Mild Fantasy Violence
Ritorna il nuovo personaggio di FTR Jobs, il gatto tamagotchi di Gödel, in una strip che affronta tematiche controverse. Nel frattempo, nelle terre lontane del Forum, dove patetiche creature umanoidi vagano in uno scenario post-apocalittico, abbiamo pubblicato la strip della serie Classic... quella che per intenderci dovrebbe apparire ogni domenica su M.it, salvo problemi. E i problemi ci sono, si dà il caso.
Ad ogni modo, il soggetto della strip era la decisione di Apple di abbandonare i PowerPC di IBM e rivolgersi a Intel per i suoi futuri Mac. Ammirate l'ironia del Fato: Apple passa a Intel proprio quando Microsoft passa ai PowerPC con l'Xbox 360.
Ma tuffiamoci sui balocchi elettronici senza indugio! Come sa chi legge queste colonne da un pò, sono afflitto da una maledizione perversa che mi condanna a trarre divertimento da giochi oscuri, hardcore, generalmente in lingue incomprensibili ai popoli occidentali.
Ad esempio mi attira parecchio questo... ehm, Urakagyou: un gioco di genere imprecisato, il cui protagonista è il medico di un villaggio che si trova a fare il detective improvvisato per indagare su vari delitti. L'ambientazione, tanto per dare quel tocco bizzarro in più, è il periodo Edo, che per gli ignoranti di storia nipponica dovrebbe corrispondere grossomodo al medioevo europeo, secolo più secolo meno. Andate a consultare l'enciclopedia, se siete interessati, FTR non è un manuale di lingue e culture orientali.
Insomma, mi pare un concept originale... ma non arrabbiatevi con me se poi non ne sentiremo mai più parlare, ho il vago presentimento che si tratti del classico titolo che nessuno vuole pubblicare in Europa. E magari è anche brutto!
Se volete delle solide certezze, invece, mi sento di consigliare senza riserve Riviera per GBA, uscito sul mercato occidentale proprio il 28 giugno. Ora, Riviera è un altro titolo dal genere imprecisato, un miscuglio di adventure, RPG giapponese, e... rhythm game. Non mi risulta che sia richiesta una pedana luminosa come per Dance Dance Revolution, anche perchè collegarla al GBA sarebbe poco pratico, ma pare che gli scontri abbiano una componente musicale piuttosto interessante. Per il resto, Riviera sfoggia un'arte lussureggiante come non si era ancora vista sul GBA (forse solo Chain Of Memories è paragonabile), e un chara-design molto carino, anche se le streghette adolescenti ormai cominciano a venire a noia: da Tales Of Phantasia in poi è un personaggio parecchio inflazionato.
E ora arriva la parte interessante. La targhetta della censura sulla graziosa confezione di Riviera recita: "mild fantasy violence, use of drugs, sexual themes".
Per quanto riguarda il primo capo d'accusa, mi sembra tutto nella norma, ci sono questi sprite in bassa risoluzione che se le danno di santa ragione, è un RPG e i combattimenti sono d'obbligo. Il secondo e il terzo invece sono un pò più problematici... riguardo alla faccenda delle droghe, è successo anche in passato che in alcuni RPG le pozioni curative non fossero esattamente pozioni magiche, se capite cosa intendo. I "temi" citati al terzo punto sono scontati, trattandosi di un videogioco giapponese, ma resta il fatto che un gioco che in Nippolandia è orientato a un pubblico di tutte le età, su una console tradizionalmente per ragazzini, qui da noi venga vietato ai minori di 13 anni per via di allusioni un pò troppo esplicite. In compenso giochi come GTA San Andreas vendono poco in Oriente perchè considerati troppo violenti. Il mondo è bello perchè è vario.
Non vorrei essere considerato da qualche lettore un otaku ossessionato dai prodotti della cultura nipponica, però oggi sono costretto a parlare ancora di roba giapponese.
La mia fonte di anime è MTV, e già questo mi classifica automaticamente come un povero "spettatore casual", disprezzato da tutti i veri fanatici. Ad ogni modo, è da poco finito Wolf's Rain. Ormai sono abituato alla megalomania di certi Autori che credono di realizzare capolavori solo quando risultano del tutto incomprensibili alle folle, e se i disegni sono belli posso anche accettarlo. Sono arrivato fino in fondo ai 26 episodi solo in virtù della qualità tecnica, e delle musiche di Yoko Kanno. Per il resto, non chiedetemi cosa caspita è successo.
L'anime che è iniziato adesso, Abenobashi, è estremamente intrigante. Intanto sono solo 13 episodi, e poi l'arte è ottima. I bimbi protagonisti dicono un sacco di parolacce, esattamente come i bimbi veri, e questo linguaggio realistico fa un buon effetto. Dal primo episodio pare che la storia ricordi Harry Potter in versione anime, ma le recensioni parlano di una parodia a tutto campo di videogiochi, manga e altre serie TV.
Lo-Rez: arte, storia, web design“He would always laugh and say: /
Remember when we used to play 'Bang Bang'”
Le rubriche di FTR
Oggi proviamo a metterci uno straccio di professionalità.
Videogiochi: Interessante il fatto che i ragazzi della Bohemian hanno cominciato a parlare dei loro futuri progetti. Sapete che ho amato molto Operation Flashpoint, ai suoi tempi, ma oggi non penso di mettermi in trepidante attesa del prossimo titolo dei giovini boemi. Credo che OF, ai tempi in cui uscì, fu un gioco terribilmente innovativo, ma ad oggi la sua strada è stata percorsa da un mucchio di gente, il "simulatore di guerra" comincia ad essere una ben definita categoria all'interno degli FPS quindi non sento personalmente il bisogno che qualcuno pompi di steroidi il capostipite del genere per una sua nuova incarnazione. Certo, considerando però che i Bohemian hanno dimostrato di saperci fare potremmo avere in futuro a che fare con un gioco con qualche altra magistrale intuizione quindi è doveroso rimanere alla finestra a guardare, non per niente piazzo in questo editoriale questa segnalazione.
Sembra che l'unico ambiente, all'interno del viggimondo, in cui si possa parlare di innovazione e novità senza essere presi in giro sia quello dei MMORPG. Mi sembra più che giusto, praticamente da Ultima Online gli aggiustamenti al tiro nello sviluppo di questi titoli è stato scarsino quindi è ora che si cominci a darsi una svegliata. I MMORPG non sono un genere come i giochi di calcio, lasciano infiniti gradi di libertà ai game designers e possiedono un potenziale praticamente illimitato, non è possibile che l'unica cosa su cui si discuta è se fare tutto PvE o tutto PvP, ci sono infinite cose che si potrebbero implementare. Emblematico il caso di Guild Wars che giusto con un paio di aggiustamenti e decisioni coraggiose sta riscuotendo successi ovunque. Stiamo parlando di una Software House che ha deciso di cambiare leggermente la prospettiva, non di qualcuno che ha deciso di far giocare la gente facendogli interpretare i cespugli (mmmh, idea interessante) eppure prima che a loro non era venuto in mente a nessuno che si poteva fare così.
Naturalmente se dobbiamo guardare ai MMORPG futuri e quindi leggere tra le preview e le press releases che li riguardano è impossibile distinguere ciò che viene millantato e ciò che sarà veramente presente nei prodotti della prossima stagione quindi è difficile avere percezione del grado di innovazione che ci aspetta. Se devo puntare al buio su qualcuno, però, punto su Tabula Rasa perchè lì ci sta Richard Garriot. Richard Garriot è un mito, è un po' il George Lucas dei videogiochi, esaltato e egocentrico in egual maniera e anche lui con qualche scintilla di genio ogni tanto. Non credo che sia proprio smaccatamente più migliorissimo di tutti gli altri game designer del pianeta, ma se c'è uno che ha la capacità di convincere un publisher che è ora di qualcosa di completamente diverso questo è lui (o i Monty Python).
Ciliegina di chiusura della rubrica: la versione di Puyo Puyo con Gundam! Era dai tempi di Super Puzzle Fighter che non mi commuovevo così.
Cinema: Un po' di tempo fa mi è capitato di vedere Donnie Darko, film spacciato come nuovo fenomeno cinematografico ed eccetera eccetera, e l'ho trovato un film mediocre. Le quattro idee messe insieme sono roba di cui un trekker pesantemente vaccinato non si stupisce né sorprende e la confezione da seimila lire non aiuta. Certo, ci sono una mezza dozzina di buchi di trama con cui i fans possono divertirsi nei forum, ma sinceramente mi sembrano per la maggior parte gratuiti e fatti apposta perchè la gente si scanni più che orchestrati con intelligenza. A questo punto, dico io, molto meglio The Butterfly Effect che sa un po' di versione patinata di Donnie Darko, ma che almeno ha una trama solida, buoni personaggi e un'evoluzione sensata (oltre a un protagonista che non hai voglia di uccidere dopo cinque minuti). Io almeno la vedo così.
Chincaglieria e idiozie tipo Studio Aperto: Siete geek e avete una ragazza. Naturalmente queste due cose sono incompatibili e mettono a repentaglio la solidità della fabbrica dell'universo (non chiedetevi cosa sia, è uno squallido calco FS dall'inglese che suona maledettamente bene) quindi sentite il dovere di rimediare. Provate a regalare alla vostra metà bigiotteria fatta con dei pezzi di computer e vedrete che vi lascerà nel giro di pochi minuti e in modo assolutamente indolore. Tutto questo non toglie però il fatto che un orecchino fatto con condensatori da circuito stampato è qualcosa per cui varrebbe la pena cambiare sesso (nel caso la frase vi traumatizzi troppo potete anche dimenticarla. L'ho scritta solo per fare scena).
In Everwood, telefilm in onda su Canale 5 alle sette di sera, leggono 3x3Occhi. La cosa è inquietante. Pensate: io leggo un solo manga e guardo una sola serie TV e queste due cose, uniche tra millemila similari vanno ad incontrarsi. Sono coincidenze che hanno dello stupefacente, fanno riflet...ah bhe, no, mi correggo. Io non guardo Everwood. No, no, assolutamente. Chi ha mai detto che faccio una cosa del genere? Quindi non esiste nessuna coincidenza da rilevare, decisamente nessuna.
Editoriale finito, arrivano i saluti, i frizzi e i lazzi prima di lasciarvi ai (vostri) programmi per la serata. Se vi avanza tempo, però, vi consiglio di fare un salto sul nostro forum, è un periodo che per le sue stanze girano ben TRE utenti e ogni tanto si ha addirittura l'impressione che si parli di qualcosa. Sono notevoli soddisfazioni...
Cymon: testi, storia, site admin"Poi d'improvviso tutti gli anni per terra / come i capelli dal barbiere / come la vita che non risponde / e il tempo fa il suo dovere" - Francesco De Gregori, Parole a memoria.