero non ce la faccio a far la cronaca delle polemiche sorte attorno al tema, né ho lo stomaco di citare per nome personaggi e rispettivi canali youtube.
Dunque la regola è: niente nomi e niente link. Tra qualche mesetto, rileggendo l'archivio, ci saremo scordati perfino di chi stavamo parlando.
Se siete anime belle che non sono state insozzate dalle polemiche, o Asceti Impenetrabili a cui non è giunta voce delle polemiche, beati voi! Basta dire che, insomma, ci sono state delle polemiche.
Influencer contro giornalisti; “creatori di contenuti” contro recensori stipendiati. I primi accusano i secondi di essere lacché delle Case Editrici e dai Produttori di Hardware del settore del divertimento elettronico. Qualcuno ha costruito la sua intera carriera mediatica accusando gli altri di essere dei corrotti, perché accettano press tour in località turistiche con vitto e alloggio pagato, o di vendere spazi pubblicitari sui siti.

Noialtri, che pubblichiamo a nostre spese questo Webcomic sui Videogiochi da ventitre anni, siamo in una posizione privilegiata per esprimere un'opinione: siamo seduti tra il Pubblico, ma teniamo in mano un cartello (piccino) con le nostre idee scritte sopra. E siamo egomaniaci certificati.
E allora la mia opinione è: tutte idiozie. Per questo mi vergogno mentre sto dedicando un prezioso editoriale settimanale a queste porcate: per essermi lasciato trascinare nel fango dalla tentazione della polemica.
Sono tutte idiozie perché se un giornalista vende la sua recensione per una cena, significa che la sua opinione vale appena il costo di una cena: fosse anche autentica, non ci tengo a sentirla.
Sono tutte idiozie perché se per voi c'è un automatismo implacabile tra ricevere il pelouche di Super Mario in omaggio e dare un trattamento di favore ai giochi di Nintendo, allora siete voi stessi degli omuncoli piccini corruttibili come un bimbo di quattro anni.
Ai paladini che pattugliano instancabili le sezioni commenti ai Contenuti di questi Creatori, dico: date retta a dei mendicanti la cui entrata economica dipende in massima parte dai capricci di Editori e Produttori, nonché delle stesse Piattaforme (che sono tutto tranne che neutrali e trasparenti). Vivono di sponsorizzazioni; sono in balìa di un Algoritmo che può sollevarli alla ribalta o affossarli altrettanto improvvisamente.
E quelli che rifiutano le sponsorizzazioni devono per forza mendicare pubblico e donazioni spontanee: che dite di questo conflitto di interessi tra influencer e influenzati? Poveri cuccioli, di quello non vi hanno mai parlato? La pressione ad accumulare abbonati può piegare sia i giudizi che la creatività, come e più della telefonata di un responsabile del marketing (fosse perfino la nostra affascinantissima Clara).

Ehm... cercherò di non farlo più.

Lo-Rez: arte, storia, web design
18 . 01 . 2025

Black Coffee

Oggi cadrebbe quell'editoriale ogni quattro in cui mi dedico a recensire uno degli anime che ho visto nei mesi passati. Volendo sarebbe anche il giorno opportuno in cui commentare l'arrivo di Switch2. Invece parleremo di David Lynch.

David Lynch ci ha lasciati il 15 Gennaio di quest'anno. Era malato gravemente perché, parole sue, aveva fumato troppo nella sua vita. Con l'annuncio della malattia hanno cominciato a girare le voci che avrebbe smesso di fare il regista, voci che però lui stesso ha smentito. In un certo senso non poteva smettere di fare il regista, poteva morire, certamente, ma non smettere di essere quello che era sempre stato. E' già un primo elemento interessante per inquadrare il personaggio.

La sua carriera comincia con due film in bianco e nero, molto diversi tra loro, come Eraserhead e The Elephant Man, senza una ragione sensata questo convincerà Dino De Laurentis ad affidargli il progetto di Dune, in scia a Star Wars. E' un film che lui ha esplicitamente detto di odiare (anche se noi non lo odiamo), ma che probabilmente gli ha fatto capire dove voleva andare. Blue Velvet, di due anni dopo, è forse il primo film "Lynchiano" in senso stretto, un film ancora piuttosto piccolo, ma denso di idee interessanti. Ne seguiranno svariati altri, anche più imponenti, certi assurdi certi incredilmente raffinati.
Lynch però è proprio un personaggio strano e sebbene la sua filmografia sia corposa il progetto che probabilmente lo ha consacrato è una serie TV. Stiamo parlando ovviamente di Twin Peaks. Potremmo spendere ore su Twin Peaks, ma l'abbiamo già fatto quindi potete andare a leggere la lunga disanima di allora. Basti ricordare che non solo ha creato un'opera d'arte che andava in onda su Italia1 come se fosse l'ennesima stagione di Don Matteo, ma nel cuore dell'età oscura della Netflix era ha creato l'esatto opposto di tutto il male che stava furoreggiando nel mondo con la sua terza stagione.

Perché David Lynch è così importante? Perché è un autore (non un creator) che aveva qualcosa da dire, ma non ci teneva tanto che la gente capisse cosa stava dicendo. In una certa misura nemmeno lui sapeva cosa stava dicendo, si limitava a mettere a disposizione del pubblico un qualcosa, una sensazione. Era poi il pubblico a dover decidere se lasciarselo passare addosso senza provare a interagirvi oppure cercare di entrarci dentro e scoprire una propria via attraverso i suoi simboli. L'internet è pieno di video di youtube e articoli che dicono "vi spiego questa cosa di David Lynch". E' qualcosa che David Lynch stesso non ha mai cercato di fare. Non c'è mai stata una risposta, nel suo lavoro, solo un numero di domande superiori a quelle che possono stare nel cervello di una persona. Tu sei fisicamente costretto a sceglierne alcune, che probabilmente non avranno risposta, eppure quella scelta è quello che ti definisce nei confronti dei suoi lavori e forse non solo.

(ora qui fermatevi un attimo e tornare a leggere le linee guida di Netflix per il tizio che guarda le cose mentre cuoce gli spaghetti, for the lol)

Quando è scoppiata la pandemia, come molti autori, anche Lynch si è messo a fare qualcosa per non impazzire: ha deciso di estrarre un numero da un bussolotto tutte le mattine. IMDB lo cataloga come una sua opera, sono nati thread che cercavano sequenze nei numeri estratti e provavano a estrapolare significati. Eppure lui non ha mai fatto niente di più di quanto descritto qui: bussolotto, estrazione, numero, telecamera che si spegne. Il mio sogno è che qualcuno prenda tutte le estrazioni e le ricostruisca in un'unica sequenza, per poi proiettarla in un cinema pieno di sciroccati che espongono le loro teorie. Non perché sarebbe un bel film, ma perché sarebbe proprio quel tipo di esperienza che spiegherebbe un po' cosa si intende quando per l'appunto si dice "Lynchiano".
Nello stesso periodo ci ha anche tenuto a farci sapere che tempo ci fosse a Los Angeles, più o meno con lo stesso straniante risultato.

David Lynch ha fatto anche conferenze in tutto il mondo sui temi della meditazione, della creatività e dell'inconscio collettivo. Non è mai andato full-frikkettone finendo col rinchiudersi in un cottage a contare i respiri in ciabatte e accappatoio, ha anzi approcciato il tema sempre lucidamente lasciando che si compenetrasse con il suo lavoro. Potete vederci della scienza, nei suoi discorsi, come anche qualcosina un po' oltre. Ancora, potete vederci tante domande, ma non altrettante risposte, il che va bene, quando ci si spinge là, sul bordino, a guardare giù e non si vede proprio niente niente non perché non c'è niente niente, ma perché quello che c'è è troppo giù sul fondo.

E' difficile oggi spiegare alla gente perché dovrebbe guardare i film di David Lynch. Sicuramente è impossibile spiegarlo alle grandi masse. Come ho letto su internet probabilmente David Lynch è l'autore con più fan "convinti di averlo capito solo loro" eppure se andate a fare a fette i suoi lavori ci trovate così tante cose illuminanti e allo stesso tempo terra-terra da lasciare spiazzati. Mentre cercava di andare oltre, rovistando dall'altra parte del velo di Maya, riusciva anche a spiegarti quali erano i meccanismi su cui si basavano le storie più banali, dai gialli al noir alla fantascienza perché non ha mai rinunciato a interrogarsi anche su quella parte più "meccanica" che serve a creare cinema (e raccontare storie), al contrario di molti autori che, nel desiderio di diventare astratti o "sublimi" l'hanno lasciata indietro. Se non lo avete tra le vostre visioni provate a recuperarlo, vi servirà impegno e potrebbe non essere un'esperienza totalizzante come vi è stata raccontata, ma provate. Non troverete niente di simile in giro e probabilmente non verrà realizzato mai.

Quindi addio, David, avremmo voluto vederci (di nuovo) tra 25 anni, invece evidentemente non sarà così. Oppure si. Non si può mai dire.

“That's the kind of girl to make you wish you spoke a little French”

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