Strip
serie
612, 20/04/2013 - Il cloud
612
20 . 04 . 2013

Polistirolo dipinto

Bob forse non ne sa una cippa, ma in questa strip i suoi sentimenti sono ben allineati a quelli di molti suoi colleghi Amministratori di Sistema, che guardano con sospetto alle favoleggiate tecnologie Cloud. È gente molto legata alle tradizioni, si sa, e se non usano comandi scritti almeno trentacinque anni fa non si sentono a loro agio.
A me invece questo Cloud sta simpatico: in Final Fantasy VII non se la cavava male.

Ah!

Ci sono molti avvenimenti nel settore videoludico che stiamo bellamente ignorando su queste pagine, da molte settimane ormai. Ma non sono cose che ci toccano, noialtri abbiamo gusti strani. Mi fa molto piacere la conferma che Bravely Default: Flying Fairy sarà distribuito anche in Occidente, come era stato preannunciato un paio di settimane fa. Cioè, sto praticamente piangendo come una teenager al concerto di una boy band.
Tra le notizie che interessano di più alla gente, vale forse la pena di citare questa espansione per Far Cry 3, Blood Dragon. Innanzitutto mi fa tenerezza parlare di “espansione”, un termine che non sentivo da un sacco di tempo... eppure mi pare di poterlo chiamare così, un giochetto breve basato su Far Cry 3, senza nessun legame tematico ma con poche innovazioni per meritare di essere considerato un seguito. Anzi, forse il termine più corretto è “total conversion”, una pratica che andava di moda negli sparatutto degli anni '90. Sarebbe molto appropriato per un gioco che vuole evocare la nostalgia di un'epoca sfigatissima, nella quale ogni senso della misura e del buon gusto veniva calpestato.
Blood Dragon infatti sembra un omaggio ai film d'azione ignorantissimi degli anni '80. Anche la grafica abbandona il fotorealismo permesso dalla tecnologia avanzatissima di Far Cry 3, per ricreare piuttosto le atmosfere di un set cinematografico a basso budget... come una riedizione in FullHD di un brutto film, che rivela senza pietà le rocce di gommapiuma e le giungle di plastica e le armature di polistirolo dipinto. Ci vuole del coraggio per fare un gioco del genere.

Lo-Rez: arte, storia, web design
20 . 04 . 2013

Flagship

Ok, solito piccolo ritardo nella pubblicazione dovuto a questioni tecniche personali. Colpa mia, colpa mia.

Bhe, quando acquistai ormai più di un anno fa il 3DS avreste potuto aspettarvi che questo editoriale diventasse uno spazio un po' monomaniaco. In realtà così non è esattamente stato, ho cercato di tenere l'occhio aperto un po' su tutto, ma ovviamente capisco che, quando scrivo di portable Nintendo, sento l'argomento molto di più e probabilmente parlo con un po' più di cognizione di causa, che non fa mai male.
Torno a parlare di 3DS, però, anche perché questo è indubbiamente il momento del 3DS, a suo modo. Il mese di Aprile comprende tutte le uscite grosse attese e c'è stato un ultimo Nintendo Direct che ha raccontato cose importanti e mi ha suscitato alcune riflessioni.
Per quello che riguarda le uscite di cui potrei parlarvi immagino ne sappiate già qualcosina, anche perché le ho già citate. Luigi's Mansion 2 non ha bisogno di troppe coroncine, visto che fa parte dell'"albero" principale delle PI Nintendo e quindi ha un ciclo di vita tutto suo. Il discorso Fire Emblem: Awakening, invece, è qualcosa di più clamoroso. Al di là delle lodi che la stampa gli ha tessuto strappandosi le vesti e i capelli, quello che voglio notare oggi è anche il colossale battage pubblicitario su suolo italiano che sta martellando col titolo. Credo sia la prima volta che, andando in luoghi non esattamente dedicati ai videogiochi, mi sia trovato di fronte banner con il logo 3DS sopra ed era un banner che firmava, neanche a farlo apposta, immagini con la maschera sbarazzina del Dark Marth.
Devo ammettere che, per la prima volta, sto vacillando. Da quando ho acquistato il 3DS, la mia policy è sempre stata quella di non prendere giochi al day one e a prezzo pieno. Perché i giochi 3DS costano troppo. L'unico gioco che ho preso senza guardare tanto cosa ci fosse scritto sullo scontrino è stato Resident Evil, ma lì era il giorno dell'acquisto della console ed ero in berserk da shopping, quindi è scusato. Persino Kid Icarus, un gioco che i suoi 40 euro probabilmente li merita tutti, alla fine mi venuto via a 20.
Con Fire Emblem è diverso. E' uno strategic RPG, ha una grande trama, delle stupende cutscene cartonose e delle meccaniche affascinanti. E' uno di quei giochi per cui sono tornato nel mondo dei videogiochi, uno di quei giochi che ti fa sentire al centro della scena videoludica, una di quelle esperienze d cui potrai vantarti tra quindici anni. Non sono ancora deciso a fare il passo, ma forse, per una volta, non tirerò troppo sul prezzo.
Questo per il presente della console. Il Nintendo Direct appena passato ha detto invece cose commoventi sul futuro della stessa. Per esempio Bravely Default, per cui si è scomodato persino Lo-Rez, è stato finalmente annunciato per questa metà del globo. Non è un atto così clamoroso, come ho già cominciato a dire, Bravely Default probabilmente deve divenire il nuovo brand Square-Enix di successo. Purtroppo Final Fantasy comincia ad avere addosso un po' troppi anni e ormai sembra quasi consumato da un sistema mediatico che lo sfrutta senza quasi alimentarlo con videogiochi. A S-E serve qualcosa che vada dritto al punto: io pubblico, tu giochi. Vista la qualità dichiarata del gioco e la sua ricezione in nippolandia forse lo strumento per fare qualcosa del genere è proprio quello.
Come se non bastasse ciò è anche apparso un nuovo Zelda con un pornografico gusto retrò con grafica a volo d'uccello, ma il 3D, cosa che ha seriamente diviso il pubblico. Secondo me è un esperimento interessante. Dopotutto considerando i soldi che hanno guadagnato gli amici nippi semplicemente convertendo Ocarina of Time direi che un'avventura rischiosa se la possono anche permettere.

La riflessione che tutti questi eventi mi sta suscitando è che, a suo modo, sembra il 3DS la console di punta di Nintendo e questo è curioso, perché si tratta di un handheld. E' evidente che Nintendo ha abbandonato la lotta alla corona del mercato hardcore da tempo, già il Wii cedette il passo con molto stile quando XBOX360 e PS3 andarono alla fine a regime. Wii-U sta avendo dei problemi di cui non vedo la soluzione, ma di cui la soluzione non è poi così urgente, considerando che non esiste nessuna concorrenza nella sua generazione. Probabilmente Wii-U però non sarà nemmeno lei il grimaldello per riportare sotto N i giocatori più tamarri. Quello che sembra è che Nintendo stia cercando di coltivare un nuovo tipo di hardcore, un hardcore che spicchi nel mercato molle e debole dei portatili, dove dominano i giochini per cellulare e dove, sostanzialmente, ha il monopolio dei videogiochi. Qui sta travasando tutti i suoi sforzi per avere dei titoli triplaA e per offrire il meglio di certi generi. Insomma, è la console con i migliori shoot-em-up, ha uno dei migliori strategic RPG di sempre e... se volete giocare all'ultimo capolavoro Square-Enix dovete averla.
Insomma, size doesn't matter come un tempo...

“And I'm losing my favourite game / you're losing your mind again / I'm losing my baby / losing my favourite game ”

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