Strip
serie
30, 01/12/2001 - Serpente nel buio
30
01 . 12 . 2001

And thus, let the saga begin!

Di solito sono qua a parlare di giochi usciti ieri l'altro, o che stanno per uscire tra poche ore, o tra quasi un maledetto ANNO (ho l'impressione che i lavori su Duke Foreverer dureranno per sempre).
Però ci sono periodi in cui sono più attratto dal fascino del Passato, anche se il pazzo, pazzo, pazzo Mondo dei Videogiochi™ ha la memoria corta, e poco rispetto per gli anziani.
Una visita agli amici di Emuita mi ha fatto ricordare i vecchi tempi, e questo spettacolo in Flash rappresenta bene i sentimenti di ogni videogiocatore di vecchia data: è una canzone disco-dance interpretata da nientemeno che Miss Pac-Man, la consorte (?) di uno dei Padri del Videoludo, e fanno la loro comparsa moltissimi titoli che in pochi ricordano ancora. In effetti, sono titoli tanto vetusti che pochi di coloro che li hanno giocati sono ancora in vita per ricordarli.

Per la sezione Inconfessabili-passioni:
Cymon ha già confessato la sua imbarazzante, compromettente, perversa passione segreta per gli scacciapensieri... credo che ora tocchi a me.
Colleziono Giochi di Ruolo giapponesi per console a 8 e 16 bit, preferibilmente in lingua originale.
Ho cercato di smettere, ma è più forte di me, e' come una droga: Final Fantasy, Phantasy Star, Seiken Densetsu, e anche Zelda e Thor e Wonderboy (sebbene questi siano piu' adventure)... Gotta catch'em all!!!. Spesso si tratta di titoli che non ho giocato all'epoca in cui sono usciti, ma sono vere pietre miliari nella storia del mio genere preferito, e sento che e' mio dovere morale averli. Basta ora, torniamo al presente...

Ieri, 30 Novembre 2001, è uscito Shenmue II, il secondo capitolo di una delle saghe più belle che il mezzo videoludico abbia regalato all'umanità. E' uscito per Dreamcast, una console ormai fuori produzione, vecchia, abbandonata, un fallimento. E' uscito da SEGA, un gigante dell'industria videoludica che ha costruito la storia del divertimento elettronico, ma che attualmente e' in cattive acque ed ha rinunciato al settore hardware. E' uscito soltanto in Europa, sfuggendo per miracolo alle grinfie di Microsoft (che però si fara' perdonare ampiamente rendendo possibile l'uscita anche di Shenmue III).
Se tutto questo non bastasse a rendere Shenmue II un evento, aggiungeteci questo: Shenmue è molto, molto bello.
So bene che è un titolo controverso, che non ha messo tutti d'accordo come Half-life o Monkey Island. Ha dei difetti, certo, ma si tratta di quel genere di difetti che piacciono non meno dei pregi.
Anche per me si tratterebbe di un gioco ambizioso, ma imperfetto, se non fosse per le ultime tre ore di gioco... Shenmue ha il finale più bello che io ricordi. Nelle ultime fasi di gioco ci sono momenti altissimi e poetici, che elevano il mezzo videoludico a vera e propria arte. Vale la pena di attraversare l'intero gioco soltanto per vedere quel finale. E' questo che ha spinto tanti a conservare il savegame finale sulla loro VMU, in attesa del seguito.

“I wish we had more time.”

Lo-Rez: arte, storia, web design
01 . 12 . 2001

Altro che Mazinga contro Goldrake

Nel pieno di una terribile tempesta di Ispirazione Zero è difficile trovare un concetto, un'idea che giustifichi l'atto di mettersi alla tastiera a sfornare caratteri. Anche gli editoriali più inutili (e di questo tipo ne ho scritti tanti) hanno bisogno di un firrusg (Parlevù fransé? Mi no), un fulcro, un nocciolo intorno a cui svilupparsi secondo la mia logica traballante.
Giacchè è ormai da un po' che riempio questo spazio di FTR situazioni di vuoto assoluto non mi sono nuove e, quando capitano, ormai i rimedi che applico sono rodati: avventarmi sulla rete, fare il giro di tre o quattro siti di informazione più o meno ludica e cercare qualcosina di stimolante.
Dopo aver scartabellato al solito le news del nostro host e aver navigato su vari altri portali dello stesso tenore, stranamente è stato Repubblica a farmi sorridere pubblicando la seria notizia che il nostro senatore a vita ex presidente della repubblica et eccetera eccetera Francesco Cossiga ha deciso di mettersi contro nostro signore dell'XP Bill Gates. Vi rendete conto? Lo zio Billy! Il nostro zio Bill!
Il motivo di questa piccola grande guerra è abbastanza scontato: stranamente il nuovo et fiammante Windows XP che Cossiga ha installato sul computer del suo ufficio dopo tre giorni ha deciso di darsi all'euforia isterica e si è gettato a capofitto in un mega-crash totale da cui non sembra essersi ancora ripreso. Sappiamo bene che situazioni limite come queste hanno una sola via d'uscita che è il grande format, cosa che non fa mai piacere, e conosciamo esattamente il momento angolare della rotazione delle balle dell'utente a cui ciò accade. Non è quindi così paradossale il fatto che il nostro senatore abbia scritto una letterina a Seattle lamentandosi del danno subito e minacciando azioni legali.
Lo ripeto, la vicenda mi fa sorridere anche se non sono ancora in grado di stabilire perchè. Credo che un po' sia il personaggio coinvolto così estraneo a certe cose che per noi sono la quotidianità. Ammetto che mai mi sarei aspettato di citare un ex presidente della repubblica qua a meno di assunzione massiccccccia di droghe. Oltre a ciò probabilmente è la mia vena passiva anti-Microsoft a sentirsi gratificata da notizie del genere...ormai i debutti degli OS di Redmond sono sempre impreziositi da simpatici siparietti: come dimenticare il crash alla prima di Win98? Infine penso che conti molto anche l'ingenuità romantica di un atto come scrivere una lettera a Gates. Quanti tra noi hanno litigato con Uindov? Io personalmente ho dovuto fare un trapianto di sistema operativo d'amblè causa sua auto-cannibalizzazione che mi ha fatto sudare freddo (prova a scrivere "deltree windows" dal prompt...provaci), aneddoti di sfighe più o meno bibliche riguardanti l'OS girano per la rete da sempre. Ora, quanti dopo avvenimenti del genere hanno anche solo mandato tre righe di insulti a MS (no, non le sigarette)? Credo che questi siano un po' pochini...ormai abbiamo imparato che lo sputtanamento generale globale è nell'ordine delle cose, accade e nessuno può farci nulla. Non è un caso che i più importanti romanzi cyberpunk trabocchino di contaminazioni zen.
Insomma, questo piccolo aneddoto ha tante belle caratteristiche per parlarne qui, non sento di aver "barato" più di tanto a dedicargli tante righe. E poi, come si legge in quel pozzo di cultura che sono i servizi igenici del mio politecnico "In a world without walls and fences we wouldn't need Gates and Windows" (bhe...circa).
Possiamo dire di aver oltrepassato la deadline della dignità anche questa settimana? Penso proprio di si, ce la siamo cavata anche stavolta. Per i soliti esploratori dell'ignoto che seguono il rabbit un inquietante interrogativo di fine editoriale, ovviamente completamente scollegato da quanto detto finora, come tradizione: secondo voi per la mucca della pubblicità del grana hanno usato il modello di Black&White?

Cymon: testi, storia, site admin