Regine dell'età della pietra
Credo che la dipendenza della nostra generazione da Google (in tutte le sue molteplici forme) fornirebbe materiale a sufficienza per innumerevoli tesi di dottorato e articoli di sociologia. Chissà, forse lo fornisce già, ma sono allergico alla sociologia e non voglio indagare.
Ad ogni modo è naturale che il nostro Neo nella strip odierna reagisca così, essendo Neo un favoleggiato Lavoratore nel settore delle Tecnologie dell'Informazione.
Ma “la strip odierna”, in questo caso, è un'espressione un pochino... come dire, quantistica: a seconda di quando tu o Lettore la osservi, infatti, essa potrebbe essere la strip della serie Jobs a cui mi riferivo poco sopra, oppure la classica Illustrazione Estiva, che teniamo per più settimane durante la nostra pausa estiva.
I maligni potrebbero chiedersi come mai FTR è per noi qualcosa da cui andare in ferie, dato che è solo il nostro piccolo hobby senza pretese... eppure io e Cymon siamo pronti a garantirvi che c'è bisogno eccome di uno stacco, non fosse altro che per disintossicarci da una vita satura di Information Technology, come dicevamo prima.
Se questo editoriale di commiato, che vi terrà compagnia (???) per qualche settimana d'Agosto, vi sembra mortalmente noioso... è che faccio fatica ad articolare pensieri razionali. Eppure devo impegnarmi ancora per un po', prima di abbandonarvi alle fauci mostruose di questa estate.
Di solito in questo momento dell'anno mi piace lasciarvi qualche consiglio su vari media di intrattenimento. L'anno scorso di questi tempi raccomandai la lettura di Anathem, di Neal Stephenson. Lo raccomando tuttora per chi se lo fosse perso: ma non dovete spaventarvi di fronte a 900 pagine di speculazioni sulla fisica quantistica. Ci sarebbe altra roba che mi sta piacendo in questo periodo, ma è roba vecchia e molto famosa: servitevi pure da soli.
Però mi sento di citare almeno i vecchi libri di E. R. Burroughs, quello che un secolo fa ha scritto John Carter da Marte. Il film è uscito quest'anno ma su questa colonna è passato sotto silenzio: avevo grandi speranze e ne sono rimasto tanto deluso. Certo, si dirà che il materiale di partenza era di per sé una clamorosa vaccata... ma in questo secolo le infinite reinterpretazioni nella letteratura e nell'arte di basso livello culturale ne hanno accresciuto di tanto il carisma, che poteva venir fuori un film molto più divertente.
Come al solito avrei voluto più coraggio, giorni e notti selvagge con una Principessa di Marte come si deve, e scazzottate altrettanto selvagge contro scimmioni a quattro braccia. Si poteva, perché no, simulare l'antica arte cinematografica che per fare i film di mostri usava modellini di cartapesta e marionette animate, o magari evitare del tutto gli stupidi attori umani e sbizzarrirsi con un film di animazione nello stile delle copertine storiche di quei libri... probabilmente una cosa simile sarebbe piaciuta solo a me.
Ad ogni modo, per quanto riguarda il futuro ho grandi speranze per il rifacimento di Fire & Ice (1983), l'unico film animato prodotto da Frank Frazetta. Anche qui partiamo da una base ridicola, ma ridicola nel modo giusto e divertente che hanno i grandi classici del cinema sfigato.
Non ho consigli da darvi nel settore del Cartone Nipponico, rivolgetevi a Cymon qui di fianco. E di videogiochi, poi, parliamo tutto l'anno su queste pagine: prendiamoci una pausa anche da loro, tanto se siete qui non avete bisogno che vi diciamo noi cosa giocare.
Ed ora siamo tutti liberi di andare via verso tramonti infuocati in stile sigla finale di Ken Il Guerriero. Ci ritroveremo, ma soltanto forse, a qualche crocevia in un prossimo futuro, più cotti dal sole e salati dal mare.
Antares, lontano
La giornata di oggi rispecchia la tabellina del quattro. I maya lo sapevano, ma la cosa è ampiamente trattata soprattutto dal popolo dei Parabiagoti, gli antichi abitanti di Parabiago. Purtroppo, per ragioni di marketing legate anche al procuratori di Giacobbo, la cosa non ha avuto granché risonanza per cui il mondo la ignora. Ignora cosa? Bhe, ignora la profezia secondo oggi la data avrebbe rispecchiato la tabellina del quattro. Che, tanto per dire, si è pure avverata.
Dimostrato una volta di più il mio bisogno di ferie abbandono la tana a sé stessa per l'intero mese di Agosto. Questo editoriale vedrà luce quando sarò già lontano (molto lontano) e anche quello che vi accoglierà al ritorno dalle vacanze sarà un mero simulacro di un vero editoriale. Per riavermi in carne e ossa a fare fattivamente cose, per avermi addirittura su Facebook, vi toccherà aspettare settembre fatto. Sembrano eoni da oggi, ma non temete che il tempo passerà in fretta.
Anche quest'anno, quindi FUCK COLONIA. Non che la cosa intacchi di un gnente la mia professionalità, ma volevo dirvelo subito, prima che pensaste che fossi lì lì ansioso di farvi il reportage di una fiera nel momento peggiore dell'anno. Tanto, come anche l'E3 ha dimostrato, le fiere non esistono più, al di là delle standiste.
Visto che Lo-Rez ha già dato il suo addio con l'editoriale scorso mi prendo la briga (a distanza) di chiudere FTR. Passate buone ferie. Arricchitevi di cose stupide. Conoscete gente (in tutti i sensi che vi divertono), ricaricate le pile. Purtroppo i videogiochi vi ritroveranno appena rimetterete piede in casa. E ancor più purtroppo, dopo di loro, vi ritroverà anche la Vita Reale.
Cymon: testi, storia, site admin“Out on the patio we'd sit, And the humidity we'd breathe, We'd watch the lightning crack over canefields Laugh and think that this is Australia.”