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Nella strip che porta il fatidico numero della Bestia non poteva che dominare Il Direttore (anche noto come Diablo), demoniaco come non mai con la sua sagoma cornuta che si staglia contro le fiamme primordiali di una preistoria sì remota... ma fin troppo simile ai giorni nostri.
E dunque nel nostro tredicesimo anno di vita (nostro cioè del fumetto, voglio specificare), in un sabato che porta appropriatamente il numero 17, si compie l'oscura gematria del 6-6-6, una soglia che volenti o nolenti tutte le opere longeve devono varcare, come una maledizione per esser durate così a lungo.
Un paio di settimane fa la nostra strip su Multiplayer.it trattava dello scavo archeologico nel deserto che ha rinvenuto i milioni di copie perdute della cartuccia di ET per Atari2600. O qualcosa del genere. Ebbene, solo una riga perché non resisto alla tentazione di fare il saputello, e non posso lasciarmi sfuggire questa occasione grossa come una casa per dire “io l'avevo detto”: nel lontano circa-2006 infatti rimasi colpito da questo video dei Wintergreen, che narrava appunto di questa leggenda. E siccome sono anche vecchio, oltre che saccente, devo aggiungere che allora sì che erano bei tempi, quando per insabbiare la vergogna di un gioco fallimentare si poteva letteralmente scavare una buca nella sabbia. Oggi tutti i nostri fantasmi digitali non hanno più un corpo da seppellire, ma sono condannati a vagare per l'eternità nel mondo dei vivi.
Ci sarebbe molto altro da dire, ma rimandiamo tutto alla prossima volta (se ci sarà una prossima volta), e chiudiamo su queste note giustamente lugubri.
La ressa del piccolo schermo
Nello script originale di questa strip si capiva che Godel preistorico stava disegnando dei pittogrammi e quindi la richiesta del direttore preistorico aveva quasi senso. Più guardo come Lo-Rez ha realizzato la cosa, però, più mi piace, perché la richiesta del direttore appare ancora più assurda e sappiamo benissimo che non c'è limite all'assurdità delle richieste del marketing.
Benvenuti su FTR anche questa settimana. Scegliete una carta. E' un quattro di cuori? Non lo è? E allora? Sapevate che non era un sito di magia. Oggi parliamo di serie TV.
Parliamo di serie TV perché il maggio-giugno non è solo il momento della resa dei conti nelle scuole, quando si capisce se avete studiato abbastanza e si decide se verrete promossi, è anche il momento in cui le serie nate in autunno chiudono, nel senso che arrivano al season finale oppure chiudono nel senso che proprio chiudono. E nell'immenso ciclo della vita, se certe chiudono, ce ne sono certamente anche altre che aprono.
Chiude la sua terza stagione Once Upon A Time e sebbene il rinnovo per la quarta è nell'aria fa di tutto per ignorarlo, con una certa onestà, bisogna ammetterlo. Il risultato è che il penultimo episodio è una buona chiusura di trama, l'ultimo è un divertente OAV e il finale-finale è appiccicato con la colla per dimostrare che c'è ancora da dire e per dichiarare una volta di più l'amore degli autori per la Disney.
La verità è che Once Upon A Time, per quanto bella sia stata, è oggi una serie stanca, che ha avuto il suo apice quando ha chiuso lo storyarch di Peter Pan, si è trascinata con dignità attraverso la battaglia con la Wicked Witch, ma adesso dovrà proprio inventarsi qualcosa per giustificare la sua esistenza. L'attesa per le prossime avventure dei nostri è abbastanza bassa.
Chiude Arrow, la cui conferma per la terza stagione non è mai stata in dubbio. Arrow per le serie TV è il progetto di universo persistente DC che la Marvel è riuscita a realizzare con successo al cinema. Usata come punto di partenza offre un numero illimitato di possibilità. La prima spesa è Flash, personaggio inserito nella continuity di Oliver Queen a metà della stagione del suo serial e ora pronto per un serial proprio. Quello che ha fatto indubbiamente svoltare la vicenda di Freccia Verde è aver abbandonato le pretese di realismo e "Nolanizzazione" estremizzata dell'ambiente DC. Arrow seconda stagione è un fumettone tamarro con supercattivi che fanno cose fantascientifiche. Flash, grazie al suo già osannato trailer, promette di essere un fumettone più fumettone più tamarro e più di ogni cosa che vi venga in mente, wrestling metaumano con costumini pacchiani o poco meno. E tutto ciò, a mio parere, è assolutamente bellissimo.
Del finale di Agents of SHIELD ho sentito parlare benino, ma io non ho ripreso la serie e non ho intenzione di riprenderla, quindi se volete un parere andate da qualcun'altro.
Il mercato dei Supereroi su piccolo schermo, in ogni caso, è ribollente. Sono lontani i tempi in cui esperimenti come The Cape morivano sul nascere. Sembra sensato dare una chance anche a Costantine, di cui mi piace per ora il protagonista e Gotham, che dovrebbe essere sì una serie hardboiled e noir. Gotham è un progetto rischiosissimo, che rischia di ripetere gli errori di Arrow, servirà qualche buona idea per fargli fare centro.
Ma l'estate non è tempo di rinfoderare il torrent. C'è la terza stagione di Continuum in corso e devo ancora cominciare a recuperarla. Sono curiosissimo sia per il finale di seconda stagione, sia perché la serie ha ancora il potenziale di essere bellissima, sebbene sia stata fino a oggi imperfetta. Dall'altra parte forse darò una chance a Penny Dreadful, che è una specie di Once Upon a Time con i mostri horror invece delle fiabe. A parte Billie Piper l'unica cosa che mi attira è il mashup estremo alla lega degli uomini straordinari. Intanto accompegneremo a fine stagione The Americans che se era bella nella prima stagione in questa seconda sta mostrando tutti i muscoli che ha sotto gli impermeabili chiusi delle spie al servizio della Grande Madre Russia.
Arrivederci, ragazzi, FTR ha fatto il suo e si ritira in buon ordine. Ma prima... scegliete un'altra carta. Cinque di picche? No? Ma che cacchio di mazzo state usando, scusate?
Cymon: testi, storia, site admin“il buon senso la logica i fatti le opinioni / le raccomandazioni / occorre essere attenti per essere padroni / di se stessi occorre essere attenti / la mia piccola patria dietro la Linea gotica / sa scegliersi la parte”