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serie
131, 01/11/2003 - L'allenamento, tav. 4
131
01 . 11 . 2003

Orrore e raccapriccio

Se cercate l'orrore non lo troverete qui a FTR. O almeno, non più del solito. Non vogliamo mettere in dubbio il fascino di Halloween (anche se a quanto pare i cultisti piu' devoti preferiscono festeggiare gli spiriti demonaci la Notte di Valpurga il 31 aprile, la trovano meno commerciale), ma qui non funziona come al supermercato: insomma, non siamo un parco a tema, non facciamo andare in giro i nostri dipendenti vestiti da pagliacci ogni volta che c'è una ricorrenza particolare.
Casomai facciamo andare in giro Clara Croft vestita da Bruce Lee, ma è un'altra storia. Anzi, un'altra serie.
In questa puntata di Kunoichi Clara la nostra eroina accetta di farsi allenare dal Sensei, e diventa così docile creta nelle sue mani. Sul tema del rapporto mistico tra allievo e maestro c'è un sacco di letteratura, e' uno dei punti fermi del genere... nel nostro caso però le cose funzionano in modo un po' diverso, ve ne accorgerete più avanti: sul fatto che il Sensei sia il maestro non c'e' dubbio, ma siamo sicuri che Clara sia una vera allieva? Mah.

A proposito di ricorrenze raccapriccianti, torniamo a parlare dell'N-gage.

Quattro unità vendute in tutto il mondo sono un fallimento indiscutibile, ma a questo mondo esistono professioni che consistono nello stravolgere la realta' e nel rendere credibili le menzogne. Oltre ai soliti politici, magistrati, sindacalisti ecc... includerei in questa categoria anche i PR di Nokia, che comunque mi sta un po' simpatica perchè se non altro ha prodotto la prima e l'unica console europea (se non sbaglio).
Questa volta i nostri eroi avevano un compito particolarmente difficile: minimizzare il fallimento mondiale dell'N-gage. A parte le solite scuse di routine mi ha colpito la genialità di alcune frasi riguardo al mercato degli USA. Ma sentiamo le loro parole:

"It's not a surprise to us that the U.S. market needs a lot more work. Wève still got a lot of work to do from an educational standpoint. Everyone in Scandinavia and Italy knows what a SIM card is and we've seen really strong demand in Europe, Africa, and in Asia."

Non sapevo che il verbo "educare" significasse "costringere a comprare i videogiochi brutti", ma a parte questo, non riesco a sentirmi orgoglioso perchè nel mio paese "tutti sanno cos'e' una SIM card". Preferirei che un italiano su 1000 sapesse che esistono altre console oltre alla Playstation, ad esempio, o magari che uno su 10000 sapesse chi e' Nobuo Uematsu. Per finire di deridere Nokia, aggiungo solo questo: faccio un po' fatica ad immaginarmi una "fortissima domanda" di N-gage in... ehm, in Africa. Senza offesa.

C'è una notiziola curiosa che mi ha fatto piacere: il motore di Doom 3 sarà limitato a 60fps. Ho gia' parlato di come John Carmack e gli altri stiano prendendo decisioni coraggiose e controcorrente per Doom 3, e anche questa lo conferma. Mi piace che badino alla sostanza delle questioni: non c'e' alcun motivo per avere più di 60fps (perche' l'occhio non può percepirne di piu' e perche' tanto le animazioni sono disegnate a 60fps), se non quello di stupire amici e conoscenti con benchmark impressionanti. Id software si sta riprendendo il suo ruolo di guida nella tecnologia videoludica, e secondo me e' bello così.

Il consiglio settimanale:
Non c'è momento migliore di questo per fare conoscenza con un nuovo anime a base di sedicenni ammazzademoni: Witch Hunter Robin. Purtroppo non e' ancora uscito in regione 2 (se escludete l'originale giapponese, ovviamente), per cui non ho visto molto a parte qualche fotogramma. Però quello che ho visto e' bastato a impressionarmi: l'arte e' a dir poco notevole, anche se dopo aver visto la qualità disumana di Animatrix mi ero abituato troppo bene e questa e' pur sempre una serie TV. Il chara-design della protagonista e' favoloso, e anche la sua biografia e' quantomeno bizzarra. La nostra Robin, una biondina pirocinetica molto dark, e' nata da genitori giapponesi ma e' cresciuta in un convento italiano per tutti i suoi 16 anni. E si chiama Robin, per qualche oscura ragione. Ovviamente data la sua eta' e' ormai una veterana molto esperta, quindi viene richiamata nella sede nipponica di una organizzazione che da' la caccia alle streghe (e agli "streghi"). L'organizzazione misteriosa ha chiaramente sede in Italia, e sono cose che fanno sempre piacere. Anche in Blood la protagonista e' una samurai ammazzavampiri assoldata dal Vaticano, ormai sta diventando una tradizione negli anime.
Se siete insoddisfatti della vita e volete rimediare guardando anime in originale giapponese non sottotitolato, mi sento di consigliarvi questo.
Nessuno ha chiesto un consiglio? Chissenefrega.

“It's the wood that should fear your hand, not the other way around.” (Kill Bill)

Lo-Rez: arte, storia, web design
01 . 11 . 2003

Q.T.

Le cose che accadono nella tana sono, al solito, bizzarre.
Molto tempo fa Lo-Rez mi scrisse dicendomi che era rimasto molto colpito dalle prime immagini che comincavano a girare dell'ultimo film di Quentin Tarantino tessendone già le lodi per alcuni aspetti. Bhe, nella nostra sezione arte non avrete difficoltà a capire quanto Lo-Rez fosse colpito. In verità quelle poche righe d'entusiasmo erano, per me, la prima volta che sentivo parlare di Kill Bill, o meglio, sapevo vagamente che il progetto di Tarantino era incentrato su un'organizzazione di assassine o roba del genere, ma non avevo ancora idea di cosa fosse.
Se andate a riprendere quelle lettere, quindi, vi sarà facile immaginare Lo-Rez nelle prime file del miglior cinema della sua città mentre io, dal mio divano, guardo ozioso lo scorrere di qualche trailer. I motivi assolutamente condivisibili per cui Lo-Rez ha dato forfait sono stati spiegati da lui sette giorni fa mentre io, mercoledì, sono andato al cinema.
Oggi ci vogliono più palle a fare un film nuovo che a creare un buon prodotto godibile. Il cinema Hollywoodiano si sta talmente irrigidendo che praticamente è possibile dedurre l'intera trama di certe pellicole dal trailer o dai primi cinque minuti del film e i personaggi si stanno talmente cristallizzando da ricordare (e guardate un po' che paragone figo ti faccio...) le maschere greche.
E' per questo che spenderei nuovamente tutti i soldi che ho speso per andare a vedere Kill Bill un altro paio di volte (considerando il Volume II almeno un esborso sarà necessario). Kill Bill è un film nuovo, è un film che si appoggia, cita, raccatta e ricicla tonnellate di roba dalle fonti più oscure, ma alla fine quello che da allo spettatore è un'esperienza mai vista prima, tanto che, ancora adesso, non sono riuscito a trovare un film che possa essere giusta pietra di paragone.
La Tigre e il Dragone? Un patetico balletto di geishe in confronto ai giochi di lame che TAGLIANO. Nei film di spade siamo abituati a vedere i ferri scontrarsi finchè qualcuno non trafigge l'altro, ma la verità è un'altra, ci sono molti livelli intermedi tra morto e vivo e smembrato-mutilato-affettato-ridotto sono tra questi.
L'anime è violento come...ha lo stesso sangue di...c'è quel non so che del...l'anime è qualcosa di assoluto. L'anime fa sembrare Berserk una puntata di Candy censurata.
Charliès Angels? (si, è stato detto anche questo) A me Charlie's Angels è piaciuto, ma c'è un confine evidente come una spada di Hattori Hanzo tra quel filmetto e questo. Charlie's Angels è un videoclippone girato con divertimento, ruffiano e seducente come il sorriso di Cameron Diaz. Kill Bill invece ti penetra nelle viscere come il tanto di una diciassettenne psicopatica e una volta che hai una lama conficcata nella pancia rimani seduto al tuo posto fino alla fine, impossibilitato a guardare qualcos'altro.
Volevo fare una rece come si deve, un'analisi lineare, ma mi accorgo che non ci riesco, Kill Bill non è un film, è un gigantesco affresco, un murales. La sua linearità temporale è frantumata nella miglior tradizione Tarantiniana e i suoi personaggi sono dipinti con tratti nervosi, schizofrenici, ma abili (e quasi sempre in rosso). E' un film che gronda, non parlo solo di sangue. Gronda concetti, idee, momenti spettacolari, arte. Potrei parlarne per ore, analizzando scena per scena (ad esempio, la prima sequenza ha qualcosa di brutalmente geniale), ma non avrebbe senso né per me né per voi. Kill Bill è cinema, andatelo a vedere, punto.
Visto che è una stagione da editoriali lunghissimi, oltre a quanto scritto sopra mi sembra giusto toccare almeno di sfuggita diversi temi di interesse che mi hanno colpito questa settimana. Prendiamo almeno le gioie e i dolori dell'e-mail, oggi come oggi strumento indispensabile per mille cose. I livelli di SPAM che stiamo raggiungendo è assolutamente insostenibile, ormai ogni volta che pigio l'invia-e-ricevi mi viene giù un fiume di Cinzia, Samantha, Deborahhhh, Lucy, Susy, lo faccio davanti alla telecamera, lo faccio col fotografo, lo faccio con uno senza volto su cui puoi appiccicare la tua foto. Capita a volte persino che scambi dei messaggi veri per spam, tanto è quest'onda di piena della pubblicità (non vi dico cosa entra nella casella della tana, poi...). Come se non bastasse questo a rendere acido il rapporto con Outlook, Libero (e quindi tutta la combriccola a cui appartengono pure inwind e iol) ha deciso di dare un po' di brio ai suoi utenti permettendo il download postale da POP solo ai connessi tramite loro contratti. Che colpo di genio! Che piacere! Che amore per il cliente! Che fortuna che sulla mia casella inwind ho solo le mailing list così sono riuscito a smantellarla e chiuderla in modo praticamente indolore. Lascerò con piacere che si riempia di spam intasando gioiosamente i loro server.
Un po' più stimolante il giocattolo messo insieme da Amazon, un favoloso motore di ricerca che fruga NEI TESTI dei libri in vendita. Non vi interessa sapere in quanti volumi appare la parola "appendicectomia"? Come avete vissuto senza uno sfizioso marchingegno come questo? Io non sono abituato a comprare da Amazon però penso che ogni tanto un salto sul sito tanto per pasticciare con qualche ricerca buffa lo farò (lo so, lo so, potrei farmi una vita sociale, trovarmi uno sport o mettere navi in bottiglia, ma sono uno che si diverte con poco).
Infine volevo segnalare che questo mese TGM mette nel cellophane Syberia, gioco di cui ho cantato tempo fa le lodi. Vi capitasse di avere otto evri scarsi che vi ballano in tasca credo sarebbe il caso di liberarsene per avere un notevole pezzo d'autore dell'era videoludica moderna. Così poi magari mi sapete dire cosa ne pensate visto che credo che ci siano molte discussioni da fare a riguardo.
Non sono uscito lunghissimo. Cioè, ho provato ad uscire più lungo di così. Diciamo che sono soddisfatto della grandezza del mio editoriale e spero lo siate anche voi ora che avete finito di leggere (sento una specie di doppiosenso sotto questa frase, nessuno osi sottolinearlo).

"La vendetta è un piatto da consumare freddo" Antico proverbio Kilngon

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