Trading Arts
Restiamo sulla serie Jobs anche questa settimana, con una strip che mette alla berlina certe Edizioni Speciali proposte da quest'industria. Ogni tanto infatti ci piace fare autocritica, e sebbene noialtri troviamo perfettamente normale acquistare un dvd dentro un'enorme valigia in metallo cesellato, piena zeppa di mappe su pergamena anticata, dobbiamo ammettere che in effetti non è una cosa consueta, e il Mondo là fuori ci osserva scandalizzato. A volte fa molto male, essere fonte di scandalo per il Mondo, ma tutto sommato è un mestiere coi suoi momenti esaltanti.
Le scatole oramai sono l'unica barriera che separa il mercato del videoludo per computer dalle orde barbariche che, birichine, scaricano senza pagare i preziosi frutti del divertimento elettronico. La distribuzione online, senza intermediari, dei giochi a me sembra una depravazione contro natura: se non avete la volontà di sollevarvi dalla poltrona per andare a procurarvi fisicamente il materiale ludico, per conto mio potete anche fare astinenza. Scaricando la roba da Steam si perde tutta l'emozione dell'acquisto, dello stringere tra le mani la confezione come fosse il vostro primogenito... la differenza tra scaricare da Steam e dal Mulo è troppo accademica, troppo effimera, e invece per contrastare la pirateria bisogna far pesare l'assenza della scatola, umiliare chi accumula rozzi dvd masterizzati col titolo scarabocchiato sopra.
Questo sempre assumendo che alla gente importi qualcosa della scatola, ma temo che sia soltanto una nostalgia di noi giocatori hardcore... le masse volgari non hanno la sensibilità per commuoversi davanti al sacro Manuale Di Gioco, non sanno che farsene dell'artbook patinato.
Mi sembra l'occasione giusta per sfoggiare qui un acquisto piuttosto recente che ho fatto quando mi trovavo all'estero. Tah-dah! Eccolo qui. Non sono adorabili?
Si tratta (e mi pare quasi di farvi un'offesa dicendolo esplicitamente) di un prodotto della serie Final Fantasy Trading Arts, ovvero una banda di pupazzetti di plastica modellati sull'effige delle classi di personaggi di Final Fantasy III. Per la precisione, della recente riedizione per DS di Final Fantasy III. Sono riproduzioni fedeli dei personaggini in 3D del gioco, e vantano una somiglianza impressionante anche con le illustrazioni ufficiali.
Le parole non possono esprimere l'importanza di oggettini del genere, è un'emozione che si sente oppure no. Il Mago Rosso, il Dragone e le altre classi sono gli emblemi di un intero genere, quello degli RPG orientali, e stringendoli tra le mani si può comprendere la venerazione di tanti popoli per buffi idoletti pagani fatti in casa.
Mi dispiace profanare subito quest'atmosfera, ma non ho resistito alla tentazione di mostravi quello che senza dubbio i più pervertiti tra voi si stavano chiedendo, ovvero “Ma sotto la gonna della Devout cosa si riesce a vedere?” Ecco quindi l'immancabile panty shot.
Incrociare i flussi
Diversi eventi della Real Life mi stanno scombussolando un po', ma, essendo della Real Life, vige il divieto imposto da me medesimo affinché non se ne parli qui, così mi trovo piuttosto scarico e incapace di trovare argomenti succosi da farvi addentare. Forse potrei salvarmi mettendomi a parlare di webcomic, argomento nobile, per cui oltretutto sto cercando di mettere in campo un progettino e che in questo sito non guasta mai.
E' quasi un evento, infatti, secondo me, che Little Gamers si sia buttato in un vero e proprio story-arch con tanto di nobile continuity basato su Cloverfield, il film genialoide di J.J. Abrahms. Devo ammettere che la qualità di LG, ultimamente, è stata piuttosto altalenante, credo che ci volesse qualcosa del genere, una specie di progetto che permettesse di lavorare con disciplina e entusiasmo. Effettivamente sta riuscendo proprio bene, anche considerando che si sta riempiendo di ninjaaaaa.
C'è un altro fumetto che mi sta appassionando e che non ho avuto ancora modo di segnalarvi ed è Sugar bits. Bleedman è un genio da venerare senza ritegno, a mio parere, il Powerpuffgirls Doujinshi, che già vi avevo segnalato, è una perla seppure ad oggi sia fermo. In Sugar Bits non solo sembra che il genio abbia imparato a disegnare i piedi, ma ci sono anche delle scene veramente memorabili. Certo, il carisma di Dexter non è facilmente eguagliabile, ma l'omino di marzapane protagonista è un gran bel personaggio. L'ambientazione allucinata (comprendente il mondo in cui si rilascia la zuccherosità sulla terra) può piacere o non piacere, ma quello che conta, soprattutto, è la magnificenza delle tavole.
Un altro genialoide della stessa risma è l'autore di Kukuburi in cui più che un'ambientazione allucinata si hanno immagini completamente fuori di melone. Questo autore poi ha l'invidiabile pregio di essere piuttosto puntuale nelle pubblicazioni, non una cosa da tutti, soprattutto che ogni volta elargisce non una, ma due tavole. La puntualità nella pubblicazione credo sia una temibile arma a doppio taglio per i siti come i nostri. Da una parte danno una certa serenità ai propri utenti, che possono avere fiducia che si abbia sempre qualcosa da leggere, ma dall'altra riduce al minimo il selvaggio cliccare del link durante i giorni di attesa ad opera di tanti annoiati lettori, pratica che tanto bene fa al counter. La linea d'azione di FTR è quella di essere sempre e comunque puntuali, perchè nella nostra ottusa ignoranza e incapacità siamo degli animali assolutamente professionali. Certo c'è chi non manca di far notare impercettibili ritardi di pubblicazione che raramente vanno oltre le sei ore, ma è noto che coltiviamo un'utenza particolarmente pignola e la cosa non deve stupire.
Visto che quindi siamo terribilmente in ritardo con l'update anche se questo non è totalmente colpa mia credo che questo editoriale debba volgere presto a conclusione. Potreste chiedervi come mai debba ridurmi al venerdì sera a scrivere queste righe invece di caricarle in un momento più tranquillo e poi lasciare che il nostro Rabbitbot compia puntuale l'update. La verità è che arrivare il venerdì e scrivere queste poche righe è una specie di rituale, come può esserlo alzarsi il lunedì mattina, come può esserlo fare tardi il sabato sera o arrivare a mercoledì e dire "E' già mercoledì, metà della settimana è già passata". Ha senso questo editoriale perchè cade proprio in questo punto e in qualche modo segna una tacca nella mia vita così che si possono misurare le distanze nella mia esistenza basandosi sui miei scritti. Per questo non può essere gestito come le strip, create a getto continuo e tenute in granaio, ma deve essere prodotto nell'esatto momento in cui deve essere prodotto. E finito con altrettanta precisione.
Cymon: testi, storia, site admin“ Non arriva mai troppo presto? ” - Sia benedetto lo spam tradotto con Babelfish