Red Sonja (1985)
Nella strip di oggi, tanto per cambiare, è Gödel ad avere la lingua velenosa; povera Clara, se c'è una creatura in questo dannato fumetto che merita solo arcobaleni e minipony è lei... in fondo deve sopportare quotidianamente almeno un paio di Ingegneri (delle Tenebre, per di più)!
E li deve sopportare da un sacco di tempo, per giunta, se considerate che noialtri due facciamo questo fumetto da 15 anni, giorno più giorno meno.
Ormai il Coniglio ha raggiunto un'età in cui è più dignitoso non festeggiare i compleanni, ma quest'anno, chissà perché, vorrei prendermi un momento per celebrare. Uno si potrebbe immaginare che, dopo 15 MALEDETTI ANNI, io e Cymon ci siamo trovati qualcosa di meglio da fare nella vita che pubblicare un disegnetto a settimana su internet... invece no. Qualcosa da ridire?
In questo bizzarro compleanno saremo noi a fare un regalo a voialtri, che seguite il Coniglio da un tempo imprecisato: anzi, ve lo abbiamo già fatto, ma probabilmente non ve ne siete accorti.
Da alcuni giorni infatti è apparsa una nuova illustrazione nella nostra galleria, dal titolo: Red Sonja 1985.
Ci sarebbe anche un wallpaper a corredo, giusto perché sono un inguaribile nostalgico. Oggigiorno uno non se ne fa granché, ma insomma consideriamolo pure un “fattore di forma alternativo” al ritratto originale, che ho voluto creare per mettere in risalto il dolce visetto di Red Sonja.
Chi sia Red Sonja non verrò a spiegarvelo io, se non vi appassiona la letteratura sword & sorcery, o perlomeno pulp, non me frega un accidente. Se però vi appassiona anche il cinema sfigato, oltre alla letteratura, magari potreste conoscere la storica pellicola fantasy dedicata a questo personaggio, ovvero Red Sonja (1985).
(Forse i traduttori italiani sono stati offesi dall'ovvietà del titolo, perché nel nostro paese lo hanno ribattezzato orrendamente “Yado”. E pensare che si trattava per giunta di una produzione tutta italiana!)
La Red Sonja dell'illustrazione è dunque quella che compare nella pellicola eponima dei ruggenti anni '80, il che significa che ho praticamente fatto il ritratto di Brigitte Nielsen (!!!), poco più che ventenne e con una criniera fulva cotonata che sarebbe passata di moda di lì a poco.
Ammetto che se me lo avessero detto quando ho iniziato FTR, 15 anni fa, sarei stato incredulo. Ma quando abbiamo iniziato ad inseguire il coniglio, come in tutti i viaggi, non sapevamo dove ci avrebbe condotto, e come ci avrebbe trasformato.
Lo-Rez: arte, storia, web designPanzer vor
Si può essere nerd di qualsiasi cosa. Se per essere nerd intendiamo appassionarsi a un argomento fino ad approfondirlo in modo maniacale e amarne tutti i dettagli si può essere nerd di qualsiasi cosa. Poi, vabé, ci sono ovviamente argomenti tanto vasti, tanto ricchi o anche semplicemente dotati di particolare fascino, che rendono essere nerd molto più facile e gratificante. Anche se non sono mai stato un grandissimo appassionato, credo che tra gli argomenti del genere si possano sicuramente annoverare i carrarmati.
Gli autori di Girls un panzer sono ovviamente dei nerd dei carrarmati, ma sono nerd dei carrarmati a un livello tale da far sì che il loro amore per i mezzi dilaghi, sovvertendo anche la trama e l'ambientazione della storia che vogliono raccontare, storia che quindi è disseminata, dall'inizio alla fine di enormi PERCHE' SI.
E' la storia di Miho Nishizumi che, arrivata al liceo Oarai, per varie vicende, quando è il momento di scegliere quale attività extra-scolastica seguire, decide di iscriversi all'arte dei carrarmati. L'arte dei carrarmati è praticata in tutti i licei del Giappone PERCHE' SI, oltretutto è ritenuta molto utile per formare giovani ragazze e farne donne affascinanti e sicure di sé PERCHE' SI e comunque è qualcosa che comunque i maschi non sarebbero mai in grado di fare PERCHE' SI. Come ultimo appunto sappiate che il liceo Oarai, come tutti gli altri licei, è in realtà una portaerei su cui è stato simulato un ridente quartiere di una città giapponese. Perché? PERCHE' SI.
Miho Nishizumi e il suo gruppo di amichette, quindi, si troveranno a lottare nel campionato nazionale di arte dei carrarmati per salvare il proprio liceo. Si, c'è un campionato di arte dei carrarmati tra licei. PERCHE' SI.
Insomma, Girls und Panzer potrebbe sembrare un anime di guerra riguardante una distopia in cui i liceali sono costretti a combattere per la loro vita a bordo di mezzi corazzati (sarebbe stato stupendo) e invece, oggettivamente, declina il modello di Holly e Benji, con queste ragazzine a bordo di grossi pachidermi di metallo che si sparano vicendevolmente proiettili verissimi che causano grosse esplosioni e ribaltamenti. Ma lo fanno con gioia e leggerezza, un po' come se stessero giocando a calcetto nel cortile, perché tanto non c'è possibilità che muoiano o si feriscano mentre maneggiano obici da 70mm e tritolo. PERCHE' SI.
Girls und panzer va molto oltre la sospensione dell'incredulità a cui siamo abituati, ma questo non è un ostacolo in termini assoluti. Come occidentali siamo un po' troppo legati ai concetti di rappresentazione realistica e logica. L'approccio giapponese è da sempre un po' più orientato all'estetica e in questo caso il concetto è portato agli estremi. Quello che conta per gli autori dell'anime è che la storia sia divertente e coinvolgente, interessa che appassioni. Interessa che mostri i carrarmati in tutta la loro bellezza storica. Tutto il resto, TUTTO, passa in secondo piano.
Il mio consiglio spassionato è di farvi una ragione di tutto ciò e guardarlo comunque, perché Girls und Panzer è un anime molto bello. Tecnicamente realizzato in maniera grandiosa, con un uso intelligente e raffinato di computer grafica e soggettive nei combattimenti tra carrarmati, delinea un gruppo di protagoniste verso cui non si può che provare empatia e anche una serie di avversari che rimangono tutti nel cuore. Il lavoro fatto nella costruzione del campionato, poi, è meno casuale e erratico di quello che potete pensare. Tutti i licei avversari delle nostre protagoniste, infatti, incarnano una delle principali nazioni che hanno partecipato alla seconda guerra mondiale e che hanno avuto un certo ruolo nei combattimenti tra carrarmati. Naturalmente, quindi, ogni liceo guida i carri propri della nazione di riferimento, ma oltre a ciò anche diverse variazioni più sottili tra i vari popoli vengono messe in evidenza. Gli americani, quindi, sono chiassosamente ricchi. I russi sono massicci e imponenti e inducono a una guerra di posizione. Deliziosa la compagine italiana, presente non nella serie principale, ma in un OAV, come parodia kawai del fascismo. Il comandante si chiama duce, il liceo è endemicamente povero, ma tutti collaborano per avere i fondi e tirare avanti, i carri a disposizione sono mezzi veloci e leggeri, con rare eccezioni. Di contro è uno dei licei dove ci si diverte di più, dove si mangia meglio e dove si fa sempre festa, il liceo, insomma, dove ci si gode di più la vita. Naturalmente il nemico finale, che annovera anche la sorella maggiore della protagonista, è rappresentato dalla Germania e comprende anche alcuni dei mezzi tedeschi più impressionanti, come il Maus.
Girls und panzer è un anime che consiglio. Non ci potrete ambientare una campagna di D&D perché troppe cose lascerebbero perplesso il vostro party, ma nella coerenza dei suoi 13 episodi è veramente divertente e trascina. Ammetto di aver valutato per anni (è del 2012) se guardarlo senza mai mettermici, proprio perché mi lasciava perplesso la sua trama leggera, ma adesso non me ne sono affatto pentito. Avercene di anime leggeri realizzati con tanta serietà, piuttosto che tante storie seriose tenute insieme con lo scotch e tanta accondiscendenza.
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