Soggetti poco interessanti
Eccoci ad un nuovo appuntamento della soap-opera a base di crostacei, un filone della nostra serie Jobs dedicato al folto pubblico delle massaie videogiocatrici ossessive. Ehm, qui a FTR non siamo grandi esperti di marketing... del resto in questi 5 anni credo che lo abbiamo dimostrato ampiamente. Dopotutto, ne abbiamo fatto il nostro Motto, e ce ne bulliamo pubblicamente. Ma veniamo a noi.
Mi pare l'occasione buona per riportare in auge la mia metafora preferita, quella della palla rotolante appiccicosa che il Principino fa rotolare in Katamari Damacy. Grazie, designer genialoidi dagli occhi a mandorla, per queste profonde lezioni di vita che ci regalate attraverso i vostri Giochi! Ad ogni modo, oggi come il Principino sospingerò senza sosta la sfera gommosa sull'intero panorama videoludico contemporaneo, e chissà cosa ci resterà appiccicato.
Il primo, curioso esemplare in realtà sono due giochetti molto simili, entrambi provenienti da case nipponiche di cui non importa nulla a nessuno. Uno è l'ultimo, glorioso titolo nella serie Atelier Iris, chiamato Atelier Iris: Grand Fantasm: con un nome così deve essere un bel gioco per forza. Di fatto si tratta di un RPG (ancora!) in grafica bidimensionale (che novità!) ma... ad alta risoluzione, e per PS2. Ora, nel campo della grafica 2D c'è una enorme differenza tra bassa e alta risoluzione, parliamo di due scuole di pensiero, di due filosofie contrapposte, che per secoli hanno alimentato discussioni tra i videogiocatori più hardcore. A me piace perchè rappresenta una speranza per il futuro, in un mercato dominato dal 3D è importante che rimanga una nicchia per chi sa apprezzare ancora oggi l'arte in 2D. Una nicchia collocata in Giappone, ovviamente, perchè non sono così pazzo da credere in una importazione ufficiale di un gioco del genere in Occidente... anche se il budget è piuttosto alto, Atelier Iris è un nome di peso nella sua patria.
Il fratellino gemello di Grand Fantasm è l'enigmatico DSS. Non è dato a noi miserabili sapere se si tratta di una sigla, o se è davvero il nome del gioco, o se magari un giapponese folle ha fatto confusione con l'alfabeto romano. L'eccitazione è giustificata (?) dal fatto che gli autori sono gli stessi della serie di Summon Night, anche questa molto famosa in patria e sconosciuta fuori. L'ambientazione è sempre stata caratterizzata da principessine e apprendiste streghette disgustosamente tenere, e probabilmente un pò perverse. I fondali sono in 3D e i personaggi sono sprite di ottima, ottima fattura, anche questi in alta risoluzione.
Siccome giunti a questo punto mi sono sbarazzato di tutti i lettori non-ossessionati, parlando di giochini esotici che interessano poche persone me incluso, posso citare un'opera fenomenale di cui ho sentito parlare un pò di tempo fa.
Ogni tanto nell'ambiente dei webcomic, ma anche dell'arte CG in genere, si incontra qualche tizio che effettivamente frequenta dei corsi di Arte all'università. A me è sempre sembrata una cosa un pò bizzarra, perchè sono convinto (come certi filosofi) che non serva a un dannato nulla fare dei corsi per imparare a disegnare. Basta la pratica e l'osservazione delle opere degli altri artisti (magari mentre le fanno, soprattutto se hanno un equipaggiamento da svariate migliaia di euro). D'altra parte, quelli che frequentano questi corsi sono più bravi di me, quindi forse hanno un pò ragione.
Comunque sia, questi tizi spesso per i loro lavori e progetti scelgono dei soggetti molto vicini ai nostri interessi, ovvero i videogiochi. In altre parole, in certi corsi d'arte si fanno modelli 3D per i mod di Half-Life 2, o fanart di Final Fantasy, o cose così. Un di questi lavori riguarda Unreal Tournament, un titolo molto caro (forse troppo!) al mio collega Cymon. E' un pò difficile da esprimere a parole, magari date un'occhiata. E' arte astratta realizzata tracciando grafici con le statistiche dei movimenti dei bot di Unreal Tournament.
Potete rileggere la frase, se non avete afferrato. Oltre a quello ci sono altre opere fatte con l'architettura dei livelli 3D, ma sono meno interessanti. Insomma, è roba un pò troppo intellettuale per i miei gusti ma mi ha colpito. Anche perchè è un documento in Flash Paper, che non è esattamente un formato che si incontra tutti i giorni.
Questa domenica per la serie su M.it abbiamo scelto un soggetto facile facile, e quasi ci sentiamo in colpa per aver preso in giro un soggetto tanto debole e indifeso... se seguite il forum sapete già di cosa si tratta.
Lo-Rez: arte, storia, web designIl sabato del villaggio
La nostra telenovela di paguri, entrata ormai da qualche settimana nella tipica sequenza-ospedale che tutte le telenovele passano, si trascina avanti patetica tra un colpo di scena da salumiere e l'altro. Ci sono ancora un mucchio di cose che devono avvenire in questa travagliata vicenda, quindi non sperate di staccarvi da Anche i paguri piangono troppo presto. Questa settimana, ad esempio, scopriamo il nome del losco individuo che è apparso nelle ultime puntate: Basculando. Io di solito con l'onomastica non ci prendo, affibbiare nomi ai personaggi è un'attività che mi sta piuttosto antipatica e che non mi riesce tanto bene, ma nel caso del nostro drammone sono decisamente soddisfatto, soprattutto per quello che riguarda alcune scelte.
La settimana che sta per venire sarà la settimana dell'E3, LA fiera dei videogiochi per noi bambini che fanno chiasso (il GDC, con tutto il suo parlar forbito, non ci si addice). Come al solito sarà teatro delle dichiarazioni di guerra per la stagione prossima e farà fermentare e scoppiettare il nostro mondo affinché tiri gli ultimi colpi prima del consueto torpore estivo. Come arriviamo a quest'E3? Cosa ci aspettiamo? In verità, personalmente, non molto, e non parlo solo in nome della cinica apatia che guida spesso le mie dita sulla tastiera. Nel mercato globale e totale attuale, diluito su tutte le umane genti, su tutti i media e in tutti i cavi e i mezzi di comunicazione noti all'età moderna, il senso di una fiera centralizzante che attiri tutti e faccia massa comincia a perdersi. Quando eravamo un piccolo mondo antico ECTS e E3 erano un po' le nostre feste nazionali, rappresentavano un canale unico per le software house per presentare i loro lavori, confrontarsi e porre sul piatto argomenti da trattare. Oggi anche il più misero sviluppatore armeno è sotto l'ala di una casa di distribuzione con un fatturato pari al PIL del suo paese d'origine e se questa decide che, per magnanima concessione, il mondo deve venire a sapere cosa sta facendo bhe... il mondo lo viene a sapere, non fosse altro che per Flash a tutto schermo su tutti i siti di riferimento, partnership con testimonial di richiamo e dichiarazioni al limite del delirio. Tutto questo per non parlare della Grande Rete che ci ha edotto ormai su ogni scandalosamente intima funzione vitale dei nostri game designer preferiti. Credo sia difficile, oggi, per un programmatore, sostenere un'intervista sapendo che non potrà fare altro che dire quello che ha già scritto da mesi sul suo blog personale.
Non è un caso, quindi, che Nintendo abbia già fatto l'annuncio che tutti sappiamo prima della fiera e che HL2:EpOne, probabilmente il gioco che al momento è in testa davanti a tutti gli altri come hype, non avrà nemmeno un banchetto in quel di Los Angeles.
Eppure la fiera è sempre la fiera, l'E3 è sempre l'E3 e S.Remo è S.Remo (PARAPPAPPAPPAPAPARA), si, anche senza gnocca e in questo mondo di megacorporazioni che non sentono più lo spirito del Vero Videogiocatore e ci spremono come limoni. E' sempre la fiera perchè, dopo undici mesi passati senza avere niente da toccare (tranne il DS, ma quello è un altro discorso) (e tranne la bambola gonfiab... ma quello è un ALTRISSIMO discorso) abbiamo bisogno di una dose misurata, controllata, ma abbondante di realtà, con cartapesta e plasticaccia da stringere, gente da vedere sorridere e, perché no, joypad mezzi scassati e assolutamente anti-igenici da prendere in mano per provare il demo di questo o quello sotto lo sguardo paterno del designer del momento.
E poi perché non credere che qualcuno si sia riservato qualcosa di clamoroso per l'E3, qualcuno a caso, non voglio fare nomi, in fondo non tutti hanno detto tutto di tutto o sbaglio? Godiamoci quindi la fiera come una festa di paese, andiamo a mangiarci quei dolci che non troviamo da nessun altra parte, a farci i fuochi d'artificio, a cantare e ballare come idioti (facendo WIIIIIIIIIIIIIIIIIIII, magari).
Intanto, anche pre-fiera, non mancano notizie in ordine sparso sul mondo dei videogiochi. Spore, gioco su cui abbiamo aperto un osservatorio, sembra ritarderà parecchiotto. Sono state avanzate questioni economiche e finanziare piuttosto strane, anche perchè raramente le Software House si fanno coinvolgere da teatrini del genere, ma pare che la EA abbia bisogno di un po' di tempo prima di poter servire degnamente Will. Aspetteremo, anche perché, sinceramente, Aprile 2007, considerando lo stato ancora abbastanza nebuloso in generale del videogioco, mi sembra comunque una data ragionevole per il suo rilascio, sotto certi versi quasi rosea.
Per un gioco che non va, uno che arriva. E' uscito Paradise, altro gioco per cui abbiamo esternato giubilo. La cosa interessante è che il suo distributore italiano ha deciso di accompagnare il lieto evento indicendo un concorso letterario a tema con in palio ovviamente confezioni del titolo e magliette. Non è niente di che e non è nemmeno un'idea nuovissima, ma penso sia sempre meglio una cosa del genere che i soliti giochini flash clicca-clicca e spera comunque che mi peschino dopo che ho finito il paciughino.
In fondo, come da nostro stile, le comunicazioni di servizio, così che siano note solo ai Super Utenti Ninja Elite Berserk Mutation (quelli che seguono FTR, vanno sul forum e leggono gli editoriali fino in fondo). Questa settimana usciamo ovviamente con la strip sul WIIIIIIIIIII, potrebbero cacciarci (ma WIIIIIIIIIIIIII se ne frega), io che l'ho vista vi dico che potenzialmente siamo già per strada, ma anche se così non fosse settimana prossima non appariremo su M.it per far spazio ai super-speciali sulla fiera. Prima di chiamare i carabinieri e farvi dire la nostra cella, quindi, aspettate la settimana dopo, in cui torneremo con la nostra strip sull'E3 e riprenderemo il regime regolare.
Bye bye Bombay.
Cymon: testi, storia, site admin"Perche` ci vuole orecchio, / bisogna avere il pacco / immerso, intinto dentro al secchio, /bisogna averlo tutto, / anzi parecchio..."