La regola d'oro
Le cicale urlano a tutto volume come in una stazione di provincia in un anime di Hideaki Anno, e al calar del sole si danno il cambio con i grilli, ma non con le rane che tanto ci facevano penare secoli fa e che sono state ormai sterminate dalle industrie di Mordor.
Tutto cambia, e di solito diventa più caldo.
Il settore videoludico continua ad essere un deserto radioattivo popolato solo da spettri, e da quelle lucertoline a due teste che sfrecciano sotto un sasso appena le guardi.
L'unico gioco che sta provocando un sussulto tra il pubblico è quello del gatto. I gatti piacciono a tutti: gatti gatti gatti! Non c'è da meravigliarsi che abbia venduto tantissimo.
C'è una miniquest a base di gatti anche in Final Fantasy VII Remake, il gioco che sto giocando e rigiocando io, ad libitum ma mai ad nauseam. Disclaimer: il 70% del mio corpo è composto da Final Fantasy VII (1997). Ma anche senza questo dettaglio irrilevante, come si fa a non preferire Final Fantasy VII (Remake) a un qualunque minestrone per maiali rigurgitato da Ubisoft o da quegli altri (inclusi, il cielo mi fulmini, alcuni dei vari Playstation Studios)? O a un Tomb Raider, tanto per restare in casa di SquareEnix.
La musica è un miliardo di volte meglio, innanzitutto: se quella di Final Fantasy VII è una Colonna Sonora, allora quella di quegli altri là è un branco di scimmie che battono i fustini del Dixan. L'avete dimenticata un secondo dopo che ha smesso... e per fortuna! Invece le prime note del Tema di Aeris portano con sé un tale trasporto emotivo da far lacrimare un uomo adulto a distanza di venticinque anni. Non male.
E poi Final Fantasy VII, sì, anche in questo Remake snobbato dai “puristi” (data di nascita media: 2006), è scritto bene. Aeris (ovvero il personaggio meglio noto come エアリス, chiedo scusa ai puristi) nei suoi bisticci con Cloud è una delizia da far scoppiare il cuore, persino il cuore di un vecchio. Ed è recitata divinamente (in giappo), così come la sua rivale waifu, Tifa (che ci fa scoppiare anche lei, non solo per i suoi dialoghi. Fun fact: vi eravate mai accorti, in venticinque anni, che Tifa ha gli occhi rossi?).
Anche le nuove sequenze inventate di sana pianta per il remake sono scritte molto bene, persino quelle dei personaggi minori come Jessie (che qui è una waifu che non ce l'ha fatta, ma in qualsiasi altro gioco regnerebbe incontrastata).
L'unico vero difetto di questo titolo, se possiamo definirlo così, è che più volte i suddetti personaggi femminili sono inquadrati in primo piano dalla soggettiva di Cloud mentre ci fanno le loro smorfiette irresistibili guardandoci dritto negli occhi... e uno non può che sentirsi, come dire, “manipolato”. Oh, bè, il fan service non è mai troppo, se siete fan.
Questo dei personaggi scritti bene e delle scene romantiche (si può dire senza vergognarsi?) da infarto è una costante di quasi tutti i Final Fantasy, incluso il X, per il quale dopo vent'anni i giappomatti hanno pensato bene di organizzare una rappresentazione di teatro kabuki. Non si tratta di un'idea ridicola, e già solo questo è una testimonianza straordinaria del valore di questi giochi come mitologia moderna, e globalizzata.
Il caldo ha seccato il veleno nelle nostre fauci, e ha inaridito la nostra vena polemica: per questo non parlerò dell'Antitesi della buona scrittura, della buona sceneggiatura, dei copioni coerenti e ben cadenzati, dei dialoghi vivaci, dei personaggi carismatici e ben caratterizzati... non parlerò, dunque, del più recente telefilm Disney di Guerre Stellari.
Voglio invece riconoscere il merito di un'altra serie ultra-popolare tra le masse del volgo: Stranger Things, la stagione 4. Per quanto sia ruffiana (e alcuni giustamente la disprezzano per questo, anche il vicino di questa colonna), e soffra inevitabilmente di gigantismo dovuto all'alto budget... almeno, fiuuuuu! Tra tutte quelle montagne d'oro non si sono dimenticati di spendere qualche monetina anche per rinchiudere uno scrittore in una stanza e fargli scrivere una bella storia e dei bei personaggi.
Sono regolette semplici, peccato che l'industria californiana le trascuri quasi sempre oramai. Un'altra regoletta d'oro che ci ha ricordato questa stagione di Stranger Things è: magari non fateci vedere tutte le sorprese fin dal primo trailer e in altre cento interviste... così magari, ehm, ci sorprendiamo per davvero?! Chi l'avrebbe mai detto.
Lo-Rez: arte, storia, web design- Me la fai una promessa? Quando sarai famoso, se avrò bisogno, tu verrai e mi starai accanto.
(Un personaggio scritto bene può anche essere un adolescente super-cringe)
Playstation Kitten
Hotel California è quella canzone che voi non conoscete, perché non è ancora stata usata in nessuna serie TV in voga (oh, quanto sono acidamente boomer, d'estate). Si tratta di uno dei brani più importanti della sua epoca che è forse una delle epoche più importanti di sempre per la musica (gli anni 70). E' una di quelle canzone che alla fine canticchi per inerzia finché non decidi di dare un attimo una scorsa al testo e allora ti accorgi che sta canticchiando qualcosa di particolarmente angosciante. Angosciante però non quanto quelle app e quei servizi irrispettosi del GDPR, la reale carta dei diritti umani dell'internauta, che sancisce il tuo diritto all'oblio, non tanto l'oblio generale completo, ma il fatto che un sito in cui sei inciampato per caso e a cui hai ceduto i tuoi dati mentre eri ubriaco (capita spessissimo) deve dimenticarti se tu glielo ordini. Mai come in questo periodo in cui il metaverso sta (forse) prendendo piede e la nostra identità virtuale acquisisce sempre più peso e importanza è necessario che qualcuno pensi all'impianto legislativo collegato. In questo senso l'Europa è decisamente più avanti del resto del mondo, in un modo che potrà sembrarvi cagacazzo, ovvio, ma che io trovo rassicurante. Spostandosi invece sia a est che a ovest c'è da farsi venire dei gran brividi.
Parlare di oblio mi ha fatto ricordare (wait...) che ho visto Spiderman: No Way Home (SPOILER). Li ho visti più o meno tutti i Marvel, almeno secondo il ritmo con cui arrivano su SKY però nella gran parte dei casi ho sorvolato sul parlarne. Visto che sono da sempre ipercritico dell'universo MCU penso sia giusto in questo caso fare ammenda e dichiarare ufficialmente che è veramente un bel film. Certo, c'è tutto il corollario spassoso metacinematografico che fa sì non ci sia bisogno di scrivergli una vera trama, certo ci sono dei cattivi scritti e scritturati in un epoca in cui ancora si credeva che i cattivi nei film fossero importanti, ma soprattutto è un film che sa infilare il dramma nella storia del suo eroe senza bisogno di depotenziarlo ogni volta e che mette in campo alcune svolte dure. Il tutto orchestrando dei combattimenti e dell'azione mai noiosi. Maliziosamente parlando il suo finale sembra anche un ottimo pretesto per una sorta di "reboot" un po' staccato dagli Avengers e dal gatto morto (lettarlmente) di Tony Stark, cioè privo di tutti quegli elementi, insomma, che avevano reso Far From Home inguardabile. Non sono molto interessato, però, all'universo "at large", diciamo che ho trovato già apprezzabile, almeno per una volta, avere a che fare con un bel film.
La Playstation ha deciso finalmente di sfoderare l'arma globale finale per vincere questa nuova console war: i gattini. Stray ricordo che fu uno dei titoli che destò maggior curiosità già ai tempi della presentazione di PS5. Adesso che è fuori e che ha fatto centro sono tutti lì a ricordarci che è un titolo indie, ma considerando che, appunto, era stato messo nella line-up di lancio della console non è che lo considererei poi così indie. Quantomeno spero non sia indie nelle rifiniture, ovvero in tutti quegli aspetti in cui gli indie cascano sempre dalla parte sbagliata, facendomi venire il nervoso.
Ovviamente da queste parti non è che ci metteremo a giocare a stray. Personalmente non ne sono poi nemmeno così incuriosito, più per un fatto di pelle. Non sento il bisogno di essere un gatto e queste ambientazioni decadenti di persone tristi tipiche (queste sì) degli indie non mi hanno mai preso. Questo ovviamente però non vuole essere un giudizio sul gioco (per giudicare un gioco, intanto, bisogna giocarlo), ma visto che siamo entrati in argomento volevo dirvi dove mi pongo io. E' comunque bizzarro come il potere del gatto, questa capacità di incantare la razza umana che l'animale ha dall'antico Egitto, sia riuscito ancora una volta a portargli risultato, dimostrando di essere capace di perpetrarsi tramite qualunque mezzo, in qualunque condizione.
Si sta avvicinando Agosto. Noi saltiamo mestamente tra una promessa di rinfrescamento all'altra, tutte promesse tragicamente disattese che ci costringono a stringere i denti e strizzare gli asciugamani con cui ci detergiamo il sudore. Di certo FTR non aiuta a tenervi freschi perché tanto lo so che lo guardate su un browser che sfrutta l'accelerazione grafica che però va in conflitto con la vostra scheda madre overclockata e che comunque si prende una tale ram che avete tutta la chassis sugli 89 gravi, giusto uno prima che il vostro processori fondi, con le ventolozze che ventolano e il raffreddamento liquido che ribolle. Alla faccia pure della transizione green.
Cymon: testi, storia, site admin“Fortune, fame / Mirror, vain / Gone insane / Fortune, fame / Mirror, vain / Gone insane / But the memory remains”