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La prima legge di questa Industry potrebbe recitare: più una data di uscita è ufficiale, piu' e' probabile un ritardo. Neanche gli agenti speciali d'elite piu' duri del mondo riescono a sottrarsi a questo triste destino... e nemmeno le superstar come Lara, a quanto pare. Secondo qualche uccellino The Angel Of Darkness non uscirà prima di aprile, quindi anche noi forse saremo costretti a posticipare lo Speciale piu' volte annunciato. Questa e' l'ultima volta che ci fai fare una figuraccia, Eidos, sia chiaro!
Visto che per oggi qui si è già finito di parlare di videogiochi, vi consiglio un paio di letture a tema che potreste aver mancato... Una e' Gamespotting, lo spazio di ciance libere dei redattori del sito più grosso del settore: questa settimana si parla di Animal Crossing, la versione patologica di The Sims, ovvero qualcosa di simile a The Sims giocato sotto l'effetto di potenti allucinogeni per 36 ore consecutive. L'altra e' uno studio di Gamespy sulla validita' di DOAX nell'educazione sessuale dei ragazzi: molto divertente. Infine io terrei un occhio su Operator's Side, un gioco mai sentito che ha preso 37/40 da Weekly Famitsu e sta sconvolgendo Nippolandia. Avremo modo di occuparcene.
I film visti al cinema hanno il loro fascino, e voglio precisare che questo "fascino" per quanto mi riguarda deriva puramente dalla qualità audiovisiva superiore; me ne sbatto del romanticismo che qualcuno sembra vedere nel recarsi fisicamente in un cinema, vedere un film insieme a tanta altra gente ecc. A me interessano i film, non la gente.
Questo non è del tutto vero. Mi interessa anche la gente che fa i film. Da quando ci sono i DVD queste persone hanno acquistato molta più visibilità... e spesso il loro lavoro e' affascinante tanto quanto il film in se'.
Riguardando Episodio II su DVD mi sono fatto un'idea più precisa, diversa dal primo impatto che avevo avuto al cinema. SW Episodio II ha una tale densità di contenuti per fotogramma che nella prima visione lo avevo un po' sopravvalutato: sotto l'involucro audiovisivo extralusso c'è un genere di film un po' ingenuo. Non mi sentirete osannare la Vecchia Trilogia e invocare i bei tempi andati; Ep. II e' tutto quello che Star Wars voleva essere fin dall'inizio. Il problema e' che la generazione di 25 anni fa pretende di ritrovare qui le stesse emozioni di allora... ma mentre loro sono cresciuti, Star Wars e' rimasto sempre il caro vecchio Star Wars (anche se lo chiamavamo Guerre Stellari): un dramma di cappa e spada con le astronavi e goffi intermezzi sentimentali.
Quello che ho intuito durante la visita guidata dietro le quinte che offre il DVD, è che chi ha fatto il film ha scelto coscientemente di seguire i canoni di un certo cinema ormai sorpassato, quello dell'età d'oro dei colossal. Questa e' una scelta coraggiosa, perche' rinunciando a inseguire lo Spirito Del Tempo (che in questo momento e' Matrix, tanto per intenderci), Ep. II e' diventato un'opera immortale, fuori dal tempo. Inevitabile che qualcuno la trovi deludente o ingenua: oggi il cinema non si fa più così, e c'e' un motivo. Anakin che tiene il broncio come James Dean, o la storia dell'amore proibito sono ingenuita' che oggi non trovano piu' posto, tutt'al piu' danno un senso di malinconia.
Essendo un videogiocatore, non mi sorprende che questo cinema vecchia maniera sia costruito su una tecnica assolutamente impressionante: pensate un attimo a quanta tecnologia serve per far saltellare Mario qua e là.
Anni di effetti speciali strabilianti mi avevano assuefatto al punto che ormai non li consideravo più così strabilianti... solo perchè si vedono sempre piu' spesso, avevo cominciato a credere che anche realizzarli fosse diventata una pratica banale. I DVD servono a correggere questo pregiudizio e a restituire quel senso di stupore che e' doveroso provare di fronte a una mole di lavoro cosi' pazzesca. Quelle scene spettacolari che sembrano cosi' difficili da realizzare, in realtà sono dannatamente difficili da realizzare. Caspita, non ci avevo mai davvero pensato. Cito un esempio, senza neanche addentrarmi nella lavorazione digitale: gli attori si devono ridoppiare quasi in ogni scena perche' il sonoro proviene dalle fonti piu' disparate e soltanto alla fine viene assemblato, oppure semplicemente perche' i microfoni non possono avvicinarsi abbastanza da catturare con chiarezza gli effetti (perfino lo schioccare delle labbra di Ani e Padme e' un effetto aggiunto in studio...). Certo, questi Making Of di solito sono pieni di banfa, ma in Ep. II li ho trovati insolitamente sinceri, senza tutta quell'autocelebrazione che c'e', ad esempio, nei documentari della Compagnia Dell'Anello. Voglio dire, ci sono queste interviste in cui i tecnici si confessano alla telecamera, tutti ansiosi perche' si stanno spingendo davvero dove nessuno e' mai stato prima... si sente la loro paura di sbagliare, le incertezze legate al nuovo formato interamente digitale che hanno adottato. Alla fine appaiono persone vere, che si sono cacciate in un'impresa titanica e stanno lottando per venirne a capo.
Gli attori invece quasi regolarmente fanno figure meschine, qui come in SdA... Christopher Lee in particolare. Direi che si salvano Samuel Jackson (probabilmente l'uomo più cool dell'intero universo, anche dal vero) e Cate "Galadriel" Blanchett, le cui orecchie a punta richiedono tre ore di trucco al giorno, pare. Ma stiamo divagando.
Perchè sto parlando della trilogia di Guerre Stellari quando dovrei occuparmi dell'altra trilogia in voga in questo momento? Non so, mi e' venuto così. Forse perche' su Le Due Torri non so veramente che cosa dire... se non che si tratta di un film da annoverare tra le cose buone che ci sono a questo mondo. Un film la cui esistenza può dare gioia, e coraggio, quando si e' di un certo umore. Sono contento perche' questo film mostra alla gente qual e' il genere di cose per cui noi ci siamo sempre esaltati, finalmente senza farci apparire imbecilli. E lo mostra a noi, soprattutto.
PS: Però Legolas è un buffone!
PPS: Ah già, naturalmente è un film fascista e guerrafondaio che fa propaganda filoamericana: statene alla larga se volete la pace nel mondo.
Lo-Rez: arte, storia, web design“I put my trust /
In you /
I pushed as far /
as I can go ”
My Sharona
La settimana appena conclusasi è stata caratterizzata da esami e dal fisiologico calo di tensione che li ha seguiti. Se a questo aggiungete ancora due campagne di Warcraft III da concludere e Homeworld:Cataclysm arrivatomi tramite TGM capirete che la mia vis scriptoria che tante volte vi ha allietato oggi potrebbe fare un po' cilecca. Scrivere una column, anche su un sito non particolarmente professionale come questo, non è mai semplicemente muovere le mani sulla tastiera, annecessita sempre di un discreto impegno cerebrale e nessuna delle mie personalità multiple sembra al momento volercelo mettere.
In verità gli ultimi editoriali che sono usciti dalla mia forgia erano piuttosto corposi quindi non ci vedrei nulla di male se per una volta vi lascio a dieta, non mi è capitato ultimamente nulla di internettamente sufficientemente corposo perchè ne possa parlare e sebbene sia ben capace di friggere aria la pratica tirata eccessivamente in lungo mi è sempre risultata piuttosto fastidiosa. Meglio allora soffermarci un pochino su "cosa nostra", sul sito cioè e sulle varie iniziative che stiamo portando avanti in parallelo alla pagina web che aggiorniamo di settimana in settimana. Lo speciale su Angel of Darkness è già stato annunciato da tempo (e da tempo avrei dovuto mettere il primo dei wallpaper che la riguardano nella sezione arte, peccato che un vuoto psicocinetico mi abbia ricordato di farlo solo ora) e si annuncia come un bel festino con la nostra Clara Croft in mezzo (detto così è volutamente promiscuo per ragioni di marketing), ma ci sono altre cose ben più sensazionali all'orizzonte, ad esempio all'interno della tana si preme sempre di più per mandare in giro un demo di The Long Ear! Io sono dell'idea che prima bisognerebbe aspettare l'uscita di tecnologie adatte a supportarlo (ad esempio mi pare che i processori a 64 bit, praticamente fondamentali, non abbiano ancora preso molto piede), ma c'è chi pensa che la gente passerà su alcune piccole sbavature tecniche. Se tutto va bene, quindi, mi sa che prima o poi vi smazzeremo uno zip. Se devo essere sincero ci sono dei momenti in cui vorrei veramente raccontarvi tutto! Il fatto che c'è the Rabbit che...e poi Neo che...e un cattivo che...ma è ovvio che la mia bocca dovrà rimanere serrata fino all'uscita del gioco (ah, non ve l'ho detto? L'abbiamo fissata quindici giorni prima dell'uscita di Duke Nukem Forever).
Vi potrebbero bastare AoD e TLE, ma c'è ancora molto che bolle in pentola, anche se a rigurardo non possiamo dire proprio niente, siamo ancora a un livello troppo alto per poter cominciare a (s)parlarne.
Mettendo la crapa fuori dalla finestra invece, il gioco della rubrica "consigliati dal Cymon" questa volta è per GameCube e probabilmente non è un capolavoro, ma le immagini che ho visto mi hanno affascinato al punto da volermelo appuntare qua sul sito. Si tratta del picchiaduro di Godzilla (il titolo è una specie di "Godzilla ammazzali tutti" o cose del genere...), probabilmente non avrà una giocabilità devastante o delle capacità entusiasmanti (ho visto solo immagini in TV, il mio giudizio è molto istintivo) però mi ha intrippato proprio la sensazione di trovarsi al centro di una città giapponese a buttare giù palazzi e edifici nel tentativo di mettere al tappeto il proprio avversario. E' una sensazione che difficilmente i VG ci hanno mai permesso di provare (eddai, fate i buoni, lasciate stare Rampage).
Non penso di aver scritto un editoriale lungo fino alla dignità, ma penso che il fatto di essere arrivato a questa riga, considerando la mia disposizione iniziale, sia già un piccolo miracolo, quindi non voglio chiedere di più alle mie povere dita.
Salutz!