L'inutile bellezza
Intorno a noi esplode la bella stagione, ma tutta questa bellezza è inutile. I boschi assolati, il cielo azzurro con le nuvolette, la temperatura ideale... grazie lo stesso. È tutto sprecato con me.
Non so cosa dirvi sulla strip odierna, che lascia perplesso anche me, se non che segna il ritorno di Cloud e Link dopo un sacco di tempo. Cloud e Link ci sono ancora, non ci siamo dimenticati di loro: vivono rintanati nella penombra, escono poco, ma ci sono ancora.
Se lo spettacolo maestoso di maggio mi sembra del tutto inutile, come dicevo, figuriamoci quando il paesaggio naturale è quello fintissimo dentro un videogioco. Un videogioco di quelli vecchi, su uno schermo, nemmeno uno nella Realtà Virtuale. E dunque cosa dovrei dire di Firewatch? Lo splendore delle sue vedute montane, con i colori sapientemente scelti da Olly Moss in persona, potrebbe essere un balsamo per la nostra anima... almeno quando quella maledetta ricetrasmittente rimane silenziosa, perché quando parla invece ci racconta una storia decisamente amara malinconica, e non è proprio quello di cui abbiamo bisogno ora.
Sono usciti tantissimi video promozionali ben fatti e interessanti, per altrettanti videogiochi del prossimo futuro. Tipo Deus Ex. O Warhammer: Dawn of War III.
Sono davvero, davvero belli, ma inutili.
Vendicatori divisi
Un giorno vi spiegherò come si fanno sceneggiature di vignette come questa, come si fa cioé a farle senza vergognarsi. Non oggi però.
La seconda rissa più attesa del mondo dei fumetti è arrivata nei cinema. Magari in fondo a questa recensione farò dei confrontini con l'altra, ma non credo che ci arriverete in tanti. Sicuramente prima ci sarà qualche SPOILER (sempre che si possano considerare tali) e naturalmente tanta arroganza.
Anche se questo film ha titolo "Capitan America" ci troviamo oggettivamente davanti al terzo capitolo degli Avengers, che avevamo lasciato alla fine dello sfiatato Ultron con una formazione un po' modificata e tanta voglia di salvare il mondo. Come vuole tradizione questo film inizia con una missione assolutamente estemporanea e, un po' come la scazzottata d'apertura di Ultron era stata buon araldo della scarsità di contenuti della pellicola, la specie di missione alla Jason Bourne che apre Civil War è una chiara dichiarazione di intenti: signori in questo film non si parla di supereroi.
Ci sono buoni motivi per intraprendere un percorso del genere. Se parli di supereroi, per esempio, non ti prendono quasi mai sul serio. Se parli di supereroi finisci comunque a fare il solito film Marvel. Se parli di supereroi non puoi mettere in campo un'atmosfera greve e carica di mestizia, come nella migliore tradizione DC... ehm... come nella migliore tradizione e basta.
La prima parte del film, quindi, si dipana cercando di non mostrare niente di supereroico. Abbiamo quindi dei nuovi tormenti interni per Stark, con un Robert Downey Jr. che cerca disperatamente di dare al suo personaggio la caratura di un attore drammatico da film impegnato, abbiamo l'omino del governo fascista che è fascista in quanto del governo oppure del governo in quanto fascista, che non ha la scusa di comportarsi da stronzo perché è dell'Hydra e che ovviamente, pur con tutto William Hurt dentro, è spanne dietro Robert Redford, abbiamo il traballante svilupparsi della trama di Zemo, una specie di avanzo di un episodio o due di Agents of Shield. Si capirà, insomma, che la prima parte del film è così così, non diciamo proprio noiosa, ma su quella via lì. Intanto viene buttato in mezzo il trattato di Sokovia che non è proprio l'Atto di Registrazione dei Superumani e che, a ben guardare, sembra anche un atto politico piuttosto legittimo, sotto l'egida delle NU. Tony Stark decide di appoggiarlo, non tanto perché capisce che è sensato, ma perché ha dei conflitti interni, mentre Capitan America decide di no, perché a lui andava bene lavorare in segreto per lo SHIELD, un'organizzazione segreta non governativa guidata da eminenze grige dell'NWO con il vizio di lanciare bombe nucleari, ma farsi assumere alla luce del sole dalle Nazioni Unite gli sembra pericoloso per la libertà della gente.
Non è, questo, in realtà, un gran problema. Bucky/Soldato d'Inverno, infatti, salta di nuovo fuori e Capitan America, in battuta, decide di aiutarlo anche se tacciato di essere un criminale, mettendosi contro la metà dei supereroi esistenti e avendo l'appoggio dell'altra metà. Cercano di infilare in questo conflitto anche il trattato di Sokovia, ma in realtà lo spessore politico del ragionamento è tanto sottile che non vale la pena perderci tempo. Quello che conta è che a un certo punto si trovano tutti in un aeroporto deserto (perché la Marvel non fa/fa poche vittime civili) e si menano di brutto.
Potrebbe, a suo modo, finire qui. Ma in realtà Capitan America sta cercando di tenere in vita la sfiatata trama di Zemo e così parte per un bunker in Russia. La maggior parte dei personaggi finisce invece in galera e Tony Stark, dopo un'altra dose di conflitti interiori, raggiunge l'ex-amico nel medesimo bunker, gli chiede scusa, poi si incazza di nuovo perché scopre che il Soldato d'Inverno, anni prima, ha ammazzato i suoi genitori.
Se la mamma di Bucky e la mamma di Tony Stark si fossero chiamate uguali, probabilmente la cosa sarebbe finita lì, invece parte la rullacartonata del primo teaser del film, con Ironman vs Capitan America + Bucky. Vi interesserà sapere, tra l'altro, che questo è il coronamento del diaboliko piano di Zemo. Non vi interessa? In effetti ci vuole un po' a realizzarlo e decisamente molto meno a dimenticarsene.
Non faccio mai la recetrama, ma in questo caso è venuta quasi da sola. Testi del genere sono necessariamente ironici e ammetto che forse questo esprime più astio di quanto dovrebbe. In fin dei conti Civil War è un film divertente, infinitamente più divertente di Ultron, ma con il freno più tirato rispetto ad Avengers. Dal punto di visto della comicità e del lato brillantezza, la verve di Avengers è stata recuperata, perché é tutto meno forzato. Il depresso Tony Stark fa motti di spirito solo quanto hanno effettivamente senso e l'intera parabola di Spiderman è deliziosa anche per il suo assurdo chiacchiericcio (questo per tacere la geniale intuizione del maggiolone). Dal punto di vista del film-film, come dicevo in apertura, quella che viene sacrificata è proprio l'epica supereroistica. Questa viene fuori solo nella grande battaglia tra personaggi ed effettivamente la lunga sequenza dell'aeroporto è bellissima e merita l'intera pellicola (anche se bisogna dare atto a Legends of Tomorrow di aver spoofato con astuto anticipo l'azione di Antman, in un piano generale che mi sembra tutto tranne che casuale). Il resto del film lascia spazio ad altro, ma quest'altro ha, come di consueto, il fiato cortissimo.
L'impianto politico di Civil War non fa male a nessuno. L'atto di Sokovia è astratto e manca di tutte le punte aguzze del suo corrispondente nei fumetti, manca cioè di essere un atto proposto da un'unica nazione e manca la sua pretesa di violare intimamente la privacy delle persone coinvolte. E' una rifondazione onesta dello SHIELD (o degli stessi Avengers). Poco importa che il promotore sia un Segretario di Stato vuoto di contenuti, fascista per forza e al comando di un supercarcere sottomarino. Il conflitto tra supereroi é ridotto al piano personale di Cap che difende Bucky e poi ribadito (senza reale correlazione tra i due fatti) dal lutto non elaborato di Stark. E' un conflitto tra l'altro irrisolto, in cui non si capisce se Capitan America e Ironman possano considerarsi amici o nemici, ma soprattutto non si capisce perché debbano considerarsi nemici, visto che la maggior parte delle fratture tra loro sono state più che altro accidentali.
Civil War rimane, insomma, un buon popcorn movie, tra l'altro girato molto meglio della maggior parte del materiale Marvel prodotto finora. Divertente, ma dimenticabile come la maggior parte dei film, pur basandosi su vera e propria dinamite narrativa. Pur non essendo un gran fan Marvel mi aspettavo qualcosa di più, anche se comunque è una pellicola che si piazza molto in alto nella mia classifica di film della casa delle idee.
E il confronto con Batman v Superman? Facciamolo settimana prossima, dai!
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