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serie
1211, 03/05/2025 - Boss fight
1211
03 . 05 . 2025

La città dei lupi

Questo coniglio è troppo vecchio per festeggiare i compleanni.
E così anche quest'anno le due colonne di questo sito hanno fatto finta di niente; eppure a fine aprile FTR ha compiuto ventiquattro anni. I suoi autori erano persi a rincorrere le loro rispettive consuete ossessioni: io i film vecchi e brutti, e Cymon i cartoni animati giapponesi strani.

Facciamo finta di aver celebrato con un'illustrazione speciale, anche se quando ho disegnato la Principessa Elzebub da Infra-man avevo in mente piuttosto la promessa che feci un anno fa su queste pagine.
In quell'editoriale maledivo Ubisoft; nell'editoriale scorso maledivo Ubisoft; quindici anni fa facevamo magliette con su scritto “Boicotta Ubisoft”... si può dire che sia una delle costanti di questo sito, anche questa un'ossessione ricorrente. Ebbene, proprio in questi giorni la cara vecchia Ubisoft è stata denunciata per aver carpito i dati personali dei poveri disgraziati che hanno giocato i suoi giochi, col favore della notte e infischiandosene di GDPR e normative varie... Proprio quella marachella che tanto ci indignò già tanti anni fa, e ci spinse alla campagna di boicottaggio (bonaria e inutilissima).
Grazie, Ubisoft: a tuo modo sei una costante che da sempre accompagna la corsa di questo coniglio.

Siamo vecchissimi e oggi almeno non faremo nulla per nasconderlo: anzi, indulgerò nei dolci ricordi di quel tempo lontano in cui tutto era più bello di adesso... quando ancora esistevano i picchiaduro 1 vs 1 disegnati 2D.
Da poco infatti è uscito Fatal Fury: City of the Wolves, il seguito del leggendario Garou da molti considerato l'apice dei picchiaduro di SNK. Sono passati tanti anni, e oggi SNK è caduta nelle grinfie del Principe delle Tenebre dopo innumerevoli peripezie finanziarie che rivaleggiano con le trame tortuose dei suoi giochi.

(Per avere un'idea di quelle trame tortuose, possiamo assistere a questo documentario che ricostruisce la storia di Fatal Fury 3, per la prima volta rivelata al di fuori dell'isola nipponica. Uno studio comparato meticoloso e ossessionato, che ha messo insieme gli indizi disseminati nel gioco stesso, nei dialoghi di fine scontro e nei fondali (!), e negli antichi testi sacri come l'artbook The Art of SNK e i poster promozionali da appendere in sala giochi.)

La SNK di oggi non ha più le forze, l'incentivo economico e (cosa ben più triste) forse neppure il talento per disegnare a mano pixel per pixel migliaia e migliaia di sprite: lo capisco, e con gli anni me ne sono fatto una ragione.
Posso sempre tornare su The King of Fighter XIII, l'ultimo titolo in 2D risalente al 2013, e mangiare con gli occhi quell'inesauribile banchetto di delizie...!
Ma se volessi invece assaggiare questo gioco nuovo? Ecco, no, grazie, non fa per me. I picchiaduro 2D non fanno per me, questa è la realtà, e se prima potevo mentire a me stesso e forzarmi a giocarli solo per ammirarne l'arte (e scoprire faticosamente la lore dietro ai personaggi), oggi che il gioco fa schifo da vedere non ho più scuse.
Sono sempre stato un tenero, ovvero una pippa. E dunque affannarmi su questo City of the Wolves, coi suoi poligoni volgari e fatti maluccio... no, grazie. SNK ci prova con sincero entusiasmo, e si notano dei grossi miglioramenti rispetto ai suoi precedenti tentativi di fare il 3D, ma ancora non ci siamo. Street Fighter 6 è in 3D anche lui, ma si sopporta meglio.
Mi arrangerò come posso, però. perché voglio tenermi aggiornato su cos'è successo ultimamente a South Town: il Pao Pao Café è ancora aperto? Come va tra Mai e Andy? Come se la passa la nostra vecchia fiamma B. Jenet?

Prima di smetterla mi sento di fare un'ultima amara considerazione: Garou e City of the Wolves sono ambientati nel futuro rispetto alle serie classiche SNK, esattamente come Street Fighter III (e ora il 6) per Capcom. I personaggi dei picchiaduro, si sa, non invecchiano, e dunque Mai ha 21 anni (!) da trent'anni. Però a volte invece sì: alcuni vengono fatti invecchiare almeno un pochino, e si nota perché hanno barba e capelli un po' più lunghi, i muscoli più grossi e una giacca di pelliccia.
E si prendono degli allievi. Chun-li, Terry Bogart e alcuni altri sono diventati mentori di una nuova generazione di personaggi. Questi nuovi personaggi sono sia giovani loro che, nelle intenzioni di SNK e Capcom, rivolti al pubblico dei giovani videogiocatori che si affacciano ora sulla scena.

Tutte facce da schiaffi, questi giovinastri della nuova generazione, e destinati a fallire molto in fretta.
Proprio come nella vita vera!

Lo-Rez: arte, storia, web design
03 . 05 . 2025

Pirati della strada e dello spazio

Quante volte ci è sembrato di affrontare complicatissime quest quando ci siamo trovati a compilare form online o, peggio, procedure burocratiche che "adesso sono semplicissime perché c'è SPID"? Quello che ci ha sempre salvato è che appunto abbiamo ormai l'istinto di prendere tutto per un enigma, un gioco, un mistero, sappiamo che dall'altra parte c'è qualcuno che non vuole esattamente che arriviamo alla soluzione e quindi ha lasciato degli indizi ma non ci indicherà mai la strada da seguire chiaramente.
In questi termini farebbe proprio bene avere a disposizione un save compulsivo che permetta di salvare la posizione a ogni click e all'inserimento di ogni astrusa formula, permettendoci così di risparmiarci il tempo di riloggarci quando tutto crasha con un 500 apparentemente senza motivo. La verità è che i giochi difficili sono comunque più paciocconi della realtà (lo diciamo da anni).

La notizia della settimana è che GTA VI è stato rinviato all'anno prossimo, normale amministrazione per il mondo del videoludo, ma incredibilmente qualcuno dalle parti dell'algoritmo ha fatto sapere che dovevamo fingere stupore e così eccoci qui assolutamente shockati dal fatto che il gioco non arriverà per il 2025 come promesso. Ci shockeremmo di più, ma preferiamo conservare un po' di sgomento per quando il gioco sarà rinviato ancora, qualcosa di assolutamente mai accaduto ai videogiochi negli ultimi dieci anni.
E' un po' una fortuna che GTA VI sia stato rinviato perché, per motivi che ora non vi sto a spiegare, ho cominciato GTA - San Andreas questa Pasqua. Cominciare giochi assolutamente casuali quando vengono le feste e le vacanze e il tempo libero è un vizio in cui indiugio spesso, lo sappiamo tutti, quello che volevo capire era cosa ci trovasse il pianeta nella serie GTA per rincorrerla sempre con tale adorazioni. Io, dopo aver speso un po' di orette a scarrozzare gente qua e là, sinceramente devo ancora scoprirlo anche se intuisco dove stia il nocciolo della questione. Intendiamoci, non so se verrà mai un giorno in cui riuscirò a farmi venire in simpatia il suo sistema di controllo, dopo qualche ora (molte ore) di pali tirati giù e marciapiedi invasi forse ho capito come guidare l'automobile con una certa fermezza, ma mi manca ancora di riuscire a sparare come un boss e non sono ancora sicuro di volermi trovare in una situazione complicata. Di contro GTA è forse la serie che meglio incarna il senso del free roaming inteso proprio come la possibilità di uscire di casa e fare un po' quello che ti pare. Anche se rimani un po' perso senza una missione da seguire c'è un certo sottile piacere a prendere un'automobile e cominciare a esplorare San Andreas, magari ingaggiare con qualche cattivo per il gusto di farlo, magari mettersi semplicemente a gareggiare un po' con il traffico. Penso che la fortuna di San Andreas si trovi, lì, in quello spazietto tra quando sai dove andare e prendi la macchina per seguire un punto sulla mappa e quando invece decidi che andare in giro per la città è semplicemente bello e che l'avanzamento del tuo personaggio può aspettare. Se il tuo cuore riesce a infilarsi in quello spazietto allora facile essere conquistati.
Io, con tutti i difetti che continuo a vedere nel gioco, comincio a sentire quel desiderio di andarmene semplicemente in giro ascoltando la mia radio preferita (in proposito ho anche ripreso un pochino a usare Radio Garden. Eccovi l'angolo di mondo sconosciuto su cui sono sintonizzato ora.).

Se pensate che parlare di San Andreas nel 2025 puzzi di vecchio oggi voglio introdurvi a qualcosa di ancora più vecchio. Negli anni 80 il mondo era un posto bellissimo e in Italia la televisione di stato si dedicava ancora a progetti di fantascienza che non avevano senso e, proprio per questo, erano meravigliosi. In questo contesto la RAI realizzò una sua versione dell'Isola del Tesoro però nello spazio, quindici anni prima della Disney.
E' un prodotto che oggi è un po' difficile da guardare, perché ha qui ritmi un po' lenti degli anni che furono, ma è comunque un documento affascinante, sia per gli attori coinvolti che per la qualità realizzativa degli scenari. I soliti snob giovinetti che fanno tutto con l'IA potrebbero trovare certe cose ridicole, ma secondo me se ci si sofferma sul senso di fascinoso e tecnologico che trasmettono anche solo le immagini dei titoli di testa si capisce che è un oggetto di assoluta qualità. Visto che è proprio lì a disposizione, se condividete alcuni dei miei fetish (diamine, spero non proprio tutti) io vi consiglierei di fare play.

L'editoriale si avvia a conclusione. Questa settimana ci siamo astenuti dal raccontare dei massimi sistemi e intanto ci siamo dedicati ad argomenti che non interessano proprio a nessuno. Se però sul serio venite qui ogni settimana a leggere questi deliri ormai è piuttosto evidente che a voi piace proprio così.

“There is a truth, Mr. Amundsen, that has applied to human civilization from the before times until now. Only nine missed meals separate a functioning society from chaos.”

Cymon: testi, storia, site admin