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serie
92, 08/02/2003 - Punizione divina
92
08 . 02 . 2003

Requisiti di sistema

Negli anni ruggenti degli FPS tridimensionali la comunità era divisa in due fazioni: o stavi con Quake oppure con Unreal. Non mi pare il caso di discutere delle filosofie di vita e delle visioni del mondo che ciascuna delle due parti coltivava; dirò solo che io avevo passato ore preziose della mia vita a girovagare per le mappe di Quake 1 catturando screenshot (solo catturando screenshot), e non vedevo il motivo di passare dall'altra sponda, per così dire... tanto più che all'epoca Unreal richiedeva un computer ninja anche solo per girare a 320x200.
Quando alcuni anni più tardi ebbi occasione finalmente di provare lo shooter di Epic, ricordo che mi aveva colpito quell'esordio evocativo, nel quale dagli spazi angusti dell'astronave devastata ci si affacciava all'improvviso su un panorama esteso fin dove il rendering software poteva arrivare. Il resto era saltare di cassa in cassa, e mi aveva ben presto depresso.
Oggi vengo a sapere (dalle recensioni, visto che nessuno all'Atari ha trovato il tempo di preparare una demo) che anche il seguito lungamente atteso si apre con la medesima, suggestiva sequenza.
E qui cominciano i problemi. Le fonti ufficiali ci avevano indotto a credere che il gameplay fosse un salto quantico paragonabile ad Half-life, con un trama importante e personaggi di contorno decisamente incisivi. Invece dalle recensioni vengo a sapere che l'intero copione del gioco potrebbe essere trascritto su una moneta da 5 eurocent, le sequenze narrative sono poco più di un pretesto per dare un paio di battute alla bambola sexy di turno, e l'azione di gioco in 6 e piu' anni ha fatto ben pochi progressi.
In compenso, nella più pura tradizione Unreal, i requisiti di sistema sembrano uno scherzo di cattivo gusto, sono tanto esosi che quelli di UT2003 in confronto sono stati definiti "contenuti": quando il vostro gioco scatta su un PC da 2500 euro, cara Legend, lascia che ti dica che avete un problema.
Forse sarò di parte, ma c'è soltanto una softwarehouse dalla quale accetto richieste di sistema fantascientifiche; lo faccio perche' sono sicuro che, umanamente, non era possibile ottimizzare il software più di così. John Carmack e' uno dei punti fermi di questa industria, e quando affido il mio hardware al suo codice, so che sarà spremuta fino all'ultima goccia di potenza.
Nel suo ultimo .plan tra l'altro si allude al fatto che la prossima scheda di nVidia, la GeforceFX, ha un dissipatore che occupa ben due slot ed è rumoroso come le eliche di un bimotore della 2° guerra mondiale. Di fatto, probabilmente sarà necessario fissare il case al pavimento o al tavolo con apposite cinghie, per impedire che decolli.

E' tempo per un'altra dose di follia orientale. A volte sento il bisogno di qualcosa di diverso, e mi avventuro sullo sterrato, fuori dall'ambito addomesticato dei siti mainstream italiani e stranieri. C'è tutto un mondo di roba strana e bizzarra là fuori, soprattutto se guardiamo a oriente (ma non solo), che la maggior parte di noi ignora, ma che costituisce una buona parte dell'universo videoludico.
Certo, a volte ci sono ragioni fondate per cui questa roba non dovrebbe venire alla luce... ma si corre il rischio di perdersi certe gemme purissime, oltre naturalmente a tutto il folklore che circonda l'ambiente del videoludo nippo-coreano allo stato brado.

Tra le "gemme purissime" potrebbe (e ho detto potrebbe) esserci Operator's Side. L'idea di fondo è di quelle che lasciano il segno: un survival horror in cui il giocatore non ha il controllo diretto del personaggio, ma e' confinato nella sala di controllo di un'astronave e deve assistere i superstiti indicando loro le uscite, avvertendoli dei pericoli e informandoli sulla situazione generale... a voce. Cioe', parlando ai personaggi. Con un microfono.
E' proprio questo particolare dell'impartire comandi vocali, in forma libera, in tempo reale, che mi lascia un'ombra di dubbio... Sarei curioso di vedere come funziona di fatto la cosa. Trattandosi di un gioco proveniente dall'emisfero asiatico del mondo, non poteva mancare il particolare bizzarro & sottilmente pervertito: in questo caso sembra che il personaggio che dovremo assistere con la nostra voce sia la cameriera.
Venus & Braves invece non saprei come classificarlo. Mi aveva incuriosito qualche tempo fa ma poi lo avevo perso di vista: odio quando un promettente Strategic-RPG approfitta di un mio attimo di disattenzione per trasformarsi in un banale MMORPG. Come si sa, nei giochi di ruolo orientali le meccaniche di gioco si chiamano "System"; i produttori fanno a gara a chi inventa i nomi più strambi e altisonanti per i system offerti dal proprio gioco. Ha cominciato FF con il Job System, e da lì si è andati in discesa... mi piace ricordare solo il Trinity Sight System, un nome assurdo che sta ad indicare semplicemente la possibilità di usare tre diversi protagonisti in Star Ocean 3. Questo Venus & Braves ostenta ben 3 nuovi system, propagandati con nomi a dir poco ridicoli. Prendiamo il Gestalt System: i personaggi di sesso diverso possono formare una coppia e avere figli, che erediteranno le abilita' dei genitori. Wow, fantastico, geniale. Peccato che Madre Natura gia' da qualche tempo ormai utilizzi questo... questo System.
Per concludere questo aggiornamento dal fronte orientale, mi ha colpito la motivazione ufficiale del ritardo di Metal Gear Solid 2: Substance. Hideo Kojima ha ammesso in un'intervista che il gioco non è ancora uscito perche' lui, capo del progetto, passa 6 ore al giorno giocando a Pokémon; pare che abbia collezionato tutti i Pokémon, di tutti i giochi finora usciti.

“Success is my only mothafuckin option, failure's not /
Feet fail me not this maybe the only opportunity that I got”

Lo-Rez: arte, storia, web design
08 . 02 . 2003

IDDQD

Martedì è capitato che abbia rotto il mio letargo per andare all'università e quindi mi sono beccato il consueto sciame di quotidiani gratuiti che infasta la metropolitana milanese. Sfogliando qui e là mi sono imbattuto nel solito articolo oscurantista sul mondo dei VG ma, sebbene mi sia concesso un'espressione di disgusto, non sono rimasto troppo a rimuginarci vista la scarsa caratura della testata dove era riportato. Navigacchiando in rete nei giorni successivi, però, scopro che quanto letto sul giornaletto ha attraversato trasversalmente tutta la stampa italiana grande e piccola. "Eh no!" Mi sono detto a quel punto "qui ci vuole l'osservatorio per la violenza contro i videogiochi!". A questo punto ci sarebbe stato bene indossare un bel costumino adatto all'occasione, ma siamo giornalisti (?) non supereroi.
La questione è simple simple: la stampa cerca di spiazzare la guarda indefessa dell'Osservatorio cambiando bruscamente obiettivo. Niente più massacri gratuiti o donne seminude nel suo mirino, stavolta, ma i giochi in cui si sostituisce Dio.
Fermi tutti, non cominciate a sollevarvi perchè il pasticciaccio è ancora più brutto (e non siamo neanche in via Merulana...), i giochi che vengono raggruppati sotto questa definizione sono Sim City 4 e The Sims.
Come i più arguti e sadici fan del coniglio avranno già capito questa volta le accuse rivolte ai VG possono essere ribattute attaccando non su uno, bensì su due fronti, entrambi abbastanza fragilini. Possiamo infatti cominciare a discettare dottamente e con buon senso su quanto possa essere effettivamente dannoso sentirsi Dio, ma stavolta preferisco un altro approccio: cosa caspiterina vuol dire che in Sim City 4 e in The Sims ci si sente Dio??? Qualcuno crede che a modificare le tasse ci si senta soprannaturali? Mettere giù fognature ha una connotazione di onnipotenza? E quale estasi mistica da creatura superiore si raggiunge a flirtare con la vicina di casa virtuale ostentando la piscina nuova?
Chi segue il coniglio sa benissimo quanto io mi arrabbi a leggere sui giornali cosiddetti professionali castronerie sul mondo dei videogiochi, ma la mia arrabbiatura spesso non è semplicemente dovuta al mio bisogno di difendere il reame del digitale o al mio senso di appartenenza agli homo cyberludens. E' la schizofrenia con cui vengono portati certi attacchi, la loro assoluta casualità a farmi imbufalire perchè è una così palese dimostrazione di quanto certi ragionamenti siano fallaci che mi chiedo perchè siano ancora in piedi e non sommersi nel ridicolo. Arriviamo ad oggi a chiederci se è giusto sostituirsi a Dio in un VG? E lo facciamo a causa di Sim City? Qualcuno si è accorto che Sim City ha quasi l'età di Tetris? Qualcuno ha avvertito l'universo che siamo "sopravvissuti" già a TRE Populus e un Black&White (con Data-Disk)? Non basta questo per dimostrare che chi attacca i videogiochi non si è mai nemmeno degnato di analizzare almeno un po' il loro mondo? E soprattutto: ve lo hanno spiegato a scuola che le domande retoriche sono uno strumento dialettico estremamente demagogico e che denota una certa aridità espressiva?
Per oggi non voglio tornare più sull'argomento, secondo me ci sarebbe da discutere intensamente sul fenomeno The Sims sotto molti punti di vista, ma il contesto in cui ci stiamo muovendo ora non sarebbe assolutamente adatto a fare una cosa del genere quindi rimando la cosa a un editoriale futuro, l'importante è appuntare questo: bastano due passaggi logici a smontare certi attacchi eppure la gente non si vergogna di portarli avanti e, anzi, riesce ad affondare il colpo senza uscirne eccessivamente danneggiata. Le cose non dovrebbero andare così.
Passiamo oltre: credevo che l'angolo del litigio settimanale fosse una rubrica una tantum e invece mi trovo ad aprirla per la terza volta in un mese. Questa volta oggetto delle mie ire (o io delle sue) è stato WinAMP 3.0. Incuriosito da quanto scritto da Lo-Rez non molto tempo fa e aiutato dalla sua presenza su un Silver Disk TGM decido che è ora, dopo un tempo lunghissimo, di evolvere il mio parco software musicale così decido di installarlo. Ovviamente la prima cosa che faccio è divertirmi come un bambino a passare tutte le skin a mia disposizione per vedere la più fighetta e già qui riscontro i primi problemi giacchè, dopo averne cambiata qualcuna, il programma si cristallizza su una e si rifiuta di modificarla. Visto che stavo anche pasticciando un pochino con le cartelle del programma decido che è colpa mia (errare umanum est) e procedo al uninstall/reinstall. Il problema non solo si ripresenta, ma si fa accompagnare da un bell'errore irreversibilissimo da reset. Il mio primo pensiero è che sia colpa di certe skin così penso di vedere quelle che vanno, trovarne una decente tra quelle, stipulare un armistizio col programma e smetterla di giocarci come con la barbie. Questo progetto salta perchè noto che caricare il WinAMP 3.0 è una procedura (sul mio picchio-degli-antichi) tre volte più lenta del caricamento del WinAMP 2.74 che avevo usato fino a quel momento e visto che il lettore MP3 è un programma che deve partire al mio schiocco di dita dato il suo frequente uso decido di rimanere con quello vecchiarel, canuto e biancho così procedo al definitivo uninstall del 3.0.
A questo punto credete che sia finita? Ma noooooo, figuriamoci. Il WinAMP 3.0 si è acchiappato tutti i miei file multimediali (avi, mpeg...) e il suo spettro si è messo a lottare con me perchè non li riassegnassi al movieplayer dove stavano prima. Dopo un paio di tentativi abbastanza standard (NON PUO' essere difficile riassegnare un file a un programma!) mi arrendo (PUO'!) e passo al reinstall pure del movieplayer. Bene, è finita? Noooooo, evidentemente avevo installato un WinAMP con virtù sciamaniche. Il suo spirto guerrier ch'entro gli rugge (ho un attacco feroce di letterarietà...) assale subdolamente il Windows Media Player e magicamente gli impedisce di accedere al mio lettore MP3 (???!!!???). Cosa fare? Reinstall pure di quello!Credo che la battaglia con quel dimonio sia ora finita, ma foste in me sareste tranquilli? Essi vivono...
Azz, non credo che andando avanti troverò chiusura migliore di questa! Tanti saluti!

"Solo tre parole: sole cuore e flUOro"

P.S. Sei un vero videogiocatore se...capisci il titolo di questo editoriale.

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