Strip
serie
971, 13/06/2020 - Mancante
971
13 . 06 . 2020

Il pubblico

Anche imbavagliato, il nostro Gödel grida le grandi verità della vita. M-ma... com'è che appena esci dalla quarantena la prima persona che pensi di incontrare è... Clara?! E lei pensa di incontrare te?! Che ci sia del vero dunque nei pettegolezzi? Forse non lo scopriremo mai.

Come dopo l'apocalisse che estingue l'umanità la natura fiorisce più rigogliosa e incontaminata che mai... Come il rigoglio vitale di alghe e pesci sulla scia di distruzione radioattiva di Godzilla... Così questa settimana le prime luci dell'aurora della rinascita hanno trafitto la grigia coltre che ci avvolgeva da mesi...!
Così questa settimana le cateratte dei cieli si sono aperte, e la Divina Conoscenza è discesa su di noi...!
Così... Sony ha rivelato Playstation 5 e i suoi giochi. (E questo weekend qualche tizio anonimo sta presentando qualche titoletto sfigato per PC.)
Ho fatto un'eccezione alla mia rigida disciplina monastica per condividere il momento in diretta streaming, giovedì sera. Di più: non mi sono abbeverato direttamente alla fonte come mio solito, e cioé all'evento di Sony su Youtube, ma ho scelto di sedermi tra il pubblico di Multiplayer.it. Mi sono mescolato alle masse bovine, come il RE che scende per un giorno dalla torre del castello per stare a contatto con il popolino e condividere la sua vita semplice e miserrima. Bontà mia!

È già capitato che parlassi di come questi grandi eventi debbano essere vissuti nel momento, perché acquistano il loro senso profondo solo qui ed ora. Come le gare sportive e il lancio delle astronavi, bisogna esserci.
Quando è apparso il logo di SquareEnix Luminous Productions il mio cuore ha mancato un battito: e invece era solo Project Athia, un titolo nuovo che rivedremo forse in un remoto futuro.
Quando ho visto Pragmata invece ho subito pensato a Kojima, ma il Maestro non doveva rivelarsi in un evento così plebeo, per giunta mischiato alla massa degli altri. E infatti Pragmata è un gioco di CAPCOM, che probabilmente non uscirà mai. Di gran lunga il filmato più enigmatico e accattivante.
Il gioco che più vorrei giocare, invece, deve essere Little Devil Inside: pazzo pazzo, bello bello, nulla che non si potesse già vedere nel 2019, per dire, ma comunque un titolo solido e concreto.
Horizon 2 lo cito perché i dinosauri robot sono fantastici da vedere anche la seconda volta, e perché tutto il trailer è un tripudio di colori: ci siamo finalmente lasciati alle spalle i tempi bui dei primi due decenni del ventunesimo secolo, quando tutto doveva essere grigio e marrone per essere preso sul serio.
Ma il sentimento di fondo è un vago rimpianto per ciò che poteva essere e invece, ancora e prevedibilmente, non è. La nuova generazione comincia uguale uguale alla vecchia.

Arriviamo così alla rivelazione finale, all'ultimo libro che svela la Bestia: e la bestia è l'oggetto fisico di PS5, quello che alcuni di noi metteranno presto di fianco alla televisione.
La responsabilità di piazzare in milioni di case un oggetto tutto sbagliato... La cattiveria di renderlo inevitabile, perché neppure io sceglierei una console soltanto per l'estetica... sono crimini che gridano vendetta.
Nel manuale del design le illustrazioni di PS5 e Xbox Series X potrebbero essere affiancate come esempi di cattivo design e di buon design, rispettivamente.
PS5 è l'esempio classico di come non si disegna un sistema di intrattenimento casalingo nel 2020. Se vi piace siete perduti. Ma se vi piace, ebbene esibite pure nel vostro salotto quel catafalco deforme in plasticone bianco/nero alto 40cm: c'è il caso che vi migliori l'arredamento.

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13 . 06 . 2020

La quinta onda

Credo daremo una bella raddrizzata a questa column e per un po' parleremo di videogiochi, un argomento mica banale da cui siamo stati lontani per un po'. A suo modo è un piccolo evento. Parlare di videogiochi, poi, questa settimana è notevolmente semplice perché c'è stata, finalmente, la presentazione di PS5. Quello che la PS4 chiama fine del mondo, noi lo chiamiamo Console War.
Che cosa possiamo dire di questo lancio della PS5 che non appaia banale e scontato? Probabilmente niente, ma possiamo cercare di infiocchettare le banalità abbastanza perché questo testo abbia comunque senso.
Innanzitutto parliamo del ferro. Rispetto alle tre precedenti versioni questa cinque è un bel salto di design. Le console casalinghe sono endimicamente brutte forse perché stanto lo sappiamo che sono solo plastica. Sony, umilimente conscia di questo, ha sempre fatto sì che le play successive alla uno tenessero un profilo basso, che le mimetizzasse con il noioso lettore DVD o anche con la colonnina di raffredamento del PC, delle console stealth, da mettere possibilmente in penombra, nascondendo bene i cavi. Questa PS5, invece, si presenta con scocca bianca e lucente che personalmente mi ricorda un po' i device di Portal. Rispondendo poi a uno dei dubbi amletici che da sempre assillano gli arredatori-videogiocatori è già stato chiarito che la si può tenere sia in piedi che sdraiata. Forse per la prima volta esporla potrebbe non essere simbolo di vergogna, anche perché ormai lo sappiamo che questi oggetti che li hanno solo gli adulti che di certo non si sentono più in imbarazzo a tenerli in mezzo al loro soggiorno di design.
Annunciata la versione con lettore come quella senza. E' probabilmente la concretizzazione di una rivoluzione strisciante, ma epocale come quella che ci fece passare dalla cartuccia al CD. Il dato, ormai, non scorre più per le mani dei videogiocatori (anche per rinnovate esigenze di igiene), la corsia preferenziale di tutto il gaming sarà la rete. Per chi è nell'ambiente da un po' e ricorda con nostalgia gli zoppicanti tempi del primo PSNetwork questo è un dato degno di nota, per i giovinastri un naturale segno dei tempi. Lo so, siamo melodrammatici solo perché ricordiamo i good'ol'time, fate conto che io non mi sono ripreso già da quando decisero di vendere i videogiochi in custodie di DVD. Bisogna però rilevare che la versione con lettore della console è proprio brutta, con quel rigonfiamento asimmetrico evidentemente appicchicato posticcio sul design ufficiale di quella senza. Crediamo che anche gli irriducibili del supporto fisico che la compreranno, tempo un paio d'anni, finiranno col fargli prender polvere.

Presentazione di console è però soprattutto line-up. Tech demo qua, tech demo là, quello che la gente vuole vedere sono i videogiochi, anche perché la maggior parte dei trailer, oggi, sono dei pezzi di cinema mica da ridere. Sony ha deciso qui di utilizzare un'arma di distruzione di massa infallibile: un gattino. Stray infatti ci vedrà proprio pilotare un simpatico micio rossiccio in uno scenario fantascientifico decadente dove non si capisce se ci siano ancora in giro umani in carne e ossa. Al di là dell'impatto mediatico del personaggio quello che mi incuriosisce è il sistema di controllo del micio, che sembrerebbe dotato dell'agilità proprioa della sua specie, ma, allo stesso tempo, di una più limitata capacità di interazione. Insomma, quello che si è visto sembra perfetto per attirare la curiosità della gente.
Quello che non ha potuto il fascino felino, poi, lo ha potuto il marchio Marvel. Come già lo Spiderman PS4 fu un maxi-evento, sembra che anche questo Spiderman PS5 debba avere lo stesso impatto sulla popolazione. Per dare quel pizzicorino in più sotto il cappuccio non vediamo più Peter Parker, ma il Miles Morales che lo ha ereditato anche nel mondo dei fumetti (nonché in quello dell'animazione). Videoludicamente non credo ci sia molto da dire, ormai triplaA racconta già un po' tutto e non lascia in giro granché emozione come la trattiamo qui, si è vista però tanta gente sbavare.

La mia riflessione filosofica (ovviamente amara) mi è invece sovvenuta guardando il trailer di Godfall, l'evidente erede del trend God of War. Quello che mi ha colpito è come il trailer si spendesse a promettere mirabolanti possibilità per il giocatore in termini di supermosse, armi e effetti fantastici. Ho riflettuto se nel passato quello che promettessero i videogiochi fossero sfide, ovvero cercassero di mostrare come l'avventura da vivere fosse epica, mentre ora sembra che la leva più importante sia l'autogratificazione. Probabilmente questa è una sensazione personale (tanto i miei bias li sapete), sebbene sostengo già da molto tempo che questo filone in verità è veramente poco interessato a offrire al giocatore un'impresa piuttosto che dargli la chance di evoluzioni spettacolari con poche smanettate. E' una filosofia legittima, mulinare grosse spade è divertente, ma sotto sotto qui sentiamo sempre il bisogno che alla fine, come videogiocatori, ci si possa sentire anche un po' eroi.

Non ho molto altro da dire e anche quanto ho detto è vuoto discorso, a suo modo. Siamo di nuovo in console war, magari ci impegneremo un pochino per farvene sentire il mood, dopotutto per noi è la quarta e possiamo considerarci veterani. Ora regola vuole che XBOX ribatta con una presentazione si Series X, mentre Nintendo, ormai probabilmente sfasata per sempre, starà a vedere dall'alto della sua macchinetta per soldi Switch. Dovremo poi considerare quest'anno anche i fornitori di Cloud? Stadia è iscritto alla competizione? Ci si è iscritta anche SEGA? Ci sono cose che dovremo proprio indagare a fondo.

“- Sire - sussurrò Mazzarino, così piano che il soffio della sua parola giunse come una raccomandazione della tomba alle orecchie attente del re - Sire, non prendete mai un primo ministro.”

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