Strip
serie
350, 01/03/2008 - Plasticone
350
01 . 03 . 2008

Non morirà mai, parte II

Le strip della serie Jobs dedicate a Clara stanno assumendo una piega imprevista. L'idea originale prevedeva di trasformare Clara in una insopportabile PR che devastasse la vita di Neo videogiocatore... mentre ad ogni nuova strip Clara appare sempre più la vittima innocente di un branco di videogiocatori ossessivi. Maschi.
Mi ricorda la Vita Reale™.

È capitato poco o nulla questa settimana sul fronte delle Cose Che Piacciono A Me, ed è un bene perché non mi sono ancora ripreso dall'evento del 15 febbraio scorso all'AOU 2008: la presentazione al mondo di King Of Fighters XII.
SNK poteva ferirmi, calpestare una volta ancora i miei sentimenti, deludermi e farmi arrabbiare: e avrei pensato che era inevitabile, che nel 2008 non si può far uscire un picchiaduro 2D hardcore e pretendere di venderlo. Mi ero messo il cuore in pace. I primi annunci alludevano vagamente al 2D, ma si pensava fosse un ibrido come Street Fighter 4.
Non osavo sperare, ma ora ci sono questi sprite enormi a risoluzione 720p, animati con una fluidità che non abbiamo mai conosciuto prima. Ancora grazie, SNK, è un regalo che non ci aspettavamo.
Ma passiamo oltre. Vorrei parlare delle mirabolanti rivelazioni su Final Fantasy XIII alla Game Developer Conference 2008, ma non ce ne sono state. Però almeno sappiamo che il software per realizzarlo, il White Engine, è stato ribattezzato Crystal Tools ed è nativamente compatibile non solo con la PS3 ma anche con le altre due console. E se un gioco è compatibile con Xbox 360, portarlo su PC è solo una questione di ricompilare il codice ad occhi chiusi (soprattutto dopo i recenti sviluppi di XNA). Certo, questo non significa che FF XIII sarà portato sulle altre piattaforme, e anzi è totalmente escluso nel medio periodo... ma è bello sapere.
Sempre da SquareEnix però ci sono state dispensate nuove immagini di FF Crystal Chronicles: My Life As A King. È lo stesso gioco che ho citato qualche tempo fa come Little King And The Promised Country: Final Fantasy Crystal Chronicles, che era la traduzione letterale del titolo nipponico. Dannazione, l'onomastica dei giochi SquareEnix sta diventando così intricata che ogni volta per introdurre un gioco bisogna scrivere dieci righe di preambolo... e pensare che al contrario la direzione artistica dei titoli Final Fantasy si sta polarizzando su due filoni ben distinti.
Uno raccoglie i giochi col marchio Ivalice Alliance, e usa l'ambientazione di FF XII e Tactics. L'altro è orientato a un pubblico più bamboccino, e usa lo stile ultra-tenero di FF Crystal Chronicles e dei remake dei vecchi titoli su Nintendo DS. Inutile dire che sono uno più bello dell'altro, e all'orizzonte si profila già la famiglia di Final Fantasy XIII, che porterà una nuova ambientazione concepita dal vecchio Tetsuya Nomura (non vecchio per età, ovviamente).

Concludo con un'altro pensiero re: le tendenze artistiche. EA sembra essersi gettata nel filone dei giochi stile cartone animato, che è stato portato alla gloria da Team Fortress 2. Sia Fifa Street 3 che Battlefield Heroes sfoggiano una grafica cel-shaded (almeno così si chiamava una volta; adesso è ben più evoluto) e caricature dei personaggi. Inutile dire che io apprezzo tantissimo.

Lo-Rez: arte, storia, web design
01 . 03 . 2008

Buonanotte ai videogiochi

Le condizioni in cui sto scrivendo questo editoriale sono piuttosto pietose, ma vergare le Righe (con la R maiuscola) adesso è l'unico modo per non mancare nuovamente un update e allora verrà fatto, nel nome dell'imperatore!
Si, sto ancora giocando a Dawn of War, se foste maligni potreste credere che il motivo per cui il tempo di scrivere è poco è il fatto che lo sto facendo negli intersizi tra una partita e l'altra, ma non è vero. Stasera non ho nemmeno la forza di giocare, anche perché mi attende un nido Eldar piuttosto ostico che sembra, per la prima volta, far tentennare i miei marine. Per superare questo ostacolo devo raccogliere più energie di così. Intanto sto tutt'ora cercando il manuale del gioco, che sembra TGM non abbia allegato, la Wikipedia messa a disposizione dalla comunità del gioco è ricca di spunti, indubbiamente, ma sapete come sono fatto, io VOGLIO il manuale.
Lo so che a noi piccoli nerd interessano solo le cose colorate e/o piene di sangue quando ci mettiamo a pasticciare con i videogiochi, ma credo che una notizia da portare alla ribalta questa settimana nell'editoriale sia il tentativo di EA di acquisire Take2. Il fatto che l'EA abbia fatto addirittura un sito internet apposito per la manovra dimostra quando le Arti Elettroniche prendano sul serio la cosa.
Potremmo fregarcene, pecunia non olet e soprattutto non olet quando serve a fare videogiochi. Nessuno si aspetta che EA acquisisca Take2 e gli chieda di smettere di fare GTA, un pensiero del genere non verrebbe in mente neanche a Jack Thompson, se avesse i soldi per comprarla lui (anche se... bhe, non poniamoci quesiti troppo inquietanti). Eppure EA oggi nel panorama del videoludo ricopre un ruolo ben preciso, che non possiamo ignorare, EA è il male. E' il male perchè la maggior parte dei soldi li fa con le sue assurde annate sportive che, pur essendo programmate con l'impegno di un bambino di dodici anni che fa i compiti in una giornata di sole, riescono a raccattare soldi grazie al battage pubblicitario, al testimonial dentone e alle licenze astronomiche. Certo, poi se andiamo a vedere a chi questi oscuri signori allungano i soldi troviamo anche i titoli con le palle, ma comunque la serie in cui EA mette la faccia è quella degli sportivi e in quella l'ha persa da anni. Take2, di contro, è uno dei soggetti più vivi e funzionanti del mercato PC (si, mercato PC, aspettate che lo ripeto: mercato PC), sia perchè dà soldi a Rockstar sia per aver foraggiato altri titoletti come Bioshock.
Eppure, in entrambi i casi, lo avrete notato, parliamo di soldi, solo soldi. Mancano tutte quelle cose che rappresentano il cuore della filosofia del nostro sito, manca l'Arte, manca la Passione, manca il Cuore (delle carte o anche no). Sia parlando di EA che parlando di Take2 facciamo riferimento a due cosi con un rubinetto attaccato da cui, se sei bravino a scrivere codice, puoi tirare giù del vil denaro per avere una workstation potenziata, una dozzina di galoppini o un'auto sportiva. Quindi, il discorso, sebbene involuto, sembra dimostrare che effettivamente questi giochi non sono qualcosa di cui parlare perché non hanno niente a che fare con voi, si trovano in regioni della galassia lontane. Il motivo per cui invece lo sto usando per la mia settimanale tartar di balle (vostre) è che però ricordo un momento simile, nella storia, dei videgiochi, affondato nei secoli passati, quando la EIDOS, in forte espansione, iniziò ad assorbire e manipolare gruppi più piccoli, dando il via a quella corsa che andò a formare i grandi signori delle major come li conosciamo oggi, anche se, è bene ricordarlo, abbiamo cominciato a combatterli molto prima. Insomma, questo passaggio di carte (ancora eventuale) e soldi può apparire indolore, ma potrebbe essere anche una nuova svolta, un riassestamento delle politiche globali che porterà a un nuovo ordinamento, che al momento non conosciamo. Credo che i tempi siano maturi per qualcosa del genere, il mercato PC è ogni giorno sempre più debole e anche se ultimamente ha dato prova di alcuni salutari spasmi sembra in attesa di qualcosa che lo rivoluzioni, lo ristrutturi o, naturalmente, lo distrugga.
Non so cosa si sia capito di questo delirio febbricitante, forse mi rileggerò e mi pentirò, ma non cambierò una riga di quanto scritto (a parte l'ortografia) perché il mio dogma è lasciare che ogni editoriale documenti il flusso. Per questa settimana però non posso chiedere a me stesso di più perciò chiudo rapidamente. L'ultimo appunto con cui volevo lasciarvi è il post del blog Cartoons dedicato a PvP. Cartoons è un sito con orientamento molto cartaceo (e poi, ok, lo so, è un blog) quindi l'articolo è anche interessante per vedere come uno dei Cattivi Maestri sia percepito al di fuori della nicchia.

“Una mente aperta manca di concentrazione”

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