Strip
serie
1186, 09/11/2024 - La serie prequel
1186
09 . 11 . 2024

Quanta bellezza

Le ragnatele volanti sono un pericolo costante, insieme alle nubi di moscerini.
Questo tanto per ricordarci che esiste un mondo all'aria aperta (ma non all'aria pulita). Bene, ma torniamo a noi.

L'intrattenimento fruibile attraverso uno schermo sta toccando nuove vette: la sua ricchezza è inesauribile, e minaccia di fagocitare le nostre menti fragili.
Avevo una mezza idea, rimandata da tempo, di vomitare fiele su alcuni Prodotti molto brutti: uno l'ho citato la volta scorsa e spero di non parlarne più; un altro sarebbe la seconda stagione di una serie abominevole... ma poi ho ricordato il nostro antico mantra, “Scelgo di Vedere la Bellezza”.
E allora niente elfi: resteremo elf-free su queste pagine anche perché non ho avuto lo stomaco nemmeno di provare a guardarli. E anche Guerre Stellari, ciò che ne resta, passerà sotto silenzio: ma si becca in faccia una strip bella scurrile e cattivella come capita davvero raramente su questo webcomic (mica siamo Penny Arcade).
Meglio riempirci gli occhi di bellezza: magari la bellezza art-decò di Arcane, che si conferma strepitosa anche nei nuovi episodi. Faccio quasi fatica a vederla, attraverso le lacrime... mi trema il labbro inferiore, ho la pelle d'oca e tutto quanto: somatizzo così tutta questa meravigliosa bellezza.

Arcane è come il vomito arcobaleno che esce dal gatto del meme, ma al contrario: è una cascata che si riversa nella mia bocca spalancata, nei miei occhi e orecchie e anche nel cuore.
Tanta stupefacente bellezza è un antidoto per molti mali.

Ma aveva ragione il campagnolo noioso: tutte le storie felici sono felici allo stesso modo, e non ho gran che da dire su Arcane in questo momento. Certe sequenze sperimentano con uno stile espressionista che fa sembrare timida la prima stagione, al confronto. Le canzoni a volte prendono il sopravvento quasi come se fosse un musical, però bello invece che brutto.
Contagiato dalla passione ho guardato anche la cerimonia iniziale della finale del campionato del mondo di League Of Legends.
Che spettacolo! Oramai questa manifestazione è diventata una delle principali occasioni al mondo in cui gli ossessionati bavosi strisciano fuori da sotto le pietre e si radunano insieme in presenza fisica per assistere alla loro passione che assume forma concreta. Una cerimonia di incarnazione.

Di League Of Legends mi piace tutto, tranne il gioco. E dunque non ho la minima idea di chi siano le due dee che cantano un duetto vestite come (immagino) certi personaggi, su un palco che è un gigantesco effetto speciale maestoso e terribile.
Ma ecco che entrano in scena i dieci giovani eletti, sfigatissimi e tutti gobbi e storti... e qui ci rendiamo conto che se il videogioco è uno sport, non è uno sport che fa bene al fisico. Ma pazienza: il loro ingresso è coreografato da paura, le loro personalità sono idolatrate come divinità discese dall'Olimpo, ciascuno col suo avatar a cartoni animati, ed è tutto super-eccitante.
Poi fine. Della partita chissenefrega, tanto non ci capirei nulla.

E visto che siamo in vena di video emozionanti, cerchiamo di non commuoverci anche per il messaggio di ringraziamento per il quinto anniversario di Death Stranding.
“Il mondo è ancora spezzato, ma noi siamo ancora qui.”
Quanta verità, quanta bellezza.

Lo-Rez: arte, storia, web design
09 . 11 . 2024

Era tutto campagna

in fondo il prossimo passo naturale della Disney nello sfruttamento violento del franchise di Star Wars è passare al comedy e in questo senso perché non sfruttare la battuta più frusta e squallida della trilogia più frusta e squallida? Ogni tanto penso che tra vent'anni potremo concederci della nostalgia in riferimento alla terza trilogia se non altro perché eravamo più giovani e perché la vita aveva alcune possibilità in più, poi penso a più o meno tutto il personaggio di Finn e mi dico che no, non ci sono troppe possibilità. Da qualche parte bisogna pur mettere un segno tra le cose che ricordiamo storte, solo per essere convinti che tutto nel nostro passato è andato bene e le cose che continuiamo a ricordare dritte, tanto per dirci che qualche intoppo ci deve pur essere stato. L'ultima trilogia di Star Wars vogliamo solo dimenticarla e, al massimo, ricordarci perché l'abbiamo dimenticata.

Ci sono anche cose belle, però, che sono avvenute nel nostro passato. Per esempio Death Stranding ha compiuto cinque anni e la sua versione director's cut è arrivata su nuove piattaforme. Kojima ha anche annunciato di avere il completo controllo dell'IP ora e non mi sembra qualcosa di cui essere stupiti. Dopo il pasticciaccio brutto di Metal Gear Solid direi che era abbastanza evidente che in questo nuovo caso il maestro si sarebbe mosso altrimenti. Insomma, Kojima sarà anche un artista e un sognatore, ma ormai ha una certa età ed è nel settore da un po' di tempo, le basi dell'imprenditoria dovrà pure averle imparate. Metal Gear Solid si ricollega, un pochetto, al discorso su Segretissimo e Call of Duty di settimana scorsa. Spero non abbiate creduto che mi sia dimenticato nella saga di Snake, nel ricapitolare il rapporto tra spy-stories e videogiochi. Sicuramente CoD, nel frangente, era un titolo da analizzare più a fronte per la sua recente uscita, ma anche il grande drama sotteso a MGS, pur con tutti i suoi eccessi giapponesi, è qualcosa da tenere in considerazione. Dopo che l'ha detto Lo-Rez oso dire di cercare di infilare un po' di quell'aura nei miei, ma a centellino, goccia a goccia, perché non credo che nessun pubblico, tantomeno quello italiano, sia pronto a tanto. Anche l'epica molto spinta di Kojima però, ben sappiamo è stata in grado di dire qualcosa sul mondo reale e su dove stiamo andando, quindi non è il caso di sottovalutarla, nemmeno su diversi media.
Da Metal Gear sono venuti infiniti personaggi, spinoff e vere e proprie storie, la saga si è complicata alquanto come trama e il suo universo è potenzialmente ancora molto espandibile. Possiamo dire lo stesso di Death Stranding? Secondo me si, ci sarebbero mille storie interessanti da raccontare in questo mondo sull'orlo della distruzione e sulla mitologia delle entità estintive, ma ovviamente è una storia che si presta molto meno alla serialità, è più un universo in cui si potrebbero ambientare cose, anche distinte dalla vicenda di Sam, forse addirittura al di là del sistema dei corrieri. Forse è troppo presto per pensarci, probabilmente vedremo cosa accadrà dopo il secondo capitolo e magari anche il film, anche se onestamente è un annetto che non se ne parla. Se Death Stranding arrivasse nei libri sarebbe ottima fantascienza, certamente, una fantascienza difficilmente incasellabile. Verrebbe da dire che certe sensazioni le può restituire solo il videogioco, vero, ma certe riflessioni forse possono trovare proseliti anche altrove.

In un editoriale evidentemente orientato ai tempi andati ci sta anche una piccola citazione per Speedball. Speedball è uno degli esempi più famosi, videoludicamente parlando, di sport del futuro ultraviolento che a sua volta è una branca della fantascienza con una sua dignità, anche se forse il riferimento che vi conviene recuperare è uno solo (questo, non il remake). Quando uscì Speedball nel secolo passato i Bitmap Brothers che lo realizzarono erano uno di quei gruppi di ragazzi magici che trasformava in oro tutto quello che toccava, senza avere a disposizione nemmeno centinaia di dipendenti da licenziare dopo il rilascio del gioco. Speedball nella sua ignoranza e semplicità era una piccola gemma, quando ancora si parlava di giochi sportivi senza cercare l'aderenza alla resa televisiva e le cose arcade erano realmente arcade.
Come dice l'articolo di M.it questo remake sembra partito con una strategia bizzarra: un gioco praticamente nudo uscito di nascosto che non vuole piacere a nessuno. La possibilità è che sia un vero early early access con l'intento di costruire una community a partire da zero orientando tutte le scelte e alla fine costruendo una base di utenti così solida da tenere in piedi il titolo sempre e comunque. E' una scommessa da parte degli sviluppatori, ma... è una scommessa anche per i videogiocatori che dovranno sborsare soldi per partecipare a quest'avventura. Non so quanta gente sia disposta a scommettere in questo senso. Speedball comunque sembra essere un piccolo gioco e vi ho già detto altre volte che i piccoli giochi ci salveranno. Magari non si porterà via il PIL di una piccola nazione e quelli che lo stanno sviluppando potranno andare avanti del loro passo senza dover vendere i propri organi prima della release definitiva. Si sarà capito che è un gioco in cui non credo, ma per cui provo istintiva simpatia. Dalla nostra posizione qui nella tana abbiamo il privilegio di poter provare simpatia anche per i giochi brutti, senza fare del male a nessuno, senza pausa che i nostri follower si innervosiscano. Invidiateci.

Quest'anno, tra le altre cose, compie vent'anni Nanoha. E' una maghetta storica che sto recuperando a tempo perso perché è richiesta da alcuni percorsi di specializzazione in maghettologia. E' una serie lenta come la morte, con quel bel ritmo primi duemila in cui invece di far menare le ragazzine si sottolineavano a ogni piè sospinto i buoni sentimenti. Ha anche quelle vestizioni senza vergogna in cui si smutandano ragazzine in maniera un po' imbarazzante. Rimane però un fatto direi certo, dal punto di vista storico: Nanoha ha camminato perché Symphogear potesse correre. Come fan sfegatato di Symphogear mi rivolgo a voi altri fan sfegatati di Symphogear: che sia bello o brutto, vi tocca vederlo.

Editoriale che finisce qua, attraversare i campi della nostalgia per noi di FTR è come giocare in casa quindi questa volta scrivervi è stata una sgambata facile. Come vedete però spesso si può dire del passato per pensare al futuro, osservare il presente con un occhio indietro, fare manovra tenendo da conto lo specchietto retrovisore. Fatevi tante domande, sempre, e non stupitevi se le risposte arrivano da una direzione che non vi aspettate.

“Se dovesse succedere qualcosa, la gente qualunque come noi può solo accettare la realtà dei fatti. E allora, secondo te che dovremmo fare per non perdere la speranza fino alla fine? Dobbiamo proteggere qualcuno. Non serve preoccuparsi per tutti. Una persona basta e avanza.”

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