Fortune / Venus
L'abbiamo sempre detto che il nostro Gödel è ben più satanico del suo Direttore, e in questa strip ne abbiamo la riprova. Del resto, come biasimarlo? Fare l'Ingegnere delle Tenebre è un mestiere difficile.
Oggi torniamo ai videogiochi dopo la parentesi cinematografica della settimana scorsa. Lo facciamo per toglierci subito un peso dalla coscienza: il maledetto, osceno, spregevole, decadente, criminale, ingenuo e purissimo...
...Dead Or Alive Xtreme Beach Volleyball 3 Fortune + Venus.
Ho evitato di parlare di questo gioco fin dal suo primo annuncio qualche tempo fa, ma ora è uscito il video il alta definizione a 60 fotogrammi al secondo, e non posso più sottrarmi al mio destino.
Qui su FTR abbiamo una lunga storia con questo titolo: ne abbiamo parlato abbondantemente fin dall'uscita del primo episodio, e poi ancora in innumerevoli editoriali. Ora però siamo vecchi e saggi (!), non dovremmo più curarci di queste frivolezze. Eppure per onore alla tradizione volevo tenere traccia comunque di questo nuovo gioco su queste pagine.
Quando uscì il primo titolo della serie, Dead Or Alive era all'apice della sua popolarità: oggi invece la gente assedia con torce e forconi la sede di TECMO, per protestare contro lo sfruttamento indegno delle microtransazioni e dei contenuti a pagamento, che ha trasformato Dead Or Alive 5 in una barzelletta amara (200 euro per i costumi aggiuntivi delle lottatrici).
Sarà interessante vedere se i più bassi istinti del popolo prevarranno ancora una volta, oppure se i giocatori si ribelleranno alla tirannia di Xtreme 3.
Io su questi argomenti (come su tutto in generale) ho sempre avuto un'opinione impopolare, date che credo che un editore abbia il diritto di proporre cosine a pagamento finché c'è una domanda da parte del pubblico... e la domanda di costumini da bagno maliziosi è pressoché insaziabile, come insegna la storia.
Trintonate
E alla facciazza vostra mi sono visto la terza stagione di Symphogear.
E' evidente che quando il progetto Symphogear è nato non aveva troppe pretese. Qualche chara idol preadolescente, un paio di armature di metallo, suggestioni medievali e canzoncine. Certo, gli si può riconoscere una certa arte, soprattutto nei mostruosi e gommosi noise e un certo impegno nel design delle armature, ma non ha senso considerarlo come un anime d'autore.
La seconda stagione, neanche così inaspettata, considerando il livello di prostituzione dell'opera, fa un microscopico sforzo di approfondire l'ambientazione, ma senza troppo impegno e intanto porta a sei il numero delle preadolescenti canterine.
Di solito, in questi casi, avere la possibilità di una terza serie è una specie di consacrazione, anche per i prodotti più frivoli. E' un segno di quanto effettivamente il brand ha fatto breccia nel pubblico. Una delle usuali conseguenze di ciò è il fatto che gli autori hanno a disposizione una certa liberta, la possibilità di osare e soprattutto di costruire qualcosa di maturo sull'impianto ormai consolidato.
Ecco, spiace dirlo, ma questo non è il caso di questo GX, che si limita a costruire un cattivo tutto nuovo, completamente avulso dalle logiche delle reliquie (quasi) e gli fa sviluppare il consueto contorto piano, senza vergognarsi granché della sua linearità, fino allo scontrone di donnine che urlano e lanciano vampate di energia.
Mentre la struttura portante è quindi all'incirca tutta qui, la serie alza di un'altra tacca il tono della sua maliziosità a tutta yuri. Ormai Hibiki e Miku sono una coppia sposata, per cui sono generalmente tiepidine, ma le due loli del team, di contro, sono quasi sfacciate nelle punzecchiature e nei suggerimenti sottilmente erotici. A pioggia, poi, per vie traverse, arrivano altre battute non esattamente col freno tirato e la vestizione delle varie intonate concede sempre più al soft-porn.
L'artista frustrato che dorme sotto la cenere della macchina commerciale di Symphogear cerca di aprire il tema della paternità, lavorando un po' sui due personaggi (entrambe piuttosto crudeli) dei padri di Hibiki e Tsubasa. Sebbene, soprattutto nel caso di Hibiki, il tema sia preso di petto e con violenza, rimane comunque una digressione accessoria e non particolarmente ben fatta, buona per realizzare un paio di climax, ma incapace di toccare corde profonde.
In conclusione? Cosa volete? Che vi dica che Symphogear GX mi ha deluso? Se siete arrivati qui credendolo evidentemente non avete capito nulla di Symphogear o i quello che ho scritto nelle recensioni precedenti. Il cuore del problema è che Symphogear è ruffiano e ammiccante dalla sua prima puntata e non ha bisogno di essere più di quello. E' un teatro del combattimento ganassa e della frase a effetto e niente, di quanto scritto sopra, rovina questa situazione. Il cattivo, poi, è fatto molto meglio di quello di G è ha anche una splendida uscita di scena. Se cercate qualcosa di profondo negli anime, se non siete qui solo per divertirvi, state lontani da Symphogear come la peste. State lontano da tutte e tre le stagioni. Se invece guardate ancora gli anime con l'ottica del Bim Bum Bam delle cinque di pomeriggio di ritorno da scuola, allora spero converrete con me che è l'anime, anzi, il cartone animato perfetto.
Per la cronaca: l'ultima puntata ha una piccola coda che sembra presupporre una quarta serie. L'intenzione parrebbe di riprendere le fila di un po' tutto, soprattutto degli scontri tra nazioni, potrebbe essere quel progetto di serie matura di cui parlavo all'inizio del receditoriale. Va da sé che in generale, se arriva la luce verde per una nuova stagione io sono contento, ma sia mai che è giunto il momento di fare sul serio.
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