Yule
Ancora smarriti nelle atmosfere yuletide di questi giorni, sonnecchiamo stesi su cumuli di doni ricevuti e ninnoli luccicanti, intorpiditi come Grandi Wyrm a guardia dei loro tesori... temiamo il momento in cui la Vita Reale irromperà nel nostro covo per rovinare la magia, o forse l'attendiamo sperando che ci porti via da qui.
Nel frattempo anche Neo si introduce nel sotterraneo del suo Direttore, confidando nell'atmosfera delle feste come in un talismano di invisibilità, ma il male non dorme mai.
Videogiocatori per natura, oggi cercheremo di rivolgere altrove il nostro sguardo. Queste vacanze sono forse il momento migliore per mettere in pratica il nostro insulso passatempo, dopo che per tutto l'anno non facciamo che parlarne: meglio tacere dunque, e pigiare in silenzio quei tastini.
Parliamo invece di cartoni giapponesi, se possibile un modo ancora più insulso di bruciare il poco tempo che ci è concesso su questa terra. Leggere questo articolo su Kill la Kill ha acceso il mio interesse in questo cartone che si distingue per certe scelte stilistiche più estreme del solito. Il fatto che sia disponibile in streaming legale e gratuito, con i sottotitoli in italiano, qui, abbassa ancora le barriere alla visione. Il che è un male, visto che attualmente l'anime sta andando in onda in Giappone, il che significa dover attendere una settimana per ogni nuovo episodio, da bravi bambini nipponici.
Non intendo ripetere i concetti esposti nell'articolo che dicevo: basti dire che il tratto ricorda i cartoni degli anni '70, tanto è grezzo e sporco, con pennellate di colore ben visibili e rigacce di gessetto nero scarabocchiate ovunque per dare più passione alle scene. Il motivo di interesse, quello che fa notare l'articolo suddetto, è la rivisitazione della divisa liceale magica. Questo elemento immancabile del genere in Kill la Kill diventa lo strumento per indagare la complessa relazione tra una adolescente e il suo look. Nel diluvio di perversioni da maniaci che ovviamente segue, si può trovare effettivamente qualche spunto di riflessione interessante.
Ma poco, eh! Dopotutto anche questo resta un prodotto mediocre come quasi tutti, da sempre.
E ora possiamo congedarci, dopo aver mandato in frantumi quel che restava dell'atmosfera festiva, spazzata via insieme alle mezze fette di pandoro farcito di crema al cioccolato, alla frutta secca e al muschio del presepe.
Resta ancora un anno da far finire, ma a quello penseremo la settimana prossima. Almeno quelli di noi che ci arriveranno sani e salvi.
Fate i buoni
E così ci troviamo in quella bizzarra sella tra natale e capodanno, quella terra di nessuno un po' apatica e grigia in cui siamo tutti troppo stanchi per fare alcunché. Forse è in questo momento preciso che ci godiamo maggiormente i nostri regali di natale, soprattutto se sono stati videogiochi, perché il clima apatico e privo di voglia è proprio quello che più facilmente spinge a spegnere il cervello davanti a una console, con qualcosa di stupido e poco impegnativo da fare.
Si, insomma, funzionerebbe, se non aveste a che fare con Kingdom Hearts 358/2 e i suoi maledetti boss finali che rigenerano la propria energia o con Fire Emblem, che è diventato sfidante quando ormai credevo di avere un esercito sgravo. Ma vabbè...
Abbiamo già spiegato molte volte perché la fine dell'anno non è un buon momento per fare buoni propositi, non c'è granché che finisce veramente né tantomeno granché che comincia quindi non ha senso porre qui dei paletti. Però questa volta il tramonto del 2013 è anche il tramonto di una generazione di console e la nascita di una generazione nuova, allora forse è il caso che facciamo un po' di buoni propositi per la console war a venire.
Il primo proposito riguarda il fatto di non stare lì a guardare le console che fondono, che esplodono, che disegnano geroglifici egizi con le loro lucine. E' ora di essere abbastanza maturi da accettare che le console escono in versione beta, che alle aziende costa meno tenere in piedi un robusto e solido sistema di assistenza che testare a fondo i loro prodotti, magari ritardando la data d'uscita. Si, lo so, voi poi siete quelli che dovrete sobbarcarvi lo sbatti di portare la console in assistenza, rimanere dei giorni senza, telefonare per sapere quando viene pronta ecc ecc, ma pure di ste cose alle aziende non frega nulla, anzi, mi sa che si sono accorte che non ci perdono neanche granché come immagine e come soldi quindi possono proprio ignorarvi.
Il secondo proposito è nei confronti della grafica next gen. Smettiamola SUBITO di sbavare. Che tanto tempo un mese saremmo tutti lì a notare la curvetta che scaletta, il lens flare non proprio rotondo, la texture della pelle umana che non è in vera pelle umana. E poi si sa che all'inizio le software house non sanno sfruttare l'hardware al meglio. E poi si sa che alla fine le console sono alla fine e non le sfrutti. E poi si sa che in mezzo bho... che passano cinque minuti in mezzo che sei già verso la fine o ancora troppo verso l'inizio. Vi sono piaciuti i filmati delle nuove console prima che uscissero? Bene, a oggi vi ci sarete già abituati, basta esaltazione.
Il terzo proposito è per i brand. Che non ha senso che stiamo qui a lamentarci che hanno fatto la nuova console e poi ci vogliono fare TITOLO_FAMOSO capitolo 54. Che invece di darci ALTRO_TITOLO capitolo 41 ci daranno il remake HD con pelle umana che sembra belle umana del capitolo 39. E il quaranta? Quello lo remakano su console portatile. E poi c'è quel titolo lì che gli han dato solo sei seguiti e poi è scomparso. E quell'altro che non ha avuto seguiti. E quell'altro che ne avrà certamente, ma non l'hanno ancora detto. Si, accettatelo, anche in questa generazione l'ottanta per cento dei titoli saranno titoli già fatti prima. Che si chiama nuova generazione, mica rivoluzione copernicana.
Bene. I propositi per il futuro sono un buon tappabuchi per un editoriale un po' così, che proprio non voglio abbia peso. Sono in un momento troppo flaccido per scrivere qualcosa di intelligente. Se volevo scrivere qualcosa di intelligente (ahi) parlavo, male, del XMAS Special di Dottor Who e invece no, non voglio sfogare qui il mio astio. Vi basti quello che vi ho dato, per ora. Tenetevelo e portatelo con voi. Ma legatelo stretto. Che quando si passa di anno c'è sempre un po' di maretta e qualcosa rischia di cascar giù dalla barca.
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